Fuori dalla finestra si potevano vedere un gruppo di soldati
che, aiutati da alcuni popolani, costruivano il rogo per l’indomani mattina.
Oramai mancavano una manciata di ore. A quattro diverse finestre, quattro
differenti persone guardavano quella costruzione enorme quanto infida e
spietata che veniva lentamente eretta : Lady Morgana, con un sorrisino sul
volto; Gaius, dalla finestra della sua umile casa con espressione truce in
volto; Merlino, dalla piccola finestrella della sua cella che, avvolto in una
coperta per l’umido che gli entrava
nelle ossa, guardava il rogo col volto rosso e bagnato di lacrime; e
alfine Artù, anche lui il volto bagnato e rosso, che dalla finestra della sua
stanza fissava la piazza con sguardo
perso nel vuoto.
“Artù.”
Il suo volto si girò in modo quasi impercettibile, vedendo
davanti a sé Gwen. Preoccupata e angosciata. Aveva appena pianto.
“Io… Non posso guardarlo morire, Gwen. Non posso…”
Lei annuì.
“Dobbiamo trovare un modo per farlo scappare da Camelot.”
“E come? Ci sono Guardie fuori dalla mia porta a
sorvegliarmi. E” indicò fuori “La piazza ne é stracolma. Non c’è.. niente che”
Gwen gli mollò uno schiaffo. Poi si portò la mano alla
bocca.
“Mi dispiace! Scusi Sire, non..” e s’inchinò “Chiedo
umilmente il vostro perdono, Sire. Non
volevo. Però…”, lo guardò seria, “Merlino se fosse qui le direbbe di non
perdere la fiducia. Di non mollare.”
Col solito tono
irriverente che tanto amo..
“Voi amate Merlino, giusto?”
Lui la guardò serio.
“Più della mia stessa Vita, Ginevra. Non potrei amare mai
nessun altro.”
“Lo so.”, sorrise lei, “E allora dobbiamo ideare un piano.
Un buon piano. Avremo bisogno di tutto
l’aiuto possibile. Gaius sicuramente sarà disponibile.”
Lui annuì.
“Hai ragione. Stare qui a fissare il rogo non aiuta Merlino. Lo dobbiamo tirare fuori di
qui.”
“Andrete con lui?”, chiese
“Certo che sì.”, rispose, “ Non resterei qui senza di lui un
secondo di più, Gwen.”
“Vi aiuterò ad uscire di qua.”, disse lei avviandosi alla
porta, “Sono certa che Sir Leon ci darà
una mano volentieri. È molto amico con Merlino. Ed è fedele a Voi, e non a
vostro padre.”
Quando Gwen uscì, il Principe si asciugò le lacrime e con
passo deciso si avviò verso la borsa
lasciata sul tavolo poche ore prima, che non aveva più sfiorato da quando, ore
prima, era rientrato in stanza. Prese dai piatti che aveva in stanza tutto ciò
che c’era, poi lo chiuse e prese la sua cinta con la spada allacciata, se la
mise, ed indossò il mantello verde acqua
regalatogli da Gaius. Prese I diari di sua madre. E si avviò alla porta in
attesa.
“Gaius.”
“Gwen! Hai visto Merlino?”
La ragazza sospirò e scosse la testa.
“Non mi fanno
entrare. Ascolta. Io e Artù vogliamo farlo scappare da Camelot.”, disse con
tono determinato, “E abbiamo bisogno del tuo aiuto. Hai già fatto fuggire
Balinor in passato, giusto? Sir Leon è dei nostri.”
Gaius annuì, e si avviò
all’armadietto. Prese una fiala.
“Tu dovrai mettere questo sonnifero dentro il calice di
Morgana. Per nessuna ragione deve sospettare
quello che abbiamo in mente.”, si avviò alla porta, “Io nel frattempo
vado da Sir Leon.”
Gwen lo fermò.
“No, fermo. Non ancora. Sir Leon farà entrare te e Artù
nelle segrete per portar via Merlino. E
ritarderà l’allarme. Prima però devi far uscire Artù.”
Gaius la guardò.
“Devo trovare un modo per farlo uscire dalla sua stanza,
quindi? Bene.”, tornò all’armadietto e prese un’altra fiala, “Coraggio. So
esattamente che cosa dire e fare. Tu va
da Morgana.”
“Nessuno può entrare.”
Gaius sbuffò.
“Andiamo, ragazzo! Non fare l’idiota, Artù ha bisogno del
suo sonnifero oppure non si addormenterà. Il Re sa di questa visita.”
La guardia lo scrutò.
“Chi mi dice che non mi stai ingannando?”
“Giovanotto! Come osi??”
Il giovane allora sorrise e gli diede una pacca leggera sulla
spalla.
“Scherzavo! Entra pure.”
“Gaius!”
“Abbiamo poco tempo.”, sussurrò chiudendo la porta,
“Ingerisci questa. È un liquido che ti farà perdere i sensi per qualche minuto.
Domanderò di portarti da me per poterti risvegliare.”
Artù aprì la fiala, poi lo fissò.
“Mio padre si chiederà come mai non mi hai rinvenuto qui..”
“Gli dirò
semplicemente che non ho il necessario dietro” rispose sicuro “e che,
mentre vado e torno con le pozioni, potresti morire. Vedrai, ci cascherà. Dai,
bevi non c’è più tempo.”
Il biondo annuì, e ingerì il contenuto tutto d’un fiato.
Dopo pochi secondi, era già ko. Gaius sorrise, e aprì la porta di scatto.
“Il Principe ha perduto i sensi! Lo devo portare
immediatamente da me. Su, presto!”
Le due guardie entrarono e, senza farsi domande, presero di
peso il principe per portarlo fuori dalla stanza, in quel momento arrivò di corsa Gwen.
“Artù? Cosa è successo?”
“E’ svenuto.”, disse Gaius uscendo, “O perlomeno credo sia
solamente svenuto. Farò accertamenti nel mio studio.”, le fece un occhiolino.
Lei nascose un sorriso assumendo un’aria preoccupata.
“Vengo con voi.”
I cinque si recarono di corsa, o quasi, verso la casa umile
del medico, che fece posare Artù sopra il solito consunto lettino, mentre Gwen
prendeva una pezza bagnata e gliela posava
sulla fronte. E guardò le guardie mentre Gaius trafficava con le fiale.
“Ragazzi. Vi chiedo di uscire.”
“Il Re non sarebbe d’accordo.”; disse una delle due, “Se la
prenderà con noi …”
L’altra però alzò le spalle e lo prese per un braccio.
“E dai. Tanto restiamo qua fuori.”
Le due guardie giovini uscirono, nel frattempo Gaius prese a
colpo sicuro una fiala e Gwen si alzò e si avvicinò.
“Coraggio. Dagli questa.”
“Cos’è?”
“Lo farà rinvenire in pochi istanti.”, poi andò alla porta,
“Vado ad avvertire Leon. Tu aspetta che si svegli, lo farà quasi subito. Poi dagli il suo zaino.
È accanto al tavolo.” E uscì
Gwen aprì la boccetta, gli tirò su la testa, e gli fece
bere tutto il suo contenuto.
“Coraggio Artù..”
Merlino…
“G..Gwen?”
Lei sorrise e annuì.
“E’ ora di fuggire con Merlino, Sire. Coraggio, alzatevi.”
Artù non si fece pregare: si alzò, aspettò che passasse il giramento di capo, dopodiché prese il suo
zaino, lo aprì per mettersi il mantello, lo mise in spalla e seguì Gwen di
fuori. Le due Guardie stavano ridendo tra loro.
“Per di qua..”, sussurrò lei.
I due appiattendosi sui muri si avviarono verso le porte del
Castello, passando dalla piazza oramai buia, e quando videro il Rogo già montato si sentirono spaventati e
ansiosi, ma anche più risoluti a salvare
il loro amico ( e amante).
“Sire.”
“Leon. Ti ringrazio per ciò che stai facendo.”, gli disse
Artù abbracciandolo fraternamente “Non
mi sdebiterò mai abbastanza,amico mio.”
Lui scosse la testa.
“Non ci pensate. E poi, merlino è anche un mio amico.
Coraggio. Andate. Ecco la chiave.”
Artù seguito da Gaius scese le scale sino alle celle,
cercando quella in cui era rinchiuso il
giovane.
“Merlino!”
Lui appena li vide sgranò gli occhi più che sorpreso,e si alzò andando alle sbarre.
“Gaius! Artù! Che cosa ci fate qua??”
“Ti liberiamo, mi pare ovvio.”, disse il primo, “Non avrai
certo creduto che lasciassi morire così
il mio figliastro, vero?”
Ma Artù.. lui…
Mentre apriva la cella, guardò Artù dietro le spalle del
medico di corte.
“Non dovresti farlo..”
“Ti amo, Merlino. Non lascerò che ti facciano del male,
amore mio. MAI.”, rispose per poi entrare e stringerselo forte al petto,
“Dovranno uccidermi prima di portarci via l’uno dall’ altro.”
Quando gli baciò i capelli, sorrise sentendo il cuore
battere nuovamente.
Finalmente … Temevo di
non sentire più il suo calore tra le mie braccia.
“Non puoi farlo.”
Artù si staccò dolcemente e carezzandogli il viso lo guardò
serio.
“Sì che posso. Lo VOGLIO fare.”
Merlino scosse la
testa sospirando, e gli baciò il palmo.
“Non riguarda soltanto me e te, Artù. Non puoi rinunciare al trono che ti spetta di diritto.
Camelot ha BISOGNO di TE! é il tuo popolo.”
E non sono talmente
egoista da anteporre la mia Felicità a quella di un intero Regno.
Artù lo guardò con le lacrime agli occhi. Se potessi
ti sposerei, Merlino! E un giorno lo farò.
“Io vengo con te. Un giorno ,quando sarà il momento… torneremo. Insieme. E non dovrai più nascondere
ciò che sei, amore mio.”
Il cuore di Merlino diminuì di un battito.
“C..ciò che”
“Merlino. Forse sono un asino, reale, ma non un cieco né
stupido. So che sei davvero un Mago.”, sorrise lui, “Da tempo penso che la
Magia non è soltanto volta al Male. Ma che può fare anche tanto bene.”
Ha… Ha appena detto ciò che ho sentito??
Ti aspettavi qualcosa
di diverso da lui?, disse Gaius sorridendogli, Io te lo dissi che Artù è
differente.
“Riesci sempre a sorprendermi, Artù Pendragon”
“Come tu sorprendi di
continuo me, Merlino.”, rispose lui
“Ti amo, amore mio.”, E LO BACIò.
“Sire! Dovete sbrigarvi!”
La voce di Leon li
riportò alla realtà: Artù prese per mano Merlino e corse con Gaius fuori di là
risalendo le scale, in cima alle quali c’erano Leon che salutò Merlino e poi
Artù con un sorriso e un “a presto Sire”, e andò con passo lento verso
l’allarme della città . Gwen salutò Artù con un piccolo abbraccio. Mentre Gaius
strinse forte il proprio pupillo.
“Fa attenzione. Proteggilo.”
“Certo. È ciò per cui sono nato, giusto?”; rispose lui,
“ E nel frattempo faccio attenzione
anche a me stesso. Stavi per dirmelo, dì
la verità!”
Gaius rise.
“Ovviamente. Ma son abituato, ormai. Attiri guai! Comunque,
vacci cauto , con la Magia. Se hai bisogno..”
Merlino annuì. E si voltò in avanti.
“Gwen.”
I due si abbracciarono come sorella e fratello, e
piansero tra la gioia e il dolore di non vedersi più per un po’ di tempo.
“Ti scriverò. O troverò comunque una maniera. Vedrai.”
Lei annuì
“Mi fido di te. Ti voglio bene.”
“Anche io te ne
voglio tanto, Ginevra.”, rispose lui.
Gaius strinse forte
Artù.
“Non dire mai chi sei. E proteggi Merlino.. Anche se è più
facile che ti protegga lui.” gli sorrise, “E gli DEI vi proteggeranno. E tua
madre.”
Artù assentì.
“A presto, Gaius. Grazie per tutto.”
Artù fischiò, facendo arrivare al galoppo Hengroen. Montò in
sella e porse la mano a Merlino che salì in groppa davanti a lui.
“ Pronto?”
“Ovvio.”
I due sentirono la campana d’allarme, e seppero che era giunto il momento di andarsene.
Salutarono con un cenno i tre, anche Sir Leon corso da loro per risalutarli, ed Artù spronò al
galoppo.
Assieme al suo Mago Merlino.
HAPPY
ENDING!! <3 <3
Come
volevasi dimostrare … LA
Vostra Lady KINDER é d’Indole Romantica ^^
GRAZIE A TUTTE
E TUTTI X AVER SEGUITO QUESTA REVISIONE!!!! ^^
VI VOGLIO BENE!