La morte è come il tempo

di Writer96
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LA MORTE E' COME IL TEMPO



Saresti capace di urlare il tuo dolore?

Acuto, intenso forte, talmente pieno da schizzare, colpire le pareti e rimanere lì come un’arcaica testimonianza.

     Saresti capace di urlare la tua rabbia?

    Potente, indistruttibile, sovrana, signora di tutto e di tutti, del tuo cuore e della tua mente, appannata ora da qualcosa che nemmeno tu sai cos’è.

Saresti capace di urlare la tua paura?

Così intensa, che ti immobilizza, ti paralizza, ti impedisce di fare qualcosa, ti incatena al suolo, ti rende incapace di pensare razionalmente come al tuo solito.



Saresti capace di urlare, ora?
No, perché la morte è come il tempo.


Striscia fugace, mentre tu sei lì, inconsapevole ad aspettarla, a scappare da lei, ad inseguirla. Il tempo cambia le persone, la morte anche. Il tempo lascia un segno in chi ne ha ancora. Per gli altri, c’è la morte.

Che buffo.
Giureresti di essere morta con lui, vero?

Eppure, la gente ripeterà per anni che sei morta dopo.
Un minuto e trentatre secondi dopo.
Centoottantasette battiti dopo.

 

Ma la morte è come il tempo.
Nonostante ci si ostini a cercare di darle una misura, a contarla, a imprigionarla, la morte è proprio come il tempo: un lungo e dilatato attimo

 

 

Sì, lo ammetto. Questa è veramente brutta e me ne rendo conto. Ma come ho già scritto nell'introduzione, è stato un attimo di rabbia, presomi mentre guardavo una vecchia foto. Dunque, eccomi ancora qui. Lily, Lily, Lily. Ma potrebbe essere chiunque, in realtà. Solo, che io l'ho scritta pensando a lei.







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