Lucanna\\Due innamorati come noi
TITOLO: "Due
innamorati come noi".
AUTORE: Katia
R.
DATA FINE: 10 ottobre 2008
PERSONAGGI: Luca\Anna
Premessa: One-shot
pensata mentre ero in autostrada... Spero che vi piaccia!
Vi
avverto che è un tantino "spinta" :P
Dedicata a Barby <3
È
quasi sera, ed io sono seduta sull’auto insieme a Luca.
Venerdì sera ha deciso di farmi una sorpresa. Si
è messo d’accordo con Elena, che mi ha preparato
la valigia, e mi ha “rapita”.
Destinazione? Ostia.
All’inizio non mi sembrava ancora vero. Dopo la rottura on
Carlo, lui è stato l’unico a riuscire a farmi
sorridere. Come sempre. La rottura tra me e Carlo è dovuta
anche a Luca. Se quella sera non fosse successo niente, forse adesso
sarei la signora Fiorentini.
Luca mi ha visto assorta nei miei pensieri e mi ha chiesto cosa avessi.
Io gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
Non lo credevo possibile, ma Luca mi ha fatto sentire unica in questi
due giorni.
Ma forse conviene partire dall’inizio…
Luca ed Elena, dopo essersi messi d’accordo, hanno iniziato a
depistarmi. Lei mi ha preparato la valigia, e lui, la sera, con una
scusa mi ha portata via.
Siamo arrivati ad Ostia. Luca si era messo d’accordo con un
amico che gli ha lasciato la casa per quel fine settimana.
Appena finito di mangiare, Luca mi prende per mano e mi porta sul
terrazzo. Da lì la vista è stupenda.
Sembra tutto così strano. Io e Luca. Soli in una casa non
nostra. Per un fine settimana, a detta sua “da
sogno”.
Mi ha sorriso, poi mi chiede se voglio farmi una passeggiata. La mia
risposta non tarda ad arrivare. Due minuti dopo siamo già
fuori casa. Andiamo in giro. Ci siamo comprati lo zucchero filato.
Sembravamo due ragazzini.
Una coppietta di vecchietti ci ha sorriso. Ci ha detto che siamo una
bella coppia.
Noi abbiamo specificato che siamo amici. Ma la vecchina ha capito tutto.
“Non chiudere gli occhi…
Perché quello che cerchi sta proprio accanto a
te…”
Io e Luca ci siamo guardati. I nostri occhi avevano un’altra
luce. Abbiamo ringraziato e salutato quella simpatica coppia, ma
inevitabilmente quella frase ci era rimasta impressa nella mente. Ho
visto Luca molto pensieroso. Ma nessuno dei due ha voluto riprendere
l’argomento.
Abbiamo dormito nello stesso letto. Il divano era troppo scomodo e non
volevo che Luca dormisse male.
Ma forse dormire insieme non è stata una buona idea.
Io non ho chiuso occhio.
Saperlo accanto a me mi faceva sentire bene, ma allo stesso tempo mi
suscitava un’emozione mai provata. E dalla faccia di Luca ho
capito che neanche lui è riuscito a dormire.
Ma se la notte era stato un inferno, quel sabato mattina è
proseguito stupendamente.
Abbiamo deciso di scendere a mare. Fortunatamente Elena ha messo in
valigia il costume più bello. Ma a dirla tutta anche il
più sexy.
Va beh, comunque…
Siamo scesi, Luca aveva scelto un posto
“riservato”. Mi sono sentita importante.
La giornata è passata tra scherzi vari. Mentre stavo facendo
le parole crociate, Luca mi ha preso in braccio e mi ha buttato in
acqua.
Io ho trascinato lui per un piede. Poi è andato
sott’acqua e non l’ho visto più.
Ma improvvisamente ho sentito delle mani che mi cingevano da dietro. Ho
sorriso. Era il suo tocco. Mi sono girata e immancabilmente ero a pochi
centimetri da lui.
In quel momento ho sperato che Luca non sentisse il battito del mio
cuore.
Ma, ahimé, se quello già mi stava mandando in
tilt, quello che succede dopo è ancora più
emozionante.
Un’onda fortissima ci ha fatto perdere
l’equilibrio. Ci siamo ritrovati più vicini di
prima.
Io sopra di lui. Lui sotto di me. Ci siamo guardati. E qualcosa
è scattato. Le labbra di Luca premevano contro le mie. Il
mio corpo, aderente al suo. Le sue mani sulla mia schiena. Le onde che
si infrangevano su di noi. Il suo cuore che batteva
all’unisono con il mio.
Ho schiuso la bocca, permettendo alle nostre lingue di scontrarsi.
Quel pezzo di spiaggia, dietro la scogliera, era deserto.
Le mani di Luca, possenti, iniziarono a slacciarmi il bikini. La
sensazione è stata una delle più grandi. Stava
succedendo di nuovo. Come quella sera, di un mese fa. Continuavamo a
baciarci. Una passione sempre più crescente. Il mio seno era
aderente al suo petto. Un brivido mi percorre tutta la schiena. E forse
anche Luca si accorse di quel piccolo brivido. Mi ha guardato e
dolcemente capovolse le posizioni. Adesso era lui sopra di me. Lui mi
ha guardato con intensità. Poi ha iniziato a baciarmi dal
ventre in su.
L'imbarazzo esisteva ancora tra noi. Credo di essere diventata rossa
quando si è soffermato a contemplare in mio seno.
E di certo il mio imbarazzo non finì quando Luca, con
estrema dolcezza, mi sfilò l'ultimo pezzo del bikini. L'ho
visto deglutire per più di due volte.
Adesso l'imbarazzo arrivava per lui. Con mosse lente, si sistema sopra
di me, e io dolcemente inizio a sfilare il suo costume.
In quel momento non so cosa abbiamo pensato. So solo che pochi secondi
dopo, lui era dentro di me. Di nuovo.
Riesco ad emettere un piccolo gemito, poi mi lascio andare tra le sue
braccia, cullata dalle onde. La sabbia tra i capelli, le nostre mani
intrecciate. Lui che si muoveva lentamente. Sopra di me. Dentro di me.
Le mie mani tra i suoi capelli. I nostri respiri, sempre più
intensi. Le sue carezze sul mio corpo. Le mie unghie nella sua carne.
Il piacere era troppo. Era tanto. Guardavo l’espressione di
Luca. Capisco che lo desiderava da tempo. Farmi di nuovo sua.
Sua.
Sua e di nessun altro.
Mi possiede.
E non mi dispiace. Mi sento bene.
Il nostro corpo, le nostre anime sono unite.
Nessuno riuscirà mai a dividerle.
Io e Luca siamo una cosa sola.
Mi abbandono al più completo piacere. Mi lascio trasportare
da lui. Mi accorgo che la passione aumenta di più.
Sento il suo fiato sul collo.
Il mio sangue, pulsare nelle vene.
E poi non sento più niente.
Non riesco più a controllare i miei sensi. Mi sento
totalmente appagata. Riesco a malapena ad emettere un altro gemito.
Luca mi stringe la mano, e con movimenti più veloci, poco
dopo, riesce ad irrorare con il suo seme la mia femminilità.
E lì abbiamo paura.
Non riusciamo più a capire. Ci sentiamo uniti. Un ultimo
sospiro e poi Luca, dolcemente, esce dal mio corpo e si sistema su un
lato. Ci guardiamo. Lui mi sorride, ancora affannato. Io ho una
felicità immensa. Mi sento rinata. Luca allunga una mano
verso di me. Io avvicino la mia. Le intrecciamo. Mi perdo nei suoi
occhi. Quegli occhi che da quando lo conosco mi hanno regalato varie
emozioni.
Gioia.
Paura.
Mi hanno tranquillizzata, mi hanno fatta sentire protetta.
Lentamente si rialza, si rimette il costume e mi da una mano ad alzarmi.
Torniamo a casa. Io vado a farmi la doccia. Lui va nell’altro
bagno.
Esco, già vestita, e lo ritrovo sul divano. Un viso
rilassato. Il telecomando in mano e una birra sul tavolino.
Mi avvicino. Lui mi guarda.
E non sappiamo come comportarci.
Silenzio.
Con una mano mi fa segno di sedermi accanto a lui. Io un po’
titubante mi avvicino.
Ho paura.
Paura di ciò che dirà.
Paura di ciò che dirò.
Paura di risvegliarmi e scoprire che è stato solo un sogno.
Paura di essermi innamorata sul serio.
Lui semplicemente mi sposta una ciocca di capelli e mi stampa un tenero
bacio sulle labbra.
Io rimango sorpresa. Ma tutto ciò non mi dispiace. Sorrido.
Lui mi guarda ancora. Stavolta sono io che mi avvicino. Lo bacio.
Teneramente. Le sue labbra sono morbide. Mi poggia una mano sulla
guancia e approfondiamo quel bacio. Ci stacchiamo. Un altro sorriso.
Fronte contro fronte. Un leggero rossore sulle guance.
Un’emozione nuova. La voglia di stare insieme. Di cambiare
pagina. Di urlare al mondo intero i propri sentimenti. E poi ancora
paura.
Paura di perderci. Paura di scoprire qualcosa più grande di
noi.
Ma mi basta un suo sguardo e due paroline per farmi tranquillizzare.
Ti amo.
Anch’io.
Un altro bacio.
Un altro sorriso.
Un altro sguardo.
Un’altra emozione.
Basta paure. Voglio vivere la vita di giorno in giorno. Voglio vivere
adesso. Voglio vivere con lui al mio fianco. E so, che se ci saranno
ostacoli, li supereremo. Io e Luca. Insieme.
---
È sera. Sto guidando. Al mio fianco c’è
Anna. È pensierosa. Sta guardando fuori dal finestrino.
Abbiamo passato un week-end insieme. È stato fantastico.
Prima parlava felice del week-end con Carlo. Adesso mi sta facendo
capire in tutti i modi che è il suo fine-settimana migliore.
E d’altronde, lo è stato anche per me. Non credevo
che potessi innamorarmi così. Di lei. Anna. La mia migliore
amica. Una donna. I miei gusti sono cambiati, e di certo non me ne
pento.
L’ho portata ad Ostia. Ho parlato con un mio amico e mi ha
lasciato casa per quei due giorni. A dire la verità non
avevo pensato che potesse succede ciò che è
realmente successo.
La prima sera ci siamo fatti un giro. Abbiamo incontrato una simpatica
coppia di vecchietti. La vecchietta ci ha detto una frase. Ci siamo
guardati. Credo che quella frase non riusciremo mai più a
dimenticarla.
Almeno, a me ha fatto riflettere molto. Ho capito che quello che
cercavo ce l’avevo giorno e notte accanto a me. Sempre. Forse
è stata la vera svolta per farmi capire che voglio qualcosa
di serio.
Abbiamo dormito nello stesso letto. Cavolo che nottata. Non sono
riuscito a chiudere occhio. Guardavo lei e l’unica cosa che
riuscivo a pensare era quella frase. Non avrà dormito
neanche lei.
Quel sabato mattina siamo scesi a mare. Lei aveva un costume rosso.
Elena le aveva preso quello più sexy.
I miei spiriti bollenti dovevo metterli a freno, così
l’ho presa in braccio e l’ho buttata in acqua.
Magari mi si rinfrescavano le idee. Ma lei mi ha preso per un piede, e
sono finito in acqua. Sono scomparso sott’acqua, e poi
l’ho presa per i fianchi. Lei si è girata. Ci
siamo ritrovati vicinissimi. Mi sono maledetto in quel momento. Non
posso stare così vicino a lei.
Un’onda ci ha fatto perdere l’equilibro, e
involontariamente ci siamo trovati più vicini di prima. Lei
era sopra di me. Non lo so cosa stava succedendo. L’ho
baciata. E ho avuto paura. Paura che lei non volesse. Paura che mi
stessi imbattendo in qualcosa che non avrei saputo controllare. Ma
quando lei ha ricambiato il bacio, io mi sono rilassato. La nostra
passione si è fatta sempre più intesa, fino a
quando non abbiamo iniziato un “gioco”
più grande di noi. Un “gioco” proibito.
Le ho tolto il pezzo di sopra del bikini. Poi ho capovolto le
posizioni. L’ho guardata. Mi sembrava un sogno. Ho notato il
suo imbarazzo quando mi sono soffermato sul suo seno. Mi sono
imbarazzato anch’io. Non era la prima volta che la vedevo, ma
ogni volta era un’emozione nuova che non si poteva
controllare. Le ho sfilato anche l’ultimo pezzo del bikini.
In quel momento quella spiaggia era meglio del Paradiso Terrestre. Mi
posiziono sopra di lei. Mio Dio. Mi toglie con estrema delicatezza il
costume. Ecco. Adesso sono io nel più completo imbarazzo. Mi
abbasso delicatamente su di lei ed entro nel suo corpo. Dio.
È stupendo. Mi sembra di essere su un altro mondo. Sento un
suo piccolo gemito. Intrecciamo le nostre mani e io con estrema
dolcezza mi muove dentro di lei. Mi sento inebriato. La sua pelle
è profumata. Sento le sue unghie conficcate nella mia carne,
ma tutto ciò fa aumentare il mio desiderio.
È mia.
Mia ora.
Mia adesso.
Mia per sempre.
Siamo uniti. Siamo insieme. Siamo noi. Solo noi.
I nostri corpi aggrovigliati. I nostri battiti aumentati. Mi sento
perso. La vista mi si annebbia. La desidero troppo.
Inizio con movimenti più veloci. Non riesco a trattenermi.
Non mi controllo più.
Ho paura. È successo qualcosa.
La guardo. Ha gli occhi chiusi. Sospiriamo. L’ultimo sospiro
prima di uscire dal suo corpo e sdraiarmi al suo fianco. Ci guardiamo.
Mi sento felice. Mi sento diverso. Abbiamo paura. Lo leggo nei suoi
occhi.
Mi alzo e mi rimetto il costume. L’aiuto ad alzarsi.
Ritorniamo a casa. Ci dividiamo. Lei va a fare la doccia in un bagno,
io nell‘altro. Esco per primo e mi siedo sul divano. Poso la
birra sul tavolino e accendo la tv. E lei poco dopo esce dal bagno.
Già vestita.
Ci guardiamo per un istante. Non sappiamo cosa fare. Non sappiamo cosa
dire.
Le faccio segno di sedersi accanto a me. Sinceramente non so
neanch’io cosa dire.
Si siede accanto a me. Vedo che ha ancora un po’ paura. Le
sposto una ciocca di capelli. Poi mi avvicino e la bacio. La sento
rigida. Ma poi si rilassa. Sorride. Ci guardiamo. Lentamente si
avvicina a me e mi bacia. Sono io quello sorpreso ora. Le metto una
mano sulla guancia e continuiamo. Ci stacchiamo. Un altro sguardo. Un
altro sorriso.
Abbiamo paura.
Lei più di me.
La vedo pensierosa e capisco che ha bisogno di essere tranquillizzata.
Deglutisco. E finalmente dopo mesi riesco a dire quelle due paroline.
Ti amo.
Lei mi guarda. Sorride. Si rilassa.
Anch’io.
Sorridiamo. Siamo persi ognuno negli occhi dell’altro. Sono
felice. Lei anche.
E adesso voglio vivere con lei. Per sempre. È bello voltare
pagina, e sapere che ciò che ti aspetta è
qualcosa di nuovo. Qualcosa che non hai mai provato. È bello
essere innamorati. Perché tutte le cose negative vengono
messe in secondo piano. Penso solo e soltanto a noi.
Noi.
Ma ci pensi, Anna?
La mia vita si è unita con la tua.
Come il mio cuore.
Come la mia anima.
Uniti.
Per sempre.
--
Mi giro. Stai cercando qualcosa nel cassettino della macchina. Poi
orgogliosa tiri fuori un cd.
-Eccolo!- esclami. Io ti guardo e non capisco.
Apri il cassettino per inserire il cd. Selezioni una traccia. Poi ti
giri verso di me e mi dici -Questa canzone descrive noi…-
Mi metto ad ascoltare. Dalla radio iniziano ad uscire le note di una
canzone di Laura Pausini. Anna ne va matta.
“Due
innamorati come noi” by Laura Pausini.
http://www.youtube.com/watch?v=buI8lUx5EDQ
Una
lacrima va giù
Dagli occhi nella gola
Se sei tu
Che mi lasci sola
Oh no!
Adesso che vorrei
Sentire il tuo respiro
Su di me
Brivido divino
Che mi dai
Quando sei
Un dolcissimo
Dolore dentro
Dentro me
Fino a che
Siamo al limite del mondo io e te.
Perché sai
Due innamorati come noi
Non si arrenderanno mai
Nemmeno quando una bugia
Ci ruba i sogni e l’allegria.
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Stessi segreti, stessi guai
Per noi.
Sorridiamo. Ci
guardiamo. È vero.
Due innamorati
come noi non si arrenderanno mai.
Io ti
starò vicino sempre. Supereremo tutto insieme.
Senza paura. A
testa alta.
Non ci
sarà alcuna bugia. Troppe sono state fino adesso.
Tu sei stata
bugiarda. Io anche.
Abbiamo mentito
a noi stessi.
Abbiamo fatto
finta di niente.
Che non sia
successo niente quella notte di un mese fa.
Stanotte voglio te
A consumarmi il cuore
Ridere
Poi ritrovarsi a far l’amore.
Grido a Dio
Che sei mio
E in un attimo tu stai arrivando
Dentro me
Fino a che diventiamo un corpo solo
Io e te
Perché sai
Due innamorati come noi
Non si divideranno mai
Perché c’è sempre una magia
Tra la tua anima e la mia.
Due innamorati come noi
Inconfondibili oramai
Stessi sorrisi, stessi guai
Come uno specchio siamo noi
Solo noi
Con la voglia di sentirsi addosso
Noi
Sempre noi
Fino all’ultimo respiro che mi dai.
Perché ormai
Due innamorati come noi
Si cercheranno sempre sai
E non impareranno mai
A stare soli, senza noi
La spiaggia vuota intorno a noi
La sabbia sui capelli tuoi
Niente e nessuno sarà mai
Innamorato come noi
Tu dimmi solo che mi vuoi
Che noi non cambieremo mai
È tutto quello che vorrei
Siamo una cosa sola noi
E se mi guardi troverai
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Solo noi
Innamorati come noi
Come noi.
“Perché
c’è sempre una magia, tra la tua anima e la
mia…”
Amore, questa
canzone è per noi.
Racconta il
nostro amore. Racconta il momento in cui mi hai fatto tua.
Sorrido. Tu mi
stai guardando. Sei felice. Lo sono anch’io.
Ti fermi ad un
semaforo. Ti volti verso di me alla ricerca di un bacio.
Ma io ti giro la
testa e ti riporto a guardare nuovamente la strada. Il semaforo
è diventato verde.
Tu riparti ma
metti il tuo solito broncio. Sembri un bambino. Scuoto la testa. Subito
dopo ti fermi. C’è la fila. Io ti prendo il viso
tra le mani e ti stampo un bacio. Sorridi e felice guardi di nuovo
avanti.
Mi giro a
guardare fuori dal finestrino. Tu riparti.
Mi accorgo che
la vita può essere paragonata ad un viaggio in auto.
Acceleri. E
tutto è più veloce.
Rallenti.
Riparti.
Freni.
Ecco. La vita
è così.
Ci sono volte
che passa troppo velocemente. Senza farci caso.
Altre volte che
passa talmente lentamente che ti sembra di impazzire. Puoi sempre
trovare un ostacolo durante tutta la tua vita. Ed è giusto
che rallenti.
Poi riparti. Ti
senti più leggera. Hai qualcosa di nuovo. Ti senti rinascere.
Ma alle volte
bisogna frenare.
Bisogna fermarsi
a pensare.
Bisogna fermarsi
prima di prendere qualche delusione.
Prima di
scontrarti con qualcosa più grande di te e non riuscire
più ad uscirne.
La vita
è così.
Ed io voglio
viverla serenamente.
Voglio che sia
come in un’autostrada deserta. In cui gli unici ad esistere
siamo io e Luca.
Si, da oggi
voglio essere felice. Veramente.
E sono sicura
che con Luca tutto questo è possibile.
Perché
due innamorati come noi… Non si divideranno mai.
Ti amo. E sono
pronta ad urlarlo. Sono pronta a fare di tutto.
Saliamo in casa.
Ci sediamo sul divano. Mi accoccolo a te. Tu mi stringi e mi dai un
bacio.
“Che
vuoi fare?” mi chiedi dolcemente.
Io sorrido.
E ora ne sono
convinta.
“Ho
voglia di restare qui con te…”
E rimaniamo
lì. Con l’unica certezza, che da quel giorno in
poi… Tutto sarebbe stato diverso.
Tutto sarebbe
stato più bello.
FINE
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