Io, Robert. Io, Edward. di Aisha Argentea (/viewuser.php?uid=123889)
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<< Robert
Pattinson, fossi in te mi sveglierei!! >> urlò
Edward dando una botta alla branda di paglia dove Robert dormiva.
<<
Ahhh!! >> Robert si spaventò <<
La branda di Brandon!! >> urlò assonnato.
<<
Se già a quest’età il cervello ti gioca
questi scherzi, figurati a novant’anni cosa ti
combinerà >> disse Edward lucidando
l’argenteria.
Robert si
stiracchiò e si strofinò gli occhi :
<< Scusa, ti pare una cosa giusta che ti sei appropriato
del mio letto?? >> chiese.
<<
Mmmh ieri sera ti sei giocato tutto alla morra cinese, ed hai perso
… ricordi? >> chiese l’androide
<<
Ma ero ubriaco, mi hai fatto beree!! >>
Edward a quelle
parole lanciò lo strofinaccio sul tavolino e con fare
minaccioso si avvicinò a Robert: << Io sono
CONTRO l’uso degli alcolici, figurati cosa penso di chi ne fa
fin troppo uso >>
<<
Quindi mi sono giocato tutto?? Ma tutto tutto?? >>
<<
Si, ma io da persona intelligente ho preso solo il letto …
anche se ho vinto tutta la casa >>
<<
Coosaa?? >> esclamò Robert spalancando gli
occhi e balzando dalla branda
<<
Mh si! >> confermò Edward in tutta la sua
compostezza
<<
Ed oltre alla casa … cosa mi sarei giocato alla morra
cinese??
>> chiese il ragazzo curioso
<<
Di tutto … pensa che ti sei giocato anche il
… >> Edward si bloccò con
un espressione indignata
<<
Il che?? >> poi capì e si guardò
lì, in basso, dove il sole non batte, poi alzò la
testa e guardò l’androide cercando una risposta.
<<
Si caro!! Mi hai detto … “ và se vinci
questo giro te lo regalo, visto che tu ce l’hai meccanico e
per farlo funzionare ci vuole la pila … invece ti do il mio
che funziona al naturale” poi hai incominciato a ridere e a
fare battute senza senso … abbiamo giocato ed hai perso
>>
<<
Ehm … scusa Edward non volevo … però
la battuta non era male ahahahahaahahahaahah >> rispose
Robert ridendo poi allo sguardo severo dell’androide si
bloccò : << Scusa … ma …
ehi!! Mica lo vuoi?? No, vero?? >> chiese spaventato
<<
Non sono un cretino come te >> rispose Edward prendendo
il cappotto dall’armadio, poi continuò:
<< Se non hai capito, certo che non lo voglio e non
m’interessa neanche ne sapere ne vedere, hai capito?
>>
Robert
annuì poi gli chiese: << Ehy ma dove vai?
>>
Edward lo
guardò severo: << Punto primo, io non mi
chiamo “Ehy”; punto secondo, vado a fare la spesa,
nel frigo hai solo schifezze immangiabili e stasera hai una cena
romantica, cosa vuoi offrire a Bette, un panino wurstel e maionese??
>> disse e uscì sbattendo la porta senza dare
tempo a Robert di rispondere.
Robert
deglutì, “Mi sono cacciato in un bel
guaio” poi andò in cucina, aprì il
frigo e prese una torta cioccolata e panna che divorò
veracemente con il cucchiaino “Questo mi mette a dieta,
grrrrrr, è meglio che mangio prima tutto quello che non
avrò poi” e prese un gelato dal freezer.
Poi ad un tratto
il cellulare squillò, Robert lo prese e rispose:
<< Pronto? Haloa?? >>
<<
Dimmi un po’ stupido incosciente, stasera hai una cena
galante, ti stai abbuffando a più non posso, guarda che ci
devi entrare nello smoking >> era Edward
<<
Ma tu come fai a sapere cosa sto facendo?? >>
<<
Si chiama microspia >> disse Edward e chiuse il telefono.
Robert si guardò intorno, ma dove l’aveva
piazzata?? Niente, non vedeva nulla.
Il citofono
suonò e Robert sbuffando aprì senza chiedersi chi
fosse, poi qualcuno bussò alla porta del suo appartamento e
lui corse ad aprire: << Hai dimenticato le chiavi??
>> sbraitò, ma alla porta non c’era
Edward ma Adam.
<<
Ciao … beh, le chiavi io non ce le ho
…>> disse il bambino
<<
Ah sei tu?? Dai entra … >> disse il ragazzo
facendogli cenno di entrare.
<<
Ma non dovevi essere a scuola? >> gli chiese curioso
<<
Si ma … ci stavo andando … poi ho pensato che il
mondo è fuori e va vissuto >> rispose Adam
prendendo posto sul divano in pelle nera.
<<
Mamma mia … sei un bambino e già ragioni
così? Cioè sei molto maturo rispetto alla tua
età >> affermò Robert
<<
Certo, quando cresci solo è così, mia madre e mio
padre sono divorziati, mio padre non l’ho più
visto da quando è andato via per sempre da casa, mia madre
è sempre al lavoro e mi ha sempre consegnato a babysitter
deficienti, che pensavano solo a limonare con i loro fidanzati sui
nostri divani e a svuotare il frigorifero, e quindi è come
se fossi cresciuto da solo, poi negli ultimi mesi ho avuto un
babysitter severo e molto rigido, però mi ha insegnato tante
cose e mi ha fatto capire il vero senso della vita facendomi maturare
prima >> spiegò il piccolo
<<
Ah … e dov’è ora questo babysitter?
>>
<<
Prova un po’ ad indovinare? Dai ti do qualche indizio:
rigido, severo, un pochino antipatico, perfettino … eh? Ci
sei?? >>
Robert ci
pensò un po’ su, poi scosse la testa e rispose:
<<
No, non ci sono proprio … non ho in mente nessuno
>>
Ad un tratto la
porta dell’appartamento si aprì ed Edward carico
di sporte della spesa entrò in tutta la sua compostezza:
<<
Eccomi, ho comprato tutto per questa sera >> disse, poi
notò Adam sul divano : << Tu?? Cosa ci fai
qui?? A quest’ora dovresti essere a scuola. Adam, Adam, Adam,
quante volte ti ho detto che la scuola è molto importante?
Tu devi andarci perché è lì che
conoscerai il mondo e la sua storia >> disse in tono di
predica. Robert capì, poi sbuffò e
pensò : “ Ehy io non ho bisogno di un babysitter!!
“
Allora!! Vi è
piaciuto questo capitolo?? Avete gradito?? Avete riso?? eheheh ma
quante domandeee!! Naturalmente, scherzo! Comunque fatemi sapere cosa
ne pensate!! E preparatevi al V capitolo!! Baci Baci!!
Aisha!
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