Io, Robert. Io, Edward. di Aisha Argentea (/viewuser.php?uid=123889)
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Bagnò la
carne con del pregiatissimo vino bianco, aggiunse del sale e mise in
forno. Ecco, l’arrosto era quasi pronto.
<<
Hai finito?? >> sbraitò Edward verso il bagno
<<
Un momento!! Devo finire di lucidare la vasca >> rispose
Robert mentre spruzzava del prodotto nella vasca di ceramica,
Edward
l’aveva conciato proprio bene, gli aveva fatto indossare un
grembiule di plastica e una bandana in testa, tutti e due decorati da
fiorellini, e Robert sembrava proprio una lavandaia.
<<
Quanto tempo vuoi ancora?? >> gli chiese Edward mentre
affettava le patate e le posava nella teglia.
<<
Non so … non ho mai lavato un bagno!! >> poi
congiunse le mani, avvolte da guanti in plastica fucsia, come
se stesse pregando e guardando in alto sussurrò:
<< Dio! Ti prego aiutami tu! Io non ho mai fatto queste
cose, non ho mai lavato i pavimenti ne pulito nulla. Lui, quel mostro
in cucina mi ha licenziato la governante! >>
<<
Guarda che Lui, non scenderà mai giù per lavarti
i pavimenti! E se ti ho licenziato la governante l’ho fatto
per una buona causa! >> lo riprese Edward mentre condiva
le patate con del rosmarino e dell’olio. Robert si
girò e si guardò intorno spaesato “Come
ha fatto??” si chiese. L’androide mise la teglia
nel forno e raggiunse il ragazzo che pregava in bagno.
<<
Ancora così?? >> lo riprese
<<
Eeeh … senti, come ti chiami, io non ho mai fatto questo
genere di cose >> disse Robert spalancando le braccia.
<<
Mi chiamo Edward! E comunque è ora che tu incominci a fare
queste cose, un uomo deve essere autosufficiente sai? >>
<<
Uff … perché la vita è così
difficile? >> chiese Robert riprendendo a lucidare con la
spugnetta.
<<
Chiedilo a chi lo sa, non a me! >> rispose Edward uscendo
dal bagno, poi andò verso l’armadio e prese il suo
cappotto.
<<
Io esco, devo comprare il regalo per Bette ed alcune cose
>> annunciò, Robert uscì dal bagno
con la spugnetta piena di schiuma tra le mani, e la sua
“mise” da lavandaia:
<<
Scusa, che hai intenzione di comprarle? >> gli chiese
<<
Un abito rosso con le paillette, l’ho già visto
nella vetrina del negozio di Chanel, problemi? >>
<<
No, scusa, ma non credo sia il caso … vedi, io ho intenzione
di lasciarla … >> annunciò Robert a
voce bassa
<<
Questo l’avevo capito, ma è pur vero che non le
hai mai fatto un regalo decente e quindi stasera glielo farai
così avrà un bel ricordo di te >>
affermò Edward avvolgendo il suo collo in una morbidissima
sciarpa blu. Robert annuì e l’androide uscendo
disse: << Il forno è programmato, non
permetterti di toccarlo, o rischi di bruciare l’arrosto con
le patate >> chiuse la porta ed andò via.
Finito di
lucidare il bagno, Robert si fece una doccia, si asciugò i
capelli ed esausto si lanciò sul divano, il profumo
dell’arrosto si impadronì del suo naso:
“mmmh sarà un ottimo cuoco”
pensò, poi prese il cellulare e compose il numero di Adam
per accertarsi che fosse rientrato a casa sano e salvo.
<<
Pronto? >> rispose il bambino
<<
Ciao Adam, sono Robert, dove sei? A casa? >>
<<
Si si, sono tornato da un pezzo e sto giocando alla Play Station
>>
<<
Ah bene, sei solo? >>
<<
Si … ma fra poco viene la signora Lao, così gioco
con lei a carte >>
<<
Viene a farti compagnia? >>
<<
No, semmai sono io che faccio compagnia a lei, sai è vedova
da 4 anni e nessuno viene mai a trovarla, così ha trovato in
me il nipote che desiderava e ogni tanto viene a trovarmi
>>
<<
Ah capisco … senti Adam, domani torni a scuola vero?
>> chiese Robert
<<
Si >>
<<
Promesso? >>
<<
Certo, te lo prometto >> rispose Adam
Poi i due si
salutarono e Robert corse a vestirsi.
Ad un tratto
Edward spalancò la porta: << Devo fare tutto
io qui?? >> sbraitò e Robert corse ad
aiutarlo. Edward si era davvero caricato, in un braccio portava il
manichino con l’abito rosso incartato con del nylon, e
nell’altro aveva scatole varie.
<<
Karaoke?? >> chiese Robert guardandolo incuriosito ed
indicando una scatola.
<<
Karaoke, si, non sai cantare? >>
<<
Beh, sono abbastanza stonato >>
<<
Io no >> disse Edward sfilandosi il cappotto.
<<
E con questo? Cosa farai? >> chiese Robert toccando il
manichino
<<
Vedrai, ora portalo in camera da letto >>
ordinò l’androide
<<
La smetti di darmi ordini? Siamo a casa mia!! >>
sbuffò Robert.
<<
Bla bla bla >> canticchiò l’androide
andando verso la cucina.
Erano le 19:30 e
tutto era perfetto, il cibo era pronto, la casa pulita e Robert
… ancora in mutande!!
<<
Ti sbrighi?? >> lo riprese Edward
<<
No, daiiii, finisco la partita alla PSP e vado a cambiarmi!
>>
<<
Uff … ma tu guarda a chi mi doveva affidare la signora
Claire! >> disse sbuffando l’androide guardando
in alto.
<<
Claire? Chi Claire? >> chiese Robert giocando
<<
Stasera l’argomento è Bette, non Claire! Ora alza
le chiappe e vatti a vestire!! >> a quelle parole Robert,
mollò la PSP sul divano e andò nella sua camera,
anzi, nella camera di Edward!
Edward si tolse
il grembiule e prese posto sul divano.
<<
Scusa ma il mio vestito è uguale al tuo!! >>
urlò Robert dalla camera
<<
Imbecille, si, sei un imbecille, indossalo e basta! Ti
servirà essere vestito come me! >> rispose
Edward, poi si alzò prese l’accendino e accese le
tre candele sul tavolo.
<<
Guardami! Sono uguale a te! >> si lamentò
Robert uscendo dalla camera
<<
Beh, devi sentirti onorato di somigliare ad uno come me!! Ed ora fila
in cucina e siediti >> gli ordinò
<<
No scusa, perché dovrei andarmene in cucina? >>
<<
Vai e basta, non fare storie, vuoi che la serata sia perfetta? Allora
fai quello che dico! >>
Robert
sparì in cucina ed Edward si sedette ad aspettare.
Alle 20:00 in
punto Bette arrivò, ed Edward la accolse con tanta eleganza
e cordialità:
<<
Ma sei Robert? >> chiese lei sorpresa
<<
Perché me lo chiedi? >> chiese Edward poi le
fece cenno di sedersi alla sedia, lei si sedette e lui la spinse
dolcemente vicino al tavolo.
<<
Wow … tutta questa galanteria … non è
un’offesa, ma da parte tua, non c’è mai
stata >> disse la ragazza
<<
Bette, mia cara, lo sai, quando una persona lavora troppo da il peggio
di se stessa a chi non se lo merita >> disse Edward
baciandole la mano, poi aggiunse sorridendo:
<<
Comunque si, sono Robert >>
Edward e Bette
incominciarono a cenare, poi arrivò la volta
dell’arrosto:
<<
Mmmh buono >> disse lei : << Ma lo hai
preparato tu, con le tue mani? >>
<<
Si, certo >> disse lui annuendo
<<
Robert Pattinson che cucina?? Allora vediamo … con cosa
l’hai cucinato? >>
<<
Vuoi tutta la ricetta? >>
<<
No … però dimmi almeno le spezie che hai usato
per condirlo, così mi assicuro che l’hai fatto tu
>> gli disse lei sorridendo
<<
Allora, l’ho condito con rosmarino, salvia e aglio e ho usato
anche del sale >>
<<
Wow … e ultima domanda, e che taglio di carne è?
>>
<<
In che senso? >> chiese Edward
<<
Noce, lombata, sottofesa o girello? >>
<<
Aaah ora capisco, scusa non te ne accorgi che è lombata?
>>
<<
Si che me ne ero accorta >> confermò Bette
<<
Allora signora, ho superato l’esame? >> chiese
Edward scherzando
<<
In pieno! >> rispose lei ridendo
<<
Aspetta un attimo, mancano le patate >> disse lui
alzandosi, poi andò in cucina e chiuse la porta.
Robert si era
addormentato con la testa appoggiata al frigorifero, “Ma tu
guarda questo” pensò Edward, prese la teglia con
le patate dal forno e si avvicinò all’addormentato.
<<
Sveglia!! Tocca a te!! >> gli urlò
nell’orecchio
<<
Mmmh mamma … un altro po’! Sto così
fresco qui! >> mugolò Robert con gli occhi
chiusi. Edward gli diede una botta sulla schiena e lui
spalancò gli occhi dal dolore :
<<
Cazzo!! Mi fai male!! >> urlò Robert
<<
Shhh non urlare!! C’è Bette di là,
ricordi? >>
<<
Si, ma tu mi hai chiuso qui! >> protesto Robert
strofinandosi gli occhi
<<
Su, datti una veloce aggiustata e vai da lei! Alzati dai!
>>
Robert si
alzò, Edward gli diede la teglia con le patate e disse:
<<
Và, sta aspettando >>
Robert
uscì tutto stordito dalla cucina: << Ciao
>> bisbigliò
<<
Tesoro … mi hai fatto aspettare! >> disse
Bette facendo finta di protestare, lui le passò la teglia :
<< Tieni, serviti, prendi quello che vuoi …
che ti va >>
Lei lo
guardò stranita e prese la teglia : << Non mi
servi come hai fatto prima con l’arrosto? >>
chiese
<<
Chi? Ah … io avrei … certo tesoro è
che, una volta ciascuno, dai! >> disse lui
<<
Ah … no prima mi hai detto “sarai servita e
riverita come una regina” ecco perché ti ho fatto
quella domanda >>
<<
Ero sotto l’effetto del vino, Bettina mia >>
disse lui ridendo, lei lo guardò nervosa : <<
Bettina non mi piace! Tutto, ma non Bettina!! >>
“Mio
Dio, sta rovinando tutto!” pensò tra se Edward che
li stava spiando dalla microspia che aveva piazzato sul lampadario.
<<
Ma tesoro mio, lo sai che … eh! Mi diverto a chiamarti
così! Dai fai la brava >> disse Robert in tono
di scuse
<<
Certe volte ti odio, ma stasera mi hai preparato una cena favolosa
>>
<<
Visto?? >>
<<
Buone queste patate, come le hai condite? >> chiese lei
<<
Ehm … con … beh, sale, prima di tutto
>>
<<
Poi? >>
<<
Come poi? Non c’è solo il sale, le hai fatte al
forno vero? >>
<<
No, cioè certo al forno … >> Robert
si stava arrampicando sugli specchi
<<
Le hai comprate alla rosticceria, vero? >> chiese lei
arrabbiandosi
<<
No!! No!! >>
“Maledetto,
sta rovinando tutto!!” pensò Edward con una mano
nei capelli, tutto esasperato.
<<
Le hai fatte tu? Allora dimmi cosa diamine hai usato! Dimmelo,
dimostrami che non mi hai mentito! >>
Robert si mise
in bocca un po’ di arrosto e disse :
<<
Mmmh ottimo!! Tesoro, davvero, complimenti, sei davvero brava in
cucina! >>
<<
Ma Robert Pattinson!! Quello lo hai fatto tu!! Non IO!!
>> urlò Bette e ad un tratto dalla cucina si
sentì un forte rumore.
Robert quasi
spaventato, balzò in piedi e corse in cucina, appena
entrò, Edward tuonò: << Scusa? Cosa
stai facendo? Ho cucinato tutto io!! Hai fatto solo casini!! Ora
siediti e resta qui, vediamo se riesco a mettere in ordine la serata!!
>>
Poi
uscì dalla porta, guardò Bette e sorrise
dolcemente:
<<
Tesoro, eccomi. >>
<<
No io vado via >> annunciò Bette scuotendo il
capo e alzandosi dalla sedia.
<<
Bette, stavo scherzando, dai siediti, c’è il dolce
>>
<<
Robert io, io non ti credo più >> disse lei a
voce bassa
<<
Ma tesoro, c’è il Karaoke dopo, dai
>>
<<
Non m’importa … >>
<<
Ho un regalo per te … ma ti va di cantare prima?
>>
<<
No Robert >> lei s’infilò il
cappotto ed Edward corse ad accendere la TV per fare il karaoke.
<<
C’è la tua canzone preferita!!
“Arrivederci Roma” >> le
annunciò prendendo il microfono, poi le fece cenno di
avvicinarsi, lei si avvicinò guardandolo con un certo
sconcerto, la musica incominciò, Edward
incominciò a cantare:
<<
T’invidio turista, che arrivi, t’imbevi de Fori e
de scavi, poi tutto d’un colpo te trovi Fontana de Trevi
>>
<<
Come canti bene, non ti ho mai sentito cantare >> disse
lei dolcemente abbracciandolo, lui sorrise :
<<
Ho tante risorse nascoste >>
<<
Si ma … >> sussurrò lei guardando
in basso, Edward rimase in silenzio mentre la canzone andava avanti poi
la guardò e disse:
<<
Aspetta qui, ho il regalo >> e si avviò verso
la camera da letto.
Poi
tornò con un enorme scatolo, Bette spalancò gli
occhi:
<<
Per me?? >>
<<
Si dai, apri! >>
Bette
incominciò ad aprire lo scatolo e spalancò gli
occhi alla vista del contenuto, infatti un bellissimo abito rosso con
delle paillette indossato da un manichino troneggiava al centro dello
scatolo.
<<
Mio Dio, Chanel! Non posso accettare Robert >>
Edward,
sfilò dal manichino l’abito e glielo diede :
<<
E’ solo ed esclusivamente tuo >>
Lei lo prese ma
disse piangendo : << Robert, tra noi è finita
>> e scappò via correndo mentre il karaoke
cantava:
<<
Arrivederci Roma … good bye … au revoir
>>
Edward
entrò in cucina e guardò Robert: <<
Mi spiace, ho fatto di tutto, ma lei … ti ha mollato!
>>
Robert
balzò dalla sedia e urlò ballando:
<<
Evvaiiiii!!!!
Urràààààà!!!
>>
Edward si diede
una botta sulla fronte e pensò:
“Dio
mio!! A casa di chi sono capitato??”
Allora?? Vi è
piaciuto questo capitolo?? Questo è sicuramente il
più lungo e spero non vi annoierete, o non vi
siete annoiati, a leggerlo...Fatemi sapere cosa ne pensate...Daiiii!!!
Ps: Chi viene a cena da
Edward??
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