Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Aisha Argentea    25/02/2011    1 recensioni
E se un giorno Robert Pattinson incontrasse Edward? Un Edward diverso naturalmente, a sua immagine e somiglianza ma molto, molto diverso. In questa storia vedrete un Robert Pattinson molto diverso dal normale, estremamente simpatico, buffo, impacciato, romantico e quant’altro. Vi farà sbellicare dalle risate. Un Robert Pattinson che non avete mai visto!! Leggete e fatemi sapere se … almeno un po’ … vi ha fatto sorridere.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic Bagnò la carne con del pregiatissimo vino bianco, aggiunse del sale e mise in forno. Ecco, l’arrosto era quasi pronto.
<< Hai finito?? >> sbraitò Edward verso il bagno
<< Un momento!! Devo finire di lucidare la vasca >> rispose Robert mentre spruzzava del prodotto nella vasca di ceramica,
Edward l’aveva conciato proprio bene, gli aveva fatto indossare un grembiule di plastica e una bandana in testa, tutti e due decorati da fiorellini, e Robert sembrava proprio una lavandaia.
<< Quanto tempo vuoi ancora?? >> gli chiese Edward mentre affettava le patate e le posava nella teglia.
<< Non so … non ho mai lavato un bagno!! >> poi congiunse le mani, avvolte da guanti in plastica fucsia,  come se stesse pregando e guardando in alto sussurrò: << Dio! Ti prego aiutami tu! Io non ho mai fatto queste cose, non ho mai lavato i pavimenti ne pulito nulla. Lui, quel mostro in cucina mi ha licenziato la governante! >>
<< Guarda che Lui, non scenderà mai giù per lavarti i pavimenti! E se ti ho licenziato la governante l’ho fatto per una buona causa! >> lo riprese Edward mentre condiva le patate con del rosmarino e dell’olio. Robert si girò e si guardò intorno spaesato “Come ha fatto??” si chiese. L’androide mise la teglia nel forno e raggiunse il ragazzo che pregava in bagno.
<< Ancora così?? >> lo riprese
<< Eeeh … senti, come ti chiami, io non ho mai fatto questo genere di cose >> disse Robert spalancando le braccia.
<< Mi chiamo Edward! E comunque è ora che tu incominci a fare queste cose, un uomo deve essere autosufficiente sai? >>
<< Uff … perché la vita è così difficile? >> chiese Robert riprendendo a lucidare con la spugnetta.
<< Chiedilo a chi lo sa, non a me! >> rispose Edward uscendo dal bagno, poi andò verso l’armadio e prese il suo cappotto.
<< Io esco, devo comprare il regalo per Bette ed alcune cose >> annunciò, Robert uscì dal bagno con la spugnetta piena di schiuma tra le mani, e la sua “mise” da lavandaia:
 << Scusa, che hai intenzione di comprarle? >> gli chiese
<< Un abito rosso con le paillette, l’ho già visto nella vetrina del negozio di Chanel, problemi? >>
<< No, scusa, ma non credo sia il caso … vedi, io ho intenzione di lasciarla … >> annunciò Robert a voce bassa
<< Questo l’avevo capito, ma è pur vero che non le hai mai fatto un regalo decente e quindi stasera glielo farai così avrà un bel ricordo di te >> affermò Edward avvolgendo il suo collo in una morbidissima sciarpa blu. Robert annuì e l’androide uscendo disse: << Il forno è programmato, non permetterti di toccarlo, o rischi di bruciare l’arrosto con le patate >> chiuse la porta ed andò via.
Finito di lucidare il bagno, Robert si fece una doccia, si asciugò i capelli ed esausto si lanciò sul divano, il profumo dell’arrosto si impadronì del suo naso: “mmmh sarà un ottimo cuoco” pensò, poi prese il cellulare e compose il numero di Adam per accertarsi che fosse rientrato a casa sano e salvo.
<< Pronto? >> rispose il bambino
<< Ciao Adam, sono Robert, dove sei? A casa? >>
<< Si si, sono tornato da un pezzo e sto giocando alla Play Station >>
<< Ah bene, sei solo? >>
<< Si … ma fra poco viene la signora Lao, così gioco con lei a carte >>
<< Viene a farti compagnia? >>
<< No, semmai sono io che faccio compagnia a lei, sai è vedova da 4 anni e nessuno viene mai a trovarla, così ha trovato in me il nipote che desiderava e ogni tanto viene a trovarmi >>
<< Ah capisco … senti Adam, domani torni a scuola vero? >> chiese Robert
<< Si >>
<< Promesso? >>
<< Certo, te lo prometto >> rispose Adam
Poi i due si salutarono e Robert corse a vestirsi.
Ad un tratto Edward spalancò la porta: << Devo fare tutto io qui?? >> sbraitò e Robert corse ad aiutarlo. Edward si era davvero caricato, in un braccio portava il manichino con l’abito rosso incartato con del nylon, e nell’altro aveva scatole varie.
<< Karaoke?? >> chiese Robert guardandolo incuriosito ed indicando una scatola.
<< Karaoke, si, non sai cantare? >>
<< Beh, sono abbastanza stonato >>
<< Io no >> disse Edward sfilandosi il cappotto.
<< E con questo? Cosa farai? >> chiese Robert toccando il manichino
<< Vedrai, ora portalo in camera da letto >> ordinò l’androide
<< La smetti di darmi ordini? Siamo a casa mia!! >> sbuffò Robert.
<< Bla bla bla >> canticchiò l’androide andando verso la cucina.

Erano le 19:30 e tutto era perfetto, il cibo era pronto, la casa pulita e Robert … ancora in mutande!!
<< Ti sbrighi?? >> lo riprese Edward
<< No, daiiii, finisco la partita alla PSP e vado a cambiarmi! >>
<< Uff … ma tu guarda a chi mi doveva affidare la signora Claire! >> disse sbuffando l’androide guardando in alto.
<< Claire? Chi Claire? >> chiese Robert giocando
<< Stasera l’argomento è Bette, non Claire! Ora alza le chiappe e vatti a vestire!! >> a quelle parole Robert, mollò la PSP sul divano e andò nella sua camera, anzi, nella camera di Edward!
Edward si tolse il grembiule e prese posto sul divano.
<< Scusa ma il mio vestito è uguale al tuo!! >> urlò Robert dalla camera
<< Imbecille, si, sei un imbecille, indossalo e basta! Ti servirà essere vestito come me! >> rispose Edward, poi si alzò prese l’accendino e accese le tre candele sul tavolo.
<< Guardami! Sono uguale a te! >> si lamentò Robert uscendo dalla camera
<< Beh, devi sentirti onorato di somigliare ad uno come me!! Ed ora fila in cucina e siediti >> gli ordinò
<< No scusa, perché dovrei andarmene in cucina? >>
<< Vai e basta, non fare storie, vuoi che la serata sia perfetta? Allora fai quello che dico! >>
Robert sparì in cucina ed Edward si sedette ad aspettare.
Alle 20:00 in punto Bette arrivò, ed Edward la accolse con tanta eleganza e cordialità:
<< Ma sei Robert? >> chiese lei sorpresa
<< Perché me lo chiedi? >> chiese Edward poi le fece cenno di sedersi alla sedia, lei si sedette e lui la spinse dolcemente vicino al tavolo.
<< Wow … tutta questa galanteria … non è un’offesa, ma da parte tua, non c’è mai stata >> disse la ragazza
<< Bette, mia cara, lo sai, quando una persona lavora troppo da il peggio di se stessa a chi non se lo merita >> disse Edward baciandole la mano, poi aggiunse sorridendo:
<< Comunque si, sono Robert >>
Edward e Bette incominciarono a cenare, poi arrivò la volta dell’arrosto:
<< Mmmh buono >> disse lei : << Ma lo hai preparato tu, con le tue mani? >>
<< Si, certo >> disse lui annuendo
<< Robert Pattinson che cucina?? Allora vediamo … con cosa l’hai cucinato? >>
<< Vuoi tutta la ricetta? >>
<< No … però dimmi almeno le spezie che hai usato per condirlo, così mi assicuro che l’hai fatto tu >> gli disse lei sorridendo
<< Allora, l’ho condito con rosmarino, salvia e aglio e ho usato anche del sale >>
<< Wow … e ultima domanda, e che taglio di carne è? >>
<< In che senso? >> chiese Edward
<< Noce, lombata, sottofesa o girello? >>
<< Aaah ora capisco, scusa non te ne accorgi che è lombata? >>
<< Si che me ne ero accorta >> confermò Bette
<< Allora signora, ho superato l’esame? >> chiese Edward scherzando
<< In pieno! >> rispose lei ridendo
<< Aspetta un attimo, mancano le patate >> disse lui alzandosi, poi andò in cucina e chiuse la porta.
Robert si era addormentato con la testa appoggiata al frigorifero, “Ma tu guarda questo” pensò Edward, prese la teglia con le patate dal forno e si avvicinò all’addormentato.
<< Sveglia!! Tocca a te!! >> gli urlò nell’orecchio
<< Mmmh mamma … un altro po’! Sto così fresco qui! >> mugolò Robert con gli occhi chiusi. Edward gli diede una botta sulla schiena e lui spalancò gli occhi dal dolore :
<< Cazzo!! Mi fai male!! >> urlò Robert
<< Shhh non urlare!! C’è Bette di là, ricordi? >>
<< Si, ma tu mi hai chiuso qui! >> protesto Robert strofinandosi gli occhi
<< Su, datti una veloce aggiustata e vai da lei! Alzati dai! >>
Robert si alzò, Edward gli diede la teglia con le patate e disse:
<< Và, sta aspettando >>
Robert uscì tutto stordito dalla cucina: << Ciao >> bisbigliò
<< Tesoro … mi hai fatto aspettare! >> disse Bette facendo finta di protestare, lui le passò la teglia : << Tieni, serviti, prendi quello che vuoi … che ti va >>
Lei lo guardò stranita e prese la teglia : << Non mi servi come hai fatto prima con l’arrosto? >> chiese
<< Chi? Ah … io avrei … certo tesoro è che, una volta ciascuno, dai! >> disse lui
<< Ah … no prima mi hai detto “sarai servita e riverita come una regina” ecco perché ti ho fatto quella domanda >>
<< Ero sotto l’effetto del vino, Bettina mia >> disse lui ridendo, lei lo guardò nervosa : << Bettina non mi piace! Tutto, ma non Bettina!! >>
“Mio Dio, sta rovinando tutto!” pensò tra se Edward che li stava spiando dalla microspia che aveva piazzato sul lampadario.
<< Ma tesoro mio, lo sai che … eh! Mi diverto a chiamarti così! Dai fai la brava >> disse Robert in tono di scuse
<< Certe volte ti odio, ma stasera mi hai preparato una cena favolosa >>
<< Visto?? >>
<< Buone queste patate, come le hai condite? >> chiese lei
<< Ehm … con … beh, sale, prima di tutto >>
<< Poi? >>
<< Come poi? Non c’è solo il sale, le hai fatte al forno vero? >>
<< No, cioè certo al forno … >> Robert si stava arrampicando sugli specchi
<< Le hai comprate alla rosticceria, vero? >> chiese lei arrabbiandosi
<< No!! No!! >>
“Maledetto, sta rovinando tutto!!” pensò Edward con una mano nei capelli, tutto esasperato.
<< Le hai fatte tu? Allora dimmi cosa diamine hai usato! Dimmelo, dimostrami che non mi hai mentito! >>
Robert si mise in bocca un po’ di arrosto e disse :
<< Mmmh ottimo!! Tesoro, davvero, complimenti, sei davvero brava in cucina! >>
<< Ma Robert Pattinson!! Quello lo hai fatto tu!! Non IO!! >> urlò Bette e ad un tratto dalla cucina si sentì un forte rumore.
Robert quasi spaventato, balzò in piedi e corse in cucina, appena entrò, Edward tuonò: << Scusa? Cosa stai facendo? Ho cucinato tutto io!! Hai fatto solo casini!! Ora siediti e resta qui, vediamo se riesco a mettere in ordine la serata!! >>
Poi uscì dalla porta, guardò Bette e sorrise dolcemente:
<< Tesoro, eccomi. >>
<< No io vado via >> annunciò Bette scuotendo il capo e alzandosi dalla sedia.
<< Bette, stavo scherzando, dai siediti, c’è il dolce >>
<< Robert io, io non ti credo più >> disse lei a voce bassa
<< Ma tesoro, c’è il Karaoke dopo, dai >>
<< Non m’importa … >>
<< Ho un regalo per te … ma ti va di cantare prima? >>
<< No Robert >> lei s’infilò il cappotto ed Edward corse ad accendere la TV per fare il karaoke.
<< C’è la tua canzone preferita!! “Arrivederci Roma” >> le annunciò prendendo il microfono, poi le fece cenno di avvicinarsi, lei si avvicinò guardandolo con un certo sconcerto, la musica incominciò, Edward incominciò a cantare:
<< T’invidio turista, che arrivi, t’imbevi de Fori e de scavi, poi tutto d’un colpo te trovi Fontana de Trevi >>
<< Come canti bene, non ti ho mai sentito cantare >> disse lei dolcemente abbracciandolo, lui sorrise :
<< Ho tante risorse nascoste >>
<< Si ma … >> sussurrò lei guardando in basso, Edward rimase in silenzio mentre la canzone andava avanti poi la guardò e disse:
<< Aspetta qui, ho il regalo >> e si avviò verso la camera da letto.
Poi tornò con un enorme scatolo, Bette spalancò gli occhi:
<< Per me?? >>
<< Si dai, apri! >>
Bette incominciò ad aprire lo scatolo e spalancò gli occhi alla vista del contenuto, infatti un bellissimo abito rosso con delle paillette indossato da un manichino troneggiava al centro dello scatolo.
<< Mio Dio, Chanel! Non posso accettare Robert >>
Edward, sfilò dal manichino l’abito e glielo diede :
<< E’ solo ed esclusivamente tuo >>
Lei lo prese ma disse piangendo : << Robert, tra noi è finita >> e scappò via correndo mentre il karaoke cantava:
<< Arrivederci Roma … good bye … au revoir >>
Edward entrò in cucina e guardò Robert: << Mi spiace, ho fatto di tutto, ma lei … ti ha mollato! >>
Robert balzò dalla sedia e urlò ballando:
 << Evvaiiiii!!!! Urràààààà!!! >>
Edward si diede una botta sulla fronte e pensò:
“Dio mio!! A casa di chi sono capitato??”

 

Allora?? Vi è piaciuto questo capitolo?? Questo è sicuramente il più lungo e spero non vi annoierete,  o non vi siete annoiati, a leggerlo...Fatemi sapere cosa ne pensate...Daiiii!!!
Ps: Chi viene a cena da Edward??
   
 
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