Sono felice che alla fine tutto si sia
concluso per il meglio.
Guardandola
ora così serena
e felice, mi rendo conto che forse avrei dovuto farlo molto prima.
Tutto credevo, ma non che per lei valessero le stesse cose.
Quando
quel cuoco da strapazzo mi
ha detto di correre da lei, ho corso; non so nemmeno io come ho fatto a
non perdermi ma dentro di me sentivo che aveva bisogno di me e che era
nei guai. Era sempre stato così: non potevo lasciarla sola
un
minuto che si cacciava nei guai, immagino in tre anni. Mi ha detto di
averne passate di tutti i colori e di vergognarsi molto di
ciò
che è stato, conoscendola probabilmente non ne sarei
entusiasta
ma ora come ora non me ne importa niente.
Abbiamo
sofferto troppo entrambi per poterci permettere di rivangare
ciò che è stato.
Deve
averne passate molte in questi tre anni. Lo vedo nei suoi occhi.
Il cuoco
aveva ragione, la
stanchezza del suo animo è evidente. Qualunque cosa abbia
fatto
o le sia capitata deve averla provata duramente ed è una
magra
consolazione per me che ancora mi sento responsabile sapere che non ero
solo nella mia sofferenza.
Ero
sempre stato così cieco
da non accorgermi di quanto lei per me fosse importante. Ora capisco il
perché non appena c’era puzza di pericolo mi
veniva
istintivo correre a salvarla.
Ah
dannazione, ora quel viscido
cuoco dei miei stivali non perderà occasione per farmi
diventare
matto…lui e i suoi tentacoli. Per fortuna Nami sa il fatto
suo.
Ma stai attento sopracciglio a ricciolo, non allungare troppo le mani o
te le taglio.
“Sei
geloso spadaccino???” .
Già
lo immagino.
Comunque
sia, ora che Nami è
tornata mi sembra che tutti siano più sereni. Il quadro
è
completo e l'armonia tornerà a regnare sovrana: mi sembra
che si
respiri un’aria nuova. Ce n’era bisogno. Io sono il
primo a
sentirmi finalmente libero dai fantasmi del passato.
« Ehi
Zoroooo! Non stare
lì come uno stoccafisso! C’è bisogno di
un quarto
per fare a botte! ».
« Zoro
è in squadra con noi! »
« Non
credo proprio Usop! »
« Come
sarebbe a dire?! Tu vali già per tre! »
« Niente
da fare! Muoviti Zoro! ».
Ci
risiamo, siamo alle solite.
« Arrivo
Rubber, arrivo ».
Lasciamela
guardare un’ultima volta…
E' bello
vederla sorridere.
Non so
perché ma ho la sensazione che se prima mi rendeva la vita
impossibile, i giorni a venire saranno anche peggio.
Mi viene
in mentre un vecchio
mantra che il maestro ci faceva recitare per “scacciare i
demoni
e liberare lo spirito e riprendere il controllo del nostro
destino”. Non ci ho mai capito nulla e ho sempre pensato che
fosse inutile così l'ho dimenticata. Ora però la
ricordo
alla perfezione e mi sembra chiaro come il sole il messaggio che
cercava di trasmetterci:
Dal
profondo della notte che mi avvolge,
buia
come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio
gli dei qualunque essi siano
per
l'indomabile anima mia.
Nella
feroce morsa delle circostanze
non
mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto
i colpi d'ascia della sorte
il
mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre
questo luogo di collera e lacrime
incombe
solo l'Orrore delle ombre,
eppure
la minaccia degli anni
mi
trova, e mi troverà, senza paura.
Non
importa quanto sia stretta la porta,
quanto
piena di castighi la vita,
io
sono il padrone del mio destino:
io
sono il capitano della mia anima.
Aveva
ragione: io sono il padrone del mio destino, il capitano della mia
anima.
E'
incredibile come nella vita ogni cosa presto o tardi prenda una sua
forma.
« Zoro
ti muovi?!?!? -
questo è Usop - Si può sapere a cosa stai
pensando?!?!?
Non ce la facciamo più a tenerlo
fermo!!! ».
« Sto
arrivando! Mi spiace Rubber ma stavolta sono con Usop e
Chopper! ».
TO BE
CONTINUED...
***ANGOLO DELL'AUTRICE
Si
conclude così il secondo capitolo!
Spero
lo abbiate gradito e spero di essere riuscita a trasmettere le emozioni
e i sentimenti dei protagonisti allo stesso modo in cui le ho vissute
io nello scriverlo e, ancora oggi, nel rileggerlo.
La
poesia finale che forse non tutti conoscono (o magari la ricorderete
nella pubblicità tv di Invincibili) è a onor del
vero di William
Ernest Henley: ho voluto inserirla tra i pensieri di Zoro
perchè mi
sembra molto adatta alla situazione oltre che perfettamente in linea
con il carattere del nostro samurai.
E'
una poesia che trovo davvero meravigliosa ed è ad essa che
ho voluto
ispirarmi nello scrivere il secondo episodio (thank you very much Sir
W.E. Henley ^_^ ).
Infine
un grazie gigante ai miei lettori e ai miei recensori per il supporto
che mi date in quest'avventura, un grazie davvero di cuore a tutti
tutti tutti senza esclusioni!
A
prestissimo con l'ultima avventura dei Mugiwara!
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