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Autore: Nami88    03/03/2011    8 recensioni
PRIMA DI OGNI COSA: CONSIGLIO DI LEGGERE L'EPISODIO I PER POTERE COMPRENDERE I FATTI E IL MOMENTO STORICO DI QUESTA STORIA.
Avevamo lasciato Nami con il cuore infranto e carico di odio.
Avevamo lasciato Zoro confuso e spaventato.
...Come li ritroveremo? Se ve lo dicessi finirei per rivelarvi la trama per intero, che nella sua complessità è piuttosto semplice. Preferisco invece usare queste parole per raccontarvi cosa succederà: "Quando un uomo è disposto a mettere da parte l'onore, è sempre per il bene qualcun'altro".
Nota: ALCUNI DEI PERSONAGGI UTILIZZATI PER QUESTA FANFICTION NON SONO DI MIA PROPRIETÀ' MA VENGONO UTILIZZATI NEL RISPETTO DEL PROPRIETARIO E DEI RELATIVI COPYRIGHTS. ALTRI SONO INVENTATI E L'INTERA STORIA E' ORIGINALE, E FRUTTO DELLA FANTASIA.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono felice che alla fine tutto si sia concluso per il meglio.

Guardandola ora così serena e felice, mi rendo conto che forse avrei dovuto farlo molto prima. Tutto credevo, ma non che per lei valessero le stesse cose.

Quando quel cuoco da strapazzo mi ha detto di correre da lei, ho corso; non so nemmeno io come ho fatto a non perdermi ma dentro di me sentivo che aveva bisogno di me e che era nei guai. Era sempre stato così: non potevo lasciarla sola un minuto che si cacciava nei guai, immagino in tre anni. Mi ha detto di averne passate di tutti i colori e di vergognarsi molto di ciò che è stato, conoscendola probabilmente non ne sarei entusiasta ma ora come ora non me ne importa niente.
Abbiamo sofferto troppo entrambi per poterci permettere di rivangare ciò che è stato.
Deve averne passate molte in questi tre anni. Lo vedo nei suoi occhi.
Il cuoco aveva ragione, la stanchezza del suo animo è evidente. Qualunque cosa abbia fatto o le sia capitata deve averla provata duramente ed è una magra consolazione per me che ancora mi sento responsabile sapere che non ero solo nella mia sofferenza.

Ero sempre stato così cieco da non accorgermi di quanto lei per me fosse importante. Ora capisco il perché non appena c’era puzza di pericolo mi veniva istintivo correre a salvarla.

Ah dannazione, ora quel viscido cuoco dei miei stivali non perderà occasione per farmi diventare matto…lui e i suoi tentacoli. Per fortuna Nami sa il fatto suo. Ma stai attento sopracciglio a ricciolo, non allungare troppo le mani o te le taglio.
“Sei geloso spadaccino???” .
Già lo immagino.

Comunque sia, ora che Nami è tornata mi sembra che tutti siano più sereni. Il quadro è completo e l'armonia tornerà a regnare sovrana: mi sembra che si respiri un’aria nuova. Ce n’era bisogno. Io sono il primo a sentirmi finalmente libero dai fantasmi del passato.

« Ehi Zoroooo! Non stare lì come uno stoccafisso! C’è bisogno di un quarto per fare a botte! ».
« Zoro è in squadra con noi! »
« Non credo proprio Usop! »
« Come sarebbe a dire?! Tu vali già per tre! »
« Niente da fare! Muoviti Zoro! ».

Ci risiamo, siamo alle solite.

« Arrivo Rubber, arrivo ».
Lasciamela guardare un’ultima volta…
E' bello vederla sorridere.

Non so perché ma ho la sensazione che se prima mi rendeva la vita impossibile, i giorni a venire saranno anche peggio.

Mi viene in mentre un vecchio mantra che il maestro ci faceva recitare per “scacciare i demoni e liberare lo spirito e riprendere il controllo del nostro destino”. Non ci ho mai capito nulla e ho sempre pensato che fosse inutile così l'ho dimenticata. Ora però la ricordo alla perfezione e mi sembra chiaro come il sole il messaggio che cercava di trasmetterci:

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Aveva ragione: io sono il padrone del mio destino, il capitano della mia anima.
E' incredibile come nella vita ogni cosa presto o tardi prenda una sua forma.

« Zoro ti muovi?!?!? - questo è Usop - Si può sapere a cosa stai pensando?!?!? Non ce la facciamo più a tenerlo fermo!!! ».
« Sto arrivando! Mi spiace Rubber ma stavolta sono con Usop e Chopper! ».


TO BE CONTINUED...


***ANGOLO DELL'AUTRICE

Si conclude così il secondo capitolo! 
Spero lo abbiate gradito e spero di essere riuscita a trasmettere le emozioni e i sentimenti dei protagonisti allo stesso modo in cui le ho vissute io nello scriverlo e, ancora oggi, nel rileggerlo.
La poesia finale che forse non tutti conoscono (o magari la ricorderete nella pubblicità tv di Invincibili) è a onor del vero di William Ernest Henley: ho voluto inserirla tra i pensieri di Zoro perchè mi sembra molto adatta alla situazione oltre che perfettamente in linea con il carattere del nostro samurai. 
E' una poesia che trovo davvero meravigliosa ed è ad essa che ho voluto ispirarmi nello scrivere il secondo episodio (thank you very much Sir W.E. Henley ^_^ ).
Infine un grazie gigante ai miei lettori e ai miei recensori per il supporto che mi date in quest'avventura, un grazie davvero di cuore a tutti tutti tutti senza esclusioni!
A prestissimo con l'ultima avventura dei Mugiwara!
   
 
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