7- … Ac Atebion […And
Answers]
La spensieratezza ha ormai
lasciato posto all’attesa. Sono
tornati al cottage di Owen Davies, e Jane intuisce di aver avuto
ragione. Nonostante
l’affetto che li unisce, il signor Davies non è il
padre di Bran.
La ragazza è
tesa, i flashback sono diventanti più intensi e
non si limitano più al mondo onirico. Aspettano
l’arrivo di Will. Non sanno
quando verrà, ma aspettano in silenzio. Jane vorrebbe che
Bran l’abbracciasse
di nuovo, ma lui sembra tenere le distanze. Lei capisce che le sta
chiedendo di
non agire senza sapere. Ma sapere cosa?
La testa le duole. Troppe domande. Rimane allungata nel tentativo di
placare il
mal di testa, e la propria mente nella stessa occasione. Sprofonda nel
sonno.
Jane,
Jana, Juno, Jane…
Sente delle dita
accarezzarle il capo. Anche prima di aprire
gli occhi, sa a chi appartiene questa mano. Bran.
“Jane, Jana,
Juno, Jane…” sussurra lei.
“Jenny-oh”,
risponde lui con un sorriso. E anche lei
sorride.
L’uomo fa per
allontanarsi, ma lei gli prende la mano:
“Bran, di cosa hai paura?”.
“Della tua
compassione”. Il suo sguardo si è nuovamente
rattristato, e questa volta Jane non trattiene oltre la sua mano. Non è compassione quella che provo. Il
fatto
che tu sia albino non suscita la mia compassione. Ma forse
lui non parla
del suo aspetto.
I giorni passano lenti.
L’attesa è pesante. Nonostante ciò,
nonostante tutto, continuano a sorridere, felici del tempo che
trascorrono
insieme.
Jane è ormai
certa che una parte dei ricordi perduti
riguarda Bran. Ma è altrettanto certa
–benché lui sembri dubitarne- che nessuna
verità può deviare i suoi sentimenti.
Will arriva col tramonto
infuocato di un fine pomeriggio. È
fisicamente adulto, ma i suoi occhi hanno la stessa saggia espressione
di
dodici anni fa, –uno sguardo che trascende il tempo-.
Il signor Davies osserva
il nuovo arrivato con perplessità,
ma gli propone subito di rimanere a cena. Will ringrazia, si volge
verso Jane e
la abbraccia con enfasi, poi rivolge un lungo sguardo pieno di messaggi
e
misteri a Bran. Il timore attanaglia la ragazza, e per un attimo non
è più così
sicura di voler conoscere la verità.
Dopo cena Owen Davies
esce, borbottando qualcosa su visite,
discorsi e John Rowlands. Bran, Jane e Will siedono nel salotto. Lei
volge lo
sguardo dall’uno all’altro, aspetta ancora, e cerca
di restare calma. Ma
l’arrivo dell’amico d’infanzia ha
risvegliato un altro ricordo, un uomo dal
naso aquilino e dal profilo che
sembra scolpito nella roccia. Merlino…
“Jane…
Jane?”, il suo sguardo incontra quello del Vetusto. L’ultimo dei Vetusti. Le fitte
di dolore
aumentano, e con la testa tra le mani la ragazza cerca di concentrarsi
su ciò
che le accade intorno.
“Jane, sei
sicura di voler ricordare?”.
“Ti prego
Will… se continuo così
impazzirò!” la voce che
sente non sembra neanche la sua, così acuta. Percepisce un
movimento abbozzato
di Bran, quasi volesse confortarla, per poi fermarsi.
“Non credevo che
la tua magia fosse così forte… avresti
dovuto dimenticare tutto, come i tuoi fratelli. Vuoi davvero che
annulli
l’incantesimo?”.
Sì, quale che
sia il peso di questa conoscenza, Jane vuole
sapere. Ricordare, sentirsi completa, e poter andare avanti. Non
è giusto che
qualcun altro le imponga cosa ricordare e cosa dimenticare.
Sente il dolore alla testa
scomparire, mentre miriadi di
immagini sfilano davanti ai suoi occhi. Lo zio Merry, Merlino,
Will come suo discepolo, ultimo della stirpe dei Vetusti,
la Strega Verde, Jane Jana Juno Jane,
la Signora, la spada di cristallo, Eirias,
la guerra tra Luce ed Oscurità, Re Artù e suo
figlio Bran, il Pendragon.
Sei
si riuniranno, ma
solo cinque torneranno, e dimenticheranno tutto ciò che li
ha legati all’Antica
Magia…
Lacrime di sollievo
solcano le sue guance. Assimila pian piano
tutto ciò che Merlino –lo zio Merry- aveva
sigillato. Tutti i ricordi persi.
Finalmente sa. Sa chi è,
cosa è
successo, cosa significavano i suoi sogni.
Continua a piangere sotto
lo sguardo dei suoi due amici
d’infanzia, compagni d’avventura, guerrieri della
Luce.
La sua ricerca della
verità può finalmente concludersi.
Penultimo
capitolo, ed effettiva conclusione di questa storia! L'ultima parte
può essere considerata come un epilogo :)
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