epilogo PDSV
epilogo;;
-portami dove si vola-
-
Tutti fuori, ho detto! - tuona con il suo vocione.
- Ma.. - cerca di difendersi Natalie.
- Ho detto fuori - ripete con calma, mentre fa cenno ad Alexandria di
non parlare.
Gerard riesce a chiudere la porta e si appoggia con le sue spallone da
armadio a tre ante.
- Ger, sto per vomitare. Me lo sento - gli dico andandogli incontro.
- Devi solo restare calma. Respira .. -
Parla facile lui, non è incastrato in un bustino!
- Andrà benissimo, il giorno più bello della tua
vita -
E' quello che mi ripeto, ma a quanto pare non funziona. Ho l'ansia che
mi rimangia, i colibrì assassini nello stomaco. Anzi
triplicate
il tutto, se ce la fate. E' così che mi sento. Ed
è stato
inutile sentirmi dire "Vivete insieme da tempo, è solo
l'ennesima ufficializzazione!". No, caro. Non è l'ennesima
ufficializzazione. Ho deciso di sposarlo, ho deciso di dedicargli la
mia vita, il mio tempo. Ho deciso di dedicargli ME. Ho voglia di a)
urlare o b) piangere. Ma l'opzione A causerebbe una mandria di persone
impazzite che abbatterebbero la porta, spaventate che Gerard mi stia
stuprando. L'opzione B comporterebbe ore di trucco buttate al vento.
- Oddio, Ger. Abbracciami, ti prego - gli dico e subito sprofondo fra
le sue braccia. Il battito tranquillo del suo cuore mi calma e la mano
che mi accarezza la schiena mi rilassa.
- Va meglio? - mi chiede, forse sentendo che il battito del mio cuore
si è calmato.
- Morirei senza di te, Ger. Dico sul serio - gli sussurro ad occhi
chiusi e mi bacia la fronte. Poi mi prende la mano e mi allontana,
guardandomi.
- Una visione in bianco, una principessa - mi sussurra all'orecchio
facendomi voltare verso lo specchio. Devo ammettere che la sarta ha
fatto un buon lavoro, nonostante la stessi facendo uscire pazza. Un
corpetto stretto che lascia le spalle scoperte, e da lì si
apre
in una gonna ampia, totalmente di tulle. Niente strascico,
nè
velo. La semplicità più semplice, così
come la
cerimonia. Abbiamo organizzato tutto in un mese, in riva al mare, dove
mi ha portata una delle prime volte che siamo usciti. Gli odori sono
gli stessi, il posto ha lo stesso sapore che aveva anni fa.
L'abbiamo deciso subito, ancora seduti su quella panchina in riva al
mare, a Barçelona. Quando per scherzare abbiamo iniziato a
parlare di matrimonio. E ora eccomi qua, esattamente un mese dopo.
Ripensare a quando l'abbiamo detto a tutti mi fa sorridere.. Ho voluto
dirlo separatamente a tutti, per poter ricordare ogni singola reazione.
E forse è anche il caso che ve le racconti..
Natalie&Ed;
- Natalie .. tu .. hai da fare fra un mesetto? - le chiedo
indifferente, quasi fischiettando. Ben, si guarda le scarpe.
Vedo Natalie spegnere il televisore e lasciare il
telecomando,
quasi in stato comatoso. Si gira verso di me con gli occhi spalancati.
- Cosa succede fra un mese? - mi chiede quasi sussurrando, mentre Ben
alza gli occhi dalle scarpe.
- Devi comprarti un bel vestito e seguire una ragazza con un vestito
bianco - le dico aprendomi in un sorriso.
Se possibile, spalanca gli occhi ancora di più. E poi mi
indica,
senza parlare. Io annuisco, sorridendo. E lei lancia uno degli urli
più acuti che abbia mai sentito. Sento la voce di Ed che
chiede
cosa sta succedendo ma subito sento l'abbraccio forte di Natalie. La
stringo ancora più forte fino a che non sento una lacrima
che mi
cade sulla spalla. Mi sciolgo dall'abbraccio e lei si asciuga le
lacrime.
- Scusa, tesoro .. è che .. è troppo bello! - si
giustifica e io le schiocco un bacio sulla guancia.
- Ti voglio Bene, Nat. Infinitamente. Forse non riesco a dimostrartelo
sempre, ma è davvero tanto - le dico sorridendole.
- Anche io, Edith. E non è vero che non riesci a dimostrarlo
.. lo sento forte e chiaro. Anche quando siamo lontane -
Non riesco a trovare le parole e la abbraccio. Sapete cosa ho letto una
volta? "A
volte due buoni amici stanno tanto bene insieme da condividere il
silenzio, piuttosto di dover parlare per forza di qualcosa". Era un
libro di Bambaren, ora che ci penso. E ora ho capito veramente cosa
voleva dire. Ci stiamo urlando il bene che ci vogliamo e lo sentiamo.
Forte e Chiaro.
- Cosa è successo? - chiede Ed entrando nella stanza.
- Perchè piangi? Cosa diavolo ti è successo? Ben
è
diventato impotente e a tu piangi per solidarietà femminile?
-
aggiunge poi pizzicando la guancia alla sua ragazza per farla ridere.
Li vedo scambiarsi un bacio di una dolcezza infinita.
- No, amore. Si sposano! - risponde Natalie andando ad abbracciare Ben
e vedo anche Ed sbarrare gli occhi.
- Complimenti - risponde e fa il giro della poltrona per abbracciarmi.
- Sono proprio contento - aggiunge poi, andando da Ben, che si
è appena sciolto dall'abbraccio con Natalie.
- Ma .. hai detto un mese? - mi chiede poi Natalie.
- Lo so che è poco tempo per il vestito - dico
già
sapendo cosa ha in mente - ne ho già scelti un pò
-
- Quanto mi conosci -
Alexandria&Joh;
Meno male che mi piace lavare i piatti, così quando sono a
casa
di Alex ci mettiamo meno tempo a rimettere in ordine dopo la mangiata.
Johnny sta litigando con il lettore Dvd, è talmente
imbranato
che il libro "Depp e la Tecnologia" potrebbe diventare un bestseller.
Devo farci un pensierino. Ben è seduto a terra con un colore
a
spirito in mano, e il braccio destro ha un enorme segno blu. Opera
sicuramente di quella peste di Chris, sdraiato a terra. Sta litigando
con un foglio bianco che ora è pieno dei suoi scarabocchi.
Un
artista, come il papà. D'altronde porta il nome del
papà:
John Christopher Depp IV. Ma chiamarlo Johnny non era proprio
originale. E così è Chris. Tossisco per far
voltare Ben
mentre con uno strofinaccio mi asciugo le mani. Lui annuisce mentre
afferra un colore che Chris gli sta dando in mano.
- Alex - la chiamo andando a sedermi a terra accanto a Ben, e inizio ad
accarezzare la testa del piccolo.
- Il film sta già iniziando? - chiede lei dalla cucina.
- Ci sono quasi - urla Johnny mentre fa cenno di aspettare con la mano.
Voglio dirglielo guardandola negli occhi, cavolo. Voglio vedere cosa fa.
- Zio, mi dai il giallo? - chiede Chris indicando la scatola di colori
a Ben.
- Ce l'ho fatta! - urla Joh trionfante e si volta verso di noi - Non
credo smetterà mai di chiamarti Zio - aggiunge poi alzandosi
a
dare un bacio sulla fronte del piccolo.
- Tanto fra un mesetto sarà autorizzato ufficialmente - dice
Ben alzando di un pò la voce.
Sento dalla cucina un bicchiere che si rompe. Alex ha sentito tutto.
Alla faccia del "Voglio guardarla negli occhi"!
- Ho sentito bene? - urla entrando in sala. Senza parlare, le sorrido e
basta.
- OTTIO LA MIA PSEUDO SORELLA SI SPOSAAA! - urla in preda ad un attacco
di nonsocosa.
Mi alzo in piedi e la abbraccio forte, forte.
- E me lo dici solo ora? - mi chiede una volta sciolta dall'abbraccio.
- L'abbiamo deciso due giorni fa, eh! -
- E per il vestito? -
- Ho già detto a Natalie che un paio li ho già
visti -
Conosco le mie polle, non c'è verso.
- E io la posso abbracciare la sposa? - mi chiede Joh e voltandomi lo
trovo ad aspettarmi a braccia aperte. Affondo la testa nel suo petto e
lo sento stringermi forte, più che mai.
- Sono troppo contento - mi sussurra all'orecchio prima di darmi un
bacio sulla guancia.
- E se la fai soffrire, te la vedi con me - dice poi ridendo a Ben che
nel frattempo si è beccato l'abbraccio stritolatore di
Alex, e ha Chris in braccio.
- Anche iooo - dice poi il piccolo buttandosi addosso a me e mi
dà un bacio proprio dove aveva lasciato Joh le sue labbra.
- Sei proprio un amore - gli dico baciandolo a mia volta.
- Vedi che già capisce? Te ne devi scegliere una come Edith,
non
come l'idiota di tuo padre che adesso deve sopportare la mamma - dice
sbuffando mentre prende il figlio in braccio. Io corro ad abbracciare
Ben che subito mi sorprende con un bacio. Uno dei suoi che mi tolgono
il fiato.
- Sei pessimo, Depp. Pessimo - risponde Alex cercando di prendere Chris
in braccio - la prossima volta che lo dici ti castro. Niente
fratellini, Chri - aggiunge rivolta prima al compagno e poi al figlio.
Joh inizia a ridere e la bacia. Sento che si sussurrano un "Ti Amo"
prima di baciarsi e Ben mi stringe i fianchi, per poi darmi un bacio
sul collo.
- Allora vi lasciamo liberi di andare a godervi l'ultimo mese da
fidanzati, su - dice Alex voltandosi verso di noi.
- Ma non dovevamo vedere il film? -
- Dai, sarà per un'altra volta - risponde Joh.
Guardo Alex scettica, già sapendo cosa ha in mente.
- Come fate con Christian sveglio? - chiedo maliziosa e scoppiamo a
ridere tutti e quattro.
- Trucchi del mestiere - dice poi Johnny - li scoprirete anche voi -
Gli sorrido. Li adoro.
Gerard;
- Allora, ti piace? -
- Mi fa impazzire, Ger. Ma ci vuole la mia manina per l'arredamento -
Gli dico sorridendo mentre apro il frigo e mi servo da sola. Gerard si
è comprato l'ennesimo attico e mi sono sempre divertita ad
arredargli casa.
- Certo, tesoro. Mi fido solo di te - mi dice dandomi un bacio sulla
fronte. Gli sorrido e guardando l'orologio mi rendo conto che
è
tardissimo e che Ben non ancora è arrivato. Ma io devo
dirglielo, non ce la faccio a tenermelo dentro.
- Devi dirmi qualcosa? - mi dice lui ad un tratto, scansando tutti gli
altri pensieri. Ma che legge nella mente?
- N-no - gli dico titubante. Seh, perchè se glielo dici
così ci crede.
- Mi credi davvero così stupido? Sei troppo silenziosa
stasera -
mi dice guardandomi negli occhi. No, Ger non farlo che così
mi
costringi a parlare.
- Io .. ehm -
- E' qualcosa di grave? - mi chiede.
Lo guardo negli occhi e sorrido. Adesso devo dirglielo.
- Mi sposo, Ger. Fra un mesetto - dico decisa.
- T-ti sposi? - mi chiede e lo vedo aprirsi in un sorriso.
- Ma .. è splendido, piccola! - mi sussurra abbracciandomi.
Vi
giuro che mi sta stritolando, ma è uno degli abbracci
più
sentiti che abbia mai ricevuto.
- Io.. so cosa dire. Cioè .. ti sposi - ripete, quasi a
volersi convincere davvero.
- Mi ricordo di te che eri .. cavolo, uno scricciolo. Mi ricordo le
prime chiacchierate, le prime confidenze quando abbiamo iniziato a
capire il bene che ci volevamo, nonostante l'età. Tutte le
volte
che ti ho coperto con Mel .. -
inizia a dire e lo interrompo.
- Le figure di merda, le fughe dai party quando proprio non ce la
facevo a starci, tutte le volte che ho avuto bisogno di te c'eri. Sei
stato il mio fratello maggiore, quello che non ho mai avuto - gli dico
accarezzandogli la guancia. Lui mi prende la mano e daà un
bacio
sul palmo.
- E tu la mia piccola sorellina, ti voglio bene, dolcezza mia - mi dice
e mi abbraccia ancora più forte.
- Rimarrai per sempre uno dei punti di riferimento nella mia vita, lo
sai? - gli dico ancora e lui mi stringe sempre di più.
- Grazie, piccola. Ci sono sempre per te, lo sai - mi risponde e una
lacrima mi scappa giù.
- Ma che fai, scema, piangi? - mi dice asciugandomi la lacrima.
- Devi ridere, che sei più bella - aggiunge e sorrido.
Chi è che vi ha detto che non esiste l'amicizia fra uomo e
donna, non capisce. Esiste eccome, io l'ho trovata. E quando si trova
è preziosa, non si può lasciar scappare.
Mel;
Dai, Edith. Devi solo dire a tuo padre che ti sposi. Non è
così difficile, no? "Papà, mi sposo". Certo, come
dirgli
"Papà, ho fame". Okay, devo respirare, le parole usciranno
da
sole. Ho deciso di essere da sola a dirlo a lui, non so
perchè,
sinceramente. Adesso avrei bisogno di uno sguardo di Ben, delle sue
mani. Edith, sei grossa e vaccinata. Muovi quel culo. Okay, okay, vado.
Non fateci caso, è sdoppiamento della personalità.
- Allora, cosa vuoi mangiare? - mi chiede papà.
- Cucino io, è un'eternità che non lo faccio per
te -gli
dico sorridendogli, prima di sparire in cucina. Lo sento che mi segue.
- E allora ti aiuto, non credo di averlo mai fatto - risponde ridendo.
Inizio con l'aprire il frigo. Che c'è vuoi rinfrescarti i
pensieri! Muoviti! Vocina del cavolo, maledetta.
- Papà, ti devo parlare - dico chiudendo di scatto l'anta
del frigorifero. Lo vedo irrigidirsi e fissarmi.
- Non dirmi che vai a vivere in Inghilterra, ti prego. Già
sono
anni che devo abituarmi a non vederti per casa, non dirmi che metti un
oceano in mezzo che .. -
- Mi sposo - dico all'improvviso per fermare il fiume in piena che
è diventato papà.
Lo lascio sconvolto, senza parole. Quasi stralunato, oserei dire.
- Tu .. -
- Sì, papà. Ma resto in America, stessa casa.
Solo che,
viviamo insieme da tempo e .. - stavolta è lui ad
interrompermi,
con un abbraccio. Io gli butto le braccia al collo e gli salto in
braccio. Come facevo quando ero piccola. Stretta al mio papà.
- La mia donna che si sposa - dice poi sciogliendosi dall'abbraccio,
fondendo i nostri occhi uguali.
- Sono anni che viviamo insieme, è anche ora, no? -
- Assolutamente - mi risponde e vedo i suoi occhi velarsi di lacrime.
- Papy ma che fai? - gli chiedo abbracciandolo ancora.
- Piango .. perchè non sono più l'uomo della vita
di mia figlia - mi dice ridendo e asciugandosi una lacrima.
- L'uomo della mia vita sei solo tu. L'unico che ha lo stomaco di
sopportarmi da quando sono nata. Altro che Oscar, tu meriti il Nobel -
gli rispondo sorridendo.
- La mia piccola è davvero cresciuta, ma ciò non
significa che smetterai di essere la mia piccola Edith -
- Questo mai. Non ti abbandonerò mai, papà.
Comunque vadano le cose -
Sento l'enorme mano di papà che mi va ad accarezzare la
testa, e
poi le sue labbra che mi lasciano un bacio. Adesso anche i miei occhi
si velano di lacrime accompagnati da un sorriso. E' un momento che non
scorderò mai, potete giurarci.
Ed eccoci qua. Okay, mi sono rilassata ricordandomi tutto
ma
adesso sono tornata un fascio di nervi e ci si è messo anche
papà a bussare come un forsennato alla porta.
- Bellezza, è ora - mi dice Gerard pizzicandomi la guancia.
Ecco, l'ansia che risale. Papà entra nella stanza e Gerard
esce dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
- Natalie e Alex mi stanno facendo uscire pazza. Ed è tardi,
secondo me Ben sta per avere un embolo, tesoro - mi dice velocemente.
Certo, io sono già un fascio di nervi, ci manca
papà teso
come una corda di violino. Respiro profondamente e lui mi dà
il
bouquet in mano.
- Quanto sei bella, piccola mia - mi sussurra e lo prendo sotto
braccio, proprio come ho sempre sognato.
Usciamo e mi ritrovo davanti Natalie e Alex
che mi fanno l'occhiolino. Un'esplosione di felicità, belle
come
non mai. Davanti a me, nel suo smoking c'è Chris con gli
anelli
in mano. Bello, la stella della zia.
In tutto questo caos, stavo per scordarmi la persona più
importante. L'unica che mi calma con uno sguardo. Ben.
Chissà
come starà. Ho una voglia indicibile di vederlo,
abbracciarlo,
baciarlo. E quando arriviamo lì e lo vedo, tutto cambia. Mi
sorride e mi calmo, come previsto. E' troppo bello nel suo smoking e
quasi non mi accorgo degli sguardi di tutti gli altri attorno.
C'è mamma, tutti i miei fratelli, Derek davanti a tutti con
Leighton accanto. Poi c'è Jennifer, la nuova preda di Ger,
che
pare duri. Poi Ashley, Chace, parenti vari. Zia Cecilia che
già
piange, Zio James che le tende il fazzoletto. Ci sono Oksana e Lucia,
tutti, tutti. Accanto al mio uomo vedo Gerard, Johnny e Ed. Quanto sono
belli tutti rivestiti. Mi sento più calma, più
rilassata
con tutti loro attorno. Poi, quando arrivo a destinazione,
papà
mi lascia il braccio e gli faccio l'occhiolino con un sorriso. Poi
è Ben a prendermi il braccio e sussurrarmi "Sei bellissima,
amore mio".
Mi batte il cuore come se fosse la prima volta che me lo dice. Mi
appoggio a lui e mi preparo per diventare ufficialmente la signora
Barnes.
Siamo arrivati alla
fine. Ommiodio, siamo davvero arrivati alla fine. Quasi non riesco a
crederci, giuro.
Ho pubblicato questa storia il 12 marzo dell'anno scorso.. praticamente
un anno fa. E finalmente la vedo tutta qui.. finita. Completa.
Fa un certo effetto, devo dire la verità.. Un figlia che
cammina da sola quasi.
Ed è giunto il momento per i ringraziamenti più
importanti.. Il Grazie che va a te, a voi. Che avete letto anche solo
un capitolo, una frase.. e alle donne meravigliose che l'hanna seguita
tutta.. dalla prima all'ultima riga.
Alle donne meravigliose che hanno recensito.. e a quelle che hanno
semplicemente letto.
Grazie, Grazie davvero.. non potete capire quanto significa per me.
E poi il Grazie più grande, più bello va alla
donna
meravigliosa che ha seguito ogni singola virgola di questa storia, che
mi ha aiutata a crearla, farla nascere.. crescere. Lei che è
uno
dei personaggi più importanti.. non solo per Edith, ma anche
per
me.
Grazie Sarè, non riesco davvero più a trovare le
parole per esprimerti il bene che ti voglio!
Mi manchi in una maniera INCOMMENSURABILE.
Insomma, dopo questi miliardi di grazie - che, fosse per me, scriverei
all'infinito - vi lascio.
Ditemi tutto quello che pensate, tirate le somme.. sono tutta vostra.
As always, Rachele.
Ps sta arrivando un'altra storia con Ben.. oppure un originale.. devo
scegliere cosa fare!
Ma mi farebbe piacere avere comunque il vostro parere..
cercherò di pubblicare il più presto possibile.
Vi adoro!
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