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Autore: Christine_    16/03/2011    15 recensioni
Lista delle cose che odio:1) Chi mi chiama Meredith.2) Chi mi frega il cibo.3) Chi mi frega i profiterole.4) Chi mi chiede il mio cognome.5) Chi insiste sul mio cognome.6) Chi sparla alla mia segreteria telefonica.7) Chi mi inganna.
Okay, il fatto è questo: uno ci prova a tenersi alla larga dai problemi, ma quando hai un padre che si chiama Gibson, un’amica svitata e un’amica acida, un amico che parla nei momenti sbagliati, uno Zio che si commenta da solo e un corteggiatore decisamente deficiente... non è facile.A parte questo sono normale, però.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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epilogo PDSV
epilogo;;
-portami dove si vola-

- Tutti fuori, ho detto! - tuona con il suo vocione.
- Ma.. - cerca di difendersi Natalie.
- Ho detto fuori - ripete con calma, mentre fa cenno ad Alexandria di non parlare.
Gerard riesce a chiudere la porta e si appoggia con le sue spallone da armadio a tre ante.
- Ger, sto per vomitare. Me lo sento - gli dico andandogli incontro.
- Devi solo restare calma. Respira .. - 
Parla facile lui, non è incastrato in un bustino!
- Andrà benissimo, il giorno più bello della tua vita - 
E' quello che mi ripeto, ma a quanto pare non funziona. Ho l'ansia che mi rimangia, i colibrì assassini nello stomaco. Anzi triplicate il tutto, se ce la fate. E' così che mi sento. Ed è stato inutile sentirmi dire "Vivete insieme da tempo, è solo l'ennesima ufficializzazione!". No, caro. Non è l'ennesima ufficializzazione. Ho deciso di sposarlo, ho deciso di dedicargli la mia vita, il mio tempo. Ho deciso di dedicargli ME. Ho voglia di a) urlare o b) piangere. Ma l'opzione A causerebbe una mandria di persone impazzite che abbatterebbero la porta, spaventate che Gerard mi stia stuprando. L'opzione B comporterebbe ore di trucco buttate al vento. 
- Oddio, Ger. Abbracciami, ti prego - gli dico e subito sprofondo fra le sue braccia. Il battito tranquillo del suo cuore mi calma e la mano che mi accarezza la schiena mi rilassa.
- Va meglio? - mi chiede, forse sentendo che il battito del mio cuore si è calmato.
- Morirei senza di te, Ger. Dico sul serio - gli sussurro ad occhi chiusi e mi bacia la fronte. Poi mi prende la mano e mi allontana, guardandomi.
- Una visione in bianco, una principessa - mi sussurra all'orecchio facendomi voltare verso lo specchio. Devo ammettere che la sarta ha fatto un buon lavoro, nonostante la stessi facendo uscire pazza. Un corpetto stretto che lascia le spalle scoperte, e da lì si apre in una gonna ampia, totalmente di tulle. Niente strascico, nè velo. La semplicità più semplice, così come la cerimonia. Abbiamo organizzato tutto in un mese, in riva al mare, dove mi ha portata una delle prime volte che siamo usciti. Gli odori sono gli stessi, il posto ha lo stesso sapore che aveva anni fa. 
L'abbiamo deciso subito, ancora seduti su quella panchina in riva al mare, a Barçelona. Quando per scherzare abbiamo iniziato a parlare di matrimonio. E ora eccomi qua, esattamente un mese dopo. Ripensare a quando l'abbiamo detto a tutti mi fa sorridere.. Ho voluto dirlo separatamente a tutti, per poter ricordare ogni singola reazione. E forse è anche il caso che ve le racconti..

Natalie&Ed;
- Natalie .. tu .. hai da fare fra un mesetto? - le chiedo indifferente, quasi fischiettando. Ben, si guarda le scarpe.
Vedo Natalie spegnere il televisore e  lasciare il telecomando, quasi in stato comatoso. Si gira verso di me con gli occhi spalancati.
- Cosa succede fra un mese? - mi chiede quasi sussurrando, mentre Ben alza gli occhi dalle scarpe.
- Devi comprarti un bel vestito e seguire una ragazza con un vestito bianco - le dico aprendomi in un sorriso.
Se possibile, spalanca gli occhi ancora di più. E poi mi indica, senza parlare. Io annuisco, sorridendo. E lei lancia uno degli urli più acuti che abbia mai sentito. Sento la voce di Ed che chiede cosa sta succedendo ma subito sento l'abbraccio forte di Natalie. La stringo ancora più forte fino a che non sento una lacrima che mi cade sulla spalla. Mi sciolgo dall'abbraccio e lei si asciuga le lacrime.
- Scusa, tesoro .. è che .. è troppo bello! - si giustifica e io le schiocco un bacio sulla guancia.
- Ti voglio Bene, Nat. Infinitamente. Forse non riesco a dimostrartelo sempre, ma è davvero tanto - le dico sorridendole.
- Anche io, Edith. E non è vero che non riesci a dimostrarlo .. lo sento forte e chiaro. Anche quando siamo lontane - 
Non riesco a trovare le parole e la abbraccio. Sapete cosa ho letto una volta? 
"A volte due buoni amici stanno tanto bene insieme da condividere il silenzio, piuttosto di dover parlare per forza di qualcosa". Era un libro di Bambaren, ora che ci penso. E ora ho capito veramente cosa voleva dire. Ci stiamo urlando il bene che ci vogliamo e lo sentiamo. Forte e Chiaro.
- Cosa è successo? - chiede Ed entrando nella stanza.
- Perchè piangi? Cosa diavolo ti è successo? Ben è diventato impotente e a tu piangi per solidarietà femminile? - aggiunge poi pizzicando la guancia alla sua ragazza per farla ridere. Li vedo scambiarsi un bacio di una dolcezza infinita.
- No, amore. Si sposano! - risponde Natalie andando ad abbracciare Ben e vedo anche Ed sbarrare gli occhi.
- Complimenti - risponde e fa il giro della poltrona per abbracciarmi.
- Sono proprio contento - aggiunge poi, andando da Ben, che si è appena sciolto dall'abbraccio con Natalie.
- Ma .. hai detto un mese? - mi chiede poi Natalie.
- Lo so che è poco tempo per il vestito - dico già sapendo cosa ha in mente - ne ho già scelti un pò - 
- Quanto mi conosci -

Alexandria&Joh;
Meno male che mi piace lavare i piatti, così quando sono a casa di Alex ci mettiamo meno tempo a rimettere in ordine dopo la mangiata. Johnny sta litigando con il lettore Dvd, è talmente imbranato che il libro "Depp e la Tecnologia" potrebbe diventare un bestseller. Devo farci un pensierino. Ben è seduto a terra con un colore a spirito in mano, e il braccio destro ha un enorme segno blu. Opera sicuramente di quella peste di Chris, sdraiato a terra. Sta litigando con un foglio bianco che ora è pieno dei suoi scarabocchi. Un artista, come il papà. D'altronde porta il nome del papà: John Christopher Depp IV. Ma chiamarlo Johnny non era proprio originale. E così è Chris. Tossisco per far voltare Ben mentre con uno strofinaccio mi asciugo le mani. Lui annuisce mentre afferra un colore che Chris gli sta dando in mano.
- Alex - la chiamo andando a sedermi a terra accanto a Ben, e inizio ad accarezzare la testa del piccolo.
- Il film sta già iniziando? - chiede lei dalla cucina.
- Ci sono quasi - urla Johnny mentre fa cenno di aspettare con la mano.
Voglio dirglielo guardandola negli occhi, cavolo. Voglio vedere cosa fa.
- Zio, mi dai il giallo? - chiede Chris indicando la scatola di colori a Ben.
- Ce l'ho fatta! - urla Joh trionfante e si volta verso di noi - Non credo smetterà mai di chiamarti Zio - aggiunge poi alzandosi a dare un bacio sulla fronte del piccolo.
- Tanto fra un mesetto sarà autorizzato ufficialmente - dice Ben alzando di un pò la voce.
Sento dalla cucina un bicchiere che si rompe. Alex ha sentito tutto. Alla faccia del "Voglio guardarla negli occhi"!
- Ho sentito bene? - urla entrando in sala. Senza parlare, le sorrido e basta.
- OTTIO LA MIA PSEUDO SORELLA SI SPOSAAA! - urla in preda ad un attacco di nonsocosa.
Mi alzo in piedi e la abbraccio forte, forte.
- E me lo dici solo ora? - mi chiede una volta sciolta dall'abbraccio.
- L'abbiamo deciso due giorni fa, eh! - 
- E per il vestito? - 
- Ho già detto a Natalie che un paio li ho già visti - 
Conosco le mie polle, non c'è verso. 
- E io la posso abbracciare la sposa? - mi chiede Joh e voltandomi lo trovo ad aspettarmi a braccia aperte. Affondo la testa nel suo petto e lo sento stringermi forte, più che mai.
- Sono troppo contento - mi sussurra all'orecchio prima di darmi un bacio sulla guancia.
- E se la fai soffrire, te la vedi con me - dice poi ridendo a Ben che nel frattempo si è beccato l'abbraccio stritolatore di Alex, e ha Chris in braccio.
- Anche iooo - dice poi il piccolo buttandosi addosso a me e mi dà un bacio proprio dove aveva lasciato Joh le sue labbra.
- Sei proprio un amore - gli dico baciandolo a mia volta.
- Vedi che già capisce? Te ne devi scegliere una come Edith, non come l'idiota di tuo padre che adesso deve sopportare la mamma - dice sbuffando mentre prende il figlio in braccio. Io corro ad abbracciare Ben che subito mi sorprende con un bacio. Uno dei suoi che mi tolgono il fiato.
- Sei pessimo, Depp. Pessimo - risponde Alex cercando di prendere Chris in braccio - la prossima volta che lo dici ti castro. Niente fratellini, Chri - aggiunge rivolta prima al compagno e poi al figlio. Joh inizia a ridere e la bacia. Sento che si sussurrano un "Ti Amo" prima di baciarsi e Ben mi stringe i fianchi, per poi darmi un bacio sul collo.
- Allora vi lasciamo liberi di andare a godervi l'ultimo mese da fidanzati, su - dice Alex voltandosi verso di noi.
- Ma non dovevamo vedere il film? - 
- Dai, sarà per un'altra volta - risponde Joh.
Guardo Alex scettica, già sapendo cosa ha in mente. 
- Come fate con Christian sveglio? - chiedo maliziosa e scoppiamo a ridere tutti e quattro.
- Trucchi del mestiere - dice poi Johnny - li scoprirete anche voi - 
Gli sorrido. Li adoro.

Gerard;
- Allora, ti piace? - 
- Mi fa impazzire, Ger. Ma ci vuole la mia manina per l'arredamento - 
Gli dico sorridendo mentre apro il frigo e mi servo da sola. Gerard si è comprato l'ennesimo attico e mi sono sempre divertita ad arredargli casa.
- Certo, tesoro. Mi fido solo di te - mi dice dandomi un bacio sulla fronte. Gli sorrido e guardando l'orologio mi rendo conto che è tardissimo e che Ben non ancora è arrivato. Ma io devo dirglielo, non ce la faccio a tenermelo dentro.
- Devi dirmi qualcosa? - mi dice lui ad un tratto, scansando tutti gli altri pensieri. Ma che legge nella mente?
- N-no - gli dico titubante. Seh, perchè se glielo dici così ci crede.
- Mi credi davvero così stupido? Sei troppo silenziosa stasera - mi dice guardandomi negli occhi. No, Ger non farlo che così mi costringi a parlare.
- Io .. ehm - 
- E' qualcosa di grave? - mi chiede. 
Lo guardo negli occhi e sorrido. Adesso devo dirglielo.
- Mi sposo, Ger. Fra un mesetto - dico decisa.
- T-ti sposi? - mi chiede e lo vedo aprirsi in un sorriso.
- Ma .. è splendido, piccola! - mi sussurra abbracciandomi. Vi giuro che mi sta stritolando, ma è uno degli abbracci più sentiti che abbia mai ricevuto.
- Io.. so cosa dire. Cioè .. ti sposi - ripete, quasi a volersi convincere davvero.
- Mi ricordo di te che eri .. cavolo, uno scricciolo. Mi ricordo le prime chiacchierate, le prime confidenze quando abbiamo iniziato a capire il bene che ci volevamo, nonostante l'età. Tutte le volte che ti ho coperto con Mel .. - 
inizia a dire e lo interrompo.
- Le figure di merda, le fughe dai party quando proprio non ce la facevo a starci, tutte le volte che ho avuto bisogno di te c'eri. Sei stato il mio fratello maggiore, quello che non ho mai avuto - gli dico accarezzandogli la guancia. Lui mi prende la mano e daà un bacio sul palmo.
- E tu la mia piccola sorellina, ti voglio bene, dolcezza mia - mi dice e mi abbraccia ancora più forte.
- Rimarrai per sempre uno dei punti di riferimento nella mia vita, lo sai? - gli dico ancora e lui mi stringe sempre di più.
- Grazie, piccola. Ci sono sempre per te, lo sai - mi risponde e una lacrima mi scappa giù.
- Ma che fai, scema, piangi? - mi dice asciugandomi la lacrima.
- Devi ridere, che sei più bella - aggiunge e sorrido.
Chi è che vi ha detto che non esiste l'amicizia fra uomo e donna, non capisce. Esiste eccome, io l'ho trovata. E quando si trova è preziosa, non si può lasciar scappare.

Mel;
Dai, Edith. Devi solo dire a tuo padre che ti sposi. Non è così difficile, no? "Papà, mi sposo". Certo, come dirgli "Papà, ho fame". Okay, devo respirare, le parole usciranno da sole. Ho deciso di essere da sola a dirlo a lui, non so perchè, sinceramente. Adesso avrei bisogno di uno sguardo di Ben, delle sue mani. Edith, sei grossa e vaccinata. Muovi quel culo. Okay, okay, vado. Non fateci caso, è sdoppiamento della personalità.
- Allora, cosa vuoi mangiare? - mi chiede papà.
- Cucino io, è un'eternità che non lo faccio per te -gli dico sorridendogli, prima di sparire in cucina. Lo sento che mi segue.
- E allora ti aiuto, non credo di averlo mai fatto - risponde ridendo.
Inizio con l'aprire il frigo. Che c'è vuoi rinfrescarti i pensieri! Muoviti! Vocina del cavolo, maledetta.
- Papà, ti devo parlare - dico chiudendo di scatto l'anta del frigorifero. Lo vedo irrigidirsi e fissarmi.
- Non dirmi che vai a vivere in Inghilterra, ti prego. Già sono anni che devo abituarmi a non vederti per casa, non dirmi che metti un oceano in mezzo che .. - 
- Mi sposo - dico all'improvviso per fermare il fiume in piena che è diventato papà.
Lo lascio sconvolto, senza parole. Quasi stralunato, oserei dire.
- Tu .. - 
- Sì, papà. Ma resto in America, stessa casa. Solo che, viviamo insieme da tempo e .. - stavolta è lui ad interrompermi, con un abbraccio. Io gli butto le braccia al collo e gli salto in braccio. Come facevo quando ero piccola. Stretta al mio papà.
- La mia donna che si sposa - dice poi sciogliendosi dall'abbraccio, fondendo i nostri occhi uguali.
- Sono anni che viviamo insieme, è anche ora, no? - 
- Assolutamente - mi risponde e vedo i suoi occhi velarsi di lacrime.
- Papy ma che fai? - gli chiedo abbracciandolo ancora.
- Piango .. perchè non sono più l'uomo della vita di mia figlia - mi dice ridendo e asciugandosi una lacrima.
- L'uomo della mia vita sei solo tu. L'unico che ha lo stomaco di sopportarmi da quando sono nata. Altro che Oscar, tu meriti il Nobel - gli rispondo sorridendo.
- La mia piccola è davvero cresciuta, ma ciò non significa che smetterai di essere la mia piccola Edith - 
- Questo mai. Non ti abbandonerò mai, papà. Comunque vadano le cose -
Sento l'enorme mano di papà che mi va ad accarezzare la testa, e poi le sue labbra che mi lasciano un bacio. Adesso anche i miei occhi si velano di lacrime accompagnati da un sorriso. E' un momento che non scorderò mai, potete giurarci. 

Ed eccoci qua. Okay, mi sono rilassata ricordandomi tutto ma adesso sono tornata un fascio di nervi e ci si è messo anche papà a bussare come un forsennato alla porta.
- Bellezza, è ora - mi dice Gerard pizzicandomi la guancia.
Ecco, l'ansia che risale. Papà entra nella stanza e Gerard esce dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
- Natalie e Alex mi stanno facendo uscire pazza. Ed è tardi, secondo me Ben sta per avere un embolo, tesoro - mi dice velocemente. Certo, io sono già un fascio di nervi, ci manca papà teso come una corda di violino. Respiro profondamente e lui mi dà il bouquet in mano.
- Quanto sei bella, piccola mia - mi sussurra e lo prendo sotto braccio, proprio come ho sempre sognato.
Usciamo e mi ritrovo davanti Natalie e Alex che mi fanno l'occhiolino. Un'esplosione di felicità, belle come non mai. Davanti a me, nel suo smoking c'è Chris con gli anelli in mano. Bello, la stella della zia.
In tutto questo caos, stavo per scordarmi la persona più importante. L'unica che mi calma con uno sguardo. Ben. Chissà come starà. Ho una voglia indicibile di vederlo, abbracciarlo, baciarlo. E quando arriviamo lì e lo vedo, tutto cambia. Mi sorride e mi calmo, come previsto. E' troppo bello nel suo smoking e quasi non mi accorgo degli sguardi di tutti gli altri attorno. C'è mamma, tutti i miei fratelli, Derek davanti a tutti con Leighton accanto. Poi c'è Jennifer, la nuova preda di Ger, che pare duri. Poi Ashley, Chace, parenti vari. Zia Cecilia che già piange, Zio James che le tende il fazzoletto. Ci sono Oksana e Lucia, tutti, tutti. Accanto al mio uomo vedo Gerard, Johnny e Ed. Quanto sono belli tutti rivestiti. Mi sento più calma, più rilassata con tutti loro attorno. Poi, quando arrivo a destinazione, papà mi lascia il braccio e gli faccio l'occhiolino con un sorriso. Poi è Ben a prendermi il braccio e sussurrarmi "Sei bellissima, amore mio". 
Mi batte il cuore come se fosse la prima volta che me lo dice. Mi appoggio a lui e mi preparo per diventare ufficialmente la signora Barnes.


Siamo arrivati alla fine. Ommiodio, siamo davvero arrivati alla fine. Quasi non riesco a crederci, giuro.
Ho pubblicato questa storia il 12 marzo dell'anno scorso.. praticamente un anno fa. E finalmente la vedo tutta qui.. finita. Completa.
Fa un certo effetto, devo dire la verità.. Un figlia che cammina da sola quasi.
Ed è giunto il momento per i ringraziamenti più importanti.. Il Grazie che va a te, a voi. Che avete letto anche solo un capitolo, una frase.. e alle donne meravigliose che l'hanna seguita tutta.. dalla prima all'ultima riga.
Alle donne meravigliose che hanno recensito.. e a quelle che hanno semplicemente letto.
Grazie, Grazie davvero.. non potete capire quanto significa per me.
E poi il Grazie più grande, più bello va alla donna meravigliosa che ha seguito ogni singola virgola di questa storia, che mi ha aiutata a crearla, farla nascere.. crescere. Lei che è uno dei personaggi più importanti.. non solo per Edith, ma anche per me.
Grazie Sarè, non riesco davvero più a trovare le parole per esprimerti il bene che ti voglio!
Mi manchi in una maniera INCOMMENSURABILE.
Insomma, dopo questi miliardi di grazie - che, fosse per me, scriverei all'infinito - vi lascio.
Ditemi tutto quello che pensate, tirate le somme.. sono tutta vostra.
As always, Rachele.

Ps sta arrivando un'altra storia con Ben.. oppure un originale.. devo scegliere cosa fare!
Ma mi farebbe piacere avere comunque il vostro parere.. cercherò di pubblicare il più presto possibile.
Vi adoro!
  
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