#11 News [112]
Dylan
le piantò le mani sul materasso,spingendo sempre
più profondamente; Shanna espirò,
mentre insieme raggiungevano il forte amplesso che sempre li travolgeva
in modo
da spezzare loro il fiato.
Rimasero
lì a dormire, stanchi e svuotati nell’aria fresca
della notte.
Un
“driin” lo riscosse dal sonno senza sogni in cui
era piombato.
«Pronto?»
«Sono
Bloch. Mi spiace disturbarti ma ho ritenuto giusto
avvisarti…»
Dylan
sospirò, mentre gettava un’occhiata alla camera
«Che succede?»
«Ieri
una donna ha telefonato in Centrale, dicendo di aver letto
l’articolo della
morte di Lucas Bale e di avere nuove rivelazioni sul caso».
«Perché
sei sicuro che non sia un mitomane?»
«Perché
la donna si chiama Elizabeth O’ Connor».
#12
O’ Connors
Casa
O’ Connor era un tributo alla memoria del piccolo Matthias di
soli nove anni,
ucciso dalla follia di un gruppo di fanatici.
Elizabeth
era una donna mite, che parlava con una tranquillità
invidiabile.
Raccontava
del giorno in cui scoprì la morte del figlio alla Berney
School, perché il suo
cuore potesse “risvegliare Ra”.
Quel
giorno quattro professori furono arrestati e la setta portata alla
luce, senza
che però venisse smantellata.
Lei
continuava a credere che i veri capi fossero ancora in circolazione.
«Quel
giorno c’era qualcun altro…» disse
convinta. «Perché c’erano altri
testimoni,
ma il caso era troppo scottante e lasciarono perdere. Dicevano che
c’era una
donna, tra loro…»
#13
Rivelations
Il
viaggio alla Berney fu lungo e insidiato da mille dubbi: Dylan aveva
sempre saputo che il caso era stato
troppo
semplice, tuttavia non aveva voluto vedere.
Mancavano
una quantità infinita di dettagli: dal ruolo di Lucas, alla
cicatrice, al ruolo
di Shanna e al bambino.
La
stessa Shanna era strana e lui ne era stato [e lo era ancora]
così assorbito,
da non capirlo.
Il
nuovo Preside gli parlò dei bambini scomparsi
misteriosamente e del professor
Lucas Bale, che un giorno era andato a parlargli, per poi tirarsi in
dietro.
E
gli parlò di lei: Shanna Mchealty, la nuova e misteriosa
psicologa della
scuola.
#14 A tale
again [111]
La
ricerca negli archivi nascosti della scuola dimostrò la
verità delle parole del
Preside Andrews.
Dylan
lesse, nella speranza che il suo quinto sesto e mezzo avesse sbagliato,
per una
volta.
Shanna
Mchealty era una psicologa infantile, assunta dalla Berney School che
ancora
non conosceva il suo passato: cacciata da più scuole a causa
di problemi
psicologici dovuti alla perdita del suo primo figlio, la sua vita era
stata
taciuta dai potenti mezzi del padre.
Come
anche lo psichiatra Philip gli avrebbe detto successivamente, la
diagnosi era
un’ eccessiva ossessione per i bambini, o alcuni di loro.
Dylan
terminò di leggere e si alzò: era ora di
concludere davvero quella storia.
#15 Il
destino che bussa alla
porta [Doppia drabble]
Quando
arrivò alla casa, Dylan fu accolto della sinfonia
numero 5, ironicamente adatta a quello che stava per
succedere.
Cercando
di calmarsi, bussò alla porta.
«Ehi
D., sei pallido come un cencio» lo stuzzicò
Shanna, mentre lo invitava ad
entrare.
Dylan
pensò per un attimo che aveva dimenticato di nuovo la
pistola – o Groucho, in alternativa
– poi non riuscì a fermarsi
«Perché non mi hai detto di tuo figlio?»
Shanna
si bloccò «Di cosa parli?»
«Smettila
di scherzare».
Un
lento ghigno fiorì sul viso della donna «Non
nominare mio figlio, lui, Matthias, e
morto per uno scopo nobile».
Lui
spalancò gli occhi «Matthias? Lui non era tuo
figlio!»
L’espressione
della donna si trasformò, diventando quasi grottesca
«Morirai per questo,
Dylan».
#16
Disturbia [110]
Shanna
prese la pistola, che evidentemente Groucho non aveva ripreso, e
ghignò «Sai,
Dylan. Tu mi piaci, ma sei decisamente troppo curioso»
fece.
«Ci
sono delle cose che non capisco, come ad esempio i tuoi veri rapporti
con
Lucas…»
«Oh,
Lucas era solo un uomo facilmente manipolabile. Lui e gli altri
cercavano
soltanto un modo per sedare i propri istinti
particolari…» rispose, con
noncuranza.
Dylan
sentì un brivido scorrergli sulla schiena
«Pedofili?»
Lei
ghignò «Già, ma il mio scopo era solo risvegliare
Ra, era l’unica cosa che mi
interessava. Così li ho sfruttati…»
«E
Matthias?»
Shanna
lo guardò, senza vederlo «Lui era perfetto. Il
corpo migliore per ospitare un
Dio!»
#17 Real
Truth [105]
Shanna
Mchealty continuò a parlare nella sua follia, totalmente
rapita dal proprio
disegno di resurrezione.
Dylan
era nauseato da tutto quello: il bambino era stato usato da un branco
di animali e poi sfruttato da
un’ossessiva,
sacrificato su un altare come un macabro dono per un ideale ignobile.
Lucas
aveva tentato di uscirne fuori, combattendo la propria malattia e
parlandone
col Preside, ma alla fine non ne aveva avuto la forza; ciò
che aveva
ricavato in cambio
era stata uno
squarcio al petto, alla ricerca di un nuovo cuore da sacrificare a Ra.
E
lui… lui era stato preso in giro dall’Amore,
ancora una volta.
#18 Bang [112]
Dylan
afferrò il ferro del camino, approfittando della distrazione
di Shanna che
ancora parlava – mentre le parole sfumavano in discorsi
sempre più deliranti.
«Matthias
non era tu figlio, lui era già morto» fece, con
l’intento di farla arrabbiare.
Ci
riuscì e Shanna gli si avventò contro urlando,
come impazzita.
Dylan
alzò il braccio, pronto a colpirla, ma qualcosa non
funzionò: il profumo lo
ammaliava come una magia e lui tornò ad esserne ipnotizzato.
In
una situazione come quella, pensava solo che doveva possederla.
Shanna
gli saltò addosso e gli puntò la pistola contro
«Morirai oggi, Dylan Dog, per
mano mia».
Dylan
riuscì solo a gemere fievolmente, poi uno sparo
rimbombò nella stanza.
#19 In
Extremis [110]
Gli
occhi verdi si dilatarono e Shanna Mchealty cadde di lato, mentre il
sangue cominciava
a scorrere.
La
faccia di Groucho spuntò alle sue spalle, pistola
sconosciuta alla mano «Capo,
tutto bene?»
«Groucho,
mi hai salvato la vita!»
L’assistente
ghignò «Gli eroi vengono sempre alla fine della
Storia!» Poi guardò la ragazza.
«Mi dispiace, credevo fosse tè quello che mi
offriva, sai che non posso
resistere ad una bella donna…»
Si
guardarono un po’ in silenzio, poi si abbracciarono.
«Grazie,
anche se non so dove tu abbia preso l’altra
pistola» fece Dylan.
«Mi
saresti mancato da morto» replicò Groucho, poi
guardò la pistola. «Questa è
meglio che la riporti all’ispettore!»
#20
Sinfonia numero 5 in Do minore
«Cos’è
questa vecchia musica?»
Dylan
smise per un attimo di scrivere «E’ Beethoven e non
ti azzardare a chiamarla vecchia!»
Groucho
sbuffò «Bé, non mi pare che il Ludwig
se la passi bene, lì sotto terra...»
La
voce si perse nel corridoio, mentre Dylan continuava a svuotare la
mente dei suoi
pensieri, mentre si imprimevano sulla carta.
“Non
riesco ancora a capire cosa
fosse quel profumo che mi bloccava, tutte le volte, e mi faceva perdere
il controllo.
Forse era Magia o forse solo un altro mistero, che questa volta non
posso
risolvere.”
Rinchiuse
il diario che racchiudeva tutti i misteri che costellavano la sua vita
e uscì
dalla stanza.
Note
autrice: Dimenticavo di dire una cosa; nella drabble numero 19, Groucho
vuole
praticamente dire che Shanna l’aveva avvelenato, per
prendersi la pistola.
Beh,
è il mio primo esperimento nel Fandom, quindi spero non sia
così schifoso. XD
Buona
lettura!
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