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Autore: Karyon    21/03/2011    3 recensioni
Quando arrivò alla casa, Dylan fu accolto della sinfonia numero 5, ironicamente adatta a quello che stava per succedere.
Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »: The Fandom Show.
Raccolta di drabble| O.C.| Death-fic| Mistero| Drammatico.
Genere: Azione, Erotico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dylan Dog, Groucho
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#11 News [112]
Dylan le piantò le mani sul materasso,spingendo sempre più profondamente; Shanna espirò, mentre insieme raggiungevano il forte amplesso che sempre li travolgeva in modo da spezzare loro il fiato.
Rimasero lì a dormire, stanchi e svuotati nell’aria fresca della notte.
Un “driin” lo riscosse dal sonno senza sogni in cui era piombato.
«Pronto?»
«Sono Bloch. Mi spiace disturbarti ma ho ritenuto giusto avvisarti…»
Dylan sospirò, mentre gettava un’occhiata alla camera «Che succede?»
«Ieri una donna ha telefonato in Centrale, dicendo di aver letto l’articolo della morte di Lucas Bale e di avere nuove rivelazioni sul caso».
«Perché sei sicuro che non sia un mitomane?»
«Perché la donna si chiama Elizabeth O’ Connor».
 
#12 O’ Connors
Casa O’ Connor era un tributo alla memoria del piccolo Matthias di soli nove anni, ucciso dalla follia di un gruppo di fanatici.
Elizabeth era una donna mite, che parlava con una tranquillità invidiabile.
Raccontava del giorno in cui scoprì la morte del figlio alla Berney School, perché il suo cuore potesse “risvegliare Ra”.
Quel giorno quattro professori furono arrestati e la setta portata alla luce, senza che però venisse smantellata.
Lei continuava a credere che i veri capi fossero ancora in circolazione.
«Quel giorno c’era qualcun altro…» disse convinta. «Perché c’erano altri testimoni, ma il caso era troppo scottante e lasciarono perdere. Dicevano che c’era una donna, tra loro…»
 
#13 Rivelations
Il viaggio alla Berney fu lungo e insidiato da mille dubbi: Dylan aveva sempre saputo che il caso era stato troppo semplice, tuttavia non aveva voluto vedere.
Mancavano una quantità infinita di dettagli: dal ruolo di Lucas, alla cicatrice, al ruolo di Shanna e al bambino.
La stessa Shanna era strana e lui ne era stato [e lo era ancora] così assorbito, da non capirlo.
Il nuovo Preside gli parlò dei bambini scomparsi misteriosamente e del professor Lucas Bale, che un giorno era andato a parlargli, per poi tirarsi in dietro.
E gli parlò di lei: Shanna Mchealty, la nuova e misteriosa psicologa della scuola.
 
#14 A tale again [111]
La ricerca negli archivi nascosti della scuola dimostrò la verità delle parole del Preside Andrews.
Dylan lesse, nella speranza che il suo quinto sesto e mezzo avesse sbagliato, per una volta.
Shanna Mchealty era una psicologa infantile, assunta dalla Berney School che ancora non conosceva il suo passato: cacciata da più scuole a causa di problemi psicologici dovuti alla perdita del suo primo figlio, la sua vita era stata taciuta dai potenti mezzi del padre.
Come anche lo psichiatra Philip gli avrebbe detto successivamente, la diagnosi era un’ eccessiva ossessione per i bambini, o alcuni di loro.
Dylan terminò di leggere e si alzò: era ora di concludere davvero quella storia.
 
#15 Il destino che bussa alla porta [Doppia drabble]
Quando arrivò alla casa, Dylan fu accolto della sinfonia numero 5, ironicamente adatta a quello che stava per succedere.
Cercando di calmarsi, bussò alla porta.
«Ehi D., sei pallido come un cencio» lo stuzzicò Shanna, mentre lo invitava ad entrare.
Dylan pensò per un attimo che aveva dimenticato di nuovo la pistola – o Groucho, in alternativa – poi non riuscì a fermarsi «Perché non mi hai detto di tuo figlio?»
Shanna si bloccò «Di cosa parli?»
«Smettila di scherzare».
Un lento ghigno fiorì sul viso della donna «Non nominare mio figlio, lui, Matthias, e morto per uno scopo nobile».
Lui spalancò gli occhi «Matthias? Lui non era tuo figlio!»
L’espressione della donna si trasformò, diventando quasi grottesca «Morirai per questo, Dylan».
 
#16 Disturbia [110]
Shanna prese la pistola, che evidentemente Groucho non aveva ripreso, e ghignò «Sai, Dylan. Tu mi piaci, ma sei decisamente troppo curioso» fece.
«Ci sono delle cose che non capisco, come ad esempio i tuoi veri rapporti con Lucas…»
«Oh, Lucas era solo un uomo facilmente manipolabile. Lui e gli altri cercavano soltanto un modo per sedare i propri istinti particolari…» rispose, con noncuranza.
Dylan sentì un brivido scorrergli sulla schiena «Pedofili?»
Lei ghignò «Già, ma il mio scopo era solo risvegliare Ra, era l’unica cosa che mi interessava. Così li ho sfruttati…»
«E Matthias?»
Shanna lo guardò, senza vederlo «Lui era perfetto. Il corpo migliore per ospitare un Dio!»
 
#17 Real Truth [105]
Shanna Mchealty continuò a parlare nella sua follia, totalmente rapita dal proprio disegno di resurrezione.
Dylan era nauseato da tutto quello: il bambino era stato usato da un branco di animali e poi sfruttato da un’ossessiva, sacrificato su un altare come un macabro dono per un ideale ignobile.
Lucas aveva tentato di uscirne fuori, combattendo la propria malattia e parlandone col Preside, ma alla fine non ne aveva avuto la forza; ciò che aveva ricavato  in cambio era stata uno squarcio al petto, alla ricerca di un nuovo cuore da sacrificare a Ra.
E lui… lui era stato preso in giro dall’Amore, ancora una volta.
 
#18 Bang [112]
Dylan afferrò il ferro del camino, approfittando della distrazione di Shanna che ancora parlava – mentre le parole sfumavano in discorsi sempre più deliranti.
«Matthias non era tu figlio, lui era già morto» fece, con l’intento di farla arrabbiare.
Ci riuscì e Shanna gli si avventò contro urlando, come impazzita.
Dylan alzò il braccio, pronto a colpirla, ma qualcosa non funzionò: il profumo lo ammaliava come una magia e lui tornò ad esserne ipnotizzato.
In una situazione come quella, pensava solo che doveva possederla.
Shanna gli saltò addosso e gli puntò la pistola contro «Morirai oggi, Dylan Dog, per mano mia».
Dylan riuscì solo a gemere fievolmente, poi uno sparo rimbombò nella stanza.
 
#19 In Extremis [110]
Gli occhi verdi si dilatarono e Shanna Mchealty cadde di lato, mentre il sangue cominciava a scorrere.
La faccia di Groucho spuntò alle sue spalle, pistola sconosciuta alla mano «Capo, tutto bene?»
«Groucho, mi hai salvato la vita!»
L’assistente ghignò «Gli eroi vengono sempre alla fine della Storia!» Poi guardò la ragazza. «Mi dispiace, credevo fosse tè quello che mi offriva, sai che non posso resistere ad una bella donna…»
Si guardarono un po’ in silenzio, poi si abbracciarono.
«Grazie, anche se non so dove tu abbia preso l’altra pistola» fece Dylan.
«Mi saresti mancato da morto» replicò Groucho, poi guardò la pistola. «Questa è meglio che la riporti all’ispettore!»
 
#20 Sinfonia numero 5 in Do minore
«Cos’è questa vecchia musica?»
Dylan smise per un attimo di scrivere «E’ Beethoven e non ti azzardare a chiamarla vecchia!»
Groucho sbuffò «Bé, non mi pare che il Ludwig se la passi bene, lì sotto terra...»
La voce si perse nel corridoio, mentre Dylan continuava a svuotare la mente dei suoi pensieri, mentre si imprimevano sulla carta.
“Non riesco ancora a capire cosa fosse quel profumo che mi bloccava, tutte le volte, e mi faceva perdere il controllo. Forse era Magia o forse solo un altro mistero, che questa volta non posso risolvere.”
Rinchiuse il diario che racchiudeva tutti i misteri che costellavano la sua vita e uscì dalla stanza.
 
Note autrice: Dimenticavo di dire una cosa; nella drabble numero 19, Groucho vuole praticamente dire che Shanna l’aveva avvelenato, per prendersi la pistola.
Beh, è il mio primo esperimento nel Fandom, quindi spero non sia così schifoso. XD
Buona lettura!
   
 
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