ciao
mie care fans!! dai direi che mi son regolata con un capitolo a
settimana!!
si può
accetare ehm ehm...
comunque ecco la
seconda parte del capitlo precedente, è corto lo so,
ma è
ricco di una piccola chicca!!
un bacione a
tutte le fans!!
soprattutto a
quelle che mi recensiscono una bacione la vostra intery!!!
Non riusciva
proprio a trovare le parole più adatte, quando
all’improvviso dalle scalinate. Eccola spuntare insieme a
Sota,
ma come
avrebbe potuto salvarsi la pelle da quella situazione imbarazzante?
-ehm…signo
Jared, ecco qui Rin.
Disse fredda
e placata senza esprimere nessuna emozione dalla voce, anche se,
sarebbe volentieri sprofondata nel terreno.
Rin la
guardava scettica, il suo tipico sorrisino dubbioso, non capiva cosa
stava succedendo e non capiva chi era quello starno tipo.
-miss Rin!
Anche se siete ancora in acerba età, siete proprio una bella
ragazzina, il lord, non mentiva riguardo hai vostri capelli
d’ebano, rispendono di luce propria!
-ehm, ci
conosciamo? No perché io andrei a fare i compiti con Sota se
non vi dispiace, mi scuso tanto ma domani comun verifica e dobbiamo
studiare!
Il messo
stava per replicare quando Kagome, gli fece cenno di salire in camera,
si sentiva sprofondare e per di più in quel preciso momento
stava per
avere una nausea fortissima, doveva risolvere quella situazione al
quanto ambigua, non le restava che dichiarare la verità.
Lo
invitò nuovamente a prendere un’altra sorsata di
tè, mentre nel frattempo, gli disse i fatti come stavano.
-capisco…
lord Sesshomaru non la prenderà molto bene questa notizia e
sarà meglio che venga con me mr Inuyasha,
sapete non
vorrei prendermi rimproveri che non merito a causa vostra.
-capisco…
ma Inuyasha non è qui al momento!
-non
è un mio problema, vi lascio questo biglietto miss Kagome e
domani spero, che il vostro compagno si rechi nella residenza di lord
Sesshomaru,
meglio
sbrigare certe faccende direttamente fra consanguinei.
La
salutò con una svelta stretta di mano senza rivolgere
più la parola, sapeva Kagome che il giorno dopo sarebbe
stato duro,
era
tutto così complicato e difficile e per lei, tutto questo
era molto stancante.
E sapeva per
certo, che la chiacchierata di Inuyasha col suo fratellone, non sarebbe
sta molto amichevole, anzi.
Era stanca,
molto stanca, decise di riposarsi per schiarirsi le idee e di cercare
di tenere a bada quei due piccoli demoni etti che aveva in grembo,
era
davvero una faticaccia, non era dei normali feti di essere umano, era
per un quarto mezzo demone ed era normale
che si
facessero sentire molto prima di qualsiasi altro feto sulla faccia
della terra, ma per Kagome era davvero troppo!
Salendo a
fatica le scale, vide la porta di Rin socchiusa, da un po’ di
tempo si era fatta più impiccione del solito, beh saranno gli ormoni,
cercava vana
di darsi una spiegazione logica e plausibile alle sue azioni.
Così
si mise a sbirciare e quello che vide la turbò non poco.
Il suo caro
fratellino Sota, stringeva amorevolmente le mani di Rin e nel frattempo
gli dichiarava il suo amore.
Ok tenera la
situazione, pensava ma con tutti i guai che aveva Rin, non era il caso,
e Sota lo sapeva benissimo, erano due bambini ad un passo
dall’adolescenza, quindi era una cottarella infantile, ma a
Kagome quella situazione non riusciva proprio ad andare giù.
Ma con sua
grande sorpresa, furono le parole di Rin a rincuorarla.
“Sota capisco i tuoi sentimenti,
ma io… non me la sento, saranno i miei problemi di salute,
sarà che mi sento ancora una bambina,
ma
non me la sento di avere una storiella con te, mi sento ancora troppo
piccola e troppo condizionata dalla mia condizione mentale,
quindi
non prendertela e poi, non vorrei rovinare la nostra amicizia".
Kagome si
sentì sollevata da quelle parole, ma si era giurata in cuor
suo che avrebbe fatto, una bella lavata di capo al suo caro fratellino,
che
stupendosi ribatté a Rin.
-
Ma allora non mi dai nessuna possibilità?
-
Non so…magari un giorno ci ripenserò!
La vide
Kagome che le sorrise, gli regalò un sorriso strano a quel
baka di suo fratello, un sorriso che regalava solo a lui, anche se non
era lo stesso.
Decise che
per quella giornata non avrebbe fatto più nulla,, quindi
kagome ando dritta nel suo letto a dormire, aspettando
quell’altro baka di inuyasha per spiegargli tutta la
situazione.
|