29. I due guerrieri invincibili
Ciao a
tutti
e ben ritrovati. Oggi ho sfornato un altro bel capitolo pronto per
essere letto
tutto d'un fiato. Spero di riuscire a coinvolgervi tutti.
Angolo dei
commenti.
Fria:
Speriamo che nel manga il signor Kishimoto sia più gentile
di me, ma ti
anticipo che farò faticare Naruto e compagni nel recupero di
Sasuke. Mi
raccomando non perderti nemmeno un capitolo.
Ciccio85:
Sono contento che il precedente ti sia piaciuto. Era mia intenzione
riempirlo
di colpi di scena e sembra ci sia riuscito perfettamente.
La
diablomanzia l’ho spiegata nel rinnovato capitolo 7 della
storia, ma non
preoccuparti: darò una spiegazione più in
là.
Lettore01:
oh
beh ci ho voluto provare, sarà per la prossima volta.
Spero che
questo ti faccia restare incollato allo schermo.
Ti avviso che
anche questo è bello lungo, quindi mettiti comodo.
Detto
questo,
sperando in altri commenti e lettori, eccovi il capitolo.
Malfork osservò il suo
nuovo avversario: “E così
saresti qui per sconfiggermi eh?”
“Ne hai qualche dubbio?” rispose il guerriero con
la
voce a doppio tono.
“La cosa si fa interessante” ghignò il
demone e, messa
la mano sulla testa della sua vittima preferita, si circondò
di un denso strato
di chakra “Visto che ci sono, userò tutto il
potere di cui sono dotate le mie
vittime e poi ti aggiungerò alla mia collezione. Sei pronto
a diventare parte
di me?”
“Sei davvero ripetitivo” fece Naden sfoderando un
sorriso di sfida “Devo ricordarti che anch’io ho il
potere del Kyuubi aggiunto a
quello degli eroi elementali?”
“Fra poco sarà tutto mio”
ghignò il demone e si lanciò
all’attacco.
La fusione dei due ragazzi rimase immobile e attese
che l’avversario si avvicinasse, poi ad altissima
velocità lo colpì e lo fece
volare via.
Malfork si fermò a circa una decina di metri e si
pulì
il naso dal sangue che era uscito.
“E’ strano che ti esca solo un po’ di
sangue dal naso
dopo che ti sei beccato due pugni” disse Naden.
“Come sarebbe a dire due pugni” ringhiò
Malfork “Me ne
hai dato solo uno”.
“No ti sbagli, erano due. E se vieni più vicino,
te lo
faccio vedere a rallentatore” fece il guerriero e gli fece
segno di
avvicinarsi.
“NON M PRENDERE IN GIRO!” ruggì Malfork
e si lanciò
all’attacco.
Quando fu a pochi centimetri da Naden, fu colpito da
due rapidissimi pugni e, per chiudere in bellezza, ricevette una
ginocchiata
sul naso che lo scaraventò in aria.
“Visto?” fece divertito Naden.
“Come hai osato” disse il demone a denti stretti
dopo
che si fu fermato “TI FACCIO A PEZZI!” e si
lanciò nuovamente all’attacco.
All’ingresso del
villaggio gli altri Sun’s Knights
osservavano lo scontro, ammirando la forza del loro compagno.
“Cavolo! È bellissimo!” disse Ino con un
urlo acuto
“Spero che quei due rimangano sempre
così!”
“Datti una calmata” la riprese Zane “La
fusione durerà
fino a quando le loro energie non saranno esaurite. Speriamo che la
smettano di
giocare e facciano sul serio”.
“Sono incredibili!” fece Shaoran, senza ascoltare i
commenti degli altri.
“Hai ragione!” disse Yuè accostatosi a
lui “Dimmi la
verità: vorresti essere insieme a loro vero?”
“Sì, lo vorrei” rispose il castano
“Per questo, però,
dovrò diventare molto più forte, altrimenti non
ci riuscirò mai”.
“Sono d’accordo con te amico” disse
Jessie “Che ne
dici di diventare forti insieme e di provare a raggiungere quel
livello?”
“Ne sarei onorato” rispose il ragazzo.
“Che seccatura” disse Shikamaru e si
sdraiò per
gustarsi meglio lo scontro.
A diverse miglia di distanza Kisame e Loz si stavano
affrontando in un combattimento terrestre, senza darsi tregua.
“Ah che bello!” gioì lo spadaccino
“Mi sto divertendo
un mondo a battermi con te amico. Mi dispiace solo che debba fare in
fretta,
altrimenti giocherei di più in tua compagnia” e
calò la spada che fu bloccata
dall’arma del colosso.
“Se proprio ci tieni, finirò questo scontro in
fretta”
disse l’altro, spingendo e piangendo.
“Che carino: hai già le lacrime agli
occhi” rise lo
spadaccino.
“Non sto piangendo” ribatté lui
creò un’onda sonica
che spinse via Kisame.
“Non fa niente!” ghignò
l’Hoshigaki “Fra poco potrai
piangere quando vorrai, le tue lacrime si confonderanno con
l’acqua”.
“Che vuoi dire?” fece Loz.
“Ammira!” disse lo spadaccino e si fuse con la
Samehada “DANZA DELLO SQUALO”.
In pochi secondi, i due furono inglobati in
un’incredibile massa d’acqua e Kisame senza
aspettare, si lanciò all’attacco.
Loz, che riusciva a respirare anche in acqua, non si
lasciò impressionare e ricambiò gli attacchi
dell’avversario, sicuro della sua
superiorità, ma lentamente cominciò a perdere
colpi a subire gli attacchi
dello spadaccino.
“Mi sembri stanco amico” lo schernì
Kisame.
“Che accidenti mi hai fatto?” disse Loz mentre
ansimava.
“Assolutamente niente” rispose lo spadaccino
“Se sei
ridotto in quel modo è solo colpa tua.
Hai commesso l’errore di toccarmi e mi hai permesso di
assorbirti lentamente il chakra”.
“Che cosa?” fece l’energumeno confuso.
“Non ci arrivi?” rise Kisame “La mia
spada assorbe il
chakra dell’avversario e me lo passa.
Se posso esprimere un parere: direi che è molto
saporito, ma adesso me lo prendo tutto quanto e ti ammazzo”.
“Ucciso da un verme. Che fine ingloriosa” disse Loz.
“Io sono uno squalo amico” ribatté lo
spadaccino
“Adesso piangi pure: sei finito” e lanciatosi verso
di lui, lo trapassò al
petto.
“E uno è andato!” sorrise Kisame
“Meno male che ho
seguito il consiglio di Kaeleena e ho assorbito lentamente il suo
chakra: se lo
avessi preso tutto in un solo colpo sarei esploso.
Ora basta chiacchiere: andiamo a vedere cosa fanno
quei ragazzini” e si diresse verso il villaggio.
In una zona poco distante Yazoo era
impegnato con
Kaeleena e ci stava prendendo gusto.
“Non male, bellezza!” commentò lui, poi
percepì la
scomparsa del suo fratello e chiuse gli occhi.
“Che c’è bello! Sei triste per la
perdita del tuo
amico?” disse la donna.
“Un po’” fece Yazoo “Tuttavia
non me ne preoccupo. Fra
non molto verrà resuscitato”.
“Che cosa hai detto?” fece la donna.
“Il sommo Abhadon detesta perdere pedine preziose: per
questo sta creando un modo per recuperarle, ma ha bisogno di tempo e
pazienza e
quello non manca mai” rispose Yazoo.
“E me lo dici pure?” disse la donna, mentre serrava
le
mani sulle armi.
“Prima o poi lo sareste venuti a sapere, quindi meglio
dirlo adesso e farvi già tremare” rispose lui.
La donna fu percorsa da un brivido: se quello che il
suo avversario stava dicendo era vero, si sarebbero presto ritrovati
contro i
nemici più potenti del passato e soprattutto avrebbero
dovuto riaffrontare
Abominon. il solo pensiero le mise i brividi.
“Se pensi al supremo generale Abominon, puoi stare
tranquilla” disse Yazoo “Il sommo Abhadon
l’ha relegato in una zona dalla quale
non potrà più tornare: chi tradisce la sua
fiducia è severamente punito e messo
da parte come un qualsiasi rifiuto”.
Nel sentire questo la dona fu sollevata, ma non poteva
ancora rilassarsi: doveva distruggere quel ragazzino chiacchierone,
prime che
lo facesse lui.
“Allora carina?” disse Yazoo “Non vieni
ad
abbracciarmi?”
“Odio i chiacchieroni” fece Kaeleena “E,
per la
cronaca, ho già il mio uomo” e, attivate le sabbie
del tempo, si teletrasportò
dietro l’avversario.
“Così sei troppo vicina piccola” fece
Yazoo sparando
all’indietro alla velocità della luce.
La donna si allontanò e continuò a schivare gli
attacchi spostandosi rapidamente.
“Allora gattina?” fece lui “Non vieni a
pre… Cosa?”
improvvisamente i suoi movimenti rallentarono e i suoi colpi si
fermarono a
mezz’aria.
“Ti ho fregato” disse la donna, mentre si
avvicinava
tranquillamente “Sei ti stai chiedendo cosa è
successo: ho usato il potere Occhio
del ciclone dell’arte delle Sabbie del Tempo. Con questa
mossa il tempo scorre
ancora più lentamente e la vittima diventa
impacciata” e calò le sue doppie
spade sulla testa di Yazoo, decapitandolo.
“Nessuno può chamarmi gattina e
sopravvivere” disse
la Sandtimes verso il corpo decapitato “Ti ringrazio per le
preziose informazioni: le userò al meglio.
Ora via: verso il villaggio” e anche lei corse verso
Konoha.
A una decina di kilometri di
distanza, lo scontro tra
Kadaj e Itachi era ormai agli sgoccioli.
L’Uchiha maggiore aveva approfittato dei momenti di
distrazione dell’avversario e l’aveva attaccato con
potenti tecniche di fuoco,
mancandolo di poco.
“Attacchi mentre sono distratto” disse Kadaj con
tono
superiore “Non sei degno del nome che porti!”
“Le tue accuse non mi toccano minimamente” fece
Itachi.
“Davvero?” disse Kadaj con un ghigno “Non
ti senti per
niente schifato di te stesso? Ciò che hai fatto è
riprovevole”.
“Il mio passato non è affar tuo” disse
l’Uchiha mentre
posizionò le mani “arte del fuoco: PIOGGIA
DI’ FUOCO”.
Kadaj lanciò un incantesimo che si scontò con la
tecnica di Itachi e la annullò.
“Io so tutto di te” disse lui “Il
generale Madara ti
ha sempre descritto come un piccolo ingrato”.
Itachi spalancò gli occhi e fissò senza scosso
l’avversario: “Che cosa hai detto?”
“Mi hai sentito!” disse con ghigno diabolico
“Il tuo
mentore è un nostro generale” e si
teletrasportò davanti a lui colpendolo con
un calcio.
Itachi riuscì a fermarsi, ma
s’inginocchiò ansimante.
“Ti ho colpito nell’orgoglio direi” fece
il vice
“Ebbene sì, Madara Uchiha è un generale
infernale, o meglio era. Ha commesso un
errore che è stato fatale e ha ricevuto una piccola
punizione, perdendo tutti i
suoi poteri. Conoscendolo, però, sarà reintegrato
molto presto: non vedo l’ora
che torni.
Sai: noi della quinta eravamo suoi sotto posti, quindi
lo conosciamo benissimo e non vediamo l’ora di rivederlo. La
tua testa sarà un
perfetto regalo di bentornato: quindi gioisci fratello”.
“Se le cose stanno così, sarà un
piacere ucciderlo”
disse l’Uchiha e, attivato lo Sharingan ipnotico,
materializzò il suo Susano’o.
“Pensi che quello basterà a fermarmi?”
fece Kadaj con
tono provocatorio “Non puoi battermi con una tecnica che
conosco bene” calò la
spada incrinando lo scudo della creatura.
“Pensi davvero che sia questa la mia mossa?” disse
l’Uchiha senza perdere la sua freddezza.
Kadaj capì subito e si teletrasportò, evitando
per un
pelo le fiamme nere di Amaterasu.
“Che vile!” fece il vice “Una mossa come
questa non è
degna di te”.
Improvvisamente Itachi e Susano’o sparirono.
“Cosa? Dove è andato” fece
l’altro guardandosi
intorno.
Percepì uno spostamento d’aria e si
voltò appena in
tempo per parare l’attacco della spada della creatura nata
dallo Sharingan, ma
non riuscì a evitare il kunai che lo colpì allo
stomaco.
“Interessante questa tecnica” disse Itachi
mantenendo
la sua freddezza “Devo ringraziarti per avermi permesso di
capirla bene”.
“Maledetto!” fece Kadaj mentre sputò
sangue dalla bocca,
“Hai copiato il teletrasporto e la levitazione”.
“Esatto. Ora morirai soffrendo: Tsukuyomi” disse
Itachi e portò l’avversario nella sua illusione.
“Stupido!” disse beffardamente Kadaj
“Pensi che non
sappia come ... COSA”.
L‘illusione era stata attivata, ma non era la solita:
era la prigione della mente di Nick, migliorata con lo Sharingan
Ipnotico.
“Le esperienze precedenti sono servite” disse
Itachi
gelido “Adesso verrai stritolato da quella catena per tre
mesi di fila. Gioisci
fratello”.
Quando l’illusione
svanì, il vice precipitò a terra e
tossì sangue.
Itachi scese verso di lui e, con un calcio, lo girò:
“Sei ancora vivo, vedo, ma ne avrai ancora per
poco”.
Kadaj rise malignamente: “Goditi pure questa vittoria.
Quando sarà il momento, tornerò in vita e ti
verrò a cercare”.
“Fa pure” disse l’Uchiha “Non
cambierà nulla”.
“Questo lo vedremo” rise Kadaj ormai prossimo a
spirare “Augurati che venga io per primo, altrimenti
sarà il generale Madara o
nostro padre a farti sparire per sempre”.
“Parli troppo. Amaterasu” e le fiamme nere
avvolsero e
consumarono il corpo dell’avversario senza lasciarne traccia.
Itachi s’inginocchiò tenendosi gli occhi:
“Se sei
davvero tra di loro, Madara, sta pur certo che ti farò fare
la stessa fine.
Adesso è meglio raggiungere gli altri” e,
alzatosi, si
librò in volo verso il villaggio.
Malfork attaccò Naden con ferocia, ma il nuovo
Sun’s
Knight parò ogni colpo con le ginocchia e mantenendo il
sorriso.
“Smettila di prenderti gioco di me!”
gridò il demone e
lanciò un raggio nero.
“Sei troppo debole per i miei gusti” disse Naden e,
presa una carta, l’attivò “Carta
trappola “forza riflessa” attivazione”.
La carta si attivò e l’attacco tornò al
mittente
colpendolo in pieno, ma il demone se la cavò con qualche
graffio.
“Se è tutto qui quello che sai fare, sei davvero
scarso” lo schernì Naden.
“Piccolo moccioso impertinente” ringhiò
il demone
“Parli tu che sei nato dalla fusione di due rammolliti che
non sono capaci di
fare niente”.
“Le tue chiacchiere non mi sfiorano, amico” rispose
il
Sun’s Knight e si teletrasportò davanti a lui
colpendolo in faccia con un
destro.
Malfork fu fiondato verso la foresta che circondava il
villaggio, abbattendo diversi alberi. Dopo poco, salì
furente verso il cielo.
“Hai la pelle dura, complimenti” fece Naden
“Tuttavia
non ti salverai. Hai i minuti contati” detto questo estrasse
la sua arma, nata
dall’unione tra spada e lancia di luce: un’alabarda
con due lunghe lame
bianche, la cui linea dorata era percorsa da una fila di sette pietre
preziose.
“Non credere di avermi battuto” ringhiò
il demone che
prese il suo forcone e si lanciò all’attacco.
Le due armi si scontrarono con violenza inaudita e i
due le mossero come se stessero ballando una letale danza. Alla fine il
forcone
cedette e si sgretolò.
“COSA” ruggì Malfork.
“La tua arma era davvero deboluccia, amico” disse
Naden divertito “Oppure sei tu a essere diventato
debole?”
“ADESSO BASTA!” ruggì Malfork e fece
brillare la sua
gemma “Ti farò vedere di che cosa è
capace un generale infernale”.
Davanti a lui cominciò a formarsi un’enorme sfera
rossa con contorno nero e, lentamente, si ridusse fino a raggiungere un
paio di
metri.
“Wow!” fece Naden.
“Adesso ti spazzerò via insieme a questo misero
pianeta” disse Malfork con un sorriso diabolico
“All’interno di essa è stata
concentrata la mia stessa essenza. Se non ci arrivi te lo dico
più
semplicemente: MUORI MISERABILE!” e lanciò la
sfera.
“OH NO!”
gridò Zane “SE QUELLA SFERA COLPISCE IL
PIANETA SALTEREMO TUTTI IN ARIA”.
“COSA!” gridò il giovane Nara.
“Svelti dobbiamo fermarla” gridò Shaoran.
“Non temete” intervenne Gaara calmo “Ci
penseranno
Naruto e Jaden a fermarla”.
Naden era fermo e teneva gli occhi
chiusi: sembrava
quasi in uno stato di trance.
“E’ FINITA” gridò esultante il
demone.
“Sei noioso” disse Naden aprendo gli occhi.
Il Sun’s Knight fece esplodere la sua energia
concentrandola nella sua arma e si lanciò contro la sfera.
“NON FARE IL GRADASSO!” ruggì il demone
che tese le
mani in avanti e aumentò il potere distruttivo della sfera.
“Sei tu che non devi fare il gradasso” disse Naden
“FOLGORE BLU”.
Il colpo che era sempre stato il biglietto da visita
di Nick, fu lanciato anche da Naden e si scontrò con la
sfera tagliandola in
due e investendo anche il demone.
“Non è ancora finta!” pensò
Naden.
La luce della folgore blu si estinse e Malfork
riapparve parecchio danneggiato: il suo corpo era pieno di ustioni e
l’occhio
destro era andato.
“Non ti sbarazzerai tanto facilmente di me, maledetto
verme” ringhiò il demone.
“A quanto sembra non sono ancora molto bravo a usare
questa tecnica” fece Naden “Puoi stare tranquillo
che adesso ti finisco”.
“NON TE LO LASCERO’ FARE”
gridò il demone e, avvolto
dal chakra della volpe, si lanciò all’attacco.
“Finiamola qui” disse il Sun’s Knight
“UNIVERSAL
POWER!”
Dal cielo scese una colona di luce bianca e ricoprì il
corpo del guerriero e poi si lanciò all’attacco.
“Non mi batterai” ruggì il demone e fece
brillare di
nuovo la sua gemma “Vi distruggerò
tutti”.
“Hai superato il limite amico” disse Naden
“Non ti
permetterò più di toccare nessuno dei miei
compagni. Sparisci per sempre:
KYUUBI-NEOS BLAST”.
Una potente onda di energia che assunse la forma di un
Neos alato con nove code esplose verso Malfork e lo colpì in
pieno facendolo
sparire definitivamente con un urlo agghiacciante, lasciando solo la
gemma che
finì nelle mani di Naden.
“E’ fatta!” disse il Sun’s
Knight.
“SI!” esultarono gli altri “CE
L’HANNO FATTA!”
In quel momento la fusione si sciolse e Naruto e Jaden
caddero sfiniti e furono presi al volo dalla sabbia di Gaara.
“Siamo stati
mitici” disse Naruto tutto contento,
mentre stringeva la gemma nella mano.
“Non mitici” disse Jaden.
“Siete stati Galattici” terminò Shaoran.
“Già è vero” dissero i due
mettendosi a ridere e accompagnati
dagli altri.
Nick sorrise e guardò
Sephiroth trionfante.
“A quanto sembra sei rimasto solo tu” disse Nick.
“Così sembra” disse il generale
infernale “Tuttavia
non mi preoccupo. La morte dei miei sottoposti non mi ha danneggiato:
anzi mi
ha reso più forte”.
“Che vuoi dire?” chiese Nick.
“Kadaj, Loz e Yazoo, in realtà, sono parte della
mia
essenza: uccidendoli essa è ritornata da me, restituendomi
la forza che avevo
prima” rispose Sephiroth.
“E’ una balla” disse Nick “Se
così fosse: saresti
molto più forte, ma non noto miglioramenti”.
“Adesso li vedrai” rispose lui e la sua gemma
brillò
di nuovo, dopodiché partì all’attacco.
Nick parò ma fu spinto via dall’incredibile
potenza
dell’avversario e perse il controllo delle quattro energie.
“Accidenti! Allora non mentiva” pensò il
Sun’s
Warrior.
Non ebbe il tempo di fermarsi che si ritrovò Sephiroth
davanti che lo colpì con un calcio rovesciato e fu
scaraventato contro una
montagna distruggendola completamente.
“Ti avevo detto che adesso ho di nuovo la mia antica
forza” fece Sephiroth con un sorriso compiaciuto.
La montagna fu lanciata contro il
generale che la
tagliò in due e si lanciò contro Nick.
“Non sai fare di meglio” lo schernì il
demone allato.
“Dovrei essere io a dirlo” ricambiò Nick
teletrasportatosi in alto “Tre sferzate: SFERZATA
DI’ TERRA” e si lanciò verso
l’avversario con la spada in avanti.
Sephiroth scansò all’ultimo momento e la spada di
Nick
colpì il suolo lesionandolo con profonde crepe.
“Hai fatto cilecca” disse il generale.
“Davvero?” rispose Nick con un sorriso.
La terra si aprì e si lanciò contro il demone
chiudendolo al suo intero, ma fu distrutta da un semplice fendente.
“Niente male” commentò Sephiroth
“Ora tocca a me”
concentrò i tre strati nella lama e calò un
fendente.
“SFERZATA DI’ CIELO” disse Nick e
lanciò un altro
colpo che annullò gli effetti di quello avversario.
Nick non si fermò e, volato sopra l’avversario
usò un
altro attacco “Tre sferzate: SFERZATA DI’
MARE” e lanciò un fendente sottoforma
di lama marina.
Sephiroth non si lasciò intimidire e rispose con un
fendente nero che annullò l’attacco e
investì Nick che usò le ali per
proteggersi.
“Tutto qui?” disse Sephiroth.
Le ali di Nick si aprirono e con uno schiocco, il
giovane si dette una poderosa spinta verso l’avversario.
I due avversari continuarono ad attaccarsi con potenti
colpi di spada senza risparmiarsi, ma era fin troppo evidente che il
demone
stava cominciando ad avere la meglio sul Sun’s Warrior.
Nick si distanziò dall’avversario e
respirò
affannosamente: “Sei forte, complimenti!”
“Neanche tu scherzi” commentò
l’altro “Se, però, sai
fare solo questo allora non hai più speranze”.
“Mi prendi in giro?” fece Nick “Devo
ricordarti che ho
ancora un asso nella manica?”
“Parli del potere dell’universo vero?”
disse Sephiroth
“Allora perché non lo stai utilizzando?”
“Scusa, ma non credo siano affari tuoi” rispose
secco
Nick “E poi chi ha parlato del potere
dell’universo?” {Nick non usa lo Universal
Power per un motivo che spiegherò successivamente}
“Non dirmelo” sorrise Sephiroth.
“Ora ti faccio vedere” e chiuse gli occhi
appellandosi
alle forze della natura che risposero animandosi.
“Interessante” fece il generale.
“E non hai visto niente” fece Nick.
La natura si lanciò contro Sephiroth che si difese
tagliando ogni cosa, ma Nick non mollò e attaccò
anche lui usando le ali
ricoperte dei tre strati, rendendole simili a lame.
“Sei davvero patetico” disse Sephiroth e,
teletrasportatosi alle sue spalle, calò un fendente che
tagliò in due la
foresta della morte e investì Nick.
Il Sun’s Warrior riuscì a salvarsi, ma fu ferito
all’addome.
“E’ davvero forte!” pensò Nick
mentre si tamponava la
ferita “Ehi Alan! Hai qualche buon consiglio?”
“Non arrenderti Nick” rispose il suo angelo custode
“affronta la disperazione con la determinazione”.
“Meglio di niente!” esclamò Nick
amareggiato.
“Mi sembri messo
male” disse Sephiroth mentre si
avvicinava “E’ giunto il momento di porre fine alle
tue sofferenze, ma non
temere: presto avrai la compagnia dei tuoi amici e delle donne che
ami”.
“Attento a quello che dici” fece Nick stringendo la
spada con più forza “I miei amici non si
toccano”.
“Mi assicurerò che soffrano prima di
ucciderli” disse
il generale alzando la spada “Addio! È stato un
piacere”.
“Non ci sto!” disse Nick “Ho fatto una
promessa e
voglio mantenerla”.
“E
così sia!” disse una
voce.
Una luce uscì dal porta
tutto di Nick e costrinse
Sephiroth a fermarsi e ad arretrare.
“Che cosa succede?” disse il generale.
“Di chi era quella voce?” pensò Nick.
La luce si estinse e, sospeso davanti al Sun’s
Warrior, apparve l’occhio di Odino.
“L’occhio di Odino!” esclamò
Nick prendendolo in mano
“Il regalo di Luce”.
“Esatto
Nick” disse di
nuovo la voce.
“Chi ha parlato?” disse il ragazzo scosso.
“Io
sono lo spirito di Odino” rispose “E
il mio compito è proteggere il custode del mio vecchio occhio”.
“Proteggere il custode del tuo occhio?”
ripeté il
giovane, mentre rievocò le parole di Luce quando glielo
diede.
“Io
proteggo coloro che sono degni
di usare il mio potere e tu sei uno di loro”
continuò lo spirito di Odino, ancora
non visibile “Ora
basta parole Nick, passa ai
fatti e sconfiggi questo demone” e la voce
sparì.
“Posso davvero usare il potere di una
divinità?” si
chiese Nick e strinse il ciondolo “Devo essere impazzito, ma
ora come ora non
ho tempo per i dubbi. Avanti: facciamola finita”.
“Si può sapere
che cosa hai fatto?” chiese Sephiroth
“Non che m’interessi, ma voglio assicurarmi che non
succeda di nuovo una cosa
del genere”.
“Le mie scuse” disse Nick “Non ho tempo
da perdere in
chiacchiere” e alzò il ciondolo al cielo
“Io invoco il potere di Odino: che
giunga in mio aiuto”.
L’occhio magico s’illuminò e avvolse
Nick in
un’accecante luce azzurra.
“Che diavolo stai facendo?” disse il generale
mentre
si coprì gli occhi.
“Che cosa faccio?” rispose Nick, mentre la luce
cominciò a diradarsi “Mi sto apprestando a
sconfiggerti”.
La luce sparì e Nick apparve con un nuovo aspetto: era
interamente ricoperto da capo a piedi da un’armatura color
notte decorata con
fulmini dorati; un lungo
mantello blu copriva la sua schiena ed era tenuto fermo
dall’occhio
stesso; la sua
testa era protetta da un
elmo che terminava con due lunghe corna di daino, lasciando scoperto il
volto.
“Che cosa pensi di fare” disse Sephiroth dopo
lunghi
istanti di silenzio “Credi che una semplice armatura possa
proteggerti?”
“Si vede che non ci sei ancora arrivato” disse Nick
“Quella che vedi è l’armatura di Odino.
Il suo spirito mi ha avvolto e mi ha trasmesso i suoi
poteri per incrementare i miei. Ora sono pronto a batterti”.
“Pensi davvero che un dio senza un occhio possa
aiutarti a vincere?” chiese il generale “Povero
sciocco”.
“Adesso vedremo se hai ragione” rispose Nick ed
estrasse una nuova spada blu: intarsiata con sette zaffiri e con
l’elsa che
finiva con delle ali bianche.
I due si lanciarono
all’attacco, generando una potente
onda d’urto che modificò il paesaggio circostante
e tagliando le nuvole.
Nick praticò un affondo che fu schivato
dall’avversario che rispose con un fendente obliquo,
anch’esso schivato e poi
le lame s’incrociarono di nuovo.
I due combattenti continuarono a colpirsi senza
sortire alcun effetto e a spostarsi da una zona all’altra
della regione,
suscitando lo stupore di tutti quelli che assistevano.
“Tutto qui!” disse Sephiroth “Mi
aspettavo qualcosa di
più”.
“A dire la verità, sono io che mi aspettavo
qualcosa
in più da te: mi sto a mala pena riscaldando”
rispose Nick con tono
provocatorio.
“Ti chiuderò la bocca per sempre” disse
il generale
dai capelli d’argento e, allontanatosi, alzò la
mano libera e lanciò una serie
di raggi neri.
“Ma fammi il favore!” rise Nick e calò
la spada
generando un potente fendente che distrusse l’attacco di
Sephiroth e proseguì
dritto verso di lui.
Il generale non si scompose e bloccò il colpo alzando
la sua spada.
“Ti sei distratto” disse Nick apparsogli davanti e
alzando la mano libera su cui si era formato il rasengan
“Questo è tutto tuo”.
“Declino il tuo regalo. Scintilla” e
caricò la mano
libera con un colpo elettrico che si scontrò con la sfera
rotante, generando un
ennesima onda d’urto.
I due furono nuovamente allontanati, ma Sephiroth si
fermò per primo e si lanciò all’attacco.
Nick si fermò poco dopo e parò il colpo
dell’avversario generando una potente luce.
“Pensi di accecarmi?” disse divertito il generale.
“Mi ritieni capace di fare una cosa simile?” chiese
Nick calmo “Bene, facciamo sul serio” e spinse via
l’avversario.
Il generale riuscì a fermarsi, ma si ritrovò Nick
davanti che calò nuovamente la spada e spinse
così forte da trascinarlo verso
il suolo.
“Impossibile!” disse Sephiroth, stupefatto
“Come fai a
essere così forte?”
“Te l’avevo detto che mi stavo solo
riscaldando”
rispose Nick e fece illuminare la sua spada.
Percependo il pericolo, Sephiroth si allontanò con lo
Spirito e calò una rapida serie di fendenti che si
abbatterono verso Nick che,
senza battere ciglio, li bloccò e rispose con un fendente
aereo.
Il generale riuscì a scansarlo, ma si ritrovò
Nick
davanti, pronto a colpirlo di nuovo.
Questa volta, però, il generale non si fece trovare
impreparato e rispose all’attacco con due rapidi fendenti:
uno parò il colpo,
l’altro colpì Nick allo sterno.
Un fiotto di sangue uscì
dalla bocca del Sun’s Warrior
che abbassò la testa verso la ferita.
“E’ finita” disse Sephiroth trionfante
“Mi hai deluso,
Nick”.
“Uh Uh Uh!” rise Nick “Veramente sono io
a dirlo” e
sparì in una nuvola di fumo, rivelandosi essere una copia.
“Cosa?” fece stupito il generale.
Non ebbe il tempo di dire altro che vide Nick
piombargli dall’alto e, con un fendente luminoso,
tagliò la spada dell’avversario.
“NO! La mia spada” gridò il generale.
“Finalmente ti ho visto agitato” disse Nick
illuminando nuovamente la sua spada “Adesso è
davvero finita”.
“Non illuderti” ruggì il generale
lanciandosi
all’attacco a mani nude “Finirà solo
quando uno dei due sarà morto”.
“In questo caso addio” disse Nick calando la spada
che
formò un colpo simile a un luminoso albero bianco a tre
radici “FENDENTE DEL
VHALALLA”.
L’attacco investì Sephiroth che, con un urlo,
sparì
lasciando solo la sua gemma.
Il Sun’s Warrior prese la
gemma e sorrise: “Ora è
finita!”
“Ottimo lavoro Nick” disse Alan.
“Grazie amico mio” rispose Nick ansimante
“Alla fine
il tuo consiglio mi ha salvato. Ora come faccio a togliermi
quest’armatura di
dosso? Devo assolutamente curare la ferita che ho
al’addome”
“Non chiederlo a me: non so togliere una cosa
simile” rispose
l’angelo.
“Stacca
l’occhio e l’armatura
sparirà” disse la voce di Odino.
“Odino?” fece Nick “Dove sei amico? Devo
parlarti”.
“Tutto
a suo tempo, giovane eroe.
Per il momento mi congedo. A presto” e la voce
sparì di nuovo.
“Accidenti!” fece Nick e, preso il ciondolo, lo
tolse
dall’armatura, facendola magicamente sparire e curando la
ferita.
“Niente male come trucco!” commentò Alan.
“Sì, hai ragione” disse Nick mentre
fissò ciondolo
“Grazie per il tuo aiuto, Luce” e lo rimise dentro
il suo porta tutto.
“Sei stato grandioso
Nick. Complimenti!” disse
Kaeleena appena arrivata.
“Ti ringrazio amica mia” disse Nick voltandosi
verso
di lei “anche tu e i tuoi amici siete stati in
gamba”.
“Ti ringrazio!” disse lei con un sorriso.
“Allora? Come hai fatto a portarteli dalla tua
parte?”
chiese il ragazzo.
“E’ un segreto!” rispose lei.
“Va bene!” disse lui “Almeno sai dirmi
dove sono
andati?”
“Avevo detto loro di andare a Konoha per aiutare i
ragazzi, ma quando siamo arrivati, era già tutto finito;
adesso ho detto loro
di andare a riposare” rispose, poi il suo volto
s’incupì “Piuttosto,
c’è una
cosa importante che devo dirti”.
“Non è necessario che tu parli” disse
Nick abbassando
gli occhi “Ho appena visto tutto con uno scanning
mentale”.
“Me lo dovevo aspettare” disse lei senza alzare la
testa “Che cosa facciamo?”
“Nulla” rispose Nick “Se quello che Yazoo
ha detto è
vero, li affronteremo e li sconfiggeremo di nuovo. Ringraziamo il cielo
che
Abominon non tornerà a perseguitarci”.
“Ma Nick” fece Kaeleena “Se Abhadon
resusciterà i
generali infernali sconfitti fin’ora, non ne verremo mai
fuori”.
“A quanto ho capito, ha bisogno di tempo per fare
questa manovra” disse Nick “Ciò che
dobbiamo fare è essere più veloci di lui e
sconfiggerlo prima che ci riesca”.
“La fai facile” fece la donna.
“Non lo è, ma possiamo solo sperare” poi
le sorrise “Ora
basta piangersi addosso: fammi un sorriso e poi torna dal tuo
uomo”.
La donna lo guardò rossa
in viso senza riuscire a
spiccicare parola.
“Tranquilla, non lo dirò a nessuno”
disse Nick con
l’occhiolino “E poi è un ottimo partito:
scommetto che tuo padre sarà contento
di conoscerlo”.
“Sei tremendo!” disse la donna dopo un
po’ “Beh Io
vado. Se ti serve qualcosa, mi trovi in questa dimensione”.
“D’accordo!” rispose Nick.
Kaeleena recuperò il suo sorriso e, dopo averlo
nuovamente salutato, sparì.
“Avanti, torniamo al villaggio” e si
avviò.
Nella dimensione di Oblivion, lo
scontro era stato
seguito con attenzione da tutti i demoni infernali tramite una
grandissima
sfera.
“Che incapaci” disse un demone bianco “Se
ci fossi
stato io, li avrei spazzati via senza troppi complimenti”.
“Due generali infernali sono stati sconfitti e i piani
del sommo Abhadon rivelati prima del tempo” fece un altro
avvolto da un
mantello “Meritano di restare morti per sempre”.
“Quei due hanno commesso un errore imperdonabile”
disse un essere simile ad un rettile “Non mi riferisco al
segreto che hanno
rivelato, ma alla loro strategia di attacco; avrebbero dovuto attaccare
quando
erano separati. Si sono fregati con le loro mani.
Non è d’accordo sommo Abhadon?”.
La terribile entità
primaria era rimasta in silenzio
per tutto il tempo senza battere ciglio.
“Hai ragione Raptomort” disse poi
l’entità “Quei due
erano troppo sicuri di sé, ma non importa: ci hanno permesso
di raccogliere
nuove informazioni e quindi saranno perdonati. Tuttavia ciò
che ha fatto Yazoo
è imperdonabile e sarà Sephiroth stesso a
rispondere quando verrà resuscitato e
lo farà con gli interessi” e poi tacque.
“Non si preoccupi mio signore!” disse il demone
incappucciato inginocchiatosi “Provvederò a
rimediare all’errore commesso da
Malfork e Sephiroth, distruggendo Nick e quei mocciosi”.
Abhadon fissò il demone che si era inginocchiato
davanti a lui e poi disse: “Allora vai sesto generale
infernale e portami le
loro teste”.
“Sarà fatto!” disse il demone con un
ghigno “Mi dia
solo il tempo di organizzare i membri della mia armata e
andrò a distruggerli
tutti”.
“Attento a quello che fai amico” lo riprese
Raptomort
“Se li attaccherai quando sono insieme, rischierai di fare la
stessa fine degli
altri”.
“Ho già in mente un piano” rispose il
sesto generale
infernale “Aspetterò che tornino alle loro
rispettive dimore e poi attaccherò”.
“Buona idea” commentò Raptomort
“E come la metti con
Kaeleena?”.
“Per lei ho già un bel programmino”
rispose “Nessuno
si salverà”.
Nel
prossimo
capitolo.
Nick e i
Sun’s Knights, dopo essersi ripresi, ricevono una visita
inaspettata dai membri
del team Fantasy che porteranno un regalo a tutti e nuove informazioni.
Nel frattempo
il sesto generale infernale si prepara ad attaccare Kaeleena e i due
membri di
alba.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Visto
che
anche questo capitolo è particolarmente lungo, evito di
mettere l’angolo
dell’autore; vedrò di rifarmi al prossimo. Ciao.
Raptomort
è
un personaggio originale che farà la sua comparsa ufficiale
solamente nella
seconda stagione, ma verrà più volte citato.
L’occhio
di
Odino è ispirato a quello del cartone Gargoiles, solo che
l’ho ridefinito con
nuovi poteri.
La
diablomanzia è un potere di cui solo i demoni più
potenti sono dotati.
Esso consiste
nel sigillare la vera forma e i poteri del demone all’interno
della loro arma
che prende il nome di Zampakutò e viene rilasciata
pronunciando un comando e il
suo nome.
L’anime che
mi ha ispirato per questa particolare forma è quello di
Bleach, anche se l’ho
modificata a modo mio.
Alla
prossima.
|