Crossover
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Autore: nick nibbio    26/03/2011    4 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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29. I due guerrieri invincibili

Ciao a tutti e ben ritrovati. Oggi ho sfornato un altro bel capitolo pronto per essere letto tutto d'un fiato. Spero di riuscire a coinvolgervi tutti.
Angolo dei commenti.

 

Fria: Speriamo che nel manga il signor Kishimoto sia più gentile di me, ma ti anticipo che farò faticare Naruto e compagni nel recupero di Sasuke. Mi raccomando non perderti nemmeno un capitolo.

 

Ciccio85: Sono contento che il precedente ti sia piaciuto. Era mia intenzione riempirlo di colpi di scena e sembra ci sia riuscito perfettamente.
La diablomanzia l’ho spiegata nel rinnovato capitolo 7 della storia, ma non preoccuparti: darò una spiegazione più in là.

 

Lettore01: oh beh ci ho voluto provare, sarà per la prossima volta.
Spero che questo ti faccia restare incollato allo schermo.
Ti avviso che anche questo è bello lungo, quindi mettiti comodo.

 

 

Detto questo, sperando in altri commenti e lettori, eccovi il capitolo.

 

 

 

 

 

Malfork osservò il suo nuovo avversario: “E così saresti qui per sconfiggermi eh?”
“Ne hai qualche dubbio?” rispose il guerriero con la voce a doppio tono.
“La cosa si fa interessante” ghignò il demone e, messa la mano sulla testa della sua vittima preferita, si circondò di un denso strato di chakra “Visto che ci sono, userò tutto il potere di cui sono dotate le mie vittime e poi ti aggiungerò alla mia collezione. Sei pronto a diventare parte di me?”
“Sei davvero ripetitivo” fece Naden sfoderando un sorriso di sfida “Devo ricordarti che anch’io ho il potere del Kyuubi aggiunto a quello degli eroi elementali?”
“Fra poco sarà tutto mio” ghignò il demone e si lanciò all’attacco.

 


La fusione dei due ragazzi rimase immobile e attese che l’avversario si avvicinasse, poi ad altissima velocità lo colpì e lo fece volare via.
Malfork si fermò a circa una decina di metri e si pulì il naso dal sangue che era uscito.
“E’ strano che ti esca solo un po’ di sangue dal naso dopo che ti sei beccato due pugni” disse Naden.
“Come sarebbe a dire due pugni” ringhiò Malfork “Me ne hai dato solo uno”.
“No ti sbagli, erano due. E se vieni più vicino, te lo faccio vedere a rallentatore” fece il guerriero e gli fece segno di avvicinarsi.
“NON M PRENDERE IN GIRO!” ruggì Malfork e si lanciò all’attacco.
Quando fu a pochi centimetri da Naden, fu colpito da due rapidissimi pugni e, per chiudere in bellezza, ricevette una ginocchiata sul naso che lo scaraventò in aria.
“Visto?” fece divertito Naden.
“Come hai osato” disse il demone a denti stretti dopo che si fu fermato “TI FACCIO A PEZZI!” e si lanciò nuovamente all’attacco.

 

 

All’ingresso del villaggio gli altri Sun’s Knights osservavano lo scontro, ammirando la forza del loro compagno.
“Cavolo! È bellissimo!” disse Ino con un urlo acuto “Spero che quei due rimangano sempre così!”
“Datti una calmata” la riprese Zane “La fusione durerà fino a quando le loro energie non saranno esaurite. Speriamo che la smettano di giocare e facciano sul serio”.
“Sono incredibili!” fece Shaoran, senza ascoltare i commenti degli altri.
“Hai ragione!” disse Yuè accostatosi a lui “Dimmi la verità: vorresti essere insieme a loro vero?”
“Sì, lo vorrei” rispose il castano “Per questo, però, dovrò diventare molto più forte, altrimenti non ci riuscirò mai”.
“Sono d’accordo con te amico” disse Jessie “Che ne dici di diventare forti insieme e di provare a raggiungere quel livello?”
“Ne sarei onorato” rispose il ragazzo.
“Che seccatura” disse Shikamaru e si sdraiò per gustarsi meglio lo scontro.

 

 

 
A diverse miglia di distanza Kisame e Loz si stavano affrontando in un combattimento terrestre, senza darsi tregua.
“Ah che bello!” gioì lo spadaccino “Mi sto divertendo un mondo a battermi con te amico. Mi dispiace solo che debba fare in fretta, altrimenti giocherei di più in tua compagnia” e calò la spada che fu bloccata dall’arma del colosso.
“Se proprio ci tieni, finirò questo scontro in fretta” disse l’altro, spingendo e piangendo.
“Che carino: hai già le lacrime agli occhi” rise lo spadaccino.
“Non sto piangendo” ribatté lui creò un’onda sonica che spinse via Kisame.
“Non fa niente!” ghignò l’Hoshigaki “Fra poco potrai piangere quando vorrai, le tue lacrime si confonderanno con l’acqua”.
“Che vuoi dire?” fece Loz.
“Ammira!” disse lo spadaccino e si fuse con la Samehada “DANZA DELLO SQUALO”.
In pochi secondi, i due furono inglobati in un’incredibile massa d’acqua e Kisame senza aspettare, si lanciò all’attacco.
Loz, che riusciva a respirare anche in acqua, non si lasciò impressionare e ricambiò gli attacchi dell’avversario, sicuro della sua superiorità, ma lentamente cominciò a perdere colpi  a subire gli attacchi dello spadaccino.
“Mi sembri stanco amico” lo schernì Kisame.
“Che accidenti mi hai fatto?” disse Loz mentre ansimava.
“Assolutamente niente” rispose lo spadaccino “Se sei ridotto in quel modo è solo colpa tua.
Hai commesso l’errore di toccarmi e mi hai permesso di assorbirti lentamente il chakra”.
“Che cosa?” fece l’energumeno confuso.
“Non ci arrivi?” rise Kisame “La mia spada assorbe il chakra dell’avversario e me lo passa.
Se posso esprimere un parere: direi che è molto saporito, ma adesso me lo prendo tutto quanto e ti ammazzo”.
“Ucciso da un verme. Che fine ingloriosa” disse Loz.
“Io sono uno squalo amico” ribatté lo spadaccino “Adesso piangi pure: sei finito” e lanciatosi verso di lui, lo trapassò al petto.

 
“E uno è andato!” sorrise Kisame “Meno male che ho seguito il consiglio di Kaeleena e ho assorbito lentamente il suo chakra: se lo avessi preso tutto in un solo colpo sarei esploso.
Ora basta chiacchiere: andiamo a vedere cosa fanno quei ragazzini” e si diresse verso il villaggio.

 

 

In una zona poco distante Yazoo era impegnato con Kaeleena e ci stava prendendo gusto.
“Non male, bellezza!” commentò lui, poi percepì la scomparsa del suo fratello e chiuse gli occhi.
“Che c’è bello! Sei triste per la perdita del tuo amico?” disse la donna.
“Un po’” fece Yazoo “Tuttavia non me ne preoccupo. Fra non molto verrà resuscitato”.
“Che cosa hai detto?” fece la donna.
“Il sommo Abhadon detesta perdere pedine preziose: per questo sta creando un modo per recuperarle, ma ha bisogno di tempo e pazienza e quello non manca mai” rispose Yazoo.
“E me lo dici pure?” disse la donna, mentre serrava le mani sulle armi.
“Prima o poi lo sareste venuti a sapere, quindi meglio dirlo adesso e farvi già tremare” rispose lui.
La donna fu percorsa da un brivido: se quello che il suo avversario stava dicendo era vero, si sarebbero presto ritrovati contro i nemici più potenti del passato e soprattutto avrebbero dovuto riaffrontare Abominon. il solo pensiero le mise i brividi.
“Se pensi al supremo generale Abominon, puoi stare tranquilla” disse Yazoo “Il sommo Abhadon l’ha relegato in una zona dalla quale non potrà più tornare: chi tradisce la sua fiducia è severamente punito e messo da parte come un qualsiasi rifiuto”.
Nel sentire questo la dona fu sollevata, ma non poteva ancora rilassarsi: doveva distruggere quel ragazzino chiacchierone, prime che lo facesse lui.
“Allora carina?” disse Yazoo “Non vieni ad abbracciarmi?”
“Odio i chiacchieroni” fece Kaeleena “E, per la cronaca, ho già il mio uomo” e, attivate le sabbie del tempo, si teletrasportò dietro l’avversario.
“Così sei troppo vicina piccola” fece Yazoo sparando all’indietro alla velocità della luce.
La donna si allontanò e continuò a schivare gli attacchi spostandosi rapidamente.
“Allora gattina?” fece lui “Non vieni a pre… Cosa?” improvvisamente i suoi movimenti rallentarono e i suoi colpi si fermarono a mezz’aria.
“Ti ho fregato” disse la donna, mentre si avvicinava tranquillamente “Sei ti stai chiedendo cosa è successo: ho usato il potere Occhio del ciclone dell’arte delle Sabbie del Tempo. Con questa mossa il tempo scorre ancora più lentamente e la vittima diventa impacciata” e calò le sue doppie spade sulla testa di Yazoo, decapitandolo.
“Nessuno può chamarmi gattina e sopravvivere” disse la Sandtimes verso il corpo decapitato “Ti ringrazio per le preziose informazioni: le userò al meglio.
Ora via: verso il villaggio” e anche lei corse verso Konoha.

 

 

A una decina di kilometri di distanza, lo scontro tra Kadaj e Itachi era ormai agli sgoccioli.
L’Uchiha maggiore aveva approfittato dei momenti di distrazione dell’avversario e l’aveva attaccato con potenti tecniche di fuoco, mancandolo di poco.
“Attacchi mentre sono distratto” disse Kadaj con tono superiore “Non sei degno del nome che porti!”
“Le tue accuse non mi toccano minimamente” fece Itachi.
“Davvero?” disse Kadaj con un ghigno “Non ti senti per niente schifato di te stesso? Ciò che hai fatto è riprovevole”.
“Il mio passato non è affar tuo” disse l’Uchiha mentre posizionò le mani “arte del fuoco: PIOGGIA DI’ FUOCO”.
Kadaj lanciò un incantesimo che si scontò con la tecnica di Itachi e la annullò.
“Io so tutto di te” disse lui “Il generale Madara ti ha sempre descritto come un piccolo ingrato”.
Itachi spalancò gli occhi e fissò senza scosso l’avversario: “Che cosa hai detto?”
“Mi hai sentito!” disse con ghigno diabolico “Il tuo mentore è un nostro generale” e si teletrasportò davanti a lui colpendolo con un calcio.
Itachi riuscì a fermarsi, ma s’inginocchiò ansimante.
“Ti ho colpito nell’orgoglio direi” fece il vice “Ebbene sì, Madara Uchiha è un generale infernale, o meglio era. Ha commesso un errore che è stato fatale e ha ricevuto una piccola punizione, perdendo tutti i suoi poteri. Conoscendolo, però, sarà reintegrato molto presto: non vedo l’ora che torni.
Sai: noi della quinta eravamo suoi sotto posti, quindi lo conosciamo benissimo e non vediamo l’ora di rivederlo. La tua testa sarà un perfetto regalo di bentornato: quindi gioisci fratello”.
“Se le cose stanno così, sarà un piacere ucciderlo” disse l’Uchiha e, attivato lo Sharingan ipnotico, materializzò il suo Susano’o.
“Pensi che quello basterà a fermarmi?” fece Kadaj con tono provocatorio “Non puoi battermi con una tecnica che conosco bene” calò la spada incrinando lo scudo della creatura.
“Pensi davvero che sia questa la mia mossa?” disse l’Uchiha senza perdere la sua freddezza.
Kadaj capì subito e si teletrasportò, evitando per un pelo le fiamme nere di Amaterasu.
“Che vile!” fece il vice “Una mossa come questa non è degna di te”.
Improvvisamente Itachi e Susano’o sparirono.
“Cosa? Dove è andato” fece l’altro guardandosi intorno.
Percepì uno spostamento d’aria e si voltò appena in tempo per parare l’attacco della spada della creatura nata dallo Sharingan, ma non riuscì a evitare il kunai che lo colpì allo stomaco.
“Interessante questa tecnica” disse Itachi mantenendo la sua freddezza “Devo ringraziarti per avermi permesso di capirla bene”.
“Maledetto!” fece Kadaj mentre sputò sangue dalla bocca, “Hai copiato il teletrasporto e la levitazione”.
“Esatto. Ora morirai soffrendo: Tsukuyomi” disse Itachi e portò l’avversario nella sua illusione.
“Stupido!” disse beffardamente Kadaj “Pensi che non sappia come ... COSA”.
L‘illusione era stata attivata, ma non era la solita: era la prigione della mente di Nick, migliorata con lo Sharingan Ipnotico.
“Le esperienze precedenti sono servite” disse Itachi gelido “Adesso verrai stritolato da quella catena per tre mesi di fila. Gioisci fratello”.

 

Quando l’illusione svanì, il vice precipitò a terra e tossì sangue.
Itachi scese verso di lui e, con un calcio, lo girò: “Sei ancora vivo, vedo, ma ne avrai ancora per poco”.
Kadaj rise malignamente: “Goditi pure questa vittoria. Quando sarà il momento, tornerò in vita e ti verrò a cercare”.
“Fa pure” disse l’Uchiha “Non cambierà nulla”.
“Questo lo vedremo” rise Kadaj ormai prossimo a spirare “Augurati che venga io per primo, altrimenti sarà il generale Madara o nostro padre a farti sparire per sempre”.
“Parli troppo. Amaterasu” e le fiamme nere avvolsero e consumarono il corpo dell’avversario senza lasciarne traccia.
Itachi s’inginocchiò tenendosi gli occhi: “Se sei davvero tra di loro, Madara, sta pur certo che ti farò fare la stessa fine.
Adesso è meglio raggiungere gli altri” e, alzatosi, si librò in volo verso il villaggio.

 

 

 
Malfork attaccò Naden con ferocia, ma il nuovo Sun’s Knight parò ogni colpo con le ginocchia e mantenendo il sorriso.
“Smettila di prenderti gioco di me!” gridò il demone e lanciò un raggio nero.
“Sei troppo debole per i miei gusti” disse Naden e, presa una carta, l’attivò “Carta trappola “forza riflessa” attivazione”.
La carta si attivò e l’attacco tornò al mittente colpendolo in pieno, ma il demone se la cavò con qualche graffio.
“Se è tutto qui quello che sai fare, sei davvero scarso” lo schernì Naden.
“Piccolo moccioso impertinente” ringhiò il demone “Parli tu che sei nato dalla fusione di due rammolliti che non sono capaci di fare niente”.
“Le tue chiacchiere non mi sfiorano, amico” rispose il Sun’s Knight e si teletrasportò davanti a lui colpendolo in faccia con un destro.
Malfork fu fiondato verso la foresta che circondava il villaggio, abbattendo diversi alberi. Dopo poco, salì furente verso il cielo.
“Hai la pelle dura, complimenti” fece Naden “Tuttavia non ti salverai. Hai i minuti contati” detto questo estrasse la sua arma, nata dall’unione tra spada e lancia di luce: un’alabarda con due lunghe lame bianche, la cui linea dorata era percorsa da una fila di sette pietre preziose.
“Non credere di avermi battuto” ringhiò il demone che prese il suo forcone e si lanciò all’attacco.

 
Le due armi si scontrarono con violenza inaudita e i due le mossero come se stessero ballando una letale danza. Alla fine il forcone cedette e si sgretolò.
“COSA” ruggì Malfork.
“La tua arma era davvero deboluccia, amico” disse Naden divertito “Oppure sei tu a essere diventato debole?”
“ADESSO BASTA!” ruggì Malfork e fece brillare la sua gemma “Ti farò vedere di che cosa è capace un generale infernale”.
Davanti a lui cominciò a formarsi un’enorme sfera rossa con contorno nero e, lentamente, si ridusse fino a raggiungere un paio di metri.
“Wow!” fece Naden.
“Adesso ti spazzerò via insieme a questo misero pianeta” disse Malfork con un sorriso diabolico “All’interno di essa è stata concentrata la mia stessa essenza. Se non ci arrivi te lo dico più semplicemente: MUORI MISERABILE!” e lanciò la sfera.

 

 

“OH NO!” gridò Zane “SE QUELLA SFERA COLPISCE IL PIANETA SALTEREMO TUTTI IN ARIA”.
“COSA!” gridò il giovane Nara.
“Svelti dobbiamo fermarla” gridò Shaoran.
“Non temete” intervenne Gaara calmo “Ci penseranno Naruto e Jaden a fermarla”.

 

 

Naden era fermo e teneva gli occhi chiusi: sembrava quasi in uno stato di trance.
“E’ FINITA” gridò esultante il demone.
“Sei noioso” disse Naden aprendo gli occhi.
Il Sun’s Knight fece esplodere la sua energia concentrandola nella sua arma e si lanciò contro la sfera.
“NON FARE IL GRADASSO!” ruggì il demone che tese le mani in avanti e aumentò il potere distruttivo della sfera.
“Sei tu che non devi fare il gradasso” disse Naden “FOLGORE BLU”.
Il colpo che era sempre stato il biglietto da visita di Nick, fu lanciato anche da Naden e si scontrò con la sfera tagliandola in due e investendo anche il demone.

 
“Non è ancora finta!” pensò Naden.
La luce della folgore blu si estinse e Malfork riapparve parecchio danneggiato: il suo corpo era pieno di ustioni e l’occhio destro era andato.
“Non ti sbarazzerai tanto facilmente di me, maledetto verme” ringhiò il demone.
“A quanto sembra non sono ancora molto bravo a usare questa tecnica” fece Naden “Puoi stare tranquillo che adesso ti finisco”.
“NON TE LO LASCERO’ FARE” gridò il demone e, avvolto dal chakra della volpe, si lanciò all’attacco.
“Finiamola qui” disse il Sun’s Knight “UNIVERSAL POWER!”
Dal cielo scese una colona di luce bianca e ricoprì il corpo del guerriero e poi si lanciò all’attacco.
“Non mi batterai” ruggì il demone e fece brillare di nuovo la sua gemma “Vi distruggerò tutti”.
“Hai superato il limite amico” disse Naden “Non ti permetterò più di toccare nessuno dei miei compagni. Sparisci per sempre: KYUUBI-NEOS BLAST”.
Una potente onda di energia che assunse la forma di un Neos alato con nove code esplose verso Malfork e lo colpì in pieno facendolo sparire definitivamente con un urlo agghiacciante, lasciando solo la gemma che finì nelle mani di Naden.
“E’ fatta!” disse il Sun’s Knight.
“SI!” esultarono gli altri “CE L’HANNO FATTA!”
In quel momento la fusione si sciolse e Naruto e Jaden caddero sfiniti e furono presi al volo dalla sabbia di Gaara.

 

“Siamo stati mitici” disse Naruto tutto contento, mentre stringeva la gemma nella mano.
“Non mitici” disse Jaden.
“Siete stati Galattici” terminò Shaoran.
“Già è vero” dissero i due mettendosi a ridere e accompagnati dagli altri.     

 

 

 

Nick sorrise e guardò Sephiroth trionfante.
“A quanto sembra sei rimasto solo tu” disse Nick.
“Così sembra” disse il generale infernale “Tuttavia non mi preoccupo. La morte dei miei sottoposti non mi ha danneggiato: anzi mi ha reso più forte”.
“Che vuoi dire?” chiese Nick.
“Kadaj, Loz e Yazoo, in realtà, sono parte della mia essenza: uccidendoli essa è ritornata da me, restituendomi la forza che avevo prima” rispose Sephiroth.
“E’ una balla” disse Nick “Se così fosse: saresti molto più forte, ma non noto miglioramenti”.
“Adesso li vedrai” rispose lui e la sua gemma brillò di nuovo, dopodiché partì all’attacco.
Nick parò ma fu spinto via dall’incredibile potenza dell’avversario e perse il controllo delle quattro energie.
“Accidenti! Allora non mentiva” pensò il Sun’s Warrior.
Non ebbe il tempo di fermarsi che si ritrovò Sephiroth davanti che lo colpì con un calcio rovesciato e fu scaraventato contro una montagna distruggendola completamente.  
“Ti avevo detto che adesso ho di nuovo la mia antica forza” fece Sephiroth con un sorriso compiaciuto.

La montagna fu lanciata contro il generale che la tagliò in due e si lanciò contro Nick.
“Non sai fare di meglio” lo schernì il demone allato.
“Dovrei essere io a dirlo” ricambiò Nick teletrasportatosi in alto “Tre sferzate: SFERZATA DI’ TERRA” e si lanciò verso l’avversario con la spada in avanti.
Sephiroth scansò all’ultimo momento e la spada di Nick colpì il suolo lesionandolo con profonde crepe.
“Hai fatto cilecca” disse il generale.
“Davvero?” rispose Nick con un sorriso.
La terra si aprì e si lanciò contro il demone chiudendolo al suo intero, ma fu distrutta da un semplice fendente.
“Niente male” commentò Sephiroth “Ora tocca a me” concentrò i tre strati nella lama e calò un fendente.
“SFERZATA DI’ CIELO” disse Nick e lanciò un altro colpo che annullò gli effetti di quello avversario.
Nick non si fermò e, volato sopra l’avversario usò un altro attacco “Tre sferzate: SFERZATA DI’ MARE” e lanciò un fendente sottoforma di lama marina.
Sephiroth non si lasciò intimidire e rispose con un fendente nero che annullò l’attacco e investì Nick che usò le ali per proteggersi.
“Tutto qui?” disse Sephiroth.
Le ali di Nick si aprirono e con uno schiocco, il giovane si dette una poderosa spinta verso l’avversario.
I due avversari continuarono ad attaccarsi con potenti colpi di spada senza risparmiarsi, ma era fin troppo evidente che il demone stava cominciando ad avere la meglio sul Sun’s Warrior.
Nick si distanziò dall’avversario e respirò affannosamente: “Sei forte, complimenti!”
“Neanche tu scherzi” commentò l’altro “Se, però, sai fare solo questo allora non hai più speranze”.
“Mi prendi in giro?” fece Nick “Devo ricordarti che ho ancora un asso nella manica?”
“Parli del potere dell’universo vero?” disse Sephiroth “Allora perché non lo stai utilizzando?”
“Scusa, ma non credo siano affari tuoi” rispose secco Nick “E poi chi ha parlato del potere dell’universo?” {Nick non usa lo Universal Power per un motivo che spiegherò successivamente}
“Non dirmelo” sorrise Sephiroth.
“Ora ti faccio vedere” e chiuse gli occhi appellandosi alle forze della natura che risposero animandosi.
“Interessante” fece il generale.
“E non hai visto niente” fece Nick.
La natura si lanciò contro Sephiroth che si difese tagliando ogni cosa, ma Nick non mollò e attaccò anche lui usando le ali ricoperte dei tre strati, rendendole simili a lame.
“Sei davvero patetico” disse Sephiroth e, teletrasportatosi alle sue spalle, calò un fendente che tagliò in due la foresta della morte e investì Nick.
Il Sun’s Warrior riuscì a salvarsi, ma fu ferito all’addome.
“E’ davvero forte!” pensò Nick mentre si tamponava la ferita “Ehi Alan! Hai qualche buon consiglio?”
“Non arrenderti Nick” rispose il suo angelo custode “affronta la disperazione con la determinazione”.
“Meglio di niente!” esclamò Nick amareggiato.

 

“Mi sembri messo male” disse Sephiroth mentre si avvicinava “E’ giunto il momento di porre fine alle tue sofferenze, ma non temere: presto avrai la compagnia dei tuoi amici e delle donne che ami”.
“Attento a quello che dici” fece Nick stringendo la spada con più forza “I miei amici non si toccano”.
“Mi assicurerò che soffrano prima di ucciderli” disse il generale alzando la spada “Addio! È stato un piacere”.
“Non ci sto!” disse Nick “Ho fatto una promessa e voglio mantenerla”.
E così sia!” disse una voce.

 

Una luce uscì dal porta tutto di Nick e costrinse Sephiroth a fermarsi e ad arretrare.
“Che cosa succede?” disse il generale.
“Di chi era quella voce?” pensò Nick.
La luce si estinse e, sospeso davanti al Sun’s Warrior, apparve l’occhio di Odino.
“L’occhio di Odino!” esclamò Nick prendendolo in mano “Il regalo di Luce”.
Esatto Nick” disse di nuovo la voce.
“Chi ha parlato?” disse il ragazzo scosso.
Io sono lo spirito di Odino” rispose “E il mio compito è proteggere il custode del mio vecchio occhio”.
“Proteggere il custode del tuo occhio?” ripeté il giovane, mentre rievocò le parole di Luce quando glielo diede.
Io proteggo coloro che sono degni di usare il mio potere e tu sei uno di loro” continuò lo spirito di Odino, ancora non visibile “Ora basta parole Nick, passa ai fatti e sconfiggi questo demone” e la voce sparì.
“Posso davvero usare il potere di una divinità?” si chiese Nick e strinse il ciondolo “Devo essere impazzito, ma ora come ora non ho tempo per i dubbi. Avanti: facciamola finita”.

 

 

“Si può sapere che cosa hai fatto?” chiese Sephiroth “Non che m’interessi, ma voglio assicurarmi che non succeda di nuovo una cosa del genere”.
“Le mie scuse” disse Nick “Non ho tempo da perdere in chiacchiere” e alzò il ciondolo al cielo “Io invoco il potere di Odino: che giunga in mio aiuto”.
L’occhio magico s’illuminò e avvolse Nick in un’accecante luce azzurra.
“Che diavolo stai facendo?” disse il generale mentre si coprì gli occhi.
“Che cosa faccio?” rispose Nick, mentre la luce cominciò a diradarsi “Mi sto apprestando a sconfiggerti”.
La luce sparì e Nick apparve con un nuovo aspetto: era interamente ricoperto da capo a piedi da un’armatura color notte  decorata con fulmini dorati; un lungo mantello blu copriva la sua schiena ed era tenuto fermo dall’occhio stesso;  la sua testa era protetta da un elmo che terminava con due lunghe corna di daino, lasciando scoperto il volto.
“Che cosa pensi di fare” disse Sephiroth dopo lunghi istanti di silenzio “Credi che una semplice armatura possa proteggerti?”
“Si vede che non ci sei ancora arrivato” disse Nick “Quella che vedi è l’armatura di Odino.
Il suo spirito mi ha avvolto e mi ha trasmesso i suoi poteri per incrementare i miei. Ora sono pronto a batterti”.
“Pensi davvero che un dio senza un occhio possa aiutarti a vincere?” chiese il generale “Povero sciocco”.
“Adesso vedremo se hai ragione” rispose Nick ed estrasse una nuova spada blu: intarsiata con sette zaffiri e con l’elsa che finiva con delle ali bianche.
   

I due si lanciarono all’attacco, generando una potente onda d’urto che modificò il paesaggio circostante e tagliando le nuvole.
Nick praticò un affondo che fu schivato dall’avversario che rispose con un fendente obliquo, anch’esso schivato e poi le lame s’incrociarono di nuovo.
I due combattenti continuarono a colpirsi senza sortire alcun effetto e a spostarsi da una zona all’altra della regione, suscitando lo stupore di tutti quelli che assistevano.
“Tutto qui!” disse Sephiroth “Mi aspettavo qualcosa di più”.
“A dire la verità, sono io che mi aspettavo qualcosa in più da te: mi sto a mala pena riscaldando” rispose Nick con tono provocatorio.
“Ti chiuderò la bocca per sempre” disse il generale dai capelli d’argento e, allontanatosi, alzò la mano libera e lanciò una serie di raggi neri.
“Ma fammi il favore!” rise Nick e calò la spada generando un potente fendente che distrusse l’attacco di Sephiroth e proseguì dritto verso di lui.
Il generale non si scompose e bloccò il colpo alzando la sua spada.
“Ti sei distratto” disse Nick apparsogli davanti e alzando la mano libera su cui si era formato il rasengan “Questo è tutto tuo”.
“Declino il tuo regalo. Scintilla” e caricò la mano libera con un colpo elettrico che si scontrò con la sfera rotante, generando un ennesima onda d’urto.
I due furono nuovamente allontanati, ma Sephiroth si fermò per primo e si lanciò all’attacco.
Nick si fermò poco dopo e parò il colpo dell’avversario generando una potente luce.
“Pensi di accecarmi?” disse divertito il generale.
“Mi ritieni capace di fare una cosa simile?” chiese Nick calmo “Bene, facciamo sul serio” e spinse via l’avversario.
Il generale riuscì a fermarsi, ma si ritrovò Nick davanti che calò nuovamente la spada e spinse così forte da trascinarlo verso il suolo.
“Impossibile!” disse Sephiroth, stupefatto “Come fai a essere così forte?”
“Te l’avevo detto che mi stavo solo riscaldando” rispose Nick e fece illuminare la sua spada.
Percependo il pericolo, Sephiroth si allontanò con lo Spirito e calò una rapida serie di fendenti che si abbatterono verso Nick che, senza battere ciglio, li bloccò e rispose con un fendente aereo.
Il generale riuscì a scansarlo, ma si ritrovò Nick davanti, pronto a colpirlo di nuovo.
Questa volta, però, il generale non si fece trovare impreparato e rispose all’attacco con due rapidi fendenti: uno parò il colpo, l’altro colpì Nick allo sterno.

 

Un fiotto di sangue uscì dalla bocca del Sun’s Warrior che abbassò la testa verso la ferita.
“E’ finita” disse Sephiroth trionfante “Mi hai deluso, Nick”.
“Uh Uh Uh!” rise Nick “Veramente sono io a dirlo” e sparì in una nuvola di fumo, rivelandosi essere una copia.
“Cosa?” fece stupito il generale.
Non ebbe il tempo di dire altro che vide Nick piombargli dall’alto e, con un fendente luminoso, tagliò la spada dell’avversario.
“NO! La mia spada” gridò il generale.
“Finalmente ti ho visto agitato” disse Nick illuminando nuovamente la sua spada “Adesso è davvero finita”.
“Non illuderti” ruggì il generale lanciandosi all’attacco a mani nude “Finirà solo quando uno dei due sarà morto”.
“In questo caso addio” disse Nick calando la spada che formò un colpo simile a un luminoso albero bianco a tre radici “FENDENTE DEL VHALALLA”.
L’attacco investì Sephiroth che, con un urlo, sparì lasciando solo la sua gemma.

 

Il Sun’s Warrior prese la gemma e sorrise: “Ora è finita!”
“Ottimo lavoro Nick” disse Alan.
“Grazie amico mio” rispose Nick ansimante “Alla fine il tuo consiglio mi ha salvato. Ora come faccio a togliermi quest’armatura di dosso? Devo assolutamente curare la ferita che ho al’addome”
“Non chiederlo a me: non so togliere una cosa simile” rispose l’angelo.
Stacca l’occhio e l’armatura sparirà” disse la voce di Odino.
“Odino?” fece Nick “Dove sei amico? Devo parlarti”.
Tutto a suo tempo, giovane eroe. Per il momento mi congedo. A presto” e la voce sparì di nuovo.
“Accidenti!” fece Nick e, preso il ciondolo, lo tolse dall’armatura, facendola magicamente sparire e curando la ferita.
“Niente male come trucco!” commentò Alan.
“Sì, hai ragione” disse Nick mentre fissò ciondolo “Grazie per il tuo aiuto, Luce” e lo rimise dentro il suo porta tutto.

 

“Sei stato grandioso Nick. Complimenti!” disse Kaeleena appena arrivata.
“Ti ringrazio amica mia” disse Nick voltandosi verso di lei “anche tu e i tuoi amici siete stati in gamba”.
“Ti ringrazio!” disse lei con un sorriso.
“Allora? Come hai fatto a portarteli dalla tua parte?” chiese il ragazzo.
“E’ un segreto!” rispose lei.
“Va bene!” disse lui “Almeno sai dirmi dove sono andati?”
“Avevo detto loro di andare a Konoha per aiutare i ragazzi, ma quando siamo arrivati, era già tutto finito; adesso ho detto loro di andare a riposare” rispose, poi il suo volto s’incupì “Piuttosto, c’è una cosa importante che devo dirti”.
“Non è necessario che tu parli” disse Nick abbassando gli occhi “Ho appena visto tutto con uno scanning mentale”.
“Me lo dovevo aspettare” disse lei senza alzare la testa “Che cosa facciamo?”
“Nulla” rispose Nick “Se quello che Yazoo ha detto è vero, li affronteremo e li sconfiggeremo di nuovo. Ringraziamo il cielo che Abominon non tornerà a perseguitarci”.
“Ma Nick” fece Kaeleena “Se Abhadon resusciterà i generali infernali sconfitti fin’ora, non ne verremo mai fuori”.
“A quanto ho capito, ha bisogno di tempo per fare questa manovra” disse Nick “Ciò che dobbiamo fare è essere più veloci di lui e sconfiggerlo prima che ci riesca”.
“La fai facile” fece la donna.
“Non lo è, ma possiamo solo sperare” poi le sorrise “Ora basta piangersi addosso: fammi un sorriso e poi torna dal tuo uomo”.

 

La donna lo guardò rossa in viso senza riuscire a spiccicare parola.
“Tranquilla, non lo dirò a nessuno” disse Nick con l’occhiolino “E poi è un ottimo partito: scommetto che tuo padre sarà contento di conoscerlo”.
“Sei tremendo!” disse la donna dopo un po’ “Beh Io vado. Se ti serve qualcosa, mi trovi in questa dimensione”.
“D’accordo!” rispose Nick.
Kaeleena recuperò il suo sorriso e, dopo averlo nuovamente salutato, sparì.
“Avanti, torniamo al villaggio” e si avviò.

 

 

 

Nella dimensione di Oblivion, lo scontro era stato seguito con attenzione da tutti i demoni infernali tramite una grandissima sfera.
“Che incapaci” disse un demone bianco “Se ci fossi stato io, li avrei spazzati via senza troppi complimenti”.
“Due generali infernali sono stati sconfitti e i piani del sommo Abhadon rivelati prima del tempo” fece un altro avvolto da un mantello “Meritano di restare morti per sempre”.
“Quei due hanno commesso un errore imperdonabile” disse un essere simile ad un rettile “Non mi riferisco al segreto che hanno rivelato, ma alla loro strategia di attacco; avrebbero dovuto attaccare quando erano separati. Si sono fregati con le loro mani.
Non è d’accordo sommo Abhadon?”.

 

La terribile entità primaria era rimasta in silenzio per tutto il tempo senza battere ciglio.
“Hai ragione Raptomort” disse poi l’entità “Quei due erano troppo sicuri di sé, ma non importa: ci hanno permesso di raccogliere nuove informazioni e quindi saranno perdonati. Tuttavia ciò che ha fatto Yazoo è imperdonabile e sarà Sephiroth stesso a rispondere quando verrà resuscitato e lo farà con gli interessi” e poi tacque.
“Non si preoccupi mio signore!” disse il demone incappucciato inginocchiatosi “Provvederò a rimediare all’errore commesso da Malfork e Sephiroth, distruggendo Nick e quei mocciosi”.
Abhadon fissò il demone che si era inginocchiato davanti a lui e poi disse: “Allora vai sesto generale infernale e portami le loro teste”.
“Sarà fatto!” disse il demone con un ghigno “Mi dia solo il tempo di organizzare i membri della mia armata e andrò a distruggerli tutti”.
“Attento a quello che fai amico” lo riprese Raptomort “Se li attaccherai quando sono insieme, rischierai di fare la stessa fine degli altri”.
“Ho già in mente un piano” rispose il sesto generale infernale “Aspetterò che tornino alle loro rispettive dimore e poi attaccherò”.
“Buona idea” commentò Raptomort “E come la metti con Kaeleena?”.
“Per lei ho già un bel programmino” rispose “Nessuno si salverà”.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Nick e i Sun’s Knights, dopo essersi ripresi, ricevono una visita inaspettata dai membri del team Fantasy che porteranno un regalo a tutti e nuove informazioni.
Nel frattempo il sesto generale infernale si prepara ad attaccare Kaeleena e i due membri di alba.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Visto che anche questo capitolo è particolarmente lungo, evito di mettere l’angolo dell’autore; vedrò di rifarmi al prossimo. Ciao.

 

Raptomort è un personaggio originale che farà la sua comparsa ufficiale solamente nella seconda stagione, ma verrà più volte citato.

 

L’occhio di Odino è ispirato a quello del cartone Gargoiles, solo che l’ho ridefinito con nuovi poteri.

 

La diablomanzia è un potere di cui solo i demoni più potenti sono dotati.
Esso consiste nel sigillare la vera forma e i poteri del demone all’interno della loro arma che prende il nome di Zampakutò e viene rilasciata pronunciando un comando e il suo nome.
L’anime che mi ha ispirato per questa particolare forma è quello di Bleach, anche se l’ho modificata a modo mio.

 

Alla prossima.

  
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