Chiedo umilmente perdono.
Chiedo veramente umilmente perdono. Sono una baka, lo so. Non aggiorno
da una vita.... perdonatemiiiiiiiiiii!!! Non è stata colpa
mia! Cioè si, è stata colpa mia, ma non tutta! Ho
avuto gli esami, poi la mancanza di ispirazione, la depressione
perchè non riuscivo più a scrivere nulla, un
mostro ha invaso la mia casa... A parte gli scherzi chiedo veramente
scusa a tutte le lettrici e a tutti i lettori, sperando di aver almeno
un pochino rimediato con questo capitolo.
Farò un
breve riassunto:
HInata, che aspetta
una bambina, incontra deidara, tobi e il resto dell' akatsuki. Va a
vivere con loro, che abitano tutti in due appartamenti separati all'
ultimo piano di un palazzo di Genova. Il padre del bambino, Naruto, che
le ha abbandonate, si presenta a casa del gruppo di amici che ospitano
Hinata con la pretesa, dopo essere stato rifiutato da sakura,
di portarla via con se. Viene candidamente gonfiato di botte e si
rivolge subito ad un avvocato, Orochimaru. Nel frattempo i nostri baldi
giovani partono per una vacanza all' Argentario.
Ok, mi sembra un
riassunto da soap opera, però mi rendo anche conto che dopo
tutto questo tempo forse ci vuole xD Ringrazio tutti voi che avete
recensito e aggiunto a preferite, seguite e da ricordare. Vi ringrazio
di cuore.
Mi scuso se in questo
capitolo non posso rispondere alle recensioni, spero comunque di
poterlo fare il prima possibile attraverso i messaggi di posta.
Grazie ancora!
E ora... buona
lettura!!! ^^
saku
ps: anche se non me le
merito, grazie tantissimo a chi vorrà lasciare recensioni
xD
La colazione era
pronta. Mitsuyu, in braccio ad Hinata, osservava
insistentemente Kakuzu che ricambiava lo sguardo curioso. La scena
sembrò molto comica alla mora che si fece scappare una
risatina
mentre sua figlia allungava un dito verso il ragazzo, come a volerlo
toccare.
Kakuzu, ancora
più incuriosito dal gesto, fece la stessa identica cosa.
Voleva proprio vedere come reagiva la piccola.
- E.T. telefono casa.
UAO! Il primo contatto tra Kakuzu e Mitsuyu. Molto E.T. Star Treckkiano
devo dire -
esordì
Hidan improvvisamente. Si appoggiò allo stipite
della porta con un sorrisetto divertito mentre l' altro ragazzo e la
bambina continuavano a scrutarsi.
- SCAPPA HIDAAAAN!!! -
Ad urlare fu Pein il
quale ricordò all'amico, con una
delicatezza degna di un leone che ti ruggisce nelle orecchie, che le
loro vite non erano in pericolo, peggio.
Se Sasori, Itachi e
Tobi fossero riusciti a prendere i due,
probabilmente li avrebbero torturati a vita. La cosa non allettava
particolarmente Pein il quale, con spirito di altruismo, prese hidan
per la maglia trascinandoselo dietro, uscendo da una porta sul retro.
Poco dopo fecero il loro ingresso i tre inseguitori i quali, incavolati
neri, urlarono un buongiorno lì per lì e
proseguirono la
caccia. In tutto quel finimondo rimanevano Kakuzu e la bambina intenti
nel loro primo contatto con le punte delle dita, hinata che
guardava i fuggiaschi stralunata e Zetsu, con Deidara, kisame
e
konan, entrati da poco, tutti e quattro seduti a tavolino
caduti
in un sonno profondo.
Nel frattempo nel
campeggio il caos regnava sovrano. Hidan e Pein avevano
"fortunatamente" raggiunto la spiaggia. Sempre se di fortuna si poteva
parlare dato che sasori, tobi e Itachi, neri all'inverosimile, avevano
preso il primo e lo avevano gettato in mare senza troppi complimenti
mentre il secondo sul bagniasciuga continuava la sua fuga. Ok, l'aveva
combinata grossa, ma che ci poteva fare? Lui era fatto così.
Si consolò
pensando alla sua Konan che lo aspettava al bungalow
preoccupata e che, vedendolo tornare distrutto, lo avrebbe abbracciato,
coccolato, rassicurato, vestita da scolaretta, con minigonna e
calze e... ok, stava fantasticando un po' troppo. Era meglio
pensare a scappare, anche perchè dubitava che la ragazza lo
avrebbe accolto davvero in quel modo.
Una mano appesa alla
caviglia lo ridestò dai suoi pensieri non proprio candidi.
- PAIN!!! MALEDETTO
BASTARDO! -
- Ma che ho
fattoooooo?-
domandò con
tono piagnucoloso il ragazzo
- cosa hai fatto? COSA
HAI FATTO? Ma vieni qui che te lo spiego! -
sasori aveva perso tutto il suo autocontrollo e si era
attaccato
anche lui alla caviglia del ragazzo.
- anche io! anche io! -
senza un motivo ben
preciso anche tobi, con uno slancio degno di un
tuffatore, si era lanciato verso il piede di pein, atterrando su itachi
e sasori e facendoli sprofondare nella sabbia.
La fine di Pein non fu
diversa da quella di Hidan: preso per braccia e
gambe si ritrovò lanciato in acqua mentre i tre ragazzi,
soddisfatti, se la ridevano di gusto.
-
ahahahahahahahahah...troppo divertente....ahahahah...e voi che fate?
ahahahah non sentite caldo anche voi? -
Sasori e Itachi non
fecero in tempo a girarsi che si ritrovarono anche loro in acqua.
Un urlo
echeggiò per la spiaggia:
- TOBIIIIIIIIII!
MALEDETTO TRADITOREEEEEEEEEE -
Mentre sulla spiaggia
trovava conclusione la guerra dei mondi, nella
piccola cucina di uno dei bungalow i restanti componenti della comitiva
erano dediti alle più svariate occupazioni: Deidara dormiva
con
la testa sul tavolo e con quel po' di bavetta dalla bocca che
non
guasta mai, Zetsu preparava la prima canna della giornata, Kakuzu, dopo
aver avuto un primo contatto con la bambina, si era dedicato
al
dialogo con la piccola, che lo guardava perplessa; Konan invece cercava
di non sentire le urla che venivano da fuori, causate ovviamente dai
suoi amici e chiedeva a Kisame cosa avesse potuto provocare quel
finimondo e come facesse Deidara a dormire con tutto quel baccano.
Hinata invece cercava di trattenere una risatina divertita.
- Alla prima domanda
so risponderti: Hidan e Pein hanno combinato uno
dei loro soliti casini; alla seconda non so che dirti, Deidara oggi non
lo svegli nemmeno con le cannonate.
- Beato lui, io li
vorrei uccidere.
- Credo sia un
pensiero comune.
Concluse Kisame
tentando nuovamente di svegliare il biondino. Konan
decise che era arrivato il momento di dedicarsi a quella che sembrava
essere ormai la sua nipotina: Mitsuyu. Dopo averla con delicatezza
tolta dalle grinfie di Kakuzu si mise seduta su una sedia con la
piccola in braccio.
- Scusami Kakuzu, ma
ora la voglio tenere un po' io. Adorabile Mitsuyu,
adorabile, adorabile. Ma lo sai che la zia Konan ti vuole
veramente tanto bene?
- Anche a me vuoi bene
vero?
disse una voce alle
sue spalle, che la ragazza riconobbe subito. Pein.
- Forse.
Rispose con noncuranza
senza girarsi, sapendo perfettamente che con lui c'erano anche gli
altri quattro deficenti di turno.
- MITSUYUUUUUUUUUUUUUU
urlò il
ragazzo, vedendo la sua fidanzata con in braccio la
bambina. Fece per avvicinarsi, ma la porta si spalancò
nuovamente di botto.
- Buongiorno miei
adorati campeggiatori! E' il proprietario del campeggio che vi parla!
Un uomo si
presentò nel bungalow con indosso un costume intero
verde, come quelli che andavano di modo anni e anni prima. Tutti,
Deidara compreso, svegliato dal rumore della porta spalancata,
puntarono gli occhi su di lui.
"oh merda!"
pensarono contemporaneamente.
- Molti campeggiatori
mi hanno riferito di essere stati infastiditi
dalle vostre urla; lo so, la forza della giovinezza è
difficile
da trattenere, ma so che potete farcela e saprete regolare il vostro
flusso di vitalità nel migliore dei modi! ahahahaha
L' intero gruppo lo
guardò perplesso.
- Come prego?,
osò dire Sasori.
- Ops, forse non mi
sono spiegato nel migliore dei modi. In poche
parole cercate di fare un po' più piano sennò vi
alzò la quota del campeggio ahahahahah.
- Saremo
silenziosissimi, rispose Kakuzu con un sorriso raggiante.
- Perfetto! Miei baldi
giovani, se avete bisogno di qualcosa, Gai Maito è qui per
voi!! ahahahahaha
Concluse l' uomo.
Prima di uscire si avvicinò a Mitsuyu, ancora in braccio a
Konan.
- In questa bambina
sento scorrere una forza della giovinezza enorme. Diventerà
un genio.
- Speriamo - rispose
deidara
- La madre
è intelligentissima, ma col padre che si ritrova temo
per lei - aggiunse poi. Konan annuì, seguita a ruota da
tutti
gli altri.
- Ahahahahaha, suvvia!
Sarà bravissima, fortissima e molto sveglia, ahahaha.
- Bè...
grazie, rispose a quel punto Hinata.
Quella sera la cena fu
diversa dalle altre. Sotto la pressione costante
di Tobi, che aveva minacciato di buttarsi di sotto dal bungalow, tutti
si erano decisi ad organizzare un falò sulla spiaggia. Non
che gliene
fregasse effettivamente qualcosa del ragazzo, solo il piano contro
Naruto era chiuso dentro la sua testa e gli serviva ancora.
- Tobi, non ce ne
frega niente, disse con noncuranza Deidara.
- E' solo un metro e
mezzo di altezza, non ti succederà niente; ergo, puoi anche
buttarti di sotto,
aggiunse Itachi.
Kisame dietro di lui annuì.
- S-su ragazzi... non
d-dite queste cose, povero Tobi...
Hinata tentava
inutilmente di fermare il ragazzo mentre la piccola Mitsuyu, in braccio
a Konan, sbadigliava insonnolita.
- Allora mi butto di
testa! Ahahahah
- ... -
Quello era un
problema. Il piano contro Naruto...
- Va bene dai,
facciamo questo falò!
Disse
alla fine Pein, sconsolato, portando un braccio intorno alle spalle di
Konan. Nel frattempo il moretto aveva cominciato a saltellare per tutta
la stanza e a rotolarsi per terra dalla gioia, prendendo poi in pieno
la credenza.
- La testaaa....
si lamentò
ancora steso sul pavimento.
-
Ben ti sta. Comunque Konan, Pein, vi dovremmo fare una foto. Con
Mitsuyu in braccio e voi due così stretti sembrate una
coppia di
novelli sposi.
Affermò con
un sorrisetto malizioso Hidan, facendo arrossire Konan e mettendo in
imbarazzo Pein.
- ahahahahahah sono
arrossitiiiiii...
Un pugno in testa dato
da Kakuzu e Kisame contemporaneamente lo fece desistere dal parlare
oltre.
- Organizziamo questo
falò, forza.
Concluse Sasori,
cominciando a prendere gli stuini e qualche piatto.
Quando
arrivarono sulla spiaggia rimasero affascinati dalla bellezza della
luna riflessa sul mare. Non c'era nessuno e, eccetto per il leggero
sottofondo musicale proveniente dal campeggio e le piccole onde che
arrivavano a riva, il silenzio regnava sovrano.
- Che serata
fantastica. Perfetta per un falò ahahahaha
Gai Maito era apparso
dietro di loro con il suo sorriso smagliante che brillava anche alla
luce della luna.
- Divertitevi ragazzi,
che la forza della giovinezza sia con voi! ahahahahah
- Ehm... grazie,
risposero
quasi in coro, sconcertati da quell' improvvisa apparizione. Quando lo
videro allontanarsi tutto sorridente si guardarono sconcertati.
- Ma che amici ha
Anko?!
domandò
Hidan.
- Non so che dirti...
rispose Kakuzu
perplesso.
- Basta chiacchere,
coooomiiiiinciamooooo!!! Ahahahaha
Tobi nel frattempo,
euforico, aveva già steso almeno tre stuini e, incredibile
ma vero, aveva vicino a lui una pila di legna.
- Grande tobi!
Dopo
essersi organizzati si sistemarono tutti intorno al falò,
con la
piccola Mitsuyu che bofonchiava qualcosa in braccio a Pein.
- Guardatela!! La
piccola dello zio! Adorabileeee...
Nessuno rispose,
eccetto Hinata che si fece scappare una risatina.
- Ragazzi una
domanda.... abbiamo acceso il fuoco, ma... esattamente con cosa ceniamo?
- ... -
Silenzio di tomba.
- Ha pensato a tutto
il vostro unico...
- E meno male, il
mondo è salvo,
bofonchiò
Itachi.
- ...mitico,
inimitabile...
- E per fortuna.
- ... Tobiiiii!!
- Fantastico, cos' hai
in mente?
- Questa!
così
dicendo mostrò la sua fantastica canna da pesca.
- Bella idea, ma ho
come l' impressione che i pesci non abbocheranno perchè
glielo chiedi tu. Dovremo aspettare le ore.
- Invece no! Guardate
un po' qua!
Detto questo
spostò un asciugamano rivelando una scatola chiusa
ermeticamente.
- Non mi dire...
- Mentre oggi
pomeriggio dormivate come pigroni...
- siamo pigroni...
rispose con noncuranza
Zetsu.
- ... io mi sono dato
alla pesca. Ero sicuro che avreste ceduto all' idea del falò.
- Non ti facevo
così scaltro,
affermò
Kisame seriamente sorpreso.
- Vi ricordo che il
piano per distruggere sotto ogni punto di vista Naruto è mio,
disse il
ragazzo con uno sguardo fin troppo serio.
- Ma ora, bando alle
ciance, e pesce arrosto!
Concluse Zetsu
accendendo l' ennesima canna con il fuoco del falò.
Passarono
l' intera serata ingurgitando pesce a più non posso, con le
continue
lamentele di Deidara sulle continue canne dell' amico, che avrebbero
sicuramente dato fastidio alla bambina e, come ancora una volta
previsto da Tobi, bevendo a sazietà. Fu una delle notti
più belle della
loro vita, perfetta per far loro dimenticare, fin quando non fossero
tornati a casa, la brutta storia che li attendeva.
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