Ciao a tutti! Eccomi il settimo
capitolo, ormai alla fine manca poco, ma sembra che i problemi per la nostra
Ginevra e per Dave siamo appena iniziati… Cosa riserverà loro questo giorno di
primavera??
Ma prima di lasciarvi al capitolo, i
ringraziamenti:
ginny88:
ho letto anche Il mistero del naso!! E’
veramente molto carina!! Sei hai altre fic da consigliarmi dimmi, in questo
periodo sto cercando fic da leggere, ma non avendo molto tempo, non so da dove
cominciare… Aspetto il tuo commento a questo capitolo… Baci!
MiaBlack: il motivo
per cui Dave è stato bandito… Penso che verrà spiegato nel seguito di Attimi,
ma siccome non so ancora quando riuscirò a pubblicarlo, lo spiego, anche per le
altre persone che volessero saperlo... Quando è finita la guerra il Ministero
della Magia, per punire i seguaci di Voldemort ha deciso di relegarli nel mondo
che loro odiavano, cioè quello dei Babbani, senza poteri… Condannati a viver
con e come coloro che disprezzavano… Draco non era un Mangiamorte al momento
della caduta del Signore Oscuro (nella mia fic), ma è stato bandito ugualmente
dal mondo magico perché troppo legato a membri del gruppo (la sua famiglia) e
anche perché comunque aiutava questo gruppo… Ma diciamo che lui si è più che
altro auto-bandito dopo aver conosciuto dei ragazzi Babbani, come ha raccontato
nei capitoli precedenti a Ginny…
Spero di essere stata chiara, altrimenti
chiedi e chiedete pure!!
Come ho detto a ginny88 se avete fic da
consigliarmi fate pure!!
Buona lettura
Shadowlight
Capitolo Sette: In un giorno di primavera (Parte 1)
Aprile.
Il cielo era limpido, sgombro dalle nuvole grigie che lo avevano oppresso fino
a qualche giorno prima, era la giornata ideale per fare un bel pic-nic all’aria
aperta in uno dei tanti parchi londinesi. Ginny stava facendo colazione
leggendo distrattamente la Gazzetta del Profeta e cantando tra sé una canzone
di un nuovo gruppo musicale che stava spopolando tra i giovani maghi.
Luna
entrò nella cucina con la faccia di chi avrebbe voluto dormire ancora un po’
“Dove è Harry?” chiese sedendosi e appoggiando la testa al tavolo
“Questa
settimana faceva il turno di notte, dovrebbe essere ancora al lavoro, perché?”
rispose distratta Ginny
“Io
uccido quella civetta un giorno o l’altro” disse la ragazza prendendo un
biscotto “La notte non sta mai zitta e io non riesco a dormire… Perché Harry
non le lascia la finestra aperta? Ma tu non la senti?”
“Non
ci ho mai fatto caso, ma penso di avere fatto bene a scegliere la camera più
lontana da quella di Harry…” rispose la rossa sorridendo divertita “Comunque,
Hedwig a parte, con Harry come va?” chiese Ginny come se niente fosse
“Come
dovrebbe andare?” chiese Luna assonnata
“Io
non lo so, sei tu quella persa per Harry da anni…”
“Non
sono persa per Harry” si difese la ragazza facendo comparire una tazza di the
fumante con un gesto svogliato della bacchetta
“Mi
sembrava di aver capito il contrario” rispose noncurante Ginny tornando a
leggere la Gazzetta del Profeta
“Uff…”
sbuffò Luna “Non è colpa mia se quel ragazzo non capisce niente” sbottò più a
se stessa che a Ginny
“Cos’è
che non capisce?” chiese nuovamente interessata l’amica
Luna
rimase per un attimo assorta nei suoi pensieri fissando la tazza di the, come
se non avesse sentito la domanda di Ginevra, poi alzò lo sguardo e disse “Che
fai di bello oggi?”
“Non
so ancora, andrò da qualche parte con Dave” rispose Ginny capendo che l’amica
non le avrebbe detto più niente “Tu?”
“Hermione
mi aveva chiesto se andavo a fare un giro in centro con Ron e Harry, vedremmo
cosa dicono loro” rispose Luna alzandosi
“Se
andate a Diagon Alley mi prendi dei rotoli di pergamena che ho quasi finito la
mia scorta?”
Luna
fece un gesto con la mano per far capire a Ginny che aveva capito e si diresse
verso la sua camera, ma arrivata davanti alla porta di quella di Harry si
fermò. Era sicura di avere sentito un rumore. Senza pensarci e senza bussare
aprì la porta
“Scusami
Harry, ho sentito un rumore strano e volevo controllare che Hedwig non avesse
fatto cadere qualcosa… Non sapevo che fossi tornato” si affrettò a dire la
ragazza trovandosi davanti il moro in boxer
“Adesso
lo sai…” rispose arrossendo Harry vedendo che Luna non se n’andava
La
stanza non era molto illuminata a causa dei balconi semichiusi e quando Luna
chiuse la porta dietro di lei nella camera calò la penombra. La ragazza guardò
Harry che stava cercando un paio di pantaloni nel caos che regnava nel suo
armadio “Ti stavo cercando” disse avvicinandosi
“Ti
serviva qualcosa?” le chiese il ragazzo trovando quello che cercava e iniziando
a vestirsi
Luna
si avvicinò ulteriormente a Harry e si mise tra lui e l’armadio per impedirgli
di prender una maglia, faceva sempre così quando voleva essere sicura di essere
ascoltata. Harry si fermò e si mise a guardarla in modo che Luna continuasse il
suo discorso. Non sapeva perché, ma la trovava terribilmente carina con quella
camicia da notte rosa, i capelli biondi sciolti sulle spalle…
“Quella
civetta…” iniziò la ragazza, ma si fermò subito attratta più dal corpo del
ragazzo che da quello che voleva dirgli “… io non…” Cavoli, era veramente
carino…
“Tu
non?” chiese Harry che altrettanto non riusciva a staccarle gli occhi di dosso
Luna
guardò Harry negli occhi mentre lui le accarezzava i lunghi capelli biondi “Al
diavolo quella civetta…” disse in un sussurro mentre Harry si avvicinava per
baciarla
Harry
l’attirò a sé e la baciò con sempre maggior passione…
“Hai
visto” sussurrò Luna qualche attimo dopo guardandolo negli occhi “Hai fatto il
primo passo”
“Non
è vero, il primo passo l’hai fatto tu quella sera” rispose Harry lasciando
andare l’imbarazzo iniziale e iniziando a baciarla sul collo
“Quella
era solo una provocazione” rispose Luna irrigidendosi per un attimo
“Qualcosa
non va?” chiese Harry spostandosi leggermente
“Mi
fai il solletico” rispose Luna sorridendo
“Scusami…”
si scusò tornando a baciarla sulle labbra, ma la ragazza lo fermò
“Lo
trovo terribilmente eccitante” mormorò la ragazza sorridendo maliziosamente
Harry
rispose al sorriso e prese in braccio la ragazza che si mise a ridere
“Harry…”
lo richiamò dolcemente mentre il ragazzo la posava sul letto e iniziava a
toglierle la camicia da notte rosa “Harry! C’è Ginny in casa…”
“Ginny
non è una bambina…”
Ginevra
comparve pochi attimi dopo nell’appartamento di Dave sorridendo tra sé
“Ginevra!
Sei in anticipo, non dovevamo vederci fra un’ora?” chiese stupito Dave uscendo
dal bagno con addosso solo un asciugamano sui fianchi. Doveva farci l’abitudine
a vedersela comparire davanti in quel modo…
“C’è
stato un piccolo contrattempo… Penso che Harry e Luna abbiano finalmente capito
che sono innamorati uno dell’altra. Luna è sparita nella camera di Harry e non
sembrava stessero parlando…” iniziò a spiegare Ginny dopo aver baciato
dolcemente Dave
“Non
voglio sentire i particolari Ginevra!” esclamò Dave coprendosi le orecchie
“Non
preoccuparti, me ne sono andata prima che i particolari interessanti
iniziassero, non lì volevo sentire nemmeno io…” si difese Ginny seguendo Dave
in camera
“Cambiando
argomento, visto che è una bella giornata avevo pensato che potremmo fare un
pic-nic se ti va” propose Dave iniziando a vestirsi
“Oh,
certo, un bel pic-nic romantico, ci avevo pensato anch’io… Però prima avevo
pensato di fare un’altra cosa…” disse la ragazza in tono allusivo
“Cosa?”
chiese distratto Dave
Ginny
si avvicinò al ragazzo e lo guardò maliziosa “Bhè, hai detto che siamo in
anticipo…”
“Tesoro…
Mi sono appena vestito…”
Ginny
lo spinse sul letto e si mise a cavalccioni sopra di lui “Non ti preoccupare,
non è un problema… Ci metto un attimo a toglierti i vestiti di dosso…” sussurrò
iniziando a baciandolo dolcemente
Hermione
e Luna stavano attraversando il parco decidendo dove andare a mangiare per
pranzo, mentre a poca distanza le seguivano Harry e Ron che, dietro qualche
dolce ricatto, avevano accettato di accompagnare le loro ragazze in quella
giornata di shopping
“Mi
chiedo perché non siamo rimasti a mangiare a Diagon Alley” stava sbuffando Ron
a Harry in modo che le due non potessero sentirlo
“Pensavo
di andare in quel ristorante italiano che abbiamo provato il mese scorso, cosa
ne dici?” propose Hermione
“Per
me va bene, è carino come posto” acconsentì la bionda
Le
due si voltarono per chiedere il parere dei maschi “Harry, ti va di andare al
ristorante italiano?” chiese Hermione al ragazzo
“Ok”
rispose il moro
“E
a te Ron?” Hermione attese la risposta, ma il ragazzo era distratto da qualcosa
“Ron, mi stai ascoltando?”
“Non
è Ginny quella?” chiese Ron indicando una coppia e andando verso di loro
“Adesso
farà una delle sue scenate…” disse Hermione seguendo Ron verso l’amica che
stava chiacchierando animatamente con un ragazzo biondo
“Ciao
Ginny” la salutò Ron
“Ron!
Cosa ci fai qui?” chiese Ginny salutando con la mano gli altri amici che si
stavano avvicinando
“Passeggiavo
per il parco e ti ho vista…” rispose il fratello “E lui è…” chiese squadrando
da cima a fondo il ragazzo
“Non
vorrai metterti a fare il geloso, vero?” chiese piano Hermione che si era
avvicinata
“Voglio
solo sapere chi è” ribatté Ron sulla difensiva
Ginny
e Dave si alzarono, il momento della verità era arrivato “Lui è Dave, ma non
penso che ci siano bisogno di presentazioni visto che in un certo senso lo
conoscete già”
“In
che senso?” chiese impaziente Ron cercando di sembrare tranquillo
“Non
riconosci nemmeno i vecchi compagni di scuola?” s’inserì nella conversazione Dave
“Mi conoscevate come Draco Malfoy…”
“Tu
sei Draco Malfoy” ripeté lentamente Ron “Ginny…”
“Ron
non cominciare a comportarti come il solito, attireresti l’attenzione!” lo
fermò Hermione prima di voltarsi verso Ginny “Ginny, lui è stato bandito, gli
sono stati tolti i poteri e non…”
“E
non si può uscire con persone normali?” chiese irritata Ginny
Hermione
scosse la testa “Non è questo… Rischi di essere bandita anche tu Ginny”