Romeo e....Giulietto?

di Nyla_Starlight
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Buonaseraaaa!! arieccomi qua! sono davvero contenta che sia piaciuta la scena hot dello scorso capitolo! ringrazio come sempre chi ha letto e chi ha recensito! con questo capitolo torniamo alle cose dementi e alla comicità...i nostri tre eroi vogliono andare a Como...Enjoy!


Nel frattempo a Como le cose non andavano proprio benissimo, nei giorni successivi all’arrivo della famiglia Capuleti, Billie aveva notato che Matthew girava spesso intorno a Dominic e questo non gli andava giù. Dominic era suo, non solo era un gran bel pezzo di ragazzo, ma aveva allevato suo figlio e gli voleva bene. Matthew non poteva portarglielo via. Quanto a Dominic, l’idea che qualcun altro, oltre Billie, gli riservasse attenzioni non poteva che fargli estremamente piacere, Jimmy invece si struggeva giorno e notte per il suo Mikey lontano, passava le giornare nel roseto della villa a pensare a quel ragazzo che gli aveva rubato il cuore.  La sera del nove aprile, Billie Joe stava camminando per i corridoi, attento ad ispezionare ogni angolo buio, da qualche tempo il gondoliere privato di Matthew gli tendeva degli agguati. Aspettava che si avvicinasse e saltava fuori da posti improbabili gridandogli di ricordarsi che sarebbe dovuto morire, rabbrividì al ricordo di quando l’aveva incontrato per la prima volta.
“ Era una giornata piuttosto soleggiata e Matt, avendo visto Billie Joe parecchio teso, aveva deciso di portarlo a fare un giro in gondola nel Bellamy Lake. Mentre scendevano le scalette per arrivare al piccolo molo sbrilluccicoso , Matt raccontava di come aveva rubato quella gondola a Venezia e l’aveva ricoperta di glitter. Quando finalmente erano giunti  al molo li aveva accolti un losco figuro con l’espressione da idiota. Aveva fatto  una risata molto simile a quella di Matthew e disse teatralmente
- Prego! Salite a bordo! – aveva una voce nasale che Billie aveva trovato estremamente irritante.
- Gwazie, Luca, ti pwesento il mio amico Billie Joe  - il gondoliere aveva fatto  un inchino, ma
- Billie era convinto che stesse ridendo.
Durante il giretto in barca Matthew aveva chiesto a Billie come mai fossero andati a Como, e Billie aveva raccontato tutta la faccenda di suo figlio e di Mikey a Matthew, al che il gondoliere si era voltato e lo aveva fissato agghiacciato.
- TUUU cos’hai fatto tu?? Stai ostacolando la storia d’amore di tuo figlio!
- Coso non sono affari tuoi –  aveva ringhiato Billie
- Tu! Sto parlando con tu! Tu morirai per questo!”
Da quel momento il gondoliere sbucava da ogni angolino gridando “ tuuuuuu ricordati che devi morire” suo figlio e Dominic, non sapendo nulla, lo trovavano estremamente divertente. Billie era preso dai suoi pensieri quando….
- TUUUU STO PARLANDO CON TU!!! RICORDATI CHE DEVI MORIRE
- Basta!!! Hai rotto le palle – urlò di rimando mentre suo figlio e Dominic erano piegati in due dalle risate.
- E voi cosa ridete e soprattutto che ci fate in piedi a quest’ora?
- Jimmy non riusciva a dormire e mi ha chiesto se voglio andare a fare una passeggiata nei giardini – spiegò Dominic posando una mano sulla spalla di Jimmy con fare…materno?
Billie si commosse nel vedere quanto Dominic corrispondesse al suo ideale di moglie e madre per suo figlio.
- E’ inutile che fai il tenerone! Tanto devi morire! – disse Luca rovinando l’atmosfera e guadagnandosi un’occhiataccia da Billie.
- Vado nella mia stanza prima che lo uccido – disse il Capuleti girando sui tacchi e sparendo per il lungo corridoio.
Intanto Dominic, Luca e Jimmy ridevano mentre andavano nei giardini.
- Come mai tuo padre ha così paura della morte? Sa che finirà all’inferno perché ha la coscienza sporca? – chiese Luca
- Di cosa parli? – domandò Jimmy
- Del fatto che non ti lascia amare liberamente il figlio dei Montecchi – Jimmy si aprì in un sorriso
- Sei dalla mia parte anche tu?
- E certo! Tu lo ami! – Dominic guardò teneramente il ragazzo sorridere e illuminarsi e fissò il cielo. In quel momento vide una stella cadente e chiuse gli occhi, desiderando ardentemente che le cose per Jimmy andassero bene.


La mattina dopo Mikey andò a svegliare gli altri due anche se quando entrò in camera del fratello stava per ripensarci e partire da solo. I due ragazzi stavano dormendo insieme Gerard era supino e Frank stava raggomitolato sul suo petto con un’espressione felice. Non voleva svegliarli e rovinare quell’atmosfera, ma doveva. Li chiamò piano ma non sentirono, così urlò, Frank si spaventò e si strinse a suo fratello che lo abbracciò con fare protettivo.
- COSI’ LO SPAVENTI! – gli urlò contro
- NON E’ UN BAMBINO DI TRE ANNI CHE HA PAURA DELL’ASPIRAPOLVERE!!!!
- E’ uguale dormiva lo hai spaventato – Poi si rivolse a Frank – Amore tutto bene?
Il piccino annuì e si mise seduto gemendo.
- Che succede? – chiese Mikey
- Tuo fratello non si è regolato – così dicendo si alzò a fatica ed andò in bagno.
Poco dopo si ritrovarono tutti all’ingresso, Gerard vestito di nero, portava una tracolla nera e l’album da disegno in mano, Frank una maglietta a maniche corte e i jeans strappati, aveva uno zaino su una spalla e la chitarra sull’altra. Mikey li guardò sconcertato.
- Non andiamo a fare una scampagnata
- Va be’ ma dovremmo pur fare qualcosa in treno – disse Gerard
- Ma quale treno? Andiamo in bici!!! – i due lo fissarono come se fosse pazzo, in quel momento arrivò Helena.
- Dov’è che andate così presto? – Mikey si avvicinò all’orecchio della nonna e le sussurrò.
- Andiamo a Como a rapire Jimmy, ma mi raccomando acqua in bocca perché tu non devi saperlo.
Helena sospirò rassegnata
- Tranquillo, terrò il segreto, posso sapere però dove andate a prendere il treno?
- No ma non andiamo col treno, andiamo in bici, ora andiamo dal suoro a prenderne altre due. Frank ha già la sua rosa.
Helena si passò una mano sul viso e augurò buona fortuna  a Frank e Gerard.
Poco dopo i tre erano in canonica a prendere le biciclette, Don Matteo suggerì a Chris di accompagnarli ed infatti il ragazzo si unì a loro. Non era neanche un’ora che pedalavano e Frank già aveva iniziato a rompere, una volta aveva sete, un’altra volta fame, poi voleva un bacio. Quando finalmente sembrava andare tutto bene, Frank si avvicinò a Gerard
- Gerard io…ehm…devo fare pipì
- Eh no! Frank basta! Tienitela  sono stufo di perdere tempo per te! Sei peggio di un neonato! – disse Mikey infuriato
- La faccio addosso a te se non mi fai fermare!
- No Frank! Non ti faccio fermare! – Gerard stava guardando male suo fratello, mentre Chris pensava ad un modo per trovare un compromesso.
- MA IO DEVO FARLA! – vedendo che il piccoletto si stava innervosendo, Gerard frenò la bicicletta invitando Chris a fare lo stesso. Scese ed andò da Frank che si lamentava poco lontano. Gli diede un bacio e lo portò in mezzo agli alberi con se. Dopo parecchio tempo tornarono sul sentiero e ricominciarono a pedalare. Verso sera arrivarono a Como. Appena entrarono nella città furono bloccati dal passaggio di una banda. Erano tutti vestiti di nero e suonavano una musica allegra. C’era un solo batterista, lo notarono subito perché era l’unico. Era biondo e robusto ed aveva un’espressione concentrata che fece ridere Frank. Improvvisamente Gerard si voltò verso gli altri e disse.
- Sapete, quando ero un giovane ragazzo mio padre mi portò in città per vedere una banda che marciava, mi disse “ figlio! Quando crescerai vorresti essere il Salvatore degli afflitti, degli sconfitti e dei dannati?" mi disse: "li sconfiggerai, i tuoi demoni? e tutti i non-credenti, i piani che hanno fatto? perchè un giorno ti lascerò un fantasma che ti guidi durante l'estate per unirti alla Parata Nera
- La..Parata Nera? – chiese Chris
- Sì! La morte! Ci ho anche scritto una poesia, è qui sul blocco, magari un giorno di questi ve la faccio leggere.
- Sì perché no!
- Ehi! Perché papa’ voleva che tu fossi il salvatore? Siamo in due! – disse Mikey
Perché io sono più bello! – rispose Gerard
- Nono! Adesso mi sente! – Mikey prese il cellulare e telefonò al padre, che non viveva a Verona con loro per motivi di lavoro.
- Pronto?
- Papa’? sono Mikey!
- Ciao figliolo!
- No! io non voglio essere tuo figlio! Perché Gerard deve essere il salvatore dei dannati e io no?
- perché non hai portato anche me a vedere la banda che marciava? E poi quando è successo?
- Ma….ma non saprei….non ricordo di preciso….
- Be’ non si fa così! – disse chiudendo la chiamata!
- Tu sei scemo! – fece Gerard.
Aspettarono che la banda fu passata, per addentrarsi nella città e trovare un albergo. Lo trovarono poco distante da dov’erano. Entrarono e un ragazzo riccio riccio alla reception li accolse con un sorriso.
- cosa posso fare per voi?
- Vorremmo due stanze doppie – disse Chris, il ragazzo riccio sorrise e porse loro le chiavi. Salirono insieme le scale e dopo essersi augurati la buonanotte, si dileguarono nelle loro stanze.


eccoci alla fine di questo capitolo!! spero vi piaccia, posterò il prossimo o sabato sera o domenica mattica così colgo l'occasione e vi faccio li auguri di pasqua!
- Nyla-




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