Eccomi qua con il nuovo capitolo con un giorno in
anticipo… questo perché domani non se ho avrò tempo per farlo, quindi lo faccio
oggi per evitare di non farlo… Questo è il penultimo capitolo, la prossima
settimana ci sarà l’ultimo capitolo di questa storia… Siamo già alla fine, che
triste… Ora i commenti:
ginny88/Tommine: Ecco il seguito del
capitolo… spero che ti piaccia, è il penultimo della fic, quindi voglio un
bellissimo commento!!! JJJ Leggerò appena finisco gli
esami la fic I belong to you… Ciao!!
MiaBlack: Ginny rischia di essere
bandita perché potrebbe essere accusata di ‘associazione a delinquere’… O una
cosa del genere… Ma ci saranno ben altri problemi per lei…
Lucyfer: Ecco il continuo, quindi non
mi andare in crisi… questa fic potresti averla già letta quando l’ho pubblicata
su ff.it o quando avevo iniziata a pubblicarla qui, ma poi non avevo mai
finito… Questa volta invece siamo quasi alla fine!!
Vi lascio al capitolo!!
Un bacio a tutti!
Shadowlight
Capitolo Otto: In un giorno di primavera (Parte 2)
Hermione
scosse la testa “Non è questo… Rischi di essere bandita anche tu Ginny”
Ginny
si voltò incredula verso Harry
“C’è
una legge che lo dice, ma non è mai stata applicata” spiegò il ragazzo
“Ma
solo perché nessuno è stato trovato in compagnia di una persona bandita, di
persone come lui” aggiunse Ron guardando la sorella “Ma cosa ti salta in mente
Ginny?”
“Sono
innamorata di Dave…” iniziò a difendersi Ginny, ma Ron l’interruppe
“E’
Draco Malfoy Ginny, come puoi essere innamorata di lui dopo tutto quello che ha
fatto?” chiese il ragazzo
“Non
mi interessa chi era, io sto con lui adesso e adesso è una persona diversa”
urlò Ginny “Perché non la smetti di trattarmi come se fossi una bambina di
dieci anni facendo scappare tutti i miei ragazzi, controllando ogni mio
movimento? Ho ventiquattro anni, posso fare quello che voglio della mia vita!”
Finalmente
l’aveva detto, adesso si sentiva più leggera, ma sapeva che non avrebbe potuto
reggere quella situazione un secondo di più e, noncurante dei Babbani che
affollavano il parco in quel giorno di primavera, scomparve nel nulla.
Dave
aveva guardato la scena in silenzio, senza osare intervenire in quel litigio
per non peggiorare la situazione e con mille domande gli ronzavano in testa. Si
guardò attorno, davanti a lui le quattro persone che avevano reso impossibili i
suoi ultimi anni di scuola. Si sentì in trappola e pensò che fosse meglio
andarsene
“Dove
vai Malfoy?” chiese Ron fermandolo
Il
ragazzo si voltò “McCoy, non Malfoy” disse semplicemente mantenendo la calma
“Per
me sarai sempre un Malfoy, un lurido e perfido Malfoy. Mia sorella non era mai
stata così prima di incontrare te, combini sempre e solo guai con la tua
arroganza” lo accusò ingiustamente Ron
Dave
lo guardò con aria di sfida “Io non ho mai imposto nulla a Ginevra. Le sue
scelte le ha fatte da sola: ha scelto lei di venire al suo compleanno con me
invece di venire al vostro party e ha scelto lei di tornare da me dopo aver
scoperto chi ero. Io non l’ho mai costretta a fare nulla contro la sua volontà.
Quindi non accusarmi di cose che non ho fatto”
Ron
rimase in silenzio per un attimo sostenendo lo sguardo dell’altro carico di
rabbia “Se le farai del male dovrai vedertela con me”
“Non
sono così incosciente da mettermi contro una persona armata di bacchetta,
nemmeno se fosse Ginevra”
“Sei
diventato un codardo Malfoy?” chiese Ron sorridendo beffardo
“Semplicemente
tengo alla mia vita. E ora, se vuoi scusarmi, visto che hai appena fatto
scappare la mia ragazza, vorrei andarla a cercare” concluse Dave allontanandosi
da gruppetto
Mille
domande gli frullavano in testa e non sapeva come trovare una risposta.
Attraversò il parco velocemente e si diresse alla fermata della metropolitana
più vicina, ma prima che potesse iniziare a scendere le scale qualcuno lo fermò
“Tu
sai dov’è Ginny, vero?” gli chiese Luna Lovegood guardandolo con i suoi occhi
grandi
“Spero
di sì” rispose sospettoso Dave “Perché?”
“Non
mi interessa chi eri, Ginny mi ha parlato moltissimo di Dave McCoy e, al
contrario di Ron, sono veramente convinta che tu sia cambiato. Sono dalla
vostra parte, se è questo che ti preoccupa” spiegò velocemente Luna notando la
diffidenza del ragazzo
“Perché
vuoi sapere dove è Ginevra?” chiese più tranquillo Dave
“Voglio
parlarle anche solo per un attimo… Voglio sapere come sta”
“Penso
e spero che sia andata a casa mia. Vieni con me?” chiese Dave indicando la
metropolitana. Avrebbe voluto rimanere solo con Ginevra, ma forse lei aveva
bisogno di un’amica con cui parlare, di una persona come lei, una strega
“Sì,
mi piace prendere il treno” esclamò entusiasta la ragazza iniziando a scendere
le scale
“Luna,
aspettami” la rincorse Dave facendosi largo tra la folla
I
due salirono sul primo treno che arrivò e riuscirono a trovare due posti vuoti
vicini
“Così
stai con Harry” chiese Dave mentre Luna non la smetteva di guardarsi attorno
“Oh,
bhè… Ma tu come lo sai?” chiese sospettosa la ragazza
“Ginevra
questa mattina mi ha detto che siete spariti nella camera di Harry…” spiegò il
ragazzo in tono illusorio
“Ma
che pettegola…”
“Era
così felice per voi che non è riuscita a trattenersi…” aggiunse per
giustificarla “Spero che sia a casa, altrimenti non saprei dove cercarla”
aggiunse con tono più triste
“Vedrai
che andrà tutto bene…” gli rispose Luna sorridendo incorraggiante
Il
viaggio non fu molto lungo. Dave disse che Luna poteva prendersi tutto il tempo
che voleva
“Non
preoccuparti, mezz’oretta sarà più che sufficiente” rispose Luna stupida da
quel ragazzo che non ricordava certo per i suoi modi gentili
Fu
un sollievo per entrambi trovare Ginevra rannicchiata sul divano che fissava il
vuoto davanti a sé. Come promesso Dave lasciò le due ragazze da sole
“Luna…”
esclamò Ginny tra le lacrime abbracciando l’amica “Come sei arrivata qui?”
“Mi
ha accompagnato Dave, ha detto che ritorna tra mezz’ora, così se vuoi possiamo
parlare con calma” spiegò Luna sedendosi sul divano accanto all’amica
“E’
un tesoro…”
“Ed
è anche molto più carino e gentile di come lo ricordavo! È davvero cambiato…”
disse Luna riuscendo a far sorridere l’amica
“Io
non posso lasciarlo Luna…”
“Non
lo devi lasciare Ginny, nessuno ti ha detto di farlo”
“Ma
c’è quella legge… Se mi scoprono verrò bandita… Eppure non posso stare senza
Dave…”
“Ascoltami,
Ron ti vuole bene, lo so, è un po’ opprimente alle volte, ma lui non permetterà
mai che tu venga bandita… E nemmeno Harry e Hermione lo permetteranno…” la
rassicurò l’amica
“Per
quanto Harry e Ron siano due auror molto influenti non possono mettersi contro
una legge” ribatté Ginny affranta
Luna
osservò l’amica per un attimo “Non devi preoccuparti, si sistemerà tutto… Ci
sarà sicuramente una soluzione, vedrai… L’amore vince sempre…”
Ginny
cercò di farsi travolgere dalla speranza dell’amica, ma nel suo cuore non
riusciva a vedere una soluzione “Io non so cosa fare Luna, sono così confusa…”
Il
silenzio regnava nel piccolo appartamento. Sembrava che nessuno dei due volesse
parlare, entrambi immersi nei loro pensieri. Ma c’erano tante cose da dire e
finalmente uno dei due ruppe la quiete che si era creata
“Spero
che mio fratello non ti abbia fatto niente di male dopo che me ne sono andata”
disse Ginevra con la testa appoggiata alle gambe di Dave
“Sono
sopravvissuto” rispose il ragazzo
Il
suo volto era triste mentre il silenzio calava nuovamente tra i due
“Ginevra”
“Sì?”
rispose la ragazza voltandosi verso il ragazzo
“Oggi
avevo una proposta da farti… Tempo fa, prima che ci conoscessimo, allo studio
dove lavoro mi avevano chiesto se volevo partecipare a un periodo di
praticantato in un altro studio della compagnia e io avevo accettato. Era una
grande occasione per dimostrare le mie capacità… La settimana scorsa mi hanno
comunicato che sono stato scelto per andare sei mesi nella sede centrale dello
studio per cui lavoro, a New York… Volevo proporti di venire con me, ma ora non
posso più farlo” spiegò il ragazzo
“Volevi
portarmi in America con te?” chiese Ginny stupita “E cosa vuol dire che adesso
non puoi più farlo?”
“Se
tu venissi con me verresti bandita, dovresti rinunciare al tuo mondo, alla tua
vita per me…” rispose il ragazzo senza guardarla in faccia
“Ma
io voglio stare con te, anche tu fai parte della mia vita…” disse in un
sussurro la ragazza mentre le lacrime ricominciavano a scendere sulle guance
arrossate
“No
Ginevra. Io ero un mago malvagio, io ho meritato di essere bandito, ho pagato
per il male che ho fatto, ma tu sei speciale, non hai mai fatto niente di male,
non meriteresti nemmeno di stare con uno come me! Sei ancora in tempo per
rimediare a tutta questa storia prima che loro ci scoprano e ti bandiscano…”
“Non
mi puoi chiedere di lasciarti Dave” disse Ginny alzandosi stupita
“Lo
faccio solo per il tuo bene… Mi piacerebbe che tu venissi con me, ma non posso
costringerti a rinunciare a tutto quello in cui credi, a tutte le persone a cui
vuoi bene…”
“Io
voglio bene anche a te, eppure a te mi chiedi di rinunciare”
“Io
sono una persona, quello è il mondo dove sei cresciuta Ginevra, dove c’è tutta
la tua vita, un mondo che non è facile da dimenticare… E questo te lo dico per
esperienza personale” Dave si avvicinò alla libreria e aprì un cassetto
prendendo due biglietti aerei “Avevo già preso i biglietti, ma non ti
permetterò di venire con me” aggiunse risoluto
“Sono io che decido della mia vita…” disse
Ginevra mentre le lacrime le scendevano dagli occhi “Almeno posso stare con te fino
al giorno della partenza?” gli chiese mentre la notte calava nella stanza e
Dave si avvicinava per baciarla…