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Autore: Shadowlight    09/02/2006    4 recensioni
Sono passati sei anni da quando la guerra è finita... Molte cose e persone sono cambiate, ma possono tornare nella nostra vita... E' solo questione di attimi... (pubblicavo questa storia con il nome di Fairlight... questa volta i capitoli ci saranno tutti!) please R&R
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua con il nuovo capitolo con un giorno in anticipo… questo perché domani non se ho avrò tempo per farlo, quindi lo fac

Eccomi qua con il nuovo capitolo con un giorno in anticipo… questo perché domani non se ho avrò tempo per farlo, quindi lo faccio oggi per evitare di non farlo… Questo è il penultimo capitolo, la prossima settimana ci sarà l’ultimo capitolo di questa storia… Siamo già alla fine, che triste… Ora i commenti:

ginny88/Tommine: Ecco il seguito del capitolo… spero che ti piaccia, è il penultimo della fic, quindi voglio un bellissimo commento!!! JJJ Leggerò appena finisco gli esami la fic I belong to you… Ciao!!

MiaBlack: Ginny rischia di essere bandita perché potrebbe essere accusata di ‘associazione a delinquere’… O una cosa del genere… Ma ci saranno ben altri problemi per lei…

Lucyfer: Ecco il continuo, quindi non mi andare in crisi… questa fic potresti averla già letta quando l’ho pubblicata su ff.it o quando avevo iniziata a pubblicarla qui, ma poi non avevo mai finito… Questa volta invece siamo quasi alla fine!!

Vi lascio al capitolo!!

Un bacio a tutti!

Shadowlight

 

Capitolo Otto:   In un giorno di primavera (Parte 2)

 

Hermione scosse la testa “Non è questo… Rischi di essere bandita anche tu Ginny”

Ginny si voltò incredula verso Harry

“C’è una legge che lo dice, ma non è mai stata applicata” spiegò il ragazzo

“Ma solo perché nessuno è stato trovato in compagnia di una persona bandita, di persone come lui” aggiunse Ron guardando la sorella “Ma cosa ti salta in mente Ginny?”

“Sono innamorata di Dave…” iniziò a difendersi Ginny, ma Ron l’interruppe

“E’ Draco Malfoy Ginny, come puoi essere innamorata di lui dopo tutto quello che ha fatto?” chiese il ragazzo

“Non mi interessa chi era, io sto con lui adesso e adesso è una persona diversa” urlò Ginny “Perché non la smetti di trattarmi come se fossi una bambina di dieci anni facendo scappare tutti i miei ragazzi, controllando ogni mio movimento? Ho ventiquattro anni, posso fare quello che voglio della mia vita!”

Finalmente l’aveva detto, adesso si sentiva più leggera, ma sapeva che non avrebbe potuto reggere quella situazione un secondo di più e, noncurante dei Babbani che affollavano il parco in quel giorno di primavera, scomparve nel nulla.

Dave aveva guardato la scena in silenzio, senza osare intervenire in quel litigio per non peggiorare la situazione e con mille domande gli ronzavano in testa. Si guardò attorno, davanti a lui le quattro persone che avevano reso impossibili i suoi ultimi anni di scuola. Si sentì in trappola e pensò che fosse meglio andarsene

“Dove vai Malfoy?” chiese Ron fermandolo

Il ragazzo si voltò “McCoy, non Malfoy” disse semplicemente mantenendo la calma

“Per me sarai sempre un Malfoy, un lurido e perfido Malfoy. Mia sorella non era mai stata così prima di incontrare te, combini sempre e solo guai con la tua arroganza” lo accusò ingiustamente Ron

Dave lo guardò con aria di sfida “Io non ho mai imposto nulla a Ginevra. Le sue scelte le ha fatte da sola: ha scelto lei di venire al suo compleanno con me invece di venire al vostro party e ha scelto lei di tornare da me dopo aver scoperto chi ero. Io non l’ho mai costretta a fare nulla contro la sua volontà. Quindi non accusarmi di cose che non ho fatto”

Ron rimase in silenzio per un attimo sostenendo lo sguardo dell’altro carico di rabbia “Se le farai del male dovrai vedertela con me”

“Non sono così incosciente da mettermi contro una persona armata di bacchetta, nemmeno se fosse Ginevra”

“Sei diventato un codardo Malfoy?” chiese Ron sorridendo beffardo

“Semplicemente tengo alla mia vita. E ora, se vuoi scusarmi, visto che hai appena fatto scappare la mia ragazza, vorrei andarla a cercare” concluse Dave allontanandosi da gruppetto

 

Mille domande gli frullavano in testa e non sapeva come trovare una risposta. Attraversò il parco velocemente e si diresse alla fermata della metropolitana più vicina, ma prima che potesse iniziare a scendere le scale qualcuno lo fermò

“Tu sai dov’è Ginny, vero?” gli chiese Luna Lovegood guardandolo con i suoi occhi grandi

“Spero di sì” rispose sospettoso Dave “Perché?”

“Non mi interessa chi eri, Ginny mi ha parlato moltissimo di Dave McCoy e, al contrario di Ron, sono veramente convinta che tu sia cambiato. Sono dalla vostra parte, se è questo che ti preoccupa” spiegò velocemente Luna notando la diffidenza del ragazzo

“Perché vuoi sapere dove è Ginevra?” chiese più tranquillo Dave

“Voglio parlarle anche solo per un attimo… Voglio sapere come sta”

“Penso e spero che sia andata a casa mia. Vieni con me?” chiese Dave indicando la metropolitana. Avrebbe voluto rimanere solo con Ginevra, ma forse lei aveva bisogno di un’amica con cui parlare, di una persona come lei, una strega

“Sì, mi piace prendere il treno” esclamò entusiasta la ragazza iniziando a scendere le scale

“Luna, aspettami” la rincorse Dave facendosi largo tra la folla

I due salirono sul primo treno che arrivò e riuscirono a trovare due posti vuoti vicini

“Così stai con Harry” chiese Dave mentre Luna non la smetteva di guardarsi attorno

“Oh, bhè… Ma tu come lo sai?” chiese sospettosa la ragazza

“Ginevra questa mattina mi ha detto che siete spariti nella camera di Harry…” spiegò il ragazzo in tono illusorio

“Ma che pettegola…”

“Era così felice per voi che non è riuscita a trattenersi…” aggiunse per giustificarla “Spero che sia a casa, altrimenti non saprei dove cercarla” aggiunse con tono più triste

“Vedrai che andrà tutto bene…” gli rispose Luna sorridendo incorraggiante

Il viaggio non fu molto lungo. Dave disse che Luna poteva prendersi tutto il tempo che voleva

“Non preoccuparti, mezz’oretta sarà più che sufficiente” rispose Luna stupida da quel ragazzo che non ricordava certo per i suoi modi gentili

Fu un sollievo per entrambi trovare Ginevra rannicchiata sul divano che fissava il vuoto davanti a sé. Come promesso Dave lasciò le due ragazze da sole

“Luna…” esclamò Ginny tra le lacrime abbracciando l’amica “Come sei arrivata qui?”

“Mi ha accompagnato Dave, ha detto che ritorna tra mezz’ora, così se vuoi possiamo parlare con calma” spiegò Luna sedendosi sul divano accanto all’amica

“E’ un tesoro…”

“Ed è anche molto più carino e gentile di come lo ricordavo! È davvero cambiato…” disse Luna riuscendo a far sorridere l’amica

“Io non posso lasciarlo Luna…”

“Non lo devi lasciare Ginny, nessuno ti ha detto di farlo”

“Ma c’è quella legge… Se mi scoprono verrò bandita… Eppure non posso stare senza Dave…”

“Ascoltami, Ron ti vuole bene, lo so, è un po’ opprimente alle volte, ma lui non permetterà mai che tu venga bandita… E nemmeno Harry e Hermione lo permetteranno…” la rassicurò l’amica

“Per quanto Harry e Ron siano due auror molto influenti non possono mettersi contro una legge” ribatté Ginny affranta

Luna osservò l’amica per un attimo “Non devi preoccuparti, si sistemerà tutto… Ci sarà sicuramente una soluzione, vedrai… L’amore vince sempre…”

Ginny cercò di farsi travolgere dalla speranza dell’amica, ma nel suo cuore non riusciva a vedere una soluzione “Io non so cosa fare Luna, sono così confusa…”

 

Il silenzio regnava nel piccolo appartamento. Sembrava che nessuno dei due volesse parlare, entrambi immersi nei loro pensieri. Ma c’erano tante cose da dire e finalmente uno dei due ruppe la quiete che si era creata

“Spero che mio fratello non ti abbia fatto niente di male dopo che me ne sono andata” disse Ginevra con la testa appoggiata alle gambe di Dave

“Sono sopravvissuto” rispose il ragazzo

Il suo volto era triste mentre il silenzio calava nuovamente tra i due

“Ginevra”

“Sì?” rispose la ragazza voltandosi verso il ragazzo

“Oggi avevo una proposta da farti… Tempo fa, prima che ci conoscessimo, allo studio dove lavoro mi avevano chiesto se volevo partecipare a un periodo di praticantato in un altro studio della compagnia e io avevo accettato. Era una grande occasione per dimostrare le mie capacità… La settimana scorsa mi hanno comunicato che sono stato scelto per andare sei mesi nella sede centrale dello studio per cui lavoro, a New York… Volevo proporti di venire con me, ma ora non posso più farlo” spiegò il ragazzo

“Volevi portarmi in America con te?” chiese Ginny stupita “E cosa vuol dire che adesso non puoi più farlo?”

“Se tu venissi con me verresti bandita, dovresti rinunciare al tuo mondo, alla tua vita per me…” rispose il ragazzo senza guardarla in faccia

“Ma io voglio stare con te, anche tu fai parte della mia vita…” disse in un sussurro la ragazza mentre le lacrime ricominciavano a scendere sulle guance arrossate

“No Ginevra. Io ero un mago malvagio, io ho meritato di essere bandito, ho pagato per il male che ho fatto, ma tu sei speciale, non hai mai fatto niente di male, non meriteresti nemmeno di stare con uno come me! Sei ancora in tempo per rimediare a tutta questa storia prima che loro ci scoprano e ti bandiscano…”

“Non mi puoi chiedere di lasciarti Dave” disse Ginny alzandosi stupita

“Lo faccio solo per il tuo bene… Mi piacerebbe che tu venissi con me, ma non posso costringerti a rinunciare a tutto quello in cui credi, a tutte le persone a cui vuoi bene…”

“Io voglio bene anche a te, eppure a te mi chiedi di rinunciare”

“Io sono una persona, quello è il mondo dove sei cresciuta Ginevra, dove c’è tutta la tua vita, un mondo che non è facile da dimenticare… E questo te lo dico per esperienza personale” Dave si avvicinò alla libreria e aprì un cassetto prendendo due biglietti aerei “Avevo già preso i biglietti, ma non ti permetterò di venire con me” aggiunse risoluto

 “Sono io che decido della mia vita…” disse Ginevra mentre le lacrime le scendevano dagli occhi “Almeno posso stare con te fino al giorno della partenza?” gli chiese mentre la notte calava nella stanza e Dave si avvicinava per baciarla…

  
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