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Capitolo
4
L'orko
alla guida della lattina azzazzina osservava il campo di battaglia
dal piccolo spioncino del veicolo.
Aveva
fissato il suo bersaglio, lo Space Marine con l'artiglio del Fulmine,
sembrava stesse facendo molte vittime, e quindi andava fermato, cosi
aveva ordinato il possente Kapoguerra, ridacchiando si avvicinava
facendosi strada tra la battaglia.
A
quanto pareva il Marine non l'aveva notato, era l'occasione perfetta
per colpirlo e ucciderlo, quindi muovendo leve e pigiando bottoni,
alzò il braccio con la sega circolare svelando al sua
presenza
gridando a più non posso:
-WAAAAAAAAAGH!!-
Il
sergente Lorenzo si accorse del veicolo troppo tardi per poter parare
il colpo che stava per ricevere, quando vide la sua fine vicina, ecco
che il braccio con la sega circolare venne fermato da un altro
braccio molto più grosso.
Un
grosso artiglio corazzato spezzò l'arma della lattina
azzazzina e un
altro artiglio cinse il veicolo orkesco sollevandolo da terra e
schiacciandolo con facilità.
Dall'ammasso
di latta e metalli usci sangue alieno.
L'essere
che aveva compiuto tale gesto salvando cosi la vita al Marine biondo
era un grosso Dreadnought nero recante i simboli dei templari neri
buttava dietro di se il veicolo appena distrutto.
-Grazie
fratello ti devo la vita-
Disse
sorridendo il Sergente Lorenzo all'imponente veicolo, questi lo
guardo e rispose con voce profonda e robotica.
-L'Imperatore
ci protegge Fratello, uccidi gli Xeno, Morte Morte Morte-
E
voltandosi su se stesso incendiò degli Orki che lo stavano
caricando, mentre il biondo Marine affondava nuovamente il suo
artiglio fulmine nel corpo di un pelleverde
La
battaglia infuriava, gli orki caricavano senza tregua gli space
marine che combattevano, in modo eccelso. Pallottole dei fucili
requiem volavano nell'aria colpendo i nemici
.
In
lontananza, sulle alte mura della città, i Requiem Pesanti
scagliavano i proiettili esplosivi sugli orki, all'impatto questi
proiettili esplodevano portando via arti e penetrando i corpi deformi
dei nemici con velocità, causando dolore acuto.
I
due amici si ritrovarono a combattere schiena contro schiena, mentre
i loro seguiti ponevano fine a migliaia di vite, esultando ad ogni
uccisione e gettandosi nuovamente nella mischia con fervore sempre
più crescente.
-Mai
vista una battaglia cosi emozionante vero amico mio?-
Domandò
trà un uccisione e un'altra il sergente Fabrizio al proprio
amico
che finiva un orko, estraendo l'artiglio del fulmine dalla carne
morta e sparandogli in testa con la pistola al plasma
-Ne
abbiamo viste di migliori fidati-
Ridacchiò
il biondo Marine suscitando ilarità anche all'amico.
Voltandosi
i due osservarono in lontananza, ma in rapido avvicinamento un
possente Orko, armato con una grossa ascia a catena, ad ogni colpo
delle vite venivano spente, sulle spalle portava un lungo palo
appuntito, dove erano stati impalati un paio di orki, evidentemente
ribelli.
L'orko
era accompagnato da altri pelleverdi di elevata grandezza, armati con
dei grossi e rudimentali, martelli, si fiondavano sugli space marine
e sembravano pervasi da una frenesia che riduceva la sensazione di
dolore ed evitava la soppressione.
Dietro
a loro karri razziati, e skatole di morte, simili alle lattine
azzazzine ma molto più grandi.
-Bene
Lorenzo abbiamo qui il kapoguerra con il suo seguito di kapi che sono
davvero difficili da uccidere e poi veicoli di ogni genere e
potenza.-
L'amico
Sorridette.
-Adesso
si che si fa divertente la battaglia_
-Lo
hai detto Lorenzo, lo hai detto-
Mentre
Fabrizio alzava il Martello tuono, pronto ad incitare le truppe, ecco
che il comunicatore Vox gracchio e portò la voce del
Campione
dell'Imperatore.
-A
tutte le truppe impegnate nella battaglia, indietreggiare
tatticamente, per supporto di fanteria, ripeto, indietreggiare
tatticamente-
I
due si guardarono, e capendosi al volo gridarono l'ordine di
indietreggiamento presso il grande cancello della città, ora
completamente aperto.
Si
poteva intravedere il Campione dell'Imperatore, uccidere, assieme al
suo seguito, i poki orki che erano riusciti ad arrivare al Cancello
degli Angeli.
Una
volta in formazione i Templari neri attesero che gli ori si
avvicinassero ulteriormente prima di lanciarsi in una carica furiosa
tutti mossi da un unico grido di guerra.
-PER
L'IMPERATORE!-
Il
sergente Fabrizio con il suo seguito si abbatté su una parte
dell'ondata verde, i suoi Marine sfidavano i Kapi mentre lui si
fiondò su di un Karrorazziato colpendolo con il Martello
tuono, ad
ogni colpo dell'energia elettrica attraversava il veicolo, mandando
in tilt i comandi e paralizzandolo finché un colpo del
Marine non
raggiunse il serbatoio del veicolo facendolo da prima prendere a
fuoco e poi esplodere.
Il
sergente Lorenzo con i suoi Marine si fiondò su dei kapi
orki,
colpendoli con il suo Artiglio del fulmine, scosse di
elettricità di
altissimo voltaggio attraversavano l'essere, ma non sembrava
fermarlo, quindi combinando i colpi della pistola al plasma con
quelli dell'artiglio, riusci nell'ucciderne un paio.
Un
Adeptus Astartes piombò su di una grossa skatola di morte
con il
suo maglio potenziato, un grosso guanto ferrato capace di perforare
le armature più spesse, un'arma adatta ad abbattere un
veicolo, ad
ogni colpo il veicolo si paralizzava e il risultato arrivò
ben
presto, quando il Marine aprì un grosso buco nella lamina
arrugginita e sparò al orko che pilotava il veicolo.
Poi
danneggiando il Serbatoio lo fece esplodere.
Zpakkatezte
vide la sua waagh infrangersi sulle possenti difese degli Space
Marine come un onda su di uno scoglio, mentre alcuni Adeptus
Astartes distruggevano i suoi veicoli, altri piombavano dal cielo e
schiacciavano sotto il loro piedi anche i grandi Kapi.
Alzando
l'ascia provò l'ennesima volta a lanciare il suo grido di
guerra.
-WAAAAAAAAAAAGH!!!!
UCCIDETE L'OMI!-
Ma
come reazione vide uno Space Marine caricarlo a grande
velocità,
ecco quale sarebbe stato il suo trofeo da mettere sopra il palo del
Kapo.
Il
Campione dell'Imperatore incalzò il possente orko con la
Spada Nera,
il pelleverde parò il colpo con la grossa ascia e fendette
un colpo
con l'arma rombante.
Il
Marine schivò velocemente e fendette un colpo su di un
braccio della
creatura, tagliandolo di netto, grande fu l'urlo del Kapoguerra,
tanto che permise al Campione di conficcare la lama da parte a parte
nell'imponente corpo.
Ancora
un ruggito di Zpakkatezte che restitui il colpo all' Adeptus Astartes
con un pungo scaraventandolo lontano da lui, quindi voltandosi
verso le sue armate ordinò la ritirata.
Velocemente,
come erano arrivati ad attaccare la città, tanto velocemente
sparirono, l'ondata verde si era ritirata mettendo in evidenza la
vittoria schiacciante dei Templari neri, venne annunciata alle truppe
e al resto della città dal Campione dell'Imperatore che,
alzando la
spada al cielo, gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
-VITTORIAAAA!-
Il
boato degli Space Marine vittoriosi raggiunse gli orki in fuga.
Veggente
come aveva predetto gli scim-maigh hanno vinto contro gli orki,
possiamo procedere con il suo piano
Aveva
comunicato mentalmente un esploratore eldar, nascosto perfettamente
dietro un muro in città, alla veggente Yale che rispose
quasi
immediatamente.
Molto
bene esploratore, prima di tornare, tieni sotto controllo lo
scim-maigh a capo della guardi aimperiale, ho letto i suoi pensieri e
conva rancore nei riguardi degli guerrieri dalla nera armatura,
seguilo e riferiscimi ognu sua mossa.
L'esploratore
sorrise da sotto la maschera e caricandosi il suo fucile di
precisione alieno, sulle spalle rispose alla veggente, sparendo e
diventando un tutt'uno con l'ambiente
Sarà
fatto Veggente.
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