Quella
situazione sfiorava i limiti del ridicolo. Dio, lo squalo?! Mi stavano
prendendo per il culo?!
Ho
un ricordo nitido di quel che successe dopo che venisti da me.
Mi portasti in giardino,dove le altre ragazze mi lanciavano occhiatacce
inviperite, e
cominciasti a parlare di quello che avevi fatto in quei giorni, delle
canzoni che avevate modificato, di quello che Jimmy e Bonzo avevano
detto e fatto.
Quando ti chiesi di Jones mi sorridesti, dicendo che di lui non c'era
mai niente da dire, perchè era così assorbito dai suoi
complicati ragionamenti da sparire senza rendersene conto.
A me invece era sembrato solo timido: era arrossito e mi aveva chiesto
se mi ero bagnata, senza mai guardarmi in faccia.
In ogni caso, non rimasi troppo tempo a riflettere su John,
perchè ciò che mi raccontavi era molto più interessante.
Era buio pesto e mi aggrappavo al tuo braccio per non andare a sbattere
contro gli alberi, e tu ridevi quando inciampavo nelle radici sporgenti.
Non so per quanto camminammo, forse un quarto d'ora, finché non mi
fermasti.
Le luci della villa erano sparite, e non avevo la più pallida idea di
dove fossimo.
-Qua vicino c'è un lago, ti va di fare il bagno?- mi chiedesti.
Certo che mi andava, così mi portasti sulla riva oltre gli alberi e ci
spogliammo.
Mio Dio, certo che ero proprio incosciente da giovane! Non mi facevo
alcun tipo di problemi a togliermi i vestiti... o almeno non per te.
L'acqua era abbastanza fredda, sebbene avesse fatto caldo per tutto il
mese, e, immersa fino alle spalle, non riuscivo a vedere oltre il
reggiseno.
Ti tuffasti come un bambino, e vidi sparire in quelle acque scure i
tuoi capelli biondi.
Mi chiesi quante altre avessero visto la stessa scena, lì al lago.
Stranamente la cosa non mi diede molto fastidio, insomma, ero già
fortunata ad essere lì.
Decisi che invece di tormentarmi mi sarei goduta ogni momento con te,
senza mai fare scenate patetiche.
Però i secondi passavano, e tu non riaffioravi.
Cominciavo a preoccuparmi, finché non sentii l'acqua muoversi dietro di
me.
Ritornai
a riva per raggiungerti, e ti trovai con Jimmy, che se ne stava
sdraiato sulla sabbia con un braccio a coprirsi gli occhi.
Ti stava dicendo che "quella Mary"
lo stava spaventando.
Appena si accorse di me si zittì e si tirò su, ma avevo sentito tutto.
Jimmy mi ha sempre rinfacciato quello che dissi in quel momento.
-Sei il suo idolo, non puoi pretendere che stia calma quando sei a
pochi centimetri da lei!-
Se avessi saputo tutta la storia, e cioè che Mary lo aveva
chiamato circa venticinque volte per farsi invitare quella sera e che
aveva appena spintonato una ragazza perchè gli stava troppo vicina...
beh sarei stata zitta.
Ma non lo sapevo, e la difesi strenuamente.
Mary,
in fondo, era una delle mie migliori amiche, e sebbene avessi intuito
un qualcosa di esagerato nel suo interesse per mr. Page non mi era mai
passata per la mente l'idea che potesse essere... soffocante?
Ci
fu una lunga pausa, e cominciai a credere che il mio ardore stesse
diventando oltremodo imbarazzante, e tu di punto in bianco invitasti
Jimmy a nuotare con noi, e lui accettò.
A
ripensarci la presi molto bene, direi proprio che ne
fui entusiasta... diciamo che lo vidi come un'occasione per
conoscere meglio sia te che Jimmy.
Quel
ragazzo mi incuriosiva, aveva qualcosa... non so come definirlo. Come
qualcosa di familiare.
Avevo
comunque quella strana sensazione allo stomaco di quando si sa di aver
perso un'occasione unica, ma la scacciai subito e vi raggiunsi al largo.
Jimmy
era abbastanza cinico: criticava le groupies, il loro comportamento, e
non risparmiava frecciatine dirette a Mary e a me.
Tu mi
facevi l'occhiolino e ridevi, invitandomi a non accogliere la
provocazione.
Ad aggravare la situazione, arrivò subito un gruppetto di ragazze, che
cominciarono a strillare, si spogliarono -almeno io l'intimo ce l'avevo addosso-
e si gettarono in acqua.
Mentre ti circondavano, spruzzando acqua tra risate squillanti, non
sembrarono notare granché Jimmy, anche perchè si era
subito allontanato.
Osservavo
il vostro gruppetto con un sopracciglio alzato.
Alcune
di loro facevano finta di scappare, e tu le inseguivi e le afferravi.
Strillavano "Aah lo squalo!" e
si dimenavano nell'acqua come se fossero fuori di testa.
Quella situazione sfiorava i limiti del ridicolo. Dio, lo squalo?! Mi
stavano prendendo per il culo?!
So solo che è una vera fortuna che nessuno di noi tre sia annegato.
Alla
fine decisi di seguire Jimmy: ero contrariata e volevo chiedergli che
diamine avesse contro di me.
Lo ritrovai a galleggiare a pancia in su, ad occhi chiusi.
Gli
chiesi se avessi fatto qualcosa di male, ma nemmeno si voltò: rimase
lì, a fare il morto nell'acqua scura.
Decisi di non muovermi e di aspettare. Non avrebbe di certo potuto
ignorarmi per sempre, no?
-Voglio che la tua amica non si faccia più vedere. Devi dirglielo tu.-
disse improvvisamente.
-Come devo dirglielo io?! Hai idea di com'è isterica?!-
-Sì, mi ha chiamato venticinque volte per convincermi ad
invitarla, una volta si è presentata a casa di Bonzo e poco fa,-
si voltò a guardarmi, tornando in piedi nell'acqua; -poco fa ha
spinto via Grace perchè mi stava troppo vicina. Quella è
pazza!-
Scoppiai a ridere: aveva un'espressione esilarante, ed aveva
gesticolato per tutto il tempo!
Va bene, ci avrei parlato io, addolcendo la pillola chiaramente.
Tu eri venuto a cercarmi, ti ricordi?
Ecco, arrivasti proprio in quel momento, quando gli stavo promettendo
che ci avrei pensato io a Mary.
Avevi una ragazza allacciata al collo, e me la presentasti: era
Maureen, ed aveva origini indiane. Era bellissima, e sembravi
entusiasta di lei.
Mi sorrise, in fondo non era come le altre, che si sarebbero di certo
vantate.
Ma già dal primo momento che la vidi capii che aveva qualcosa
che io non avrei avuto mai, solo che non sapevo ancora cosa.
Jimmy ti osservava silenzioso, con un sorriso rassegnato nascosto
nell'acqua: mi disse più tardi che era come se tu vivessi in
simbiosi, con le groupie. Come un tronco con il muschio, o un anemone
con i pesci.
Eri fatto per amare, con il corpo e con il cuore.
Diamine, come era poetico quel ragazzo! Peccato che fosse così stronzo.
Ma torniamo al lago: tu e Maureen vi metteste a parlare di magia e
rituali, ed io ascoltavo in silenzio mentre Jimmy mi intrecciava le
ciocche.
Non sapevo se mi desse più fastidio il fatto che stessi parlando con lei di cose che io non
conoscevo o il fatto che il tuo amico mi tirasse apposta i capelli,
ridendosela sotto i baffi.
All'improvviso avesti uno dei tuoi attacchi di amore
incondizionato, ti girasti e rimanesti a lungo a guardarmi, sorridendo.
Maureen tacque e mi guardò male, intuendo di non essere più degna di
attenzione.
Non ricordo neanche di averla vista andare via, so solo che dopo un po' non c'era più.
-Sei bellissima, Jude!-
Mi baciasti, trascinandomi sott'acqua per l'impeto.
Jimmy scoppiò a ridere, con i suo modi pacati e silenziosi.
Ti propose qualcosa all'orecchio, e ti vidi fare un largo sorriso,
mentre lui scivolava dietro di me e mi accarezzava la schiena.
Non so come fosse potuto succedere quello che accadde dopo.
So solo che è una vera fortuna che nessuno di noi tre sia annegato.
Hello, miei cari lettori!
Non mi avete ancora mandata a quel
paese, meno male!
Mi aspettavo una folla inferocita
sotto casa, davvero!
Ringrazio di cuore tutti quelli
che hanno letto, seriously, mi avete fatta felice * *
E grazissimo anche a chi non mi ha
insultato nelle recensioni, nel capitolo precedente!
Thaaank you all!
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