Elucubrazioni di un cielo notturno

di NevanMcRevolver
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-Uomini.

 

 

Perché in fondo è così. Dobbiamo rassegnarci. Non siamo altro che corpi, null’altro che atomi, materia insignificante dinnanzi alla magnificenza e allo splendore del cosmo.

Cerchiamo di arrivare sempre oltre, di trovare un oltre. Ma senza che ce ne accorgiamo giriamo in tondo, sempre su noi stessi. Ci allontaniamo dalle nostre origini senza approdare ad alcun porto sicuro.

C’è un evoluzione senza scopo; c’è un regredire fatale.

Siamo uomini, siamo esseri fragili nella nostra resistenza, deboli nella nostra forza.

Solo cellule pulsanti, umide, ferocemente attaccate alla vita.

Siamo instabili, nati urlando e scalciando.

Di noi, soltanto polvere e cenere in ricordo.

 

 

 

 

 

Note dell’autore:

Buongiorno popolo di EFP.

Molto rapidamente, perché dovrei andare a studiare – eh sì, quest’anno ho la maturità!

Piccola considerazione sul genere umano. In realtà ho scritto già qualcosa di simile, però questa drabble è decisamente diversa.

Anche se la fine riprende il titolo della serie “Polvere e cenere” di appartenenza, la raccolta non è finita!

Infine, cosa ne pensate voi degli uomini? Fatemi sapere!

A presto!





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