EPILOGO
- Buon
anniversario, amore mio - sussurrò all' orecchio di Will,
svegliandolo.
- Hey -
bofonchiò l'altro - auguri anche a te.
- Cacchio,
è già un anno che mi sopporti? - riprese Gabe
ridendo.
- Beh, si,
in effetti...
- Stronzo!
- rise ancora, saltandogli addosso e baciando ogni pezzettino di pelle
che trovava.
- Vuoi
vedere il mio regalo? - sorrise poi Bill, dopo l'ennesimo bacio.
- Uhuh,
già a prima mattina?
- Idiota,
dico sul serio!
-
Però neanche l'altra idea mi dispiaceva...-
sussurrò Gabe sulle sue labbra.
Will rise,
poi lo scostò e si mise seduto.
Si tolse
con delicatezza il cerotto enorme che aveva sul polso (che aveva
giustificato con un "mi sono scottato") e mostrò il braccio
a Gabe.
- Guarda,
è una B, ma se giro un po' il polso così...
- Oddio,
non dirmi che... È una G!
Will
annuì sorridendo, Gabe gli saltò al collo e lo
baciò.
-
Cioè, tu... sei meraviglioso e... Oh, ti amo! - diceva,
quasi in lacrime.
- Ora
tocca a te.
- Oh, si -
annuì Gabe - un attimo.
Si
alzò e uscì dalla camera, rientrò
pochi secondi dopo con la chitarra sottobraccio e si sedette sul letto
di fronte all'altro.
- Vedi,
prima di conoscerti, avevo iniziato a scrivere una canzone d'amore.
Bill
sorrise.
- Ma non
sapevo cosa diavolo metterci perchè, cazzo, non sapevo
nemmeno cosa cavolo era l'amore!
Gabe lo
guardò negli occhi e sorrise a sua volta.
- Ora lo
so. - sussurrò, arrossendo lievemente - E beh... insomma,
durante quest'anno ci siamo detti delle cose, altre le ho pensate,
altre invece sono successe e basta... Okay,
non so che altro dire, quindi ascolta e dimmi cosa ne pensi.
Bill
annuì, avvicinandosi di più a lui.
La
voce di Gabe risuonava in tutta la camera e ogni parola di quella
canzone sembrava toccare Will nel profondo.
Sorrise,
immerso nei ricordi.
Ricordò
la sua corte spietata a gabe, quanto si sentisse frustrato nel vedere
che lui lo ignorava, ricordò la sensazione che aveva provato
nel trovarselo lì impalato davanti alla porta di casa sua
che gli chiedeva di ricominciare da capo.
Ricordò
i suoi tentativi di fargli capire il suo interesse e,
l’emozione del loro primo bacio.
Ricordò
Miguel, ricordò la paura, ricordò le lacrime.
Ma
soprattutto ricordò quanto fosse squallida la sua vita senza
Gabe e quanto quel ragazzo gliel’avesse cambiata.
“…And I want you more than
you could never know”, concluse Gabe, sorridendo,
visibilmente imbarazzato. , con gli occhi bassi.
Poi
alzò lo sguardo.
Bill
piangeva, silenzioso.
- Fa
così schifo? – chiese Gabe sorridendo, posando la
chitarra sul pavimento accanto al letto.
-
Cazzo, è…così stupenda che sto
piangendo come una ragazzina innamorata! – disse,
asciugandosi gli occhi arrossati – Forse lo sono…
Gabe
si gettò su di lui, stringendolo forte.
- Mi
piacciono di più i ragazzini innamorati
però… - sussurrò, facendo sfiorare la
punta dei loro nasi.
Will
rise, poi lo baciò.
- La
canzone è bellissima – bisbigliò
– Ti amo.
-
Anche io ti amo, mia piccola checca – rispose
l’altro, beccandosi un cuscino in piena faccia.
-
Però adesso – continuò, sorridendo
– è il momento dell’altro
regalo…
* * *
Note:
Fine
ç_ç
Mi
è venuto quasi il diabete scrivendo LOL
Cooomunque,
per quanto riguarda la faccenda del tatuaggio di Bill, io una G ce la
vedo davvero! *si, lo sa che è malata, sorridete e annuite*
Grazie a
chi ha letto questa storia fino alla fine e non ha tentato il suicidio
dopo AHAH e vabbè, fatemi sapere se la storia vi
è piaciuta (anche se non vi è piaciuta, non mi
offendo ._.)
Goodbyee
<3
Ros
|