UN TUFFO NEL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE
<< Com'è andata, amico? >>
<< Benissimo! Credo che la parte sarà mia. La regista e la
Stewart sembravano entusiaste. Persino la Meyer, figuriamoci! Si sono
complimentati tutti. Però, dai, per scaramanzia non dico niente
di più, eh >>.
Il ragazzo alto e biondo fece l'occhiolino all'amico. Quest'ultimo, per
tutta risposta, gli diede una bonaria pacca sulla spalla.
Io me ne stavo per conto mio, a strimpellare la chitarra: quale metodo migliore per alleviare la tensione?
<< Pattinson Robert - urlò una voce maschile - è il tuo turno! >>
Mi alzai.
Poggiai la chitarra sul pavimento, mi sgranchii le spalle e feci il mio ingresso nell'enorme stanza.
Mi trovavo sul palcoscenico di un teatro vuoto, se si escludeva me e
altre tre persone: Catherine Hardwick, Stephenie Meyer e Kristen
Stewart (la quale era già stata scelta per interpretare il ruolo
della protagonista).
Avevo visto alcuni dei suoi film e la trovavo decisamente talentuosa.
Non nego - e non me ne vergogno - che quando ho saputo che lei sarebbe
stata Bella Swan e che stavano cercando il protagonista maschile sono
stato interessato alla "cosa" in gran parte perchè c'era lei e
mi sarebbe piaciuto affiancarla.
In fondo non ci trovavo niente di male in questo.
In passato avevo avuto recitato in altri film ma non ero quello che si
definisce un divo di Hollywood o, peggio ancora, il cosiddetto sex
symbol.
Ero semplicemente un ragazzo londinese - come tanti altri - che amava recitare.
Non mi ero mai "montato la testa" per il fatto che avessi recitato in
Harry Potter o che avessi un esiguo numero di fan e non capivo quelli
che se ne vantavano.
Avevo fatto anche le mie stronzate, non ero un santo, mai stato in vita mia!
Tipo quel periodo in cui io e un mio amico ci ubriacavamo ogni fottutissima sera.
<< Entra pure Robert >> esclamò la regista, invitandomi ad entrare.
Sorrisi e con lo sguardo cercai lei.
Ci guardammo e tutto il resto cessò di esistere.
Stephenie le bisbigliò qualcosa ma lei rimase immobile.
Solo dopo qualche secondo Kristen scosse la testa e si limitò ad annuire alla scrittrice che la guardava accigliata.
<< Bene Robert - con queste parole Catherine mi riportò,
mio malgrado, alla "realtà" - ora proveremo la scena del bacia
in camera di Bella. Quando volete. >>
Annui senza smettere di fissare Kristen che si alzava per raggiungermi sul palco.
Ci avvicinammo.
Le nostre teste piano piano si raggiunsero, le nostre labbra esitanti
si preparavano a incontrarsi e quello, quello fu l'inizio di tutto, di
ogni cosa.
<< Amore ti prego, di' qualcosa, mi stai spaventando. Ora chiamo l'infermiera! >>
Rinvenii.
Mi erano passati davanti i 25 anni della mia vita e, in particolare,
gli anni più belli: quelli che avevo passato accanto alla mia
compagna, alla donna che amavo.
<< Tu. Noi. Io e te. Nel 2007, quattro anni fa, quando ti vidi,
capii tutto. Capii che la mia vita sarebbe cambiata e non mi riferisco
al film, non potevo sapere che avrebbe riscosso tanto successo, nessuno
poteva. Mi riferisco a te, a noi. Tu stavi con un altro. Ma quando
stavi con me... quando stavi con me sentivo quello che provavi. Ricordo
quando ti chiesi di sposarti e pochi secondi dopo scoppiammo a ridere
entrambi.
Sembra assurdo, lo so, ma io sognavo che tu mi dicessi "Sì,
Robert Thomas Pattinson, sposiamoci, voglio diventare tua moglie".
Insomma, chi sposerebbe qualcuno che conosce a malapena da un mese?
Ma tra noi era diverso. Si innescò la famosa "chimica" che ci lega indissolubilmente.
E poi arrivò finalmente il giorno in cui, dopo una corte
serratissima da parte mia che durava da mesi, mi baciasti
all'improvviso e io giuro che ero tipo "O mio Dio non so se il mio
cuore ce la farà".
Tremavo tutto, il mio stomaco era contorto e... aspettavo quel momento da tutta una vita.
Mi girava la testa, il mondo girava e non era più la
gravità a tenermi sulla terra, eri tu! Insomma è stato il
nostro imprinting - risi e lei fece lo stesso nonostante le lacrime che
le rigavano le guance.
Amore mio, so che nessuno aveva programmato questo.
Nel bel mezzo della nostra carriera arriva una gravidanza a sconvolgere le nostre vite, i nostri piani e tutto il resto.
E non mi importa di quello che penserà la gente o i media, i paparazzi e compagnia bella,
Non mi importa veramente, forse per la prima volta nella mia vita non mi importa del giudizio di nessuno.
Qui - dissi poggiando la mano sul suo ventre - sta sbocciando il frutto
del nostro amore. Non buttiamolo via, diamogli una possibilità.
Ha bisogno di poter fiorire, di poter diventare un piccolo Pattinson,
di commettere errori, di innamorarsi, di ubriacarsi per una settimana
ed essere disoccupato... mmm no magari è meglio se evita le
stronzate del padre. >>
Tornai serio.
<< Amore questo piccolino o piccolina è il nostro futuro. E se me lo permetti, vorrei chiederti un'ultima cosa: sposami
Kristen Jaymes Stewart. Non perchè sta per nascere un bambino ma
perchè io ti amo e voglio che tu mi sposi. Perchè ti amo,
l'ho sempre fatto e sarà così per sempre >>
Kristen mi baciò.
Sentivo il sapore amaro delle sue lacrime.
Mi baciò con tenerezza e con passione.
<< Non sono mai stata una grande religiosa ma chinque ci sia
lassù, lo ringrazio per aver permesso che accanto a me ci sia
una persona come te, amore. Sarai un padre splendido e ti comporti come
se già lo fossi. Non so se sarò alla tua altezza >>
<< Spero tu stia scherzando, sarai una madre eccezionale. E... per quanto riguarda la proposta >>
<< Cavolo, è si! Voglio essere tua moglie, la signora
Pattinson e sarai un papà molto sexy - ammiccò lei - il
nascituro, il piccolino sarà perfetto come il papà. E
scusami se prima sono stata egoista pensando solo a me, ai miei
progetti e non al bamb..>>
<< Shh - la zittii - ora siamo solo noi tre, il resto non conta >> dissi, baciandole la fronte e accarezzando nostro figlio.