Ehmmm….Credo di essere un po’ in ritardo con l’aggiornamento, giusto
un piccolo ritardo insignificante!!!! Vi chiedo umilmente scusa, ma questo è
stato un periodo un po’ così, l’ispirazione non
è tornata e gli impegni lavorativi mi hanno tenuta lontana dal sito e da
voi, e di questo mi dispiaccio molto. Il
capitolo che segue è molto corto, ma è tutto ciò che sono riuscita a scrivere
in questo periodo. Avrei voluto allungarlo ancora di più, ma rischiavo davvero
di far passare ancora più tempo del solito e avreste rischiato di dimenticare
la storia. Spero di farmi perdonare riuscendo ad aggiornare il prima possibile.
Grazie
di tutto.
Sara
Dopo quasi tre ore di preparazione sono finalmente pronta.
Il vestito che mi ha regalato Damon sembra stato cucito addosso a me, è così
leggero e delicato, accarezza la mia pelle dolcemente, ad ogni movimento il
tessuto produce dei leggeri fruscii e mi ricorda che tutto questo è realtà. Mi
sento quasi una principessa. I miei capelli, che solitamente sono sempre lisci
e ordinati, questa sera sono acconciati perfettamente in un gioco di riccioli
ed intrecci.
Devo proprio ringraziare Caroline per avermi suggerito
quest’acconciatura.
Il trucco è leggero, solitamente non sono una ragazza che
abusa con il trucco e sebbene oggi io abbia deciso di osare più del solito, non
voglio assomigliare ad una maschera. Inoltre ho davvero la sensazione che oggi
mi emozionerò più del necessario e conoscendomi, rischierei di farmi colare il
mascara alle caviglie per colpa delle lacrime.
Quindi meglio evitare.
Mi guardo un ultima volta allo specchio per vedere se è
tutto apposto, ma quando focalizzo la mia attenzione sull’immagine di fronte a
me per un attimo non mi riconosco neanche io.
Non è solo per il mio aspetto, -che oggi è decisamente meglio
del solito- ma è per la felicità che traspare
dalla me riflessa nello specchio.
E’ felice. Io sono felice. Da quanto tempo non lo ero così
tanto?
Quando la Elena triste è diventata quella persona sorridente
che è di fronte a me?
Mi viene in mente solo una risposta: è stato quando Damon è
entrato nella mia vita.
Mi ha stravolto completamente l’esistenza facendomi scoprire
luoghi del mio cuore che ancora erano inesplorati e tenendomi per mano mi ha
aiutato a capire che il dolore che abbiamo passato nella vita può distruggerci
o renderci più forti se non ci arrendiamo ad esso.
E io non l’ho fatto.
Grazie a lui. Al suo amore.
Guardo per l’ultima volta la me dello specchio, sorridendole
un’ultima volta per questa serata.
Prendo soprabito che ho lasciato sopra il letto e prendendo
le chiavi della mia macchina mi avvio al mio appuntamento con Damon.
Oggi sarà un giorno indimenticabile, me lo sento.
Pov Damon.
Un anno.
E’ già passato un anno da quando io ed Elena ci siamo messi
insieme. Ancora non riesco a credere che dopo quasi centocinquanta anni io
abbia finalmente trovato la felicità.
Prima di conoscerla e prima di stare con lei ho solo creduto
di vivere, quando in realtà tutto quello che ho fatto per tutto questo tempo è
stato sopravvivere. Ho cercato per tutto questo tempo di convincere me stesso
che quella che conducevo fosse vita, che non avessi bisogno di nessuno e che le
emozioni che sentivo erano solo un residuo della mia vita da umano, ma da
quando l’ho incontrata ho capito che non era così.
Lei, che è entrata nel mio cuore con una facilità
disarmante, lei che ha fatto crollare tutte le mie difese,lei che mi ha fatto
innamorare e che mi ama a sua volta.
Non riesco a credere che tutto questo sia successo anche a
me.
Ma mi merito davvero tutto questo? O è solo un’altra
illusione che ho creato dai miei sogni, dai miei desideri?
Quasi ho paura di rispondere a me stesso.
Come è potuto accadere che lei, così bella, forte e pura
abbia scelto me? Le ho fatto passare davvero dei momenti orribili sin dal primo
momento in cui l’ho conosciuta.
Le ho fatto del male più di una volta e quando mi sono reso
conto che in realtà le facevo del male per convincere me stesso che non provavo
nulla per lei, che quell’amore provato solo una volta non poteva ripresentarsi,
me ne sono andato.
Per un po’ di tempo sono stato davvero bene lontano da Mistic Falls, da casa, da lei;
avevo iniziato una nuova vita in un’altra città avevo conosciuto una persona, Tanya, alla quale volevo bene.
Le volevo bene, non la amavo.
Lei non era Elena e questo il mio cuore lo sapeva. Così,
quando l’ho vista sulla porta della mia camera, bella come non mai, mi sono
reso conto che, scappare seppur lontano, sarebbe risultato sempre inutile. Il
mio cuore sarebbe rimasto con lei dovunque io andassi e qualsiasi cosa io
facessi.
Ed ora eccomi qui, a preparare la serata perfetta. Finisco
di abbottonarmi la camicia e mi appresto ad uscire dalla mia camera quando un
rumore dietro di me mi distrae improvvisamente.
Mi giro rapidamente e quello che vedo mi lascia spiazzato e
completamente senza fiato.
-
Ciao Damon, vai da qualche parte?
Non riesco a credere ai miei occhi.
-
Tanya cosa ci fai qui?