Terza sfida al MDF di it100, a tema
“Notte prima degli esami” (di maturità o
equivalente estero) +
“Matematica”.
Non ho ancora giocato a PL3, ma ho
sbirciato sulla Wikia a rischio di morte per spoiler... e mi pare che
di Luke adolescente-adulto non si sappia nulla. Tenendomi molto sul
vago, quindi, e immaginando che l'amicizia col Professore continui,
seppur a maglie lievemente allentate per via del carico di studio...
Solo tre pagine piene di enigmi
“Professore? Non
doveva...”
“Sciocchezze. Se un gentiluomo non può nemmeno
aiutare un suo pari in difficoltà...”
“Non so che dire. Grazie.”
“In
onore dei vecchi tempi.”
“E di quelli non troppo vecchi”,
fece eco Luke, lasciando entrare il suo mentore e amico e
affrettandosi a ritagliargli un angolo di spazio nella stanza
affollata di libri, matite e appunti. L'ordine che gli era congeniale
sarebbe tornato a fine esami, nei suoi spazi come nella sua testa. Si
sentiva prigioniero in una bolla che sarebbe scoppiata solo
l'indomani e da solo, nel silenzio religioso di camera sua, aveva
continuato a sbattere contro i suoi bordi evanescenti.
Layton si accomodò alla scrivania,
sfogliando un quaderno costellato di formule.
“Tè?”, chiese il
ragazzo, domanda retorica considerati il soggetto e il bollitore
già
riempito e acceso. “Mi sa che per me è meglio una
camomilla,
oggi”, borbottò al primo gorgolio dell'acqua.
“Non sono in ansia per l'esame.”
Incrociò le braccia. “Davvero. Ma, onestamente,
non so più cosa
ripassare.”
Layton gli sorrise complice. Sapevano
entrambi come sarebbe finita e la recitarono con la
solennità di un
rito: “Ragazzo mio, questo mi ricorda un enigma...”
La sera sfumò in notte, portando via
con sé il peso di quegli infiniti giorni di attesa. Il
pensiero
riprese a volare dritto, attraverso gli anelli di questo o
quell'indovinello, e poco si sorprese di come le disequazioni si
potessero applicare ai peli di gatto, o la trigonometria al
posizionamento di coni stradali (pur sempre forme geometriche, in
fondo?). Restava uno stato sospeso, irreale ma aperto al mondo, che
tornava a ordinarsi nelle infinite forme splendide e giocose
dell'infanzia. Tutto era logico e tutto semplice.
La notte prima degli esami, Luke Triton
si addormentò contando pecore traghettate da una parte
all'altra di
un fiume, per lasciare sempre lupo e cavoli sulla stessa sponda.
(non mi vedo davvero Luke adolescente a
perdere il gusto degli enigmi finché Layton non glielo fa
riscoprire
– la fissa gli si è incisa a forza nel DNA, tipo
– ma un minimo
di strizza da esami capita a tutti, checché ne dica lui. Uno
scombussolamento temporaneo, ecco. Le tre pagine del titolo sono la
lunghezza del testo d'esame di matematica, a quanto mi pare di aver
capito da mock exam trovati online)
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