13. Make us stay in love this way
forever
Santana
sciolse il papillon, per poi sistemandoglielo per
la quinta volta. Borbottava qualcosa, agitata, non riuscendo a stare
ferma.
-Dave,
andrà tutto bene. Lui ti ama, tu lo ami, non ti
preoccupare- farfugliò velocemente, continuando a lisciargli
la camicia. Il
ragazzo ridacchiò.
-Guarda
che sei più agitata più tu di me, Lopez. Oggi
è
un giorno come gli altri, dovrò solo sopportare tanti
sguardi su di me, ma per
stavolta mi sacrificherò- sbuffò lui, facendo
spallucce.
-Oggi
è il giorno più importante della tua vita Davey-
annuì Brittany, dandogli pacchette amichevoli sulla spalla.
Santana la guardò
male, allontanandola per risistemare la manica.
-No,
il giorno più bello della mia vita al massimo
sarà
domani, quando sarò sposato e non avrò tutti voi
tra i piedi- rise il ragazzo,
mentre la latina continuava ad aggiustargli ogni difetto, invisibile ad
occhio
umano. Brittany sorrise, staccando poi la moglie da Karofsky, per
tentare di
calmarla. Santana sospirò, per poi abbracciare delicatamente
Dave, non troppo
forte per non sgualcire il completo nero del ragazzo.
-Non
ci posso credere che il mio testone si sposa-
sussurrò, lasciandolo appena sentì gli occhi
velarsi, raccogliendo le
goccioline con un dito.
-Nemmeno
io!- esclamò Noah –Non l’avrei detto
mai, mai,
mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, ma proprio mai!-disse, agitando la
mano per
dare più enfasi, mentre gli scappava un risolino. Dave lo
guardò male, tornando
poi a voltarsi verso l’amica.
-Guarda,
posso capire la tua presenza in quanto mia
testimone, posso capire quella di tua moglie, ma proprio non riesco a
trovare
una ragione per cui quei due debbano essere qui. Ci sono altri luoghi
in cui
tubare, tipo …casa vostra, un altro stato, un altro
continente- brontolò,
guardando Rachel starsene seduta sulle gambe di Noah tutta sorridente.
-Non
badare a loro, potrebbero solo farti saltare i nervi
e non è il momento- sentenziò
l’ispanica.
-Potremmo
lasciarli qui per la cerimonia- propose.
-No,
faresti loro solo un piacere- sbuffò Santana,
facendo roteare gli occhi infastidita.
-Hai
scelto proprio un bellissimo completo Dave- aggiunse,
sorridendo e ammirandolo.
-Sentii
una volta dire da Kurt che con Armani non ci si
può sbagliare- fece lui – ha voluto lasciare
decidere a me come vestirmi perché
non poteva categoricamente vedere cos’avrei indossato oggi,
ma spesso aveva
crisi e incubi. Penso sia ancora convinto che mi presenterò
in tuta.- le spiegò
ridacchiando.
-Santi?-
la chiamò la bionda con un grosso sorriso.
-Sì?-
-Mancano
due minuti alla cerimonia- esclamò tutta
allegra. La moglie sgranò gli occhi e spalancò la
bocca.
-Dios Mio-
riuscì solo a mormorare, spingendo poi fuori tutti dalla
stanza. Gli amici
uscirono nel grande giardino fiorito e deliziosamente addobbato in
bianco, dove
tutti gli invitati aspettavano trepidanti. Brittany e Noah si sedettero
tra le
prime file, mentre Santana e Dave presero posto sul palchetto, dove
avrebbero
atteso l’arrivo di Kurt.
-Alla
buon ora!- bisbigliò Mercedes che doveva già
essere
lì da un po’. I due si scusarono subito, restando
poi in silenzio , attendendo
che arrivasse l’altro futuro sposo. Santana si torturava le
mani, e vide una
certa agitazione anche in Dave, nonostante egli volesse celarla in
tutti i
modi. Rachel si era portata vicino al piano, poiché come
aveva voluto Kurt,
avrebbe cantato lei al suo ingresso. Appena lo vide, il pianista
incominciò a
scorrere le dita sui tasti e lei a intonare le note della canzone che
le era
stata chiesta.
I
would fight not to ever fall too deep
Never
sure that love would grow
Now at
night as I lay me down to sleep
I
could never let you go
Come arrivò, tutti si voltarono
indietro per vedere il
ragazzo. Kurt indossava un elegantissimo completo bianco, ovviamente un
Alexander McQueen, e mentre s’intonava perfettamente con la
sua pelle candida,
risaltava alquanto le gote color porpora, quanto gli occhi,
più luminosi e
lucidi che mai.
And lying
here with you, I still can't believe it's true
Never thought that I would ever
find a love
That lasts forever
Sorrise notevolmente imbarazzato, prendendo il
braccio di
suo padre e cominciò a percorrere la navata, tra gli sguardi
amorevoli e
gioiosi dei presenti.
Be the man
that's mine
Find the love that never goes away
Be the heart I know will be
The one that beats for me, be the
man
Rachel aveva già le lacrime agli occhi,
mentre passava lo sguardo da Kurt a
Dave, ogni tanto a Noah, per poi riportarlo sugli sposi. Dave non
riusciva a
staccare gli occhi dal suo futuro marito, mentre lui gli si avvicinava
sempre
più. In poco gli fu accanto e lo guardò
timidamente, il che provocò un vivido
rossore ad entrambi e sorrisini imbarazzati. Burt diede una pacca sulla
schiena
di Dave, lanciandogli uno sguardo eloquente.
Be the man that's mine
I
always try to find the love that never goes away
Tell
me we will always be together
Make
us stay in love this way forever
Be the
heart I know will be
The
one that beats for me
Wherever
you may be
Always
be with me, be the man
Appena Rachel finì la canzone si
affrettò a prendere
posto, mentre il celebrante iniziava a parlare dell’unione
dei due giovani. Dopo
un lungo discorso arrivò il momento dei giuramenti e giunse
il piccolo Chris
Evans trotterellando, portando i due anelli. Dave si abbassò
sul piccolo,
ringraziandolo con un buffetto sul capo e quello con un sorrisino furbo
corse
subito tra le braccia di sua madre. Dave prese la mano tremante del
compagno,
che forse ancora non ci credeva, visto lo sguardo sognante. Gli
infilò l’anello
e lo guardò deciso.
-Kurt, prometto di restarti vicino e prendermi
cura di te
sempre, soddisfacendo persino le tue più folli voglie,
perché dopotutto sai che,
per quanto mi dovessi opporre, non riuscirei a resisterti per
più di qualche
minuto, per poi cedere. Prometto anche di continuare a prenderti in
giro,
stuzzicarti e farti arrabbiare, perché sai quanto adoro
vederti sbuffare e
tenermi quell’adorabile broncio.- gli sussurrò,
mentre il più basso quasi lo
guardò male – e infine, prometto di amarti, a modo
mio, e rispettarti fino alla
fine della mia vita- concluse, mentre Kurt sorrideva con le lacrime
agli occhi,
scuotendo leggermente la testa. Toccò poi a lui inserire
nell’anulare sinistro
dell’uomo l’identica fede.
-David, prometto di essere paziente e di
controllare le
mie crisi isteriche, prometto di trattenere i miei commenti sul come ti
vesti,
sperando di trovarti sempre impeccabile come oggi- annuì,
scorrendo gli occhi
sull’abito dello sposo –Prometto di starti sempre
accanto, anche se ti desse
fastidio, anzi soprattutto se così fosse –rise
– Prometto che tenterò in tutti i
modi di metterti in imbarazzo, perché non
c’è cosa che io preferisca di quando
arrossisci e
diventi timido – aggiunse,
ottenendo subito quello che voleva – Infine prometto di
amarti e rispettarti
per il resto dei miei gironi – sbattendo le palpebre e
mordendosi le labbra.
Mentre il celebrante li dichiarava marito e
marito, Dave
si abbasso sullo sposo, sorridendo nel vederlo trattenere a fatica il
pianto.
-Pff, rimarrai sempre la mia fatina- gli
mormorò, prima
di avere il permesso di baciarlo. Immediatamente seguirono applausi ed
esclamazioni.
Poco dopo essersi staccati i due furono investiti
da
Santana, che ricevette un abbraccio.
-Sei proprio diventata una sentimentale Lopez- la
schernì
Dave, stringendola forte.
-Ma senti chi parla- borbottò lei,
lasciando le sue
braccia per ritrovarsi tra quelle di Kurt.
Tutti i presenti si spostarono poi
all’interno del
ristorante, sedendosi ai tavoli assegnati.
-Dave, a me va anche bene essere in tavolo con
voi, perché
insieme a Mercedes siamo le testimoni, e Brittany è mia
moglie e deve stare in
tavolo con me. Ma ora, spiegami che ci fanno in tavolo noi quelli?- brontolò, indicando
Noah sussurrare qualcosa a Rachel ,
che scoppiò a ridere gioiosa. L’amico
alzò le mani impotente, indicando poi il
marito.
-Rachel ha cantato!- le spiegò Kurt,
guardandola con i
suoi occhi che ancora risplendevano scintillanti – Ah, per
l’appunto …Rachel?-
la chiamò, ottenendo tutta la sua attenzione.
-Sì?- sorrise lei, appoggiando il mento
sul palmo della
mano sinistra.
-Grazie, sei stata superba come sempre!-
esclamò
complimentandosi.
Noah pensò che doveva proprio essere su
di giri per
elogiarla in tal modo.
-Oh, era il minimo – rispose lei,
sollevando appena le
spalle.
-E ora la puoi smettere di sventolare la tua fede
con
tutti quei sorrisi. Non è bastato certo questo per farti
perdonare- aggiunse
però subito lui, girando di scatto la testa con fare
indifferente.
Rachel e Noah scoppiarono a ridere.
No, Kurt non l’aveva presa affatto bene.
Non avevano ben capito il motivo, ma il fatto che
si
fossero sposati qualche settimana prima di lui era stato un grande
affronto nei
suoi confronti. Inoltre non comprendeva come avessero preparato tutto
in pochi
giorni, con calma e senza agitazione, sposandosi come se fosse per loro
la cosa
più naturale del mondo. Per non farlo andare su tutte le
furie, Noah aveva
deciso che solo Brittany gli avrebbe fatto da testimone,
perché Santana era già
stata prenotata da tempo, e che Quinn lo facesse a Rachel non dava
fastidio ad
Hummel. Certo, da ora si sarebbe sempre vantato di avere un matrimonio
più
curato e pensato, ma non sarebbe stato un gran problema per i coniugi
Puckerman.
-Kurt suvvia, non potrai odiarmi per sempre- disse
Rachel.
-Certo che sì. A meno che…-
s’interruppe lui, pensando a
qualcosa.
-A meno che?- lo incitò la ragazza.
-Sei incinta?- chiese, guardando la coppia con far
indagatore.
I due scoppiarono a ridere, scuotendo la testa.
-Naah, allora non posso perdonarti- disse,
sistemandosi
il colletto della camicia.
Rachel ridacchiò ancora, voltandosi poi
verso il marito.
-Però mi piacerebbe avere a breve un
figlio- ammise.
Noah sgranò gli occhi, sorridendo come
se avesse detto la
cosa più bella che avesse mai sentito. In effetti, era
proprio così. Noah amava
i bambini e l’unica cosa che amava di più era
Rachel, per cui sì, il suo sogno
era avere al più presto un figlio con lei.
Anche tre o quattro.
-Ovviamente. Mi piace fare bambini!-
esclamò lui,
ricevendo un buffetto sulla spalla.
-Avremo una bellissima bambina, la mia piccola
Barbra-
sospirò Rachel sognante, sbattendo ripetutamente le ciglia.
-Avremo prima un bambino. Billy sarà il
primogenito- la
corresse. Rachel lo guardò male, scuotendo la testa.
-Ti dico che prima avremo Barbra!- insistette la
donna,
ferma sulla sua idea. Noah agitò il suo indice davanti a
lei, facendogli segno
di no.
-E invece sì! Facciamo che decide chi
lo deve tenere
nella sua pancia per nove mesi, ok?- sorrise Rachel, strizzando gli
occhietti a
fessure.
-Vedi, quando dico che essere lesbica ha i suoi
vantaggi-
disse con un sorriso Santana a Dave.
-Io voglio due gemelle- trillò
Brittany, guardando la
moglie con i suoi occhioni vivaci. Santana la guardò stupita.
-Dicevi?- la derise Karofsky al suo fianco.
-Rach- la fermò ad un certo punto Noah,
mentre lei si era
persa nella spiegazione per cui era meglio aver prima Barbra
–Verrà ciò che
verrà, e se non dovessimo avere sia un maschio che una
femmina, ne faremo finché
non sarà così- le suggerì .
Lei lo guardò, per poi scoppiare a
ridere annuendo.
-Dopotutto non importa che il primo sia un bimbo o
una
bimba, l’importante è che sia figlio nostro
– le mormorò, carezzandole una guancia. Lei
sorrise, baciandolo teneramente,
mentre Santana chiedeva loro di prendersi una stanza o meglio,
un’altra casa.
-Lopez, non perderei mai l’occasione di
irritarti- la schernì
Noah, tornando poi a voltarsi verso la moglie, la quale
incrociò le braccia,
rimuginando su qualcosa.
-Tanto la prima sarà femmina!- se ne
uscì qualche secondo
dopo, annuendo e sorridendo convinta come solo Rachel Berry poteva
essere.
~Fine~
***
Oddio, è finita davvero
ç_ç
Se da una parte sono felice di averla conclusa,
dall’altra
un po’ mi dispiace staccarmene.
Devo dire che alla fine sono abbastanza
soddisfatta di
questa long. So che ci sono errori, che non sempre è
interessante o originale
come vorrei, ma in un certo senso mi piace. So che i personaggi
potrebbero
essere visti spesso come OOC, ma penso anche che dopo dieci anni si
possa
cambiare e che infondo non sappiamo come i nostri ragazzotti
diventeranno.
Mi spiace per quelli che volevano il matrimonio
Puckleberry, ma era un po’ scontato e poi mi era stato
chiesto quello
Kurtofsky.Per questo capitolo non ho molto da dire, avendo
già annunciato la
sua fluffosità. Magari sarebbe stato carino più
Puckleberroso. La canzone che
canta Rachel è Be The Man
di Celine Dion, che è
veramente bellissima
e l’ho trovata adatta, Rachel la canterebbe divinamente (come
qualsiasi cosa).Per
i figli sognati, Barbra si riferisce chiaramente a Miss Streisand,
mentre Billy
a Billy Joel; le gemelline che vorrebbe B sono un’altra
storia xD
Ora posso finalmente passare ai ringraziamenti.
Grazie, grazie davvero di cuore a tutti quelli che hanno
seguito, letto,
apprezzato un minimo questa storia, a quelli che l’hanno
inserita tra i
preferiti, grazie davvero. Grazie a coloro che si sono presi la briga
di
recensire, soprattutto a quelli che ci sono sempre stati come Vero ed
Isa, e
grazie mille anche a Nana, Alessia e Nina.
Un grazie particolare va ad Ari, la mia dolce Ari,
perché
lei mi ha sempre aiutata, incitata e supportata.
Non ringrazio invece Vale, perché le
darebbe solo
fastidio, ma le dico che è stata un vero tesoro pure lei,
che spesso mi ha
consigliata e spinta a scrivere.
Infine ci tengo a dire che penso che la maggior
parte delle
idee per questa ff mi siano venute mentre ascoltavo e riascoltavo 21 di
Adele.
Mi ha veramente ispirata.
Bene, ho quasi finito di annoiarvi.
Dico solo che tornerò a brevissimo con
un’altra long,
purtroppo molto più angst di questa, che però
sarà incentrata su più
personaggi.
E, non si sa mai che non scriva veramente qualche
spin
off di “Se è amore, non
puoi scappare”,
che per ora sono solo idee. Vedremo!
Oddio, ho fatto un commento più lungo
del capitolo XD La
smetto!
Con affetto, Miky
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