Cap.4:
Incontri/scontri a Violapoli
-Bene, dovremmo essere arrivati a destinazione- disse Alex,
guardando la mappa sul PokéGear.
-Molto bene, allora- aggiunse l’amico -Possiamo dire di
essere arrivati a Violapoli senza alcun intoppo-
E infatti, ora i due Allenatori si trovavano a gironzolare per le
strade della stessa Violapoli, notando tra l’altro che
sembrava più un modesto villaggio in stile giapponese che
una città vera e propria, e a riprova di questo,
all’entrata si poteva notare un cartello con su scritto a
chiare lettere “Violapoli: la città dei sapori
nostalgici”. Adesso che avevano raggiunto la loro meta,
almeno secondo un giusto ragionamento di Alex, dovevano solo trovare la
Palestra, battere il Capopalestra e poi passare subito alla
città successiva, ma ad un certo punto,
l’attenzione di entrambi si posò su una torre che
si trovava a nord della città. Incuriositi, i due vi si
recarono e videro che la torre era parecchio alta, e vicino
all’entrata si potevano notare due statue di pietra a forma
di Bellsprout.
-E questo che edificio sarebbe?- domandò Alex.
-Stando a questo cartello, questa è la Torre Sprout- rispose
Matthew, leggendo un cartello vicino alle due statue -Non so chi
l’abbia costruita, ma credo sia certo dire che
l’architetto aveva una certa simpatia per Bellsprout-
-Già… tu che dici, ci diamo
un’occhiata?-
-Regolare, magari troviamo pure qualcuno da sfidare-
-Se fossi in voi, io non ci proverei affatto- li ammonì una
voce all’entrata, che si rivelò essere quella di
Lukas, appena uscito dalla torre.
-Eh? Pukas, ma che ci fai qui?- gli domandò Alex,
storpiandogli senza volerlo il nome.
-Prima di tutto, io mi chiamo Lukas- lo corresse il rivale -E in
secondo luogo, ero venuto qui per sfidare il l’Anziano a capo
di questo gruppo di sacerdoti in cambio di un’MT che
possedeva, peccato che quel mollaccione di un vecchio non ha voluto
darmela perché secondo lui “non ne ero
meritevole”…- aggiunse, non mancando di usare il
suo solito gergo al sapore di fiele -Chissà se voi sarete
più fortunati di me, anche se ne dubito…- disse
infine, andandosene via per chissà quale meta, lasciando
soli i due.
-Tu che dici, vuoi ancora entrare?- chiese Matthew all’amico.
-E c’è bisogno di chiederlo?- rispose egli poi
-Un’MT potrebbe essere molto utile per uno dei nostri
Pokémon, no?-
-Se la mettiamo in quest’ottica, allora si-
E presa questa decisione, i due entrarono all’interno della
Torre, trovandovi nei piani che seguirono non solo alcuni strumenti
utili, come una Fune di Fuga o un’Antiparalisi, ma anche
alcuni sacerdoti sotto la cui veste si nascondevano Allenatori molto
abili, tutti quanti con uno o due Bellsprout in squadra, e in alcuni
casi anche degli Hoothoot. Nonostante questi piccoli imprevisti,
durante i quali i
Pokémon di entrambi erano saliti di livello e imparato
alcune mosse nuove, Alex e Matthew riuscirono ad arrivare
all’ultimo piano, dove ad aspettarli c’era un uomo
molto anziano, vestito come un monaco di alto rango.
-Benvenuti, giovani visitatori- disse -Io sono Li, conosciuto anche
come l’Anziano della Torre Sprout. A che scopo siete venuti
fin qui-
-Nobile Anziano, siamo venuti qui per chiederle di darci l’MT
che custodisce con sé- si fece avanti Alex, rispondendo alla
domanda dell’uomo e contemporaneamente esprimendo la sua
richiesta.
-Mi dispiace, ma questo non è possibile- replicò
l’Anziano.
-Cosa? E perché no?- domandò sorpreso Matthew.
-Semplice, se volete la mia MT, dovrete affrontarmi in una lotta, cosi
potrete dimostrarmi se il vostro valore è tale da ottenerla-
-Se è cosi, allora va bene, vero Matt?-
-Regolare, my friend, cominciamo pure-
-Ah, i giovani… sempre ricchi di vitalità-
commentò Li, per poi mettere mano alle Poké Ball
e lanciarle in campo, rivelando gli unici due Pokèmon che
aveva, un Bellsprout e un Hoothoot.
-Nulla di più facile… Vai, Cyndaquil-
esclamò Alex, mandando in campo il suo starter -Io mi
occupò di Bellsprout e tu dell’altro, ok, Matt?-
-No problem… Vai, Sandshrew- rispose il chitarrista,
prendendo la sua chitarra e pizzicando con il plettro la corda del Do,
dalla quale partì la Poké Ball posta su di essa e
ne uscì fuori il topo di terra.
-Sarà una sfida 2 contro 2- spiegò Li -E chi
vincerà si guadagnerà la mia MT, siete
d’accordo?-
-Certo!- risposero all’unisono tutti e due.
-Allora che si dia inizio all’incontro-
E nella mezz’ora che seguì, Alex e Matt si
impegnarono molto nel battere l’Anziano, i cui
Pokémon davano l’aria di essere forti, ma giocando
sulle debolezze dei tipi avversari, i due riuscirono a battere la
coppia avversaria e a guadagnarsi la vittoria. E a quel punto,
mostrando un sorriso soddisfatto, Li ritirò i suoi
Pokémon e si avvicinò ai due Allenatori.
-Durante la lotta avete dimostrato il vostro valore, nonché
un buon gioco di squadra e una buona intesa- disse, per poi dare ad
Alex una sorta di dischetto bianco -Ora l’MT70, ovvero Flash,
è vostra-
-Oh… Grazie tante, signor Li- rispose Alex, prendendo il
dischetto e mettendolo dentro una tasca apposita del suo zaino.
-Vedrà che sapremo come usarla- aggiunse Matthew.
-Non lo metto in dubbio, dato che fuori da una lotta Flash
può illuminare le grotte molto buie, ma per avere questa
possibilità dovrete prima catturare un Pokémon
che la sappia usare, come ad esempio Bellsprout! Vi consiglio anche di
battere Valerio.- spiegò l’Anziano.
-Valerio?- chiese un po’ perplesso Alex, dato che era la
prima volta che sentiva quel nome.
-È il Capopalestra di questa città, e se volete
sfidarlo la sua Palestra si trova vicino a questa Torre, non potete
sbagliarvi-
Sentendo tali notizie, i due presero subito la palla al balzo, e dopo
aver
salutato l’Anziano, uscirono dalla Torre Sprout e si recarono
subito alla Palestra di Violapoli, ma i ragazzi non fecero neanche in
tempo ad entrarvi che non appena si aprirono le porte scorrevoli si
scontrarono in pieno con una ragazza che stava uscendo furiosa
dall’edificio, finendo con il cadere a terra tutti e tre
insieme.
-Ahi, ahi, ahi, che botta- si lamentò Alex, rialzandosi per
primo.
-Ehi, ma tu guardi dove metti i piedi?- fece eco Matthew, rimettendosi
in piedi anche lui e rimproverando la ragazza.
-Chiedo scusa… ma ero talmente fuori di me dalla rabbia che
non vi avevo visti- disse lei, per poi rialzarsi e sistemarsi il
vestito.
Guardandola bene, tale ragazza era in tutto e per tutto una ragazza da
definire carina, dai capelli castano dorato di media lunghezza e gli
occhi nocciola, vestita con un paio di short di jeans e una camicia
azzurra a mezze maniche. In più, sulla spalla della ragazza
si poteva notare un Pokémon di piccola taglia simile ad una
volpe, dal manto marrone chiaro.
-Visto che non voglio dilungarmi troppo con le presentazioni, vi dico
solo che mi chiamo Francesca, e questo piccoletto sulla mia spalla
è Eevee, il mio compagno di avventura- disse poi la ragazza,
presentandosi ai due senza mezzi termini.
-Molto piacere, io sono Alex-
-E io sono Matthew, ma tu puoi chiamarmi Matt, per abbreviare-
-Il piacere è tutto mio, ragazzi-
-Dimmi una cosa, come mai eri in quella Palestra?- domandò
Alex.
-E perché eri cosi incavolata quando ne eri uscita?-
aggiunse Matt.
-Semplice, ero andata a sfidare Valerio con il mio Eevee, ma quando mi
resi conto che era troppo forte fu troppo tardi, e cosi sono stata
sconfitta senza neanche accorgermene…- spiegò la
ragazza con tono un
po’ triste.
-Cavoli, se è cosi forte, allora è proprio
all’altezza della sua fama, in quanto Capopalestra-
esclamò Alex -Non vedo l’ora di battermi contro di
lui, sarà sicuramente un bella sfida-
-Ehi, frena un momento l’entusiasmo, tu- ribatté
Matt -Se quello che dice Fran è vero, allora nemmeno tu hai
speranze di vincere-
-E chi lo dice, questo? Forse potrei essere molto più forte
di lui-
-Ascolta il consiglio di un amico, forse è meglio se ti
alleni ancora un po’ prima di lanciargli la sfida-
-Mi dispiace, ma ho già deciso: vado a sfidarlo-
-Aspetta, Alex- lo chiamò un momento Francesca -Voglio farti
una proposta riguardo la tua sfida-
-E sarebbe?-
-Ecco… se batti Valerio, posso unirmi al vostro gruppo? No,
perché vedendovi discutere mi siete sembrati molto affiatati-
-Beh, non lo so… forse dovrei pensarci un po’ su-
-Se vuoi il mio parere, Al, questa ragazzetta non mi sembra
così adatta a far parte del nostro gruppo... e poi non pare
molto sveglia in fatto di carattere, se sai che intendo-
commentò il chitarrista.
-Ehi, a chi hai detto “ragazzetta”? Per tua
informazione, ho 16 anni e sono sicuramente più sveglia di
te- ribatté arrabbiata la ragazza.
-Ignoralo, il mio amico è fatto cosi- li interruppe Alex -A
volte canta e suona, altre parla a vanvera-
-Ti ho sentito!- replicò l’interessato
-In ogni caso, se proprio insisti, allora ti prometto che
batterò Valerio e potrai venire con noi- concluse il
ragazzo, per poi entrare nella Palestra, seguito dai due amici, segno
che era pronto a sfidare il suo primo Capopalestra per la sua prima
Medaglia.
Fine Cap.4
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