Pokémon Journeys

di Franky93
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Cap.6:
Verso Azalina

Erano passati un paio di giorni da quando Alex aveva battuto Valerio e conquistato la sua prima Medaglia, e in quei due giorni si era rimesso in marcia con i suoi amici verso una nuova meta, passando prima per il Percorso 36, dove durante il cammino Alex ebbe l’occasione di allenare Ledyba e Caterpie, Matt di accudire per un po’ l’Uovo e catturare un Ekans, e Fran di catturare un Mareep, ottenendo cosi il suo secondo Pokémon per la sua squadra. Una volta giunto mezzogiorno, però, i tre decisero di accamparsi da qualche parte sull’erba, e mentre il chitarrista cominciava a preparare da mangiare, Alex ne approfittò per guardare i dati raccolti sul suo Pokédex.

-Uhm… 15 Pokémon visti e analizzati…- mormorò, dandoci un’occhiata in generale -Sembra che ho cominciato bene, però sono sicuro che ci sono molti altri Pokémon da scoprire… spero solo di farcela e di non deludere il Prof.- aggiunse, per poi sdraiarsi sul prato e godersi il bel tempo che c’era, con tanto di sole splendente ad illuminargli il viso e una leggera brezza di vento a rilassarlo, mentre i suoi Pokèmon, appena usciti dalle sfere, giocavano allegri vicino a lui, seguiti a ruota da quelli di Matthew e Fran -Ma adesso meglio non pensarci troppo… pensiamo piuttosto a goderci questa bella giornata.- proferì infine, sorridendo ai raggi del sole.

-Ehi, sembra che il nostro amico si stia rilassando.- notò Fran.

-Beh, che vuoi farci?- rispose Matt -Dopo una lotta come quella contro Valerio, un po’ di relax se lo merita.- aggiunse, continuando a preparare tranquillo il pranzo.

E tempo più tardi, quando fu tutto pronto, i tre poterono pranzare allegramente come gli amici che erano, e giusto per festeggiare la nascita del loro trio, il chitarrista aveva preparato del buonissimo chili, che mangiarono con gusto, soprattutto Alex, che chiese subito il bis.

-Cavoli, sembra che ti piaccia molto il piccante.- notò Matt.

-Vuoi scherzare? Ne sono un vero intenditore.- ribatté il moro.

-Cerca di non esagerare.- lo riprese Fran -Troppa roba piccante fa male allo stomaco, e questo è un male.-

-Però favorisce bene la circolazione del sangue- intervenne subito il cuoco/chitarrista -E questo è un bene- aggiunse sorridente.

-Che c’è, vuoi subito litigare con me?- domandò la ragazza.

-Certo che no, cara.- rispose l’altro -Un buon pranzo è tale solo se tutti quelli che pranzano vanno d’accordo.- aggiunse, dando ad Alex il bis del suo chili -E appena finito, ricordiamoci di dirigerci subito verso prossima città, siamo d'accordo?-

-Certo- rispose il moro dagli occhi verdi, mandando giù un buon boccone e tirando fuori il PokéGear -Stando alla mappa, la città dovrebbe essere Azalina- aggiunse, per poi tornare a mangiare.

-Ah, ne ho sentito parlare- esclamò Matt -Si dice sia famosa per gli Slowpoke che si trovano nei dintorni, e che ci viva un artigiano famoso per le Poké Ball che fa con la lavorazione delle Ghicocche-

-Dici sul serio?- domandò Fran.

-Certo che dico sul serio, e forse una volta ad Azalina potremmo fare una capatina da lui per chiedergli di farci qualche Ball.-

-Dimentichi che non abbiamo le Ghicocche- puntualizzò la ragazza.

-Voi due no, ma io si- intervenne invece Alex, che una volta finito il suo piatto, tirò fuori dallo zaino il suo Portaghicocche (o Ghicobox, per abbreviare), per poi aprire il coperchio e mostrando ben quattro diverse Ghicocche: una Verde, una Rosa, una Nera e una Gialla.

-Wow, ne hai già raccolte quattro!- esclamò Matthew -Ma come hai fatto a procurartele?- domandò poi, ancora sorpreso.

-Beh, non ho fatto altro che raccoglierle da alcuni alberi che c’erano nei percorsi che abbiamo fatto. Ho fatto bene, no?-

-Hai fatto benissimo, Alex, perché cosi ne abbiamo abbastanza da farci fare una Ball a testa- ribatté Fran.

-E allora che aspettiamo? Tutti ad Azalina!- concluse il chitarrista.

E detto questo, i nostri tre amici si rimisero in marcia, passando poi per la Grotta di Mezzo, una semplice grotta di collegamento tra il Percorso 32 e il Percorso 33. Tale grotta però non era disabitata, dato che c’erano vari Pokémon e Allenatori pronti alla sfida, ma grazie ai Pokémon di Matt e Alex, questi problemi erano da considerarsi come già risolti in partenza. Una volta usciti dalla caverna e ritrovatisi all’aria aperta, i ragazzi percorsero in poco tempo l’ultimo tratto di strada da fare, arrivando fino a quello che sembrava un pozzo, sul cui cartello si leggeva “Pozzo Slowpoke”, che però pareva sorvegliato da uno strano tizio vestito di nero, dall’aria molto sospetta e con una R rossa stampata sulla maglia.

-Mi scusi, signore.- si fece avanti Alex -Per caso è successo qualcosa di grave al Pozzo?- domandò poi.

-Questi non sono affari tuoi, ragazzo.- rispose il tizio, usando un tono molto sgarbato -E se tu e i tuoi amichetti non volete passare dei guai, vi consiglio di filare e di non ficcanasare oltre-

-Ma io…- cercò di replicare il ragazzo

-Ho detto di smammare! Chiaro?- rincarò la dose l’uomo.

E senza farselo dire un’altra volta, i tre alzarono i tacchi e ripresero il loro cammino, arrivando finalmente ad Azalina, conosciuta anche come “La città dove umani e Pokémon vivono in armonia”, anche se ad una prima occhiata non sembrava cosi, visto che nei dintorni c’erano solo alcuni concittadini e qualche uomo vestito di nero come il tizio misterioso incontrato vicino al Pozzo. In più, oltre che a dare un certo timore agli abitanti, uno di questi uomini occupava l’entrata della Palestra, rendendola inaccessibile. Non vedendoci chiaro in questa faccenda, i ragazzi decisero di recarsi subito al Centro Pokémon per curare i propri compagni e riorganizzare le idee sul cosa fare in città, ma caso volle che lo sguardo di Alex si posasse sulla figura di una persona, con in braccio un Uovo e accompagnata da un Growlithe, seduta su uno dei tavoli del Centro. E non ci volle molto a capire che quella persona fosse proprio LUI.

-Ehi, Dylan, come va?- esclamò Alex, andandolo a salutare

-Uh? Oh, Alex, che piacere rivederti.- ribatté l’interessato, invitandolo con un gesto a sedere al suo tavolo.

-Non posso crederci, anche tu qui? Che combinazione.- disse invece Matthew, raggiungendolo subito.

“Wow… che bel ragazzo…” pensò Fran, mentre si avvicinava anche lei al tavolo, non riuscendo a staccare gli occhi dal ragazzo dei capelli argentati e rimanendo estasiata dal fascino che emanava.

-Accidenti, non speravo di rivedervi cosi presto.- disse Dylan, non staccandosi un attimo dal suo Uovo -Ma ditemi, che cosa ci fate voi qui, e chi è quella ragazza cosi carina che sembra mi stia mangiando con gli occhi?- aggiunse, intavolando così una conversazione.

-Eh? Oh, scusami, ma ero sovrappensiero.- si riprese la ragazza, sentendosi chiamata in causa -Mi chiamo Francesca, Fran per gli amici-

-Lieto di conoscerti, io sono Dylan.- ribatté l’argenteo, presentandosi.

-Lei sarebbe la nostra compagna di viaggio.- spiegò Matt -E per quanto riguarda la tua prima domanda, beh, siamo venuti per consentire al nostro compagno di sfidare il Capopalestra locale, ma sembra che la Palestra non sia accessibile.-

-Oh, quindi deduco che tu voglia partecipare alla Lega Pokèmon, eh, Alex?-

-Certo che si, dato che ho già vinto la mia prima Medaglia a Violapoli.-

-E in teoria, battendo anche la Palestra di questa città, dovrebbe già salire a quota due, però…- intervenne il chitarrista con una nota di amarezza nella voce -Finché c’è quel tizio in nero che occupa l'entrata, siamo con le mani legate.-

-Per caso ne sai qualcosa?- domandò Fran all'albino.

-Ne so quanto voi, cioè niente.- rispose tristemente questi.

-Allora tanto vale se andiamo da quel tipo, Franz, e ci facciamo far qualche Ball speciale, giusto per passare il tempo.- concluse il moro dagli occhi verdi, demoralizzato.

-Ma tu guarda il caso.- lo interruppe Dylan -Anch’io stavo andando da lui, visto che quando nascerà il Pokémon del mio Uovo avrò bisogno di una Ball per metterlo al sicuro.- aggiunse, indicando l’uovo, che sembrava aumentato parecchio di volume.

-Wow, sembri già a buon punto.- notò Matt -Sai, anche Alex ha ottenuto un Uovo, solo che ce l’ha da solo un paio di giorni, quindi credo dovrà aspettare anche lui.-

-Capisco… ma ora non perdiamo tempo e andiamo da Franz.-

E concluso il discorso, Dylan e gli altri si recarono subito a casa dell’artigiano di Azalina, il quale si presento come un uomo sulla cinquantina o la sessantina, vestito con un abito azzurro e dall’espressione lievemente imbronciata sul volto.

-È lei il signor Franz?- domandò Matt.

-In carne ed ossa- rispose il vecchietto -E se siete venuti qui per ottenere delle Poké Ball, sono spiacente di informarvi che non posso farlo, almeno per il momento.-

-Che cosa? E perché?- esclamò Dylan, sorpreso.

-Perché da quando il Team Rocket si è stabilito qui, l’armonia di Azalina è stata compromessa, dato che quei maledetti hanno fatto sparire gli Slowpoke che vagavano per la città.- rispose Franz.

-Il Team Rocket? E chi sarebbe?- chiese Alex, incuriosito.

-Nient’altro che un gruppo di criminali che rubano i Pokémon e li usano per scopi malvagi…- spiegò l’artigiano -Avevo sentito dire che era stato sconfitto tre anni fa e si era sciolto, ma a quanto pare sembra che alcuni membri superstiti l’abbiano riformato.-

-Sicuramente vorranno ritornare alla ribalta, vero?- suppose Matt.

-Esatto… e penso che sia il momento di agire.- esclamò Franz, per poi alzarsi dal cuscino su cui era seduto -Non posso permettere che quei dannati facciano del male agli Slowpoke.-

-E cosa ha intenzione di fare a riguardo?- domandò Fran.

-Semplice, andrò al Pozzo e gliela farò vedere io, parola di Franz!-

E detto cosi, l’artigiano uscì rapidamente dalla sua dimora, dirigendosi verso il Pozzo e lasciando basiti i quattro ragazzi, che temendo un po’ per la sua incolumità, decisero di seguirlo, sperando di potergli dare una mano in caso di bisogno.

Fine Cap.6




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