Quando conosci
qualcuno in internet, soprattutto quando si tratta di Chat random, dove
non si ha un nick ben definito, ma se ne acquisisce uno ogni volta
diverso, beh... è proprio difficile incontrarlo di nuovo.
Ma quando ci si mette
lo zampino del fato, del destino, della fortuna... chiamatelo come
volete, ma sta di fatto che c'è poco da fare. Quando ci si
mette e ci si impegna, ci riesce.
Li abbiamo lasciati il
giorno del loro incontro casuale, su chattissimo.it*, quando non
avevano di meglio da fare e per caso s'erano parlati per una ventina di
minuti, non di più, e avevano riso parecchio. Ma poi, vuoi
la noia di una, vuoi le troppe chat aperte dell'altro, s'erano
salutati.
E lui, come se se lo sentisse, le aveva detto "ci si ribecca". E lei
invece non c'aveva sperato, nemmeno un pò.
Per vari motivi, come appunto la poca probabilità che con
quel metodo di chat, e dell'alta frequenza che aveva, potevano
ritrovarsi.
Andrea è stata impegnata, per un mese e poco più.
E non ha trovato proprio il tempo per internet... Quindi dopo un mese e
poco più da quell'incontro, si ritrova a riaccendere il pc,
a rientrare in rete, a riconnettersi su chattissimo.it e a inventarsi
un nick nuovo.
Juel: "ciao,
ci sei?"
Kate: "...
ma tutti così salutate qui? Ciao, si. Ci sono..."
Juel: "ah non lo so
se salutiamo tutti così... io si!"
Kate: "beh
certo non saluti solo me così"
Juel: "non so
nemmeno come ti chiami, come potrei salutarti sempre così
scusa?"
Kate: "sisi
lo so, era un modo di dire su!"
Juel: "come ti
chiami? te lo ripeto più diretto..."
Kate: "andrea,
mi chiamo andrea!"
Si chiamava Andrea. E quel nome, a Riccardo, suonò molto,
troppo familiare. Tanto che, nemmeno ad impegnarsi, gli uscì
spontanea una domanda.
Juel: "Andrea di
Bari?"
Già, se la ricordava adesso. Andrea di Bari, con cui aveva
riso. Strano che se la ricordasse così, dopo un mese e mezzo
quasi. Strano per lui, che di solito dimenticava anche cosa mangiava
appena il giorno prima.
Kate: "oddio,
mi sento osservata..."
Juel: "ahahahah
sono riuscito a spaventarti di nuovo! Visto?!"
Kate: "...non
mi dire! Riccardo di Milano?"
Anche lei se lo ricordava, ma alla fine c'era stata una sola volta, e
aveva parlato solo con lui. Non era poi così difficile, no?
Juel: "proprio lui!
Dì la verità, ti ho stupito con effetti speciali!"
Kate: "Si,
da maniaco!"
E rideva. Riprese a ridere sin da subito... con una strana sensazione
alla bocca dello stomaco.
No, non erano farfalle. Era solo leggerezza. Si sentiva tranquilla,
rilassata. Si sentiva bene, lì a parlare con lui. Con uno
sconosciuto.
Juel: "ma che
scema... certo che si può dire tu abbia i capelli corti
forse... ma la memoria proprio no!"
Kate: "in
verità ce li ho lunghissimi... mi arrivano sotto al sedere
quasi!"
Juel: "ehi,
però se mi dici così poi mi costringi a fare il
maniaco!"
Kate: "ma
dai! Lo vedi? Ti sei esercitato in mia assenza forse?"
Cominciarono così, a pungolarsi. Come avevano fatto quella
volta, un mese e mezzo prima.
Juel: "può
darsi... ho fatto pratica un pò in giro! Sai, aspettando di
ribeccarti, come t'avevo promesso..."
Kate: "blablabla,
smettila di fare il marpione che ti riesce proprio male!"
Juel: "ma che
marpione! Stai zitta... che non hai idea di come sia fatto un marpione!"
Kate: "ohoh
com'è che sei fatto tu?"
Juel: "ho 19 anni,
sono alto 1.78 e sono un Nerd. Capelli neri, occhialini... non sono un
figo palestrato, ecco. Però me la gioco con la simpatia!"
Kate: "te
la giochi?"
Juel: "si dai,
è un modo di dire che si usa dalle mie parti..."
Kate: "io
me la gioco con la danza allora!"
Juel: "ballerina?"
Kate: "esatto...
di danza classica e moderna..."
Juel: "devi avere
un bel fisico allora!"
Kate: "ma
lo vedi che sei fissato!? Cosa vuoi che ti cambi? Potrei dirti di
essere una modella e magari invece essere una botte... non te ne
accorgeresti mai, della bugia..."
Juel: "mai dire
mai, biondina!"
Kate: "sono
mora."
Juel: "mi hai detto
un'altra cosa... senza che io te l'abbia chiesta! Certo che ci tieni
proprio a farti conoscere, eh?"
Kate: "...
ma quanto simpatico sei?"
Juel: "te ne sei
accorta, eh!?"
Kate: "cavolo,
si..."
E continuarono così, su questa strada, per un bel
pò. Mezz'ora a punzecchiarsi, per scoprire alla fine che lui
era un Nerd di 19 anni, di Milano, a cui piacciono i pc e la musica [
con particolare attenzione per le chitarre elettriche. ] e lei era di
Bari, 17 anni, mora e ballerina.
Parlarono anche della scuola di lei, degli studi universitari di lui e
un pò delle loro famiglie, ma nulla di che. Lui figlio
unico, lei con una sorella.
Fine. Questo scoprirono, il secondo giorno in cui, per caso, si
ritrovarono.
Juel: "ehi, ma hai
msn?"
Kate: "msn?
quella chat con gli omini?"
Juel: "si dai...
quella chat con gli omini... ce l'hai?"
Kate: "è
sul pc ma credo lo usi mia sorella, io no.."
Juel: "fatti un
account, così ti aggiungo e c'è più
probabilità che io ti becchi!"
Kate: "ok...
aspetta..."
Dovette spiegarle circa tre volte come fare, perchè non
riusciva a capirlo da sola. L'abbiamo detto che non era molto pratica
di pc, no?
Kate: "ecco
dai, fatto... allora, il contatto è... littleballet@live.it*"
Juel: "bene, ti
aggiungo."
Juel è offline.
Kate è offline.
Questa volta anche lui si disconnesse. E non per andare a
trovare un altro modo per passare il tempo. Ma per aggiungerla, e
parlarle. Parlare solo con lei, e non in quella chat.
Forse, è proprio qui che comincia, la loro avventura.
NOTE:
* chattissimo.it
e littleballet sono stati inventati di sana pianta dall'autrice.
Nel prossimo capitolo: la prima chiacchierata tra Andrea e Riccardo in
msn. Il primo contatto meno "sterile" che hanno avuto, in quella che
non è una chat senza volto. Ma in quella che diviene la
piazza dei loro sentimenti.
Stay tuned.
Accetto molto volentieri
consigli, recensioni, anche commenti negativi. Soprattutto
quelli... Ne ho bisogno, per continuare a parlarvi di noi.
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