Ed ecco
l’aggiornamento di metà settimana!
Per fortuna non è sparito anche questo capitolo e
perciò senza tanti indugi lo posto per non farvi aspettare
tanto ^^
Anche in questo capitolo vi starete chiedendo “ma Zoro? Ti
sta tanto antipatico?”.
Beh No.. So che molti si aspettavano il suo diario ma ormai la storia
coinvolge tutti e perciò nel capitolo ci sarà
quasi interamente lo spadaccino ^^ !
So che vi sto facendo penare per questo diario di Zoro, ma chi
l’ha dura la vince ed il prossimo prometto che è
il suo (anche perché ormai siamo agli sgoccioli, mancano
Chopper, Zoro e Franky).
Spero di riuscire a terminare il tutto per metà settembre in
modo di non perdervi per la scuola (io ormai lavoro ma non so voi).
Magari per Natale (così siete tutte in vacanza)
tornerò con qualche altra pazzia (forse estenderò
i confini oltre i mugiwara, cosa vi piacerebbe leggere?) sempre se voi
sarete così pazze da leggere ancora una mia fanfiction
ò_ò
Un grazie di cuore a chi legge, recensisce segue preferisce e ricorda..
non elenco per non allungare le note all’infinito,
però all’ultimo capitolo una dedica ci
starà ;)
Buona lettura!
Diario
di bordo;
19
settembre
Oggi pensavo di fare come al
solito, da mediatore di pace, in una delle tante situazioni critiche
che si proliferano tra noi membri della ciurma ma, ho fallito nel mio
intento alimentando ancora di più il fuoco che si era
scatenato attorno alla vicenda.
Tutto è
iniziato quando Rufy ha preso tra le mani un foglio che a detta di
Sanji non era neanche suo, e che raccontava degli atti non proprio
amichevoli tra lui e Zoro e che naturalmente Rufy ha travisato con
l’auto di Brook arrivando a pensare che ci fosse un cannibale
all’interno dell’equipaggio.
Inutile dire che sono
riusciti ad influenzare Zoro che, pensando che Sanji fosse in
agguato, stava per scatenare una vera e propria rissa in cucina, dove a
stento siamo riusciti a fermarli (menomale che Sanji aveva accecato
Zoro!).
Dopo di che ho
pronunciato una parola che non dovevo dire, e che ancora una volta Rufy
a frainteso.
-dovremmo indagare sulla
faccenda-.
Ed ecco che ho passato
tutta la notte ad interrogare con Rufy e Brook l’intera
ciurma con tanto di camera buia e luci puntate sul interrogato.
Sono stata
più volte presa per un ispettrice, tanto che Rufy mi ha
persino creato un cappello di carta per rivestire meglio il ruolo.
Credo di essere arrivata
a comprendere cosa sia accaduto e domani proverò a
spiegarlo, ma non mi aspetto molto.
Una cosa positiva in
tutto ciò l’ho trovata, ora so che per Natale
potrò regalare un libro di investigazione per Rufy che
finalmente vedrò leggere, e magari dei sonniferi spray per
fermare Sanji e Zoro (Per farti capire quanto è stata
pericolosa la loro battaglia, ti dico che Sanji ha un buco in testa e
Zoro è temporaneamente ceco).
Ora vado a dormire, sei
ore di interrogatori non sono di certo uno scherzo neanche per il
più forte, se poi pensi che devi fare domande a gente come
Chopper che si imbarazza ad ogni domanda, è davvero dura.
Buonanotte diario
(sarebbe più corretto buon giorno).
Era ormai notte inoltrata quando Rufy vide i
primi segni di vita all’interno della cucina.
Sanji era entrato fischiettando, dirigendosi a capriole verso i suoi
utensili da cucina che erano ancora sporchi dalla cena.
Con la sigaretta sempre premuta tra le labbra, si mise a lavare il
tutto con velocità, soffermandosi sui grandi coltelli che
aveva utilizzato per tagliare il mostro marino.
Incurvando un po’ l’angolo della bocca soddisfatto
per l’ottimo pasto che aveva cucinato, iniziò ad
affilare i grandi coltelli tra di loro, sfregando con grande
velocità le lame.
Rufy lo guardava impietrito, si trovava sul luogo del futuro delitto e
non solo, era persino il testimone oculare.
Delle urla crescevano sempre di più, coprendo lo
strofinare delle lame ed il battito del cuore di Rufy che si
faceva sempre più potente ed irregolare, appena
notò che si trattava delle grida di Brook che probabilmente
aveva fallito nel trattenere Zoro.
“che succede?” si domandò Sanji che
fermò le mani girandosi verso la porta in attesa di capire
cosa stesse accadendo, un po’ della cenere della sua
sigaretta cadde a terra senza che lui se ne accorgesse, con la bocca
semi spalancata ed il fumo che usciva agevolmente da essa.
All’improvviso la porta si aprì, illuminando i
volti di Zoro paonazzo e di Brook preso per un suo braccio e privo di
sensi.
“dovevi dirmi che era questa
la sinistra, non
l’altra!” urlò Zoro
poggiandolo il compagno a terra che non aveva le forze per rispondere.
Lo spadaccino si girò verso Sanji che brandiva i due
coltelli e lo guardava sbigottito, come lo stesso Zoro che notando le
lame inghiottì la saliva come gesto di nervosismo.
“che ci fai in cucina nel bel mezzo della notte?”
sbraitò Sanji agitandosi con i coltelli in mano, mentre Zoro
con un dito vicino all’elsa della sua spada si teneva pronto
allo scontro.
“e tu?” rispose Zoro inarcando un sopraciglio come
a far notare al cuoco che, non era di certo un ora abituale per stare
con i coltelli in mano.
“cercherò di spiegarlo in maniera tanto semplice
che anche un gorilla con la testa d’alga possa comprenderlo: Io fare il
cuoco, io
dovere fare il mio lavoro in cucina, io dovere
pulire quello che io
cucino per te!” spiegò Sanji
scandendo ogni parola con lentezza, come a spedire ad ogni pausa
un’offesa a Zoro che aveva recepito tutto ghignando in faccia
a Sanji, la cui pazienza era come la sua sigaretta: finita.
Zoro impugnò la sua katana andando contro Sanji che
fermò la lama con i suoi due coltelli, anche se non era
pratico di combattimento ad armi, non era di certo un novellino con
quelle affilate.
“lo so che vuoi mettermi la panna e fare quella cosa
orribile, sei un pazzo ti riempirò tanto di botte che ti
passerà” minacciò Zoro il cui sguardo
si era fatto terribilmente nero, come quello di Sanji che
però avendo capito il reale significato di quel testo
pensava che lo spadaccino sapesse la reale versione del racconto.
Maledetto Rufy,
quello che deve capire non gli entra in testa.. Ma quello che invece
non dovrebbe comprendere..
“lo sai che non farei mai certe cose, mi piacciono le donne e
mi sembra abbastanza chiaro! Semmai sarai stato tu a scrivere quelle
cose!” si difese il cuoco, staccandosi un attimo dalla forte
pressione di Zoro.
I due si guardarono, mentre lo sguardo dello spadaccino si era fatta un
po’ confuso.
“quindi le tue erano davvero
intenzioni da gay!” esclamò Zoro sbigottito, il
cui stomaco ricominciò a lamentarsi dallo schifo
dell’immagine di lui e Sanji in atti osceni.
“allora con la katana ho finito, ti ho già colpito
abbastanza!” affermò Zoro abbassando la sua arma,
mentre Sanji non capiva dove lo avesse colpito.
Si guardò dalla testa ai piedi, soffermandosi sui vestiti,
ma non aveva un solo taglio in tutto il corpo, così
guardò Zoro che gli indico la testa, esattamente il centro
del cranio dove Sanji toccandosi non trovò più
capelli.
Il suo sguardo si fece rosso, dimenticando quello che era stato
l’imbarazzo per quel testo su di loro due.
Zoro tirò la katana lontano, per casi come questi secondo
lui era più efficace il classico pugno sul naso che per poco
non andò a segno, in contemporanea ad un calcio di Sanji
sulla nuca dello spadaccino.
Le urla di Rufy bloccarono i due ragazzi che si girarono a guardarlo.
Il suo corpo formava una lettera C, la schiena a ponte aveva per poco
evitato la lama di Zoro che era stata lanciata proprio nella sua
direzione.
“che ci fai qua Rufy?” chiese Sanji avvicinandosi
al suo capitano ancora traumatizzato dall’accaduto, in
quell’istante anche Zoro notò qualcosa.
Sul tavolo in cui si era nascosto Rufy spuntava un occhio azzurro, che
fece un po’ paura a Zoro che avvicinò il dito per
capire se fosse vero o no, venendo però fermato da un piede
di Sanji che schiacciò il dito dello spadaccino mettendolo a
terrà.
Subito dopo prese dal tavolo la boccetta del peperoncino in polvere,
buttandolo negli occhi di Zoro che iniziò ad imprecare a
terra mentre si rotolava con le mani negli occhi.
“così impari! Non solo mi tagli i capelli, ma
cerchi anche di cavare un occhio a Robin Chwan, che uomo rozzo che
sei!” esclamò Sanji accendendosi
l’ennesima sigaretta mentre nella stanza faceva capolino
anche Robin.
“che cosa sta succedendo?”
domandò lei, anche se aveva capito tutto
dall’istante in cui aveva udito Brook e Rufy confabulare.
Sanji, Zoro, Rufy e Robin si sedettero, iniziando a discutere di quello
che avevano capito.
“dovremmo indagare sulla vicenda, sicuramente Sanji non
è stato l’unico a leggere questi fogli!”
affermò Robin facendo illuminare gli occhi di Rufy che era
eccitato all’idea di fare l’ispettore.
“Sì Robin tu sei l’esperta
investigatrice!” esclamò lui facendo battere una
mano in testa a Sanji e Zoro che aveva gli occhi chiusi e le palpebre
rosse contornate dal lacrime.
“io sarei l’archeologa, però in questo
caso dovrò sempre mettere insieme i pezzi” rispose
lei sorridendo a Rufy che intanto cercava di rianimare Brook ancora
privo di sensi.
“tu vai a cercare i fogli, intanto penso a cosa
fare!” ordinò lei mentre si alzò dalla
sedia per osservare Rufy che trascinandosi Brook, andava a cercare le
prove.
“non c’è mai da annoiarsi con
voi!” scherzò Robin, mentre il viso di Zoro era
tutt’altro che allegro, anzi trovava piuttosto irritante il
fatto che la donna non si trovasse mai nelle brutte situazioni con i
suoi pazzi compagni e che anzi, avesse pure da ironizzare dalla sua
situazione, anche se Sanji con un buco in testa se ne fregava altamente
e dava ragione alla sua amata.
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