She drag me down.

di DeadHorse
(/viewuser.php?uid=112726)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Era così: da quando l’aveva conosciuta, non aveva più capito niente. Amore a prima vista, lo chiamano. I suoi compagni la definivano fatalità. D’altronde, come biasimarli, quell’amore lo stava letteralmente distruggendo. Non che non fosse ricambiato, no: lei amava pazzamente Sid, ma lo stava trascinando lentamente nel suo pericolosissimo mondo. Il ragazzo non poteva resistere alla dolce tentazione di viaggiare con il suo amore in quei luoghi inesplorati, quei luoghi sempre diversi, sempre migliori, sempre più colorati e indispensabili. Ma quei posti fantastici lo stavano uccidendo. Gli succhiavano la linfa vitale, sporcavano il suo sangue, conducendolo ogni volta più vicino alla morte. Lei non se ne curava, troppo presa dall’estasi, e lui, che si era lasciato condurre lì per amore, ora non se ne sarebbe andato più. Era dentro fino al collo, quel collo sempre adorno del suo lucchetto, quello che proprio lei le aveva regalato, e che ora iniziava a pesare tirandolo sempre più in basso Destava la preoccupazione dei suoi amici, che lo vedevano peggiorare ogni giorno. Si scavava la fossa ogni volta più in profondità, e già vi era dentro con un piede. Si stava lasciando cadere, senza paura, guidato dall’incoscienza, sua compagna. Come vittima di una sonno eterno, come se davvero i suoi occhi fossero chiusi. Era accecato dal piacere, dal vizio, da Nancy. Quella passione così intensa che lo rendeva schiavo di lei. E la donna lo trascinava giù con sé, in un profondissimo abisso, nero come la notte, dal quale non sarebbe emerso più.

Image and video hosting by TinyPic




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=809996