10_War on a white blanket
Non era cosa comune che nevicasse, se non in pieno inverno, intorno agli inizi di gennaio.
Fu perciò con una
certa sorpresa che il piccolo Vincent si alzò dal letto e vide
il fratello più grande intento a guardare all'esterno.
«Che cosa c'è,
Gil?» domandò subito. Temeva che non fosse riuscito a
dormire o fosse triste per qualcosa che ancora gli sfuggiva.
Gilbert si girò verso di lui e scosse la testa, scacciando i cattivi presagi del minore.
«Vince, c'è la neve!» disse, allontanandosi dalla finestra.
«Usciamo?».
Il biondo lo guardò per qualche momento, poi si decise a rispondere: «Perché no?».
Scese dal letto e, assieme
al più grande, si vestì: indossarono maglioncini pesanti
e cappotti che non erano da meno, così come cappelli e sciarpe.
Vincent era felice di poter
giocare assieme a suo fratello con la neve: nella loro "prima infanzia"
non avevano mai potuto divertirsi quando nevicava a causa della loro
miseria. Quando nevicava erano costretti a cercare rifugio in qualche
posto riparato dove il freddo arrivasse almeno un po' attutito.
Non appena furono pronti, uscirono dalla camera e si avviarono lungo il corridoio verso la porta della villa.
«Era da tanto che non nevicava!» esclamò Gilbert, sorridendo.
In un flash alquanto
inquietante, Vincent rivide il maggiore stringersi a lui
all’interno di una nicchia di un muro in parte distrutto, mentre
la neve turbinava innanzi ai suoi occhi ed i loro fiati si condensavano.
Per un momento rimase
interdetto dalla scena, poi venne catapultato nuovamente nel presente,
dove riprese possesso del suo corpo.
«Già» si
affrettò a rispondere, cercando di apparire il più
naturale possibile. Dopotutto, suo fratello non ricordava niente di
quel periodo.
L’unico rumore che li
seguiva erano i loro stessi passi che riecheggiavano contro le pareti
dei vari anditi per cui passavano.
Dopo qualche minuto - finalmente - i due piccoli Nightray si ritrovarono nel giardino.
La neve sembrava cotone
compattato ed infinitamente soffice. I fiocchi volteggiavano nell'aria
senza una direzione precisa, in una lenta ed incantevole danza
ammaliatrice.
Vincent mosse il primo passo sul manto bianco, affondando il piede in esso quasi per intero.
Era la prima volta che poteva considerare la neve un divertimento e non un "nemico".
Avanzò lentamente,
seguito a distanza dal fratello più grande, ma dovette
arrestarsi quando una palla di neve lo colpì in faccia.
Vince si ripulì dai resti del proiettile di neve e si guardò intorno, in cerca dell'aggressore.
Una seconda palla di neve lo colpì, stavolta da un lato del viso, rischiando di fargli perdere l'equilibrio.
«Ti ho preso un'altra
volta!» esclamò la familiare voce di Elliot in tono
trionfante, facendo voltare i due fratelli: il castano era ad una
decina di metri da loro, avvolto in un pesante cappotto beige con una
palla di neve in bella mostra sul palmo della sua mano.
«Che cosa vuoi Elliot?» domandò il biondo, fissando il più giovane.
Quest'ultimo gli lanciò di nuovo una palla di neve, che stavolta però Vincent evitò.
«Una dichiarazione di guerra?» domandò Gilbert, assumendo un'espressione confusa.
Vince sorrise.
«Se è questo che vuole...» disse, sottintendendo un ovvio "allora guerra sia".
Si chinò a terra e
raccolse una manciata di neve, modellandola a formare una sfera, che
lanciò con quanta forza aveva nel braccio verso Elliot,
prendendolo in pieno volto - fatto che a quest’ultimo non
riuscì molto gradito.
Da lì si
scatenò una vera e propria guerra a palle di neve tra Vincent ed
Elliot. Proiettili di tutte le dimensioni volavano a velocità
variabili tra i due contendenti, che furono ben presto zuppi d'acqua
gelida.
Nessuno, però, aveva intenzione di arrendersi.
Gilbert, nel frattempo, si era messo a guardarli da un punto sicuro distante dal campo di battaglia diversi metri.
In sé e per
sé il gioco non l'attirava molto, ma osservare i fratelli che si
colpivano a vicenda gli risultava piuttosto interessante.
Quella che si
consumò nel giardino di villa Nightray fu una vera e propria
guerra senza esclusione di colpi, che tuttavia non vide nessun
vincitore né vinto: più o meno quarantacinque minuti dopo
che lo scontro aveva avuto inizio, alcune cameriere uscirono di corsa
per richiamarli in casa ed il combattimento non poté vedere la
sua conclusione.
Appena rientrati, Vincent
ed Elliot cominciarono a starnutire. Solo allora le cameriere si resero
conto che erano infradiciati d'acqua fredda e si affrettarono a
portarli nelle loro camere a cambiarsi.
Gilbert, invece, si
recò nel soggiorno, dove un caldo fuoco scoppiettante ardeva nel
camino. Si sedette dinanzi ad esso sul tappeto, osservando rapito le
lingue di fuoco.
«Oh, Gil! Allora eri qui».
Il moro si girò verso la porta, inquadrando la figura di Vincent, inusualmente avvolta da una pesante coperta scura.
Il biondo si avvicinò al più grande a passi lenti.
«Le cameriere mi hanno detto che ho preso il raffreddore...» disse, precedendo la domanda dell'altro.
«Oh...».
«Anche a me hanno
detto la stessa cosa» si aggiunse l'inequivocabile voce di
Elliot, appena materializzatosi sulla porta anch'egli.
Gilbert iniziò a
pensare che gli piacesse proprio comparire all'improvviso e
intromettersi nelle loro conversazioni; tuttavia si astenne
dall’esprimere la cosa a parole.
Il castano si avvicinò stringendosi sulle spalle una coperta bianca e si sedette dal lato libero di Gilbert.
«Vi siete lanciati la
neve per quasi un'ora...! Sarebbe stato strano se foste rimasti
indenni: la neve è così fredda...!» esclamò
Gil.
Elliot distolse lo sguardo, arrossendo colpevole, mentre Vincent posava gli occhi bicromi sul fuoco.
«La prossima volta
vincerò io» disse il castano sicuro di sé,
rialzando gli occhi, portandoli su quelli di Vincent.
«Non contarci troppo,
Elly» rispose quest’ultimo, sorridendogli con quel suo
tipico ed inquietante incurvare di labbra.
Angolino autrice
Finalmente riesco a postare °^°
Mi dispiace solo che questo sia
l'ultimo capitolo ç^ç ma la tabella di prompt è
finita, ergo, finisce anche la raccolta. Anche se per l'ultimo capitolo
mi sono tenuta Elly *^* *spupazza*
Anyway, scleri da fangirl a parte XD, ringrazio GMadHattressFromUnderground
per aver non solo recensito lo scorso capitolo, ma aver seguito fin
dall'inizio la raccolta. Inoltra, ringrazio tutti coloro che hanno
aggiunto la fic alle preferite/ricordate/seguite.
Alla prossima! ^^
F.D.
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