Petunia
Petunia
Chi
sono io?
Sono Petunia Evans.
E voglio raccontarvi la mia
storia.
Sono nata nel 1959, in
Inghilterra, da Hanry e Rose Evans.
Sono sempre vissuta, da quando
sono nata, nel piccolo paesino di Little Winghing, al numero quattro di Privet
Drive.
Mi è sempre piaciuta la mia casa,
linda, piccola, pulita, ordinata. É sempre stata il mio nido,lì dentro mi
sento protetta.
La mia famiglia era normale; il
mio papà era un professore, gentile, colto, affettuoso, simpatico.
La mia mamma , invece, era una
casalinga: buona, premurosa, gioviale, allegra. E bravissima in cucina.
Poi c'era lei.
Lily.
Lei era la mia unica sorella.
E io le volevo un bene dell'anima.
Lily è nata nel 1960, ed avevamo
un anno di differenza.
Potete considerarlo strano,ma mi
ricordo ancora il giorno in cui l'ho vista la prima volta: era un pulcino, un
piccolo pulcino dai capelli rossi e gli occhi verdi, un pulcino con la pelle
d'alabastro. Lily, giglio, era un nome adatto al suo candore.
Siamo cresciute stando sempre
insieme.
Ho iniziato a frequentare una
normale scuola materna, e con me c'era sempre lei, nella mia stessa classe:aveva
saltato un anno, perchè era molto dotata. Ed io ero felice.
Così giungemmo insieme a delle
normalissime scuole elementari,sempre insieme, e lì mi feci un sacco di amici,
che mi riempivano la vita. E tutte le mie impressioni, le mie considerazioni le
facevo a lei.
Eravamo unitissime, come due
gemelle, anche se non ci somigliavamo affatto:lei bella,dai folti capelli rossi,
i suoi occhi due smeraldi; io alta, dinoccolata, dai capelli normalmente
marroni, troppo magra, dal mento cavallino, l'unica cosa di cui andavo fiera
erano i miei occhi, neri come l'ebano: insomma non ero proprio una bellezza, ma
a me non importava niente, perché adoravo la mia piccola sorellina, era la mia
migliore amica. Ridevamo, scherzavamo insieme, prendevamo in giro le ragazzine
che ci stavamo antipatiche.
l mia prima cotta l'ho presa a
dieci anni: ero innamorata del cantante a mio parere più bello del mondo,
Silver Gilded. Le sue canzoni mi facevano sognare. Ricordo ancora tutti i pianti
che feci, quando sulle riviste venne pubblicata la notizia del suo matrimonio.
All'età di undici anni,i miei
orizzonti si sono allargati: mi iniziavano ad interessare i ragazzi, i vestiti,
il mio aspetto; il mio mondo si è allargato, ma il posto d'onore in tutto
questo lo occupava sempre la mia piccola Lily.
Eravamo legate da un legame
indissolubile.
il mio papà ci chiamava ' i
miei fiorellini '
Finché un giorno il legame tra i
due fiorellini è appassito.
É stato nel 1971.
Quel maledetto Luglio del 1971.
Mi ricordo ancora tutto
chiaramente: lei ed io stavamo parlando di Mark Honsdame, appollaiate su divano
in camera nostra, e del fatto che io lo amassi da impazzire mentre a lui piaceva
Lily. Lei mi rassicurava, dicendomi che non le piaceva,che l'altro giorno aveva
visto alla stazione dei pullman un ragazzo con gli occhiali molto carino, che lo
aveva seguito fino a che non era stranamente scomparso nel nulla, e che era
rimasta affascinata perché non sembrava uno dei soliti ' faccia da patate ' che
popolavano il nostro quartiere e che a me piacevano tanto.
Finché uno strano gufo con una
lettera legata alla zampa ha picchiato con il becco contro la nostra finestra.
Un gufo in pieno giorno?strano!
Guardai Lily. Ma la sua
espressione era strana. Il suo viso si era rabbuiato.
Contemporaneamente,anche mamma
salì tutta agitata al piano di sopra, sventagliando una lettera diretta a mia
sorella.
Che cosa stava succedendo?
Così lei andò all'ultimo
cassetto del suo comodino, e tirò fuori altre lettere tutte uguali: tutte
portavano un'intestazione di uno strano posto di nome Hogwarts.
All'improvviso saltarono fuori
tutte cose strane: scuola di stregoneria, sette anni, maghi, streghe, lettere ,
gufi, poteri magici, libri di incantesimi, paiolo magico, Diagon Alley,
bacchette, mantelli: nel modo più brutale possibile venni a sapere che mia
sorella era una strega, che era stata ammessa ad una scuola di magia chiamata
Hogwarts, che le lettere le arrivavano già da giugno, da quando aveva compiuto
undici anni, e che praticamente lei tutto questo già lo sapeva.
Pensava fosse uno scherzo, ma lo
sapeva.
E non mi aveva mai detto niente.
Lei, la mia sorellina, la mia
unica confidente, la persona a cui avevo confidato tutti i miei più intimi
segreti, mi aveva nascosto una cosa del genere.
E in quel momento qualcosa dentro
di me si ruppe.
Da quel giorno persi tutto: la mia
migliore amica, la mia confidente, mia sorella.
Insieme a tutto ciò, persi anche
i miei genitori: ora tutte le attenzioni erano per lei, lei, la streghetta. Lily
aveva bisogno ora come non mai di loro, delle loro attenzioni; Lily era
speciale.
Io no.
Io ero assolutamente normale, ero
grande,vaccinata.Non avevo bisogno delle loro attenzioni. Ora c'era solo Lily
per loro.
Da quel giorno mi chiusi, come un
riccio. Diventai scontrosa, acida, aspra: quello che mi faceva più male era che
Lily non si preoccupava minimamente di me e dei miei sentimenti. Non pretendevo
delle scuse per essersi comportata male, ma almeno delle spiegazioni.
Solo quando ne ebbe abbastanza di
loro si ricordò di me cercò di parlarmi, ma la ignorai. E questa fu la prima
volta di una lunga serie.
A confessarlo, avevo anche molta
paura: che cos'era la magia, da dove saltava fuori questo nuovo mondo che aveva
sconvolto la mia vita più di quella di mia sorella? E se fosse stato male tutto
questo?
Basta, per farla breve arrivò
quel maledetto primo settembre .I miei genitori mi trascinarono a King's cross
Station, per salutare quella che non consideravo più mia sorella; e lo feci in
modo freddo, perchè, lo ammetto, ero rimasta delusa, e il tarlo dell'invidia si
era insinuato dentro di me.
E così suscitai anche la
delusione dei miei, che non accettavano questa mia ostilità verso di lei.
Da quel momento, il mio mondo,
come lo avevo progettato cambiò. Non avremmo frequentato la scuola insieme, non
saremmo maturate insieme. Lei avrebbe frequentato altre persone, allargato i
propri orizzonti, avrebbe trascorso la maggior parte del tempo in quella stramba
scuola di pazzi, e mi avrebbe dimenticata.
e così fu.
L'ano 1971-72 per me fu diverso da
tutti gli altri: mi trovai da sola, e dovetti cercarmi nuove amiche e nuove
confidenti; improvvisamente gran parte dei ragazzi che conoscevo iniziò ad
ignorarmi, e mi resi conto che stavano intorno a me solo per avere qualche
chance con Lily, del resto, lo sapevo benissimo di non essere bella,con lo
sviluppo poi ero diventata ancora più alta, magra e dinoccolata, ma la cosa ,
con mio stupore, non mi creava alcun problema: tutto scivolava su di me come
l'acqua, e mi resi conto di non aver bisogno di nessuno, anche se a volte avevo
dei momenti di sconforto.
Frequentai una normale prima
media, finché venne l'estate, e con l'estate anche lei.
Tutto l'affetto dei miei genitori
che avevo riconquistato, svanì. Tutti si preoccupavano per lei, a nessuno
importava più di Petunia e dei suoi problemi.
Lei tornava da un mondo
sconosciuto e tutto nuovo, e si prendeva tutte le attenzioni.
Iniziava a fare cose orribili,
come trasformare le mie tazze da tè preferite in topi.
Provò anche a riavvicinarsi
a me, ma io la tagliai fuori. A volte la feci soffrire, la feci piangere, ma non
mi importava. Quando io piangevo, con me non c'era mai stato nessuno.
Fortunatamente giunse di nuovo il
primo Settembre, e lei tornò di nuovo in quella che osava chiamare scuola
Anche l'anno del 1972-73 passò
abbastanza bene, oramai me la cavavo benissimo da sola.
Potevo dire persino di essere
felice di nuovo. A lei ormai non pensavo quasi più. Avevo molti amici normali,
uscivo, ero discretamente brava a scuola, mi divertivo.
Purtroppo giunse di nuovo
l'estate, e i soliti problemi. Ma oramai, a tredici anni, non mi importava di
niente e di nessuno. Ero persino troppo matura per la mia età. Adoravo le cose
normali, desideravo stare con persone normali. Iniziai ad essere sprezzante nei
confronti di mia sorella, ma in fondo speravo che mi volesse ancora un po' di
bene, perchè anche io, in fondo al mio cuore, le volevo bene.
Durante l'anno 73-74, a
quattordici-quindici anni, si formò il mio carattere, e con esso la mia avversione nei
suoi confronti e nei confronti della magia. Forse perchè ai miei genitori
arrivavano continue lettere da lei e a me no, forse perchè il ragazzo che mi
piaceva , Bud Lilidian , aveva conosciuto lei durante l'estate e se ne era
innamorato, forse perchè si era dimenticata del mio compleanno, e mi aveva
spedito una formale lettera di scuse una settimana dopo,forse perchè la mamma
tentava di convincermi a fare la pace.
Iniziai ad odiare tutte le cose
che riguardavano questi due mondi tanto diversi dal mio, a bruciare le lettere
che avevi iniziato a spedirmi sotto suggerimento di mamma e papà.
L' odiavo, l' invidiavo, avevo
paura.
Lei era bella, era una strega,
avevi mille opportunità,mille amici, tutti la ammiravano, la amavano,aveva le
attenzioni di mamma e papà.
Durante l'estate del 1975, le cose
peggiorarono: lei occupava tutto, tutti erano per lei, tutti volevano
vederla, tutti erano orgogliosi di lei. Saltava fuori con le sue storie
meravigliose, le descrizioni, i suoi interminabili discorsi su un certo
tizio strano come quelli della sua risma che le dava continuamente fastidio che
chiamava sempre ' quel Potter ', che a detta sua odiava, ma di cui sotto sotto,
e forse me ne ero accorta solo io, era innamorata, i suoi esami. E la gelosia
cresceva dentro di me, insieme alla nostalgia del tempo in cui andavamo d'
accordo; ma non sarei stata io a fare il primo passo, perchè era stata lei
quella che aveva sbagliato per prima.
Fu un mercoledì, quando mia madre
mi rifiutò il permesso di uscire con i miei amici perchè Lily aspettava degli
ospiti,quelle persone strambe come lei, che frequentavano quella scuola di
pazzi, che la mia rabbia esplose,la chiamai mostro,insulto alla natura, e sputai
fuori tutto il veleno che avevo in corpo; e alla fine scappai di casa.
Fu quella sera che conobbi Vernon
.
Ci incontrammo nel parco , alle
altalene.Anche lui aveva litigato con la sorella.
Non era un ragazzo molto bello, ma
seppe tirarmi su il morale.Iniziammo a chiacchierare come buoni amici, e
scoprii che avevamo molti interessi in comune.
Lui studiava a Snobkin, una scuola
che avevo sempre ammirato
E così diventammo ottimi amici.
Ogni sera in cui ero giù di
morale, lui veniva da me e mi consolava.
Mi fidavo di lui, con lui mi
sentivo protetta: giunsi perfino a confidargli la natura di mia sorella, e lui
come me ne era inorridito, e come me iniziò a disprezzare quella gente.
Insomma, Vernon Dursley era come
me, con lui mi sentivo bene, potevo confidargli tutti i miei pensieri, era una
sorta di fratello maggiore.
Era uno dei pochissimi ragazzi che
era venuto da me per come ero, non solo per conoscere mia sorella, e mi
affezionai molto a lui
Finché, un bel giorno, me ne
innamorai.
Era la sera del primo Giugno 1976
quando ci mettemmo insieme, lui mi chiese di essere la sua ragazza mentre
eravamo seduti in mezzo alle Petunie. Fu estremamente romantico.
Ormai i rapporti tra me e Lily non
esistevano più.Iniziai a diventare aggressiva contro di lei, ad odiarla.
Lei era sparita dalla mia vita, ma
a me non importava , perchè avevo il mio Vernoncino al caramello glassato con
me.
A Marzo del 1977 lo presentai a
mamma e papà, che lo accettarono normalmente, con la loro gentilezza, anche se
non ne erano poi così entusiasti.Ma comunque, furono felici per me, perchè in
fondo mi volevano bene.
Passai dei mesi fantastici con il
mio torroncino allo zucchero filato rosa, finchè non venne l'estate che si
portò dietro anche lei.
Durante quei tre mesi, giunsero a
casa molte lettere da quel James Potter, che mia sorella, anche se faceva finta
di essere furiosa o infastidita, leggeva avidamente, e poi rimaneva con lo
sguardo perso per ore. Ma questo non mi interessava più di tanto.
Quell'estate iniziarono ad
arrivare quelle persone strane a fare visita a Lily, e credo che fra questi si
imbucasse anche quel tizio, perchè spesso la sentivo urlare- Potter! come hai
osato venire a casa mia!-. Quella ragazza mi stupiva. Sapeva fingere benissimo.
Come avevo previsto, a Natale del
1977 Lily ci portò a casa quell'orribile ragazzo, che a quanto capii era il suo
fidanzato.
Ad essere carino lo era, ma era
molto antipatico, sbruffone e faceva delle battute che non mi piacevano affatto
contro me e il mio Vernon, soprattutto per difendere lei dai miei attacchi di rabbia.
E inoltre, quando c'era lui
succedevano sempre cose strane.E io e Vernon avevamo paura che ci potesse
accadere qualcosa.
Mamma e papà, invece, furono
molto entusiasti di lui. Rimasi molto delusa e offesa, perchè non furono così
allegri quando presentai loro il mio Vernon.
Finalmente, venne il 1978, e io, a
diciannove anni, finii la scuola. Purtroppo, anche lei finì la scuola, e le sue
visite, insieme a quelle del suo ragazzo, si fecero sempre più frequenti.
Parlavano sempre di cose strane; mi ricordo che una volta quell'orribile ragazzo
le raccontò di un certo luogo chiamato Azkaban , che era una prigione dove
rinchiudevano quei pazzi, che era custodito da esseri detti Dissennatori. Pensai
che ce ne doveva essere molta di gente come loro in quella prigione, che
immaginavo come un manicomio.
Fu in quest'anno che iniziarono a
giungermi delle lettere da un certo Albus Silente, che mi parlavano della
difficile situazione che il loro mondo stava per affrontare, degli imminenti
pericoli, di un certo pazzo chiamato Voldemort, di esseri malvagi chiamati
Mangiamorte,e del fatto che non solo mia sorella e il suo ragazzo , ma tante
altre persone, erano entrati a far parte di un'organizzazione chiamata '
l'ordine della Fenice ', e sul fatto che erano tutti in pericolo.
Decisi di ignorarle, in fondo,
cosa me ne importava? io ero felice, quelli erano problemi loro.
Ma poi, quando Silente mi accennò
che forse ci sarebbero stati pericoli anche per la famiglia di Lily, e quindi
anche per me, mamma e papà, decisi di iniziare una corrispondenza con quel
tizio, dove mi venne spiegata la situazione.
Inutile dire che ero estremamente
spaventata, ma per fortuna quello scambio di lettere finì quello stesso anno.
Intanto, avvenimenti più rosei mi
attendevano. A Ottobre di quello stesso anno, all'età di 19 anni, Vernon mi
chiese di sposarlo. Io felicissima dissi di sì, e facemmo una piccola ma bella
festa di fidanzamento. L'unico neo fu l'assenza di mia sorella e del suo
ragazzo, che Vernon non aveva voluto assolutamente invitare, nonostante le
proteste dei miei genitori. Ma in fondo fu meglio così. Non volevo che
accadesse nulla di strano.
Io e Vernon ci sposammo nel 1979,
in una splendida giornata di Marzo. Fu una cerimonia perfetta, e questa volta
fummo costretti ad invitare anche lei e quell'orribile ragazzo.
Basta. Andai in viaggio di nozze
lungo i fiordi Norvegesi, e tornai ad Aprile a casa.
Fu un bellissimo periodo, perchè
le attenzioni erano nuovamente tutte per me, la sposina.
Purtroppo, anche questo momento di
' gloria ' finì: il Maggio dello stesso anno, anche James Potter chiese a Lily
di sposarlo, e un mese dopo i due si sposarono. Confesso che fu una bella
cerimonia, ma fui sconvolta e scandalizzata per la presenza di moltissimi pazzi
provenienti da quel mondo di pazzi.
E poi venne Ottobre. E con
esso, scoprii di essere incinta di Diddy. Non posso descrivere la gioia di quel
momento e dei mesi a venire.
Purtroppo, anche questa volta
venne lei, a sottrarmi un momento che doveva essere tutto per me: un mese dopo,
a Novembre, scoprì di essere incinta anche lei, di quello che poi sarebbe stato
mio nipote Harry Potter.
Il 1980 fu un anno difficile,
rischiarato solo dalla nascita di Dudley.
Ad aprile, purtroppo, morirono
entrambe i miei genitori:un incidente d'auto, provocato in circostanze
inspiegabili.
Sospettai fortemente che fosse colpa
della magia, anche se non lo confidai mai a nessuno; sapevo che forse
quell'incidente era stato causato da Lord Voldemort, poichè molti molto simili
se ne susseguirono.
Forse quello fu l'unico periodo in
cui Lily ed io ci ravvicinammo.
A maggio dello stesso anno, lei se
ne andò ad abitare in una cittadina un po' distante, Godric's Hollow, ed io
rimasi a Privet drive.
Un mese dopo, nacque il mio
Diddino. Era bellissimo, paffutello come il suo papà, con i capelli come i
miei.
Con la nascita di Diddy tutta la
mia vita prese una piega diversa, ormai facevo la mamma a tempo pieno.
Un mese dopo, nacque anche il
figlio di Lily,che io non andai a trovare.
Fu a Dicembre dello stesso anno
che tornarono ad arrivarmi delle lettere.
Era sempre quell'uomo, Silente.
Ma questa volta il suo tono era
più allarmato e preoccupato.
Mi parlava di una certa profezia,
del pericolo mortale che tutti stavano correndo, del fatto che avrei dovuto
stare molto attenta e proteggere la la mia famiglia.
Con riluttanza, intrapresi una
nuova corrispondenza.
Avrei voluto ignorarlo, c'era
qualcosa che mi spaventava, e anche se avevo creduto di poter seppellire i miei
sentimenti,sentivo una certa angoscia quando Silente mi parlava del pericolo
mortale che Stavano correndo mia sorella e la sua famiglia. Sarebbero potuti
morire, se loro non fossero riusciti a proteggerli.
E così fu.
Il 1981. Venni a sapere che mia
sorella e la sua famiglia si stavano nascondendo, e che forse sarebbero riusciti
a scamparla.
31 Ottobre 1981
Ho saputo che mia sorella e suo
marito sono morti un'ora fa. La sua ultima frase è stata ' uccidi me,
piuttosto, ma lascia stare Harry '.
Non avrei mai pensato che sarebbe
finita così. In un momento davanti ai miei occhi sono passate tutte le immagini
della mia vita con lei.
A volte penso che tra noi sarebbe
potuta andare diversamente, che abbiamo sbagliato.
Avrei potuto conoscerla meglio,
lei e suo marito.
Ma ora è troppo tardi per
tornare indietro.
Raccontando la mia storia, mi
accorgo che nonostante abbia rotto il nostro rapporto, la mia vita è state
sempre legata alla sua.
E ora tocca a me.
Harry.
Il fagottino che ora è tra le mie
braccia.
Il colpevole della sua
morte.
Si sarebbe potuta salvare, ma ha
scelto di morire.
Il suo ultimo ricordo, il frutto
del suo sacrificio.
Il sacrificio, che a quanto è
spiegato in questa lettera, ha salvato il mondo magico.
Mia sorella, con la sua morte, ha
salvato il mondo magico.
Solo ora mi sembra di ricordare
quanto era buona e gentile con me, Lily.
Abbiamo sbagliato tutto.
Ho sbagliato tutto.
Ora devo proteggere Harry. Nelle
sue vene scorre il sangue di Lily, e finché e con me, che pure ho lo stesso
sangue di Lily, è al sicuro.
Chiunque pensa che io sia acida e
crudele, ma nessuno ha mai considerato il mio punto di vista.
Questo lo faccio per te sorellina,
perché nonostante tutto non ti ho dimenticata.
Chi sono io?
Sono petunia Evans.
E questa è la mia storia.
***
Ok, fa schifo lo so....ma mi è venuta ieri sera tutta di
getto!!! incredibile!! che ne dite di lasciare una piccola recensione???x
favore, non fatemi soffrire...dedicato a tutte le persone il cui punto di vista non viene preso in considerazione
|