Ragazzi, è finita la fanfiction! Avevo detto
ke ci avrei messo un po’ ad aggiornare, ma l’ispirazione a qnt pare mi ha presa
alla sprovvista prima di qnt mi aspettassi!! Ecco l’ultimo cappy! Ç__Ç
Capitolo 10.
“Sana, vuoi dirmi che succede?!”
Funny è ormai esasperata. È più di mezz’ora
che urla davanti alla porta dei bagni femminili della scuola sperando che la
sua migliore amica, chiusa lì dentro da altrettanto tempo, si degni di uscire e
darle una spiegazione. Ad un certo punto le sembra che i singhiozzi si stiano
placando.
“Sana …?” chiama esitante, e finalmente la
serratura scatta e una ragazza dagli occhi gonfi di pianto esce tremante dal
bagno.
“Ehi, amica mia, che ti è successo? Vuoi
parlarmene?” le chiede, abbracciandola. Sana si lascia stringere dalla ragazza,
singhiozzando ancora un po’, poi cerca di ricomporsi.
“Vuoi sapere che mi è successo??” dice
adirata, mentre altre lacrime continuano a scenderle dagli occhi. “Be’, è
successo che sono andata a letto con Heric, ecco che è successo!”
I singhiozzi si fanno di nuovo più intensi.
Funny rimane a bocca aperta, senza dire una parola. Le ci vogliono parecchi
minuti per registrare la notizia …
Che cosa ha detto? si chiede. No, ho sentito male … Lei
non può … dopo quello che le ho detto … non … stai calma, Funny, non agitarti,
non fare niente, stai calma, rilassati! Stai calma! Stai calma! …
“CHE DIAVOLO HAI FATTO TU???????????????”
esplode. Sana si rannicchia su se stessa davanti alla furia della ragazza, i
singhiozzi smettono all’improvviso per lo spavento che si è presa. Nel raggio
di 30 metri tutti si voltano verso il bagno femminile con sorpresa. Funny ha il
fiato corto.
“Sana, dimmi che ho capito male! Ti prego
dimmi che tu non hai fatto sesso con Heric! Ti prego …”
“Non ci ho fatto sesso!” esclama Sana
scandalizzata, e Funny sembra calmarsi. “Abbiamo fatto l’amore! È stato così
bello …”
A quel punto Funny non si trattiene più e
inizia a urlare come un’ossessa, mentre fuoco e fiamme ardono attorno a lei.
(oh oh …! ndDaisy). Quando finalmente si calma, chiede con gentilezza a Sana
cos’altro sia successo … perfino troppa gentilezza, c’è qualcosa sotto …
“Ehm … be’, ecco, lui … mi ha scaricata
questa mattina … cioè, forse l’ha già fatto ieri pomeriggio, comunque oggi l’ho
mollato io …” balbetta Sana ancora stordita dall’urlo di prima.
“Ma davvero?? E io cosa ti avevo detto
secoli fa?! Cavolo, pensavo avessi un po’ di buon senso! Ora mi toccherà dare
50 dollari a Jeremy …” sbuffa Funny.
“Eh??! Di che parli?!”
“No, niente … avevo scommesso che non ci saresti
cascata … comunque non è questo il punto! Non ti avrà mica messa incinta?!” si
riprende la ragazza.
“Ma figurati! Almeno credo …” è la risposta
insicura di Sana.
“Siamo messi bene …” commenta Funny
battendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa. “Be’, se non sei incinta
è tutto a posto: tu l’hai già scaricato e non se ne parla più! Se invece fossi
incinta … non voglio nemmeno pensarci!”
“Ma non è questo il problema! Il vero
problema è che io lo amo!” esclama Sana. Questa volta Funny si fa più seria:
“Sana … com’è possibile? Hai visto che persona è, perché devi pensare a uno
come lui?!”
“Lo so, ma non posso farci niente! Me ne
sono innamorata, Funny! Non avrei fatto … be’, quello che abbiamo fatto se non
lo amassi! È per questo che sto soffrendo così!” e ricomincia a piangere.
Questa volta Funny non sa che fare. Si limita ad abbracciare l’amica, riuscendo
a sussurrarle solo: “Passerà …” mentre Sana sfoga tutte le sue lacrime.
All’uscita da scuola, Sana e Funny si
salutano.
“Sei sicura che non vuoi che ti accompagni
a casa?” chiede Funny all’amica.
“No, non preoccuparti, vai con Jeremy! Hai
una scommessa da incassare, no?” cerca di scherzare. “E comunque Heric non può
più farmi niente … Ci vediamo!” e così dicendo si avvia verso casa sua. Per
tutto il tragitto non fa che ripensare a tutti i momenti passati con Heric … le
torna alla mente il primo bacio, tutte le sue parole dolci, tutti i suoi gesti,
i suoi sussurri … le torna in mente il pomeriggio di ripasso di matematica …
rivive l’esperienza del giorno prima … tutto una bugia. Tutto quanto. Non c’era
niente si sincero in quelle azioni, solo il suo amore, non corrisposto! Scaccia
un’altra delle tante lacrime che ha versato quel giorno e alza lo sguardo per
accorgersi che è arrivata a casa. Qualcosa però attira la sua attenzione dall’altra
parte della strada. Là, dove l’aveva trovato il pomeriggio precedente guardando
dalla finestra, c’è Heric. Fissa per un attimo quegli occhi profondi, i più
belli che abbiano mai catturato il suo sguardo … e si stupisce di trovarli
spenti per la prima volta. Li vede però illuminarsi quando si accorgono della
sua presenza, e la bocca che vorrebbe tanto assaggiare un’altra volta chiama il
suo nome. Sana si affretta ad aprire il cancello della sua villa e a
richiuderselo alle spalle prima che Heric possa raggiungerla.
“Sana, aspetta! Devo parlarti!” grida il
ragazzo stringendo tra le mani le sbarre di ferro del cancello, ma lei si sta
già allontanando di corsa attraverso il cortile. Heric fa per scavalcare il
cancello, ma un gruppo di cani da guardia arriva al galoppo verso di lui
ringhiando e abbaiando, digrignando i denti con fare minaccioso, con l’intenzione
di non farlo passare. Il ragazzo è costretto a rinunciare all’impresa, e dopo
aver dato un ultimo sguardo a Sana prima che sparisse oltre la soglia di casa
sferra un calcio al cancello spaventando i cani e si allontana, lo sguardo a
terra …
“Heric, apri subito questa porta!
Altrimenti giuro che la butto giù! E non sarà l’unica cosa che distruggerò …!”
Il biondino si alza di malavoglia dal
divano dove stava da una mezz’oretta e si avvia lentamente verso la porta d’ingresso,
da dove provengono le urla.
“Che diavolo vuoi, Funny?!” dice aprendo la
porta e trovandosi davanti la ragazza. Il suo sguardo omicida gli fa quasi
venire un brivido. “Che c’è, vuoi di nuovo divertirti un po’ con me?” cerca di
assumere la sua solita aria spavalda e il suo solito sorrisetto beffardo, ma
per qualche ragione sembra non ne sia più in grado. Un ceffone lo centra in
pieno viso. Si gira stupito a guardare la ragazza, che ha ancora la mano destra
alzata. È il secondo che riceve, quel giorno, e stranamente è la seconda volta
che non reagisce …
“Perché le hai fatto questo?!”
Heric fa finta di non capire di cosa stia
parlando, nonostante per qualche ragione a lui ancora oscura ci stia pensando
da tutto il giorno.
“Sai benissimo a cosa mi riferisco!”
esclama lei infuriata entrando in casa e sbattendo la porta. “Prima me, adesso
la mia migliore amica! Hai visto come l’hai ridotta, stamattina?! Perché ti
diverte tanto fare del male agli altri?! Ti fa sentire tanto meglio??”
“Non mi fa sentire meglio!” ribatte Heric
improvvisamente, alzando la voce ancora più di quanto abbia fatto Funny. “Ti
sembra che mi senta bene? Eh?? Guardami!!” le grida. Tra i due cade un attimo
di silenzio, durante il quale nessuno guarda l’altro negli occhi, poi Heric si
lascia cadere sul divano e si prende la testa tra le mani, senza aggiungere più
nulla.
“Perché, Heric? Perchè hai trattato Sana
così?” chiede ancora Funny, questa volta però senza alzare la voce. “Sai cosa
mi ha detto, dopo che ti ha conosciuto? Eh, lo sai?” Heric scuote il capo,
trattenendolo sempre tra le mani, nascondendo i suoi occhi dietro ai ciuffi
biondi dei suoi capelli.
“Mi ha detto che eri una ragazzo gentile,
dolce e simpatico … mi ha detto che le sarebbe piaciuto essere tua amica! Che
non potevi essere il demonio che tutti dicono perché lei aveva visto qualcosa
di buono in te!” esclama Funny, alzando di nuovo un po’ la voce. “Ma non vedo
proprio cosa possa aver notato in te … l’hai fatta soffrire come hai fatto con
tutte le altre!”
Heric chiude gli occhi, cercando di
impedire alle parole della ragazza di raggiungerlo, ma non può evitarlo.
“E sai cosa mi ha detto oggi?” continua. “Mi
ha detto che ti ama! Che si è innamorata di te! Sei contento? Il tuo piano ha
funzionato, no?! Perché non sei in giro con i tuoi amichetti a festeggiare,
magari facendoti qualche bella bionda mentre Sana è a casa a piangere per te??
L‘hai fatta cadere ai tuoi piedi come volevi!”
Heric non reagisce. Rimane lì, inerme, la
testa piegata, in silenzio.
“Perché, Heric?” è l’ultimo sussurro di
Funny.
“Io … io non lo so!” esclama finalmente il
ragazzo, ma la sua voce ha qualcosa di strano. “Non lo so perché l’ho fatto!
Non so perché mi comporto così, non so perché faccio del male alla gente, non
so perché ho fatto questo a Sana! Non lo so! Non so più niente, sono confuso!
Non so nemmeno cosa mi stia succedendo!”
Funny si stupisce di vedere qualcosa di
umido bagnargli la guancia quando tira su la testa per guardarla.
“L’unica cosa che so … è che mi dispiace.
Davvero … non volevo fare questo a lei …”
Funny fissa attonita quello sguardo intenso
diventare umido per la prima volta, poi torna a guardare a terra …
“Non è a me che devi dirlo …” mormora
soltanto, prima di uscire dall’appartamento di Heric lasciandolo lì sul divano
con la sua confessione che ancora gli rimbomba nella testa …
È notte … in tre camere diverse tre persone
non riescono a dormire. Una tormentata dalla delusione, un’altra dalla rabbia,
un’altra ancora dal senso di colpa.
Sana versa le sue ultime lacrime nel
cuscino, guardando la luna fuori dalla finestra. Si alza, incapace ormai di
prendere sonno, e si avvicina al vetro, guardando in strada, là, su quel
muretto di fronte al cancello di casa sua, ricordando il sorriso di Heric, le
sue parole dolci, il loro pomeriggio di passione, mentre il pianto silenzioso
sembra essere irrefrenabile …
A casa sua, Funny si rigira nel letto
continuando a chiedersi come sia potuto accadere tutto quanto. Dopo tutti gli
avvertimenti che aveva dato a Sana, dopo tutto ciò che le aveva detto su Hayama
… maledice per l’ennesima volta quel demonio …
In un piccolo appartamento non lontano dal
liceo, un diciottenne è seduto sul pavimento della sua camera, la testa
appoggiata al materasso del letto alle sue spalle, ancora completamente
vestito: non ha nemmeno provato a dormire. Due sensazioni lo stanno divorando
dentro, incessantemente, senza concedergli pace. Una è il famoso senso di
colpa, ormai lo riconosce … almeno da quando l’ha ammesso davanti a Funny. Ma l’altro
… è qualcosa di più profondo, che sebbene lo tormenti lo fa quasi con dolcezza.
E non è un peso sullo stomaco, ma qualcosa che gli brucia nel petto, all’altezza
… del cuore …
“Sana si è innamorata di me …” si dice,
ricordando le parole della migliore amica della ragazza. “Chissà se ha provato
la stessa sensazione che sento io ora? Possibile che questo sia davvero …?”
No, amore è una parola troppo grande per
lui. Non è nemmeno mai esistita nel suo vocabolario …
Finché non ce l’ha scritta lei … si trova a pensare. Aveva ragione Terence,
alla fine. Lui e le donne! È incredibile come capisca tutte le cose che le
riguardano! Stare con una ragazza deve proprio far impazzire la gente!
In effetti … mi sa che sto impazzendo …
“Be’, facciamo una pazzia, allora!”
esclama, e si alza improvvisamente. Corre fuori dalla sua stanza ed esce di
casa, sfidando il buio della notte …
Sono ormai le due di notte. Ma a casa Smith
c’è ancora una persona sveglia. È ormai molto tempo che Sana sta guardando
fuori da quella finestra. Lo sguardo è perso nel vuoto, rincorre i ricordi, le
lacrime sembrano ormai esaurite. Finché qualcosa attira la sua attenzione. C’è
una figura, sul marciapiede opposto a quello di casa sua, che si ferma proprio
di fronte al suo cancello. Cerca di metterla a fuoco, ma è tropo buio. Poi la
figura si sposta un po’, finendo alla luce di un lampione, e Sana può scorgere
un paio di occhi ambrati fissarla intensamente attraverso il vetro. Non sono
però gli stessi occhi beffardi e freddi che ha visto altre volte su quel viso …
sono dolci, sono più caldi … sembrano implorare un perdono …
La ragazza rimane ferma alla finestra,
incapace di andarsene.
Heric continua a guardarla, cercando di
trasmettere tutte le sue emozioni in quello sguardo, ma Sana non sembra
coglierle. Allora lui si volta, e attua il suo piano … estrae qualcosa dalla
tasca del giubbotto di pelle e dando le spalle alla casa di Sana inizia a
muovere il braccio … Sana rimane alcuni minuti a guardarlo chiedendosi cosa
stia facendo, finché Heric non si volta di nuovo. La guarda di nuovo negli
occhi, poi lentamente si sposta, e la ragazza alla pallida luce della luna
riesce ad intravedere una scritta sul muro:
Perdonami.
Ti amo.
Le lacrime che credeva di aver terminato
compaiono di nuovo ai suoi occhi, mentre Heric non smette di guardarla,
desiderando solo di poter asciugare quelle gocce. Non credeva che un giorno si
sarebbe mai sentito così. Non credeva che avrebbe mai potuto fare una cosa
simile, che avrebbe mai potuto scrivere, o anche solo pensare, una frase come
quella …
Improvvisamente vede la figura di Sana
voltarsi e sparire dalla finestra … e nello stesso momento avverte una lama
invisibile trapassargli il petto. Soffre come non ha mai fatto. Rimane ancora
qualche istante a fissare quella finestra, sperando di vederla ricomparire, ma
non accade. Abbassa lentamente lo sguardo, poi si avvia verso casa, sconfitto …
“Heric!”
Alza la testa all’improvviso, guardando la
villa di Sana, da dove è arrivata quella voce bellissima … e vede il cancello
aprirsi silenziosamente, mentre sulla soglia della porta di casa la figura di
una ragazza lo aspetta. Il sorriso affiora immediatamente sulle sue labbra
mentre si avvia verso la sua Sana, ancora in camicia da notte. Quando l’ha
finalmente raggiunta l’abbraccia, senza dire nulla, senza pensare a fare altro,
semplicemente, spontaneamente. Questa volta non ha pianificato niente. Questa
volta tutte le azioni sono dettate dal cuore. Si allontanano un po’, e dopo
essersi guardati negli occhi si baciano dolcemente. Nel bacio di lei c’è tutto
il perdono di cui ha bisogno il ragazzo, nel bacio di lui c’è tutto l’amore che
ha desiderato Sana. Quando si staccano, Sana si porta un dito alle labbra,
intimandogli di fare silenzio, poi lo prende per mano e lo accompagna dentro,
su per le scale, dentro la sua stanza, mentre la porta si chiude delicatamente
dietro di loro …
EPILOGO.
“Ehi, ragazzi!”
Heric saluta tutti i suoi amici nel cortile
della scuola, poi esibisce un sorrisetto soddisfatto.
“Allora, i miei 50 dollari?” chiede.
“Ancora?? Guarda che te li ho dati ieri!”
esclama George.
“Intendevo gli altri …” risponde Heric.
“Gli altri?? Vuoi dire che …??” fa Ivan,
incredulo.
“Già … mi sono fatto la Smith un’altra volta!! Tirate fuori i soldi!” dice il
biondino. In quel momento arriva Sana.
“Oh oh …” è il commento di uno dei ragazzi
del gruppo. Heric sta per prendere i soldi, ma una piccola mano aggraziata lo
precede.
“Ehi, ma che fai??” esclama Heric rivolto
alla giovane attrice.
“Come che faccio? Mi prendo i miei 50
dollari!” risponde lei.
“E perché tuoi, scusa??”
“Non avevo scommesso che sarei riuscita a
cambiarti …?” mormora con un sorriso.
“Odio quando hai ragione …” sospira Heric,
prima di avvicinarsi al suo viso e baciarla.
THE END - Daisy
Spero sia piaciuta a tutti! I
miei ringraziamenti a chi ha recensito (alice178, gingi, Gin_15, lucychan93,
LizDreamer, violetta, miki18, miki90, Geo88, luchia nanami, ciaiciai, s&a,
reppy, Ichigo_chan25, fragolina92, Rossana, Resha91, ANNA94, Nicky14,
Neko-chan, kik==, erika, miki-chan, Francesca Akira89, Haci … mamma mai, ma qnt
siete!! Spero di nn aver saltato nessuno^^) e a chi ha solo letto! Grazie
infinite!
Ora … un periodo di vacanza! La
prox sett parto, qndi nn mi sentirete fino ad almeno il 20 di qst mese! Poi …
chi lo sa? Ultima ricchesta: RECENSITE!!!
Vvukdb!
J Daisy J