A volte mi domando se per te risulti
così necessario
far soffrire il
prossimo…
Mi domando
se comprendi le
conseguenze del tuo comportamento…
A cosa serve fuggire se il tuo destino è stato degnato?
Perché vuoi
soffrire e far soffrire invece di accettare?
Queste saranno le prime cose che ti domanderò
non appena
incontrerò quei tuoi occhi demoniaci
macchiati di un
rosso così intenso
da farti ricordare quali
sono i tuoi peccati…
da farti piangere ancora
quelle lacrime scarlatte
consapevole che
quello è il colore del sangue che hai versato!
“Cry in the dark…”
14 settembre ore 10:00 a.m.,
il sole era ormai alto nel cielo e filtrava dalle scure nubi che
ricoprivano il cielo…
Continuava
a sentire quella voce…
Sola…
Devi rimanere sola…
Tutte le pene dell’inferno
non basteranno a cancellare.
Pagherai cara la tua
insolenza… il tuo errore costerà la vita
a chi ti circonda.
Il tuo errore ti mozzerà
il fiato mentre cammini.
Il tuo errore…
Il tuo peccato…
Traditrice!
Moriranno!
Moriranno tutti… devi rimanere sola con i tuoi rimpianti!
Diceva
la voce incessante che le martellava nella testa. E
così aveva deciso di accendere un po’ lo stereo con un cd che
ascoltava solitamente…
Partì
la canzone numero nove del cd di Evanescence
(Fallen), “Hello”.
Era
distesa sul divano come in attesa di chissà
quale grazia divina, il braccio che reggeva il telecomando dello stereo era
poggiato stancamente sugli occhi arrossati dai quali grondavano rivoli cremisi
e la bocca contorta in una smorfia di dolore.
Facevano
male quelle lacrime… ma mai come il dolore che
portava nel cuore.
A causa
sua delle persone bellissime (non intendeva fisicamente, ma in quel momento si
riferiva alla loro anima) erano finite nelle mani di quel demonio.
Si
ricordò di quella ragazza che fuggiva sotto la pioggia battente…
[…]Fuggire… percorrere quelle vie deserte e sapere che
qualcuno ti segue è davvero una sensazione allucinante. Perché? Perché doveva continuare a fuggire?[…]
Ricordava
ancora quella domanda… e ancora se la poneva…
Sola…
Devi rimanere sola…
Nulla cancellerà la mia
vendetta. Arrenditi, smettila di fuggire!
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-Solo un bacio piccola mia! Uno
soltanto e ti lascerò in pace!- Quel bacio cosa significherebbe?! La sua fine per caso? Sicuramente.
Deglutì fissando quelle iridi fredde come il ghiaccio. La pupilla del
ragazzo si restrinze e da
li partì un colorito porpora che tinse tutti i suoi occhi. Piano, piano… come lo scorrere di uno strano liquido denso e
demoniaco. Sorride, un sorriso strano e malvagio.
-Perché!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlò lei. Tanto ormai
l’ha trovata… tanto ormai per
lei sarà la fine -Perché? Rispondi dannato!- Quelle
urla richiamarono
l’attenzione di qualcuno che passava di là. Il ragazzo non
tardò ad accorgersi di un’altra presenza.
-Torno subito piccolina…
Non te ne andare altrimenti
sarò costretto a farti molto male! Ok?!-
lei non risponde. Sa bene che le si
è appena presentata una via di fuga –Ehi tu!- si
rivolge all’altro ragazzo –Cosa ci fai da queste parti?! Te la stai
cercando forze?-
-Chi io?!- Yami
si voltò verso quel ragazzo –Ti sbagli… mi sembra che a
cercartela sia tu!-
-Come scusa?- la sua espressione era incredula. I suoi
occhi rossi brillarono di follia a quelle parole. Come si permetteva quel
ragazzo di sfidarlo?!
-Lasciala in
pace!- disse il faraone con voce possente.
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Quella
era la prima volta che lo aveva visto…
E
adesso dov’era quella magnifica persona dall’animo nobile?
Come
stava?
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Un urlo –Cosa?- fa
sorpreso scostandosi dalla finestra. Seguito da Yugi si precipita nella stanza dove sta riposando
l’ospite -Tutto bene?- domanda preoccupato notando l’espressione
spaventata della ragazza. Lei fa cenno di si
con la testa –Guarda che mi hai fatto spaventare! Perché hai urlato?- domanda Yami sedendosi sul letto.
-E’ stato un sogno.
Un brutto… sogno.- bisbiglia lei. Yami
le sorride, avvicinandosi per vedere se la febbre era scesa.
-Non sembri calda come prima! Ma per sicurezza vedi di
misurartela bene con il termometro!- poi si rivolse a Yugi –Potresti portare il termometro! Non so
dove l’ha messo tuo nonno!-
-Certo…! Ora torno!- disse
Yugi avviandosi di corsa
per il corridoio.
-Bene..- sorrise Yami
–Ora passiamo alle presentazioni! Io sono
Yami!- gli porse la mano
-Blacky…- disse lei
rispondendo alla stretta di mano –Come mai mi hai salvata? Cioè…
potevi andartene tranquillamente eppure ha fronteggiato Brent! Perché?-
domandò lei con fare dubbioso.
-Non sopporto la gente che se la
prende con chi non può difendersi!- sorrise.
-Hai il complesso
dell’eroe?!-
domandò sarcastica. Yami
arrossì –Dai…
scherzavo!- finalmente sorrise anche lei.
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Che bei
momenti erano stati quelli… momenti che non sarebbero mai più
tornati.
Singhiozzò raggomitolandosi si se stessa come
un gatto sul caldo tappeto davanti ad un caminetto.
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14 settembre ore 12:00 p.m.,
un urlo acuto destò Blacky
dal suo dormiveglia…
Era la voce di Zak e proveniva proprio dalla stanza in cui riposava.
La ragazza
s’alzò di scatto in un fruscio di tessuto. Il cuscino macchiato
del rosso delle sue lacrime cadde sul pavimento insieme alla sua giacca di
pelle che aveva usato per coprirsi senza spostare le lenzuola.
Corse fuori dal salone ed entrò nella stanza dove aveva
sistemato Zak.
Lui era in piedi,
gli occhi leggermente arrossati erano velati di dolore ma
il suo sangue aveva finito di uscire dal tatuaggio che ormai non presentava
più un’infezione così intenza.
-Il sangue
d’unicorno è andato in circolo…- disse
stancamente chiudendo gli occhi e poggiandosi alla scrivania.
-Perché hai urlato?- domandò preoccupata Blacky
poggiandosi allo stipite dalla porta.
-E’ stato un sogno… un brutto sogno…- disse sospirando Zak.
A Blacky rivenne in mente la situazione che aveva
rievocato quella mattina… quando a casa di Yugi aveva avuto quell’incubo,
il primo giorno che li aveva incontrati e che gli aveva mentito. Brent non popolava i suoi sogni. C’era qualcuno di
molto più potente…
-Occhi angelici
dello stesso colore del cielo, ma freddi e taglienti come il ghiaccio…
questo popola i miei sogni.- ammise ad alta voce la
ragazza staccandosi dallo stipite ed entrando nella stanza, al centro della
stanza.
-A
quanto pare sogniamo le
stesse cose Blacky…- sorrise amaramente
–Sento una voce che continua a dirmi che devo ucciderti…- lei
alzò lo sguardo verso Zak, preoccupata e
terrorizzata -… mi dice che devo portarti
da lui. Che devo abbandonare lq mie speranze poiché tu non tornerai mai più da
noi. E’ davvero così Blacky?-
Improvvisamente il suo sguardo scatto al pavimento.
-ZAK!!- gridò allarmata.
-Lui mi ha detto che devi raggiungerlo Blacky.-
quando era entrata nella stanza non aveva notato nulla di quello che la
circondava, era troppo assonnata per notare l’incabntesimo
che le celava i preparativi operati da Zak –Mi
ha detto che non serve a nulla scappare o rimpiangere gli errori, tutto quello
che ha in serbo per te… ben presto si avvererà!-
-NO!- ansimava, era
spaventata mentre fissava il disegno scarlatto sul
pavimento. Lei si trovava proprio nel mezzo. Il sangue era messo li a formare un simbolo… una stella iscritta in un
cerchio, e lei fissava le cinque candele alle cinque pinte della tella con occhi sgranati –ZAK! PERCHE’?-
lui non rispose… e disse qualche parola in latino, tratta da uno dei
libri che aveva Blacky nel
suo armadio.
Scomparve… e
poi scomparve anche lui facendo cadere per terra il
libro dalla copertina di cuoio.
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14 settembre ore 12:05 p.m.,
una grande stanza dalle pareti circolari li
attendeva nella sua lucubre bellezza. Tutto intorno a
loro erano posizionati alti candelabri d’argento
con candele nere accese. Sul pavimento dove era arrivata Blacky
era disegnato lo stesso simbolo che aveva nella sua stanza… Era di nuovo
al centro della stella di sangue.
Si avvicinò
di qualche passo verso il trono in cima alla piccola scalinata e fissò
gli occhi azzurri come il cielo che non la facevano
dormire… li fissò con uno sguardo irato, lo stava sfidando.
-Cosa volete ancora da me?- domandò la ragazza allargando
le braccia –Cos’è tutto questo? Perché tutto
questo?- si voltò verso Zak per riservargli il
suo sguardo più disgustato –Era u n
piano? Il tuo dolore era un piano?- domandò al
biondino socchiudendo gli occhi in maniera minacciosa.
-Taci!-
tuonò la voce
dall’alto del suo trono lav orato.
Blacky tornò a fissare il glaciale sguardo di
quello che una volta era il suo capo.
-Ho
deciso di abbandonare!- disse
solennemente senza abbassare lo sguardo –Ho deciso di andarmene, di
finirla con tutto questo! L’ipocrisia, la falsità che la
circonda… lei non ne ha la minima percezione?!
Io non voglio vivere mentendo e lavorando sporco per qualcuno che non vuole
fare ciò che ci comanda di fare. Non
voglio… e non lo farò. MAI.-
-Non devi più lavorare Blacky…
noi qua non abbiamo più bisogno di te. Bisogna subito eliminare
le mele marce…-
-Ma le mele non cadono mai lontano
dall’albero!- sogghignò sicura di se incrociando le braccia
–Se sono una mela marcia e lei vuole gettarmi via… si curi di fare
lo stesso con l’albero che mi ha creato! Poiché questo non
potrà che crearne altre come me!-
-Zak.- il ragazzo biondo non rispose
ma si limitò ad avvicinarsi al suo capo –Puoi andare
adesso… portala con te nei sotterranei e mettila in una cella.- concluse.
***Flash back di Zak***
-Un pochino, ma non appena il
tatuaggio sarà definitivo tu sarai invincibile come me e James.- sogghignò –E insieme faremo grandi cose noi tre!-
***Fine flash back di Zak***
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
-No!- disse, poi si
mosse rapidamente tentando di colpirlo alla faccia, ma il suo capo parò
il colpo con una mano.
-Cosa volevi fare?- domandò lanciandogli un’occhiata
delusa. Non diede nemmeno il tempo di rispondere a Zak
che si sentì uno scrocchio sinistro aleggiare per la stanza e un urlo
come accompagnamento. Le labbra di Blacky tremavano,
era tesa, spaventata e stava sull’orlo del pianto. Zak
era ai piedi del trono con la mano spappolata. Le sue grida aleggiavano
nell’ambiente dalle pareti circolari, poi il ragazzo dagli occhi angelici
e diabolici allo stesso tempo posò un piede sulla testa del
biondino –sangue d’unicorno? Credete ancora a
queste stupide leggende?- mormorò deluso. Poi un lampo rosso
attraversò l’azzurrò magnetico dei suoi occhi e si
mosse…
-NOOOOOOOO!!!!!- l’urlo di Blacky
s’infranse contro le pareti rocciose insieme allo scricchiolio delle ossa
frantumate. Improvvisamente si sentì vuota e cadde per terra com le mani sugli occhi che grondavano di rosso.
-Hai ragione… tutte le mele marciranno prima o poi. Alcune le getto via personalmente per sostituirle…-
sogghignò.
Sei circondata dalla sofferenza…
Sei circondata dal dolore…
Sei circondata dal sangue…
Sei circondata dalla morte…
Arrenditi ad essa e
smettila di far soffrire chi ti sta intorno.
Ti ho pensato molto…
Ti ho pensato ogni giorno ed ogni notte.
Tutto comincia
come sempre è stato. Dalla luce nascono le ombre… ma non c’è luce senza
ombra, e non c’è ombra senza luce. Così narrano le antiche leggende, le due forze in eterno contrasto
vivono l’una dell’altra. Il bene e il male non
potrebbero esistere da soli. Non c’è bene senza male e non
c’è male senza bene. Così si narra…
Tu sei la mia luce e la mia tenebra.
Io e te… due esseri
diversi, opposti… divisi per sempre. Tutta colpa di un
attimo… di quel maledetto attimo. Tra me
e te ora c’è solo il rumore del vento, che sibilando attraversa
tutti quei momenti cha abbiamo
passato. Ed è un
tormento… il vuoto è un tormento!
Ormai tutto e niente ci separa.
La luna… bella come
sempre, brilla alta nel cielo. Brilla solo per noi… c’è
sempre stata, testimone delle promesse dei mortali… e
testimone anche della nostra. Divisi… siamo divisi
dall’infinito. E lei splende… come se niente fosse splende in quel bellissimo cielo stellato, in quell’universo incantato che ha soggiogato le menti
dei mortali… e perché no, anche degli immortali. Rende
l’ambiente magico e misterioso… rende gli
attimi della tua vita scorrevoli e spensierati. Io voglio condividere queste
sensazioni solo con te… ma dove sei? Maledico quel giorno…
Perché te ne sei andata?
Perché?
Ogni singolo sospiro metta al corrente il cielo della
mia esitazione. Volgendo lo sguardo verso l’alto cerco solo un
appiglio… è notte e il cielo è scuro, senza te… mia dolce luna. Nessuna
stella è apparsa nel blu sembra che tutto sia triste per la tua
sparizione. Mi manchi terribilmente, e come
il cielo non può vivere senza la sua cara luna… io
non posso vivere senza di te. Ho bisogno della tua luce per cacciare queste
tenebre, mi stanno distruggendo… Aiuto, non lasciare che mi portino via.
Non
cel’ho fatta a salvarmi, e ho scoperto che
l’oceano che mi voleva era di vendetta.
Quanto
pagherei un suo sorriso... darei tutta la mia vita
per quel sorriso, un sorriso puro che riscalda il cuore. La mia luce, mia dolce luna. Vivere in questi posti bui e
vuoti mette tristezza, e senza di te mi pare di morire. Non chiedo tanto, un
sorriso… un o solo. Ma
tu non ci sei più, dove sei? Ho bisogno di te. Salvami…
Non
puoi più farlo.
Immerso
in quest’oceano scuro cerco solo di rivedere la luce.
Purtroppo sarà impossibile, la mia luce sei tu e non ci sei più. Lo sai quanto pagherei per vedere il tuo
sorriso? Darei tutto ciò che rimane della mia anima… ma niente, tu non arrivi nemmeno se ti
prometto questo! Perché? Lo sai che vuol dire vivere così?! Nessuno può capire quello che provo,
nessuno può aiutarmi. L’unica persona in grado di
tirarmi fuori da queste tenebre sei tu… con quel tuo
bel sorriso luminoso che mi riscalda il cuore.
Non puoi più
farlo… sono affogato! Sono morto nella vendetta, e grazie ad essa sono rinato.
Quell’incessante gocciare mi ricorda nella notte che ho perso una
persona cara. Goccia dopo goccia cadono tutti gli attimi che ho passato, tutti
quanti riaffiorano dentro la mia mente… E’ tanto ormai che vado
avanti così, troppo… ormai mi ritrovo in un immenso mare oscuro,
senza di lei. Questo terribile gocciare mi manda ai pazzi, non si può
continuare a vivere così, non sono più vivo senza di lei… e
pare che il destino si diverta a farmi soffrire, pare che faccia di tutto per farmi ricordare le sue morbide
labbra rosse che ogni giorno mi facevano impazzire sempre di più…
sempre di più… Non ce la faccio, non posso continuare a vivere
immerso in questo oceano scuro senza una via di fuga. No. Ma scoprire che la
mia unica via di fuga sei tu mi rattrista troppo, perché allora è
come se conoscessi gia il mio destino…
Non è vero… io non ho nemmeno te
per fuggire.
Il mio sguardo vaga attraverso questa stanza… ma che dico,
non sono in una stanza! Sono solo, in mezzo ad un oceano a cercare soltanto
te… unicamente te! Eppure cos’ho
come ricompensa? Sono soltanto perso in quest’oscurità
che mi attanaglia le viscere! Ho paura, si ho paura… non di quest’acqua scura e profonda, no. Ho paura di averti perduto
per sempre, ho paura… di non poter più stringerti tra le mie
braccia. Nuoto… quest’acqua
mi fa star male. E’ fredda, estremamente
gelida! I miei movimenti si fanno mano a
mano sempre più impacciati, questo freddo mi sta
congelando… non riesco più a stare aggalla. Aiuto… ti prego… aiutami! Fammi uscire da
questa oscurità che mi
circonda. Fammi uscire da quest’acqua
che non mi fa respirare. Ti prego…
Non ti pregherò più.
Tic… tac… Lo senti?!
Tic… tac…E’ il rumore che mi condanna ad essere consapevole
di averti perduta da molto tempo…Tic… tac…Il rumore delle
lancette di un maledetto orologio che ticchetta.
Maledette lancette che mi ricordano da quanto tempo sono solo.
Tic… tac… Non ne posso più! Preferisco regnare nel silenzio
assoluto piuttosto che ascoltare questo incessante e fastidiosissimo rumore.
Così leggero s’insinua nelle mie orecchie e in pochi istanti
arriva al mio cervello, mi sta facendo impazzire! Vedo la mia mano che si muove
prendendo con furia un oggetto vicino, e con tutta la potenza possibile lo
scaglio contro quell’arnese
che scandisce i minuti. Ecco la fine di un orologio in casa mia… nulla
deve disturbare i miei pensieri, sia chiaro.
Nemmeno un oggetto si può permettere di fare un affronto simile a me,
proprio a me…
Non ti ascolterò più.
Silenzio…Solo il vuoto più assoluto
aleggia in questa grande stanza
desolata. Finalmente… Finalmente il silenzio.
Finalmente non sento più lo scorrere del tempo! I secondi scivolano via
senza che io debba sentire il loro suono! Niente ticchettii,
niente rumori… solo il vuoto. Io. E te… quella persona che
vive tutt’ora nei miei ricordi. Sei troppo lontana, troppo! Pensare
che un tempo mi eri vicina,
un tempo… Ma adesso? Adesso cosa rimane di noi?
Nulla. Il tempo e il vuoto. Il vuoto di questa stanza, e del mio cuore! Posso
tenere con me il ricordo del tuo volto, della tua voce… ma non te! Maledizione! Tu ci sarai… tornerai qui, con me.
Tornerai! Lo farai perché io non ti permetto di stare con quella razza
così inferiore alla nostra! Tu e io… per sempre! Ricorda… Come
hai potuto cancellare quei momenti? Ricorda… e torna. Tornerai… è un ordine!
Vendetta.
In ogni momento non faccio altro che pensare a
te, sei l’unica cosa che mi mantiene in
vita… Solo il tuo pensiero! Diamine ma come fai?Io sono seduto davanti ad
una scena che non mi piace affatto,
dovevi esserci tu nel mio castello… e invece?!
C’è lui.Questo ragazzo che non fa altro
che ostacolarmi! Maledetto! Era tutto perfetto… Non
capisco. Perché?Perché non ci
se?Casa sta succedendo al di fuori di queste mura?Perché è venuto
lui al posto tuo Blacky?! Perché!
Vorrei strillare, far capire a tutti quanto mi hanno deluso…
ma non lo farò. Mi prenderò solo
la mia rivincita personale…
Ma mi è servito… e te ne accorgerai.
Io sto ancora aspettando il giorno in cui ti vedrò entrare
da quella porta. Lo attendo e non vedo l’ora che arrivi! Lo attendo
perché voglio vedere la tua espressione
quando ti dirò che ormai è troppo tardi… che
ormai non si può tornare indietro. Voglio vedere la tua espressione mentre la mia sentenza
verrà pronunciata e tu perderai l’unica luce che manteneva viva la
tua speranza. Si… Non vedo l’ora. Sarà troppo bello vedere
quella scena, troppo… E pagherai.
Pagherai… Per avermi abbandonato. Per avermi illuso. Per avermi
disobbedito. Pagherai…
Stai pagando.
Cosa cercavi fuori di
qui?Cosa cercavi lontano da
me?Te ne sei andata, lasciando il vuoto dietro di te. Il tuo posto non è
stato rimpiazzato, anzi, è rimasto la…
dove nessuno può portartelo via. Mi manchi, davvero tanto.
Ma sai… non ti
darò la soddisfazione di saperlo. So che è inutile vivere nel
passato perché ormai tu hai un’altra strada, un’altra vita… lontana, molato lontana da me. Sono solo…
Aspetto, aspetto il fatidico giorno che potrò
rincontrare i tuoi occhi chiari… aspetto il giorno in cui si
trasformeranno nuovamente in quelli che erano una volta. Sangue, morte, dolore… Questo hai seminato e questo raccoglierai.
Traditrice.
Comincia sempre tutto cautamente… Non credi che la
situazione possa peggiorare e invece sbagli. Ti credi invincibile e pronta a
lottare, ma non immagini nemmeno cosa ti attende. Ti
trovi davanti a un baratro, una via ceca. Devi decidere… devi
ascoltarmi… a cosa servirà fuggire dal
destino che ho scelto per la tua insolenza?! Lacrime
nel buio cadranno, lacrime di sangue e dolore… Ti
aspetto mia cara.
Traditrice.
A volte mi domando se per te risulti così necessario
far soffrire il prossimo…
Mi domando
se comprendi le conseguenze del tuo comportamento…
A cosa serve fuggire se il tuo
destino è stato degnato?
Perché vuoi soffrire e far soffrire invece di accettare?
Queste saranno le prime cose che
ti domanderò
non appena incontrerò quei tuoi occhi demoniaci
macchiati di un rosso così intenso
da farti ricordare quali sono i tuoi peccati…
da farti piangere ancora quelle lacrime scarlatte
consapevole che quello è il colore del sangue che hai versato!
Traditrice.
Traditrice… Sola… devi rimanere sola. Sei fuggita, fuggita via da me. E adesso supera un’eternità in
solitudine. Rimarrai completamente sola… chiusa in una cella buia
senz’aria e senza luce… Piangi il sangue
delle tue vittime…
Sola…
Devi rimanere sola…
Tutte le pene dell’inferno
non basteranno a cancellare.
Pagherai cara la tua
insolenza… il tuo errore costerà la vita
a chi ti circonda.
Il tuo errore ti mozzerà
il fiato mentre cammini.
Il tuo errore…
Il tuo peccato…
Traditrice!
Moriranno!
Moriranno tutti… devi rimanere sola con i tuoi rimpianti!
Traditrice.
Sola…
Devi rimanere sola…
Nulla cancellerà la mia
vendetta. Arrenditi, smettila di fuggire!
[…]
Fuggire…
percorrere quelle vie deserte e sapere che qualcuno ti segue è davvero
una sensazione allucinante. Perché?
Perché doveva
continuare a fuggire?
[…]
-Non
fuggirò Seto!- disse
togliendosi le lacrime dagli occhi –Non fuggirò e non
continuerò a portarti rispetto e a darti del “lei”! Sei un
essere orribile! Vorrei averti affogato con le mie mani nel tuo mare di
vendetta!-
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
Ita rb- Beh… ho fatto il capitolo
funghetto eh?! Infondo però
ho solo incollato qualche collegamento! ^//^ (e allora
di che ti vanti? -__- ndSeto)(taci
che qua sei impegnato a fare il cattivo… non ironizzare o ti licenzio! ndIta rb)(°__°
Io, Seto kaiba non posso
essere licenziato da una cosa stupida come questa! O___________O ndSeto)(mwhahahahahah
io posso fare quello che mi pare!! *__________________* ndIta rb)(è
andata… V__V ndYami)
Spero
che vi piaccia questo cappy… commentate!
Ringrazio:
Death Angel, sono contenta che ti sia piaciuto il cappy precedente! Speroi che
questo non sarà da meno! Mi sono impegnata (per fare questa ca***ta?! °_____° ndSEto)(muori
nel tuo mare dei vendetta!!!!
*_____________________________* [sguardo omicida] ndIta rb)(‘__’ ndSeto) tanto (pure?! O__O Il copia
incolla è difficilissimo! =__= ndSeto
ironico)(toglietemelo da davanti o lo disintegro!!!!!!! >____________< ndIta rb)
questa volta. Scusa se ancora non ti ho commentato il tuo cappy ma lo farò
entro domani! Giusro! >__< (mica ti fucila!
-__- ndYugi)(ma sono io che
lo voglio leggere! Ç_____ç non ho tempo
ç______________ç ndIta
rb)(lacrime di coccodrillo… -__- ndtutti)(non è vero!! >___________< ndIta rb)
=Hermione=, nel prox cappy
entrerà di nuovo in scena Yami… sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente!
*////* Poi quello che hai detto della trasformazione
di Yami mi ha fatto gasare al 100%!!! Tant’è vero che mi sono messa a scrivere! ^^
Purtroppo non ho potuto mettere anche li pezzo che ho
in mente di Yami altrimenti il capitolo usciva fuori
supergigante rispetto ai precedenti (perché così non è
gigante rispetto agli altri?! -__- ndSeto)(Tappategli
la bocca prima che gli strappi quella lingua!!!!!!!!!!!! >____< ndIta rb). Alla prossima! ^^
COMMENTATE!