La fine di un problema
Rieccomi!!
Ragazzi che fatica, quasi non ce la facevo ad aggiornare!!! Quasi…
Se non
sbaglio molti di voi si chiedono cosa Deidara farà per vergognarsi
tanto… ebbene gente, questo è il capitolo in cui la verità verrà
a galla!!! Godetevelo!!
La
fine di un problema e l’inizio di molti altri
“Avete un
aspetto orribile! Ma avete dormito bene stanotte?”
Naruto e
Neji risposero brontolando: se due o tre ore scarse possono essere
considerate “Dormire bene”, allora i due avevano dormito bene.
Per Naruto era stato davvero un calvario gattonare e barcollare per 5
chilometri con il cervello che faceva i capricci, e anche spiegare a
Sasori e a Gai cosa ci faceva a quell’ora del mattino nella
foresta; anche se era crollato appena toccato il futon, il risveglio
avvenne prima del previsto, e al momento il povero Uzumaki ciondolava
in mezzo ai suoi compagni.
Per quanto
riguarda Neji… la frase lasciata in sospeso di Rock Lee lo aveva
tenuto sveglio fino all’alba fino a tarda ora, e quando finalmente
il sonno aveva raggiunto le palpebre dello Hyuga, orribili incubi di
TenTen che rideva di lui e baciava Deidara lo avevano torturato fino
al mattini.
“Coraggio,
amici! La mancanza di sonno non può fiaccarci!”
L’entusiasmo
bruciante di Lee venne spento dagli sguardi glaciali dei due ninja
insonnoliti, che avrebbero ucciso volentieri per un’altra ora di
sonno.
Con un
sonoro sbadiglio, anche Deidara si mise a sedere.
“Che
dormita!! Molto meglio che dormire all’agghiaccio dove capita”
“Per una
volta, concordo” disse Sapori sulla soglia dell’entrata.
“Come
sarebbe a dire? Sbaglio, o tu non dormi mai?”
“Vero, ma
anche se resto sveglio per tutta la notte preferisco stare al caldo
invece di arrugginirmi le giunture metalliche”
“Ma dov’è
TenTen?” chiese d’istinto Neji notando l’assenza della sua
compagna di squadra.
“Dorme”
rispose Sasori con semplicità.
“Nonostante
la forza della gioventù è impossibile montare la guardia per tutta
la notte senza sentirsi stanchi!”
Un
gocciolone comparve dietro la testa di ciascun presente.
“Seriamente,
basta con la storia della gioventù. È seccante”
Prima che
Gai potesse ribattere l’accusa di Sasori, Isshin gridò ai ninja di
muoversi e che la carovana stava riprendendo il suo viaggio. Senza
aggiungere altro, il gruppo si preparò ad un'altra giornata di
battaglie ed assalti.
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Ma gli
assalti non arrivarono. Tutta la mattinata trascorse in completa
tranquillità, e nessuna banda di briganti o ladri tentò un assalto.
Gai era a dir poco deluso nel vedere che, per una volta che poteva
fare un po’ di movimento, nessuno si faceva vivo.
“È uno
scandalo” esclamava di tanto in tanto “Tutti gli assalti ieri, e
oggi niente!”
Naruto
invece, tenuto sveglio dalle chiacchiere di Kyubi che gli
rimbombavano nel cervello, aveva appreso dei trucchi su come
modellare meglio il chakra e come infonderlo correttamente nell’acqua
per fabbricare il famoso liquore; tuttavia avrebbe dovuto aspettare
la sera per allenarsi, sempre che riuscisse a restare sveglio fino ad
allora.
Più o meno
verso mezzogiorno non c’erano stati ancora assalti. Forse dipendeva
dal fatto che il paesaggio era gradualmente cambiato da una macchia
di alberi ad una distesa di erba bassa: sarebbe stato quasi
impossibile preparare un imboscata da quel punto.
Naruto, Sai
e Lee pattugliavano la zona intorno alla carovana, mentre Neji,
Deidara e Gai erano a guardia dei carri.
Soffermiamoci
un momento sul secondo gruppo: Gai, stanco della completa assenza di
assalti, aveva pensato bene di sottoporsi ad un allenamento speciale;
perciò aveva agganciato i muli dell’ultimo carro sul retro del
mezzo, e mentre le pingue bestie dovevano solo tenere il passo, Gai
tirava il carro.
Neji e
Deidara invece stavano consumando un pasto veloce: mentre lo Hyuga
mangiucchiava una polpetta di riso, il bombarolo stava gustando dei
dango.
“Tse!”
pensava lo Hyuga guardando di sottecchi Deidara “Non
è altro che uno spaccone! Qualunque idiota saprebbe usare degli
esplosivi, ma lui si vanta delle sue abilità come se fossero
uniche!!”
E pensare
che Neji non aveva mai criticato lo stile di combattimento di
qualcuno, men che meno di un ninja di livello S. ma si sa, l’amore
fa straparlare.
“E poi
come a piacere a TenTen? Vorrei proprio sapere cosa pensa davvero di
questo… questo… questo individuo! Non ha alcuno stile, si limita
unicamente a distruggere: anche lo stile di TenTen, che usa katane,
Enormi mazze ed armi da lancio è molto più aggraziato di…”
“Posso
sapere perché ce l’hai tanto con me?”
La sorpresa
quasi fece andare di traverso a Neji la polpetta di riso; il membro
dell’Akatsuki sembrava avergli letto nel pensiero, dato che non lo
stava nemmeno guardando.
“Ma…
come…”
“Ti
prego!” esclamò Deidara con veemenza “Riesco a capire di che
umore è il mio compagno di squadra guardandolo in viso, e lui al
posto del viso ha un pezzo di legno!”
Neji
distolse ostinatamente lo sguardo. Anche se era stato scoperto, non
voleva certo parlare del suo problema con lo causa di esso!! Ma
intanto Deidara continuava a parlare.
“Non può
essere del rancore: ti ho conosciuto solo ieri, e non ho fato
esplodere niente di tuo… il mio carattere, forse? È quello che ti
da tanto fastidio?”
“Può
darsi” rispose gelido lo Hyuga continuando a non guardarlo.
“Mmmh… è
comunque poco probabile; sei molto amico di quel ninja in verde, e
lui si che sa come irritare la gente! E poi mi sembra di essere
simpatico a tutti, e quella ragazza con i chignon…”
Quella fu la
goccia che fece traboccare il vaso.
“Si chiama
TenTen! E devi starle alla larga, chiaro? Cosa ti da il permesso di
arrivare qui e di fare il galletto con la prima ragazza che capita? E
poi, come fa a piacerle la tua tecnica mi chiedo? Qualunque idiota
saprebbe usare un esplosivo. E se vogliamo dirla tutta, sei solo un
pallone gonfiato che esploderà come tutte le tue creazioni… LO
TROVI TANTO DIVERTENTE?!?”
Deidara non
aveva riso, il suo era più uno sbuffo divertito di chi non è
riuscito a trattenersi “Siediti” disse invece allo Hyuga “Datti
una calmata, e lascia che ti racconti una storia”
“Ma…”
cominciò Neji, ma Deidara lo anticipò alzando una mano “Vuoi
continuare a lagnarti della tua ragazza che mi trova spiritoso, o
vuoi sentire le mie ragioni?”
Il moro
arrossì e tentò di dire che TenTen non era la sua ragazza, ma
un’occhiataccia di Deidara lo azzittì e lo costrinse a sedersi
accanto a lui, sul bordo del carro.
“Bene,
andrò subito al nocciolo della questione: vedi, non posso
innamorarmi di TenTen per il semplice fatto che sono innamorato di
un'altra ragazza!”
Sul momento
Neji ci rimase di sasso: quell’opzione non l’aveva considerata
affatto.
Tuttavia si
ricompose subito “Veramente?”
“Scettico,
eh? D’accordo, allora ti racconterò tutto, se a te sta bene”
“Spara”
lo incoraggiò lo Hyuga con un velato tono di sfida. Deidara chiuse
gli occhi e si concentrò, probabilmente per ricordare qualcosa non
molto recente.
“Prima che
diventassi un nukenin, ero un qualunque ninja del paese della terra e
pieno di grilli in testa; ma di una cosa ero certo: che la mia arte
fosse insuperabile!”
Neji sbuffò
annoiato. Ignorandolo, Deidara proseguì.
“Una
certezza destinata a crollare: quando avevo all’incirca la tua età,
un ninja mascherato venne da me e mi sfidò per provare la
superiorità della sua arte. Fu una battaglia lunga ed estenuante, ma
alla fine dopo un giorno intero prevalse il ninja mascherato: ricordo
ancora oggi l’esplosione fragorosa che fece a pezzi la mia opera
d’arte finale…”
“Un
secondo” lo interruppe Neji confuso “Non sei tu quello che usa le
esplosioni?”
“Adesso
si. Ma a quell’epoca, che tu ci creda o no, credevo che le
esplosioni fossero un giochetto, quasi volgari!!”
Neji,
sentendo questa rivelazione, ci rimase di stucco:e meno male che era
solo Neji!! Un tipo meno impassibile o magari più coscienzioso della
mania di Deidara per le esplosioni ci sarebbe rimasto secco dalla
sorpresa!!
“Già”
continuò il nukenin senza badargli “Ogni mio colpo prendeva una
forma statuaria. Ma come ho già detto quelle esplosioni prevalsero,
e ci rimasi ancora peggio quando scoprii che il ninja mascherato era
una lei!”
Una
scintilla attraversò gli occhi di Deidara, ma bastò un battito
d’occhi a cancellarla.
“Era
insieme la cosa più bella e più irritante che io avessi mai visto.
Le augurai di esplodere come una delle sue creazioni, poi le chiesi
innumerevoli volte la rivincita. Non volle concedermela: così
iniziai ad allenarmi insieme a lei, e come per uno scherzo del
destino…”
Neji
rabbrividì a quella parola, ma Deidara non lo sentì a causa di un
suo sospiro.
“… mi
innamorai di lei. Follemente. E quando scoprii che mi ricambiava mi
sentii l’uomo più felice della terra!! Trascorsi con lei i giorni
più belli della mia vita in una gioia inesauribile, e stavamo
persino progettando il grande passo…”
Deidara si
bloccò. Poi, come un pezzo di carbone incandescente che si
raffredda, il suo viso cambiò. Prima felice, gioioso, euforico; ora
segnato da una tristezza che riaffiorava.
“… ma
una notte accadde tutto. Fummo attaccati da ninja del paese del
fulmine interessati alle nostre tecniche; riuscimmo a difenderci in
un primo momento, ma erano in troppi, e ci sopraffarono. Ma mentre io
giacevo a terra per le troppe ferite, lei combatteva ancora”
Nello
sguardo di Deidara c’era uno strano luccichio. Neji pensò che
stesse per piangere, ma si sbagliava. Non sapeva che il nukenin aveva
esaurito le lacrime molto tempo addietro.
“Tutti i
nemici le furono addosso, e riuscirono a bloccarla: stavano per
ucciderla, e io non potevo fare niente. Prima che il kunai calò
però, lei agì”
“Ora la
voce di Deidara tremava, sia di rabbia che di dolore. Neji si sentiva
un verme nell’aver accusato qualcuno con una simile storia alle
spalle; e intanto il biondo continuava.
“Mi urlò
che mi amava, e utilizzò un ridotto C3 per sconfiggere tutti i ninja
in un colpo solo, sacrificando se stessa”
Deidara
chiuse gli occhi e tacque. Rimanendo fermo come una statua. Neji
intanto aveva attivato il byakugan, ma anche senza di esso capiva che
quel che diceva il membro di Akatsuki era la verità.
“E poi…
cos’è successo?”
“Rintracciai
i bastardi responsabili di quell’omicidio insensato, e appena fui
guarito li sterminai uno ad uno, diventando così un nukenin. Il
resto è storia nota”
Tra i due
cadde il silenzio. Forse per Deidara non voleva dire niente, ma per
Neji era un silenzio carico di imbarazzo. Il suo imbarazzo,
nell’avere toccato un tasto simile. Cercò di rompere il ghiaccio.
“Deve…
doveva essere molto bella. Ma quanto sono
idiota!” pensò subito dopo.
“Giudica
tu” da una tasca interna della cappa, il ninja esplosivo estrasse
un oggetto bianco: era una statuetta, talmente ben fatta che avrebbe
potuto essere viva; raffigurava una ragazza con capelli lunghi e
ondulati, curve ben proporzionate e (forse una stonatura con tutto il
resto) un sorrido beffardo, ma pieno di dolcezza,
“Questa è
la mia unica opera “duratura” da quel giorno. E quando verrà la
mia ora, e se morirò in battaglia, spero che una persona si trovi a
meno di 10 chilometri, perché questo è il aggio d’azione di
questa bomba”
Neji si
ritrasse istintivamente “È per Madara?”
“No. Quel
verme non è degno nemmeno di essere colpito da un C1. La bomba è
per il mandante di quella missione, il bastardo che non sono riuscito
a scovare anche dopo tante ricerche!”
Il silenzio
scese nuovamente, più pesante di un pezzo di piombo. Per neji era
rimasta un'unica opzione per evitare di ripetere quel ciclo di
silenzio / domanda imbarazzante / verità intima…
“Mi
dispiace! Non volevo accusarti, non sapevo niente del tuo passato e
non ho scuse per il mio tremendo malinteso!”
Il nukenin
lo osservò per un pò, senza lasciar trasparire alcun espressione;
poi emise uno sbuffo divertito e guardò altrove.
“Non serve
che ti scusi. In fondo sei innamorato di quella morettina…”
“Non è
vero!” ribattè imbarazzato Neji con poca (pochissima) convinzione.
“Dunque
non ti dispiace se le chiedo di uscire…”
“TU
PROVACI E IO TI…” urlò Neji irato, per accorgersi un secondo
dopo che si era tradito con le sue stessa mani.
“Puoi
ingannare solo te stesso, e non per sempre!” disse Deidara con fare
saggio “Io sono l’ultima persona a cui bisognerebbe chiedere una
dritta, ma un consiglio voglio dartelo comunque: non perdere troppo
tempo a scervellarti e a negare quello che provi, altrimenti il tempo
da passare con il tuo amore si accorcerà, e non è detto che in
questo mondo crudele raggiungiate entrambi la vecchiaia”
Non appena
ebbe finito quel discorso ispirato, il bombarolo si riscosse, come se
prima si fosse appisolato. “Stupido Sentimentale” borbottò
sottovoce alzandosi e incamminandosi verso la parte opposta del
carro, ma subito si fermò.
“Quasi mi
dimenticavo” esclamò voltandosi verso Neji, che si aspettava un
altro discorso illuminante o una frase densa di significato. Deidara
si limitò ad abbassarsi, a prenderlo per la collottola e a sibilare
“Se solo ti azzardi a raccontare una sola sillaba a Sasori o a
chiunque altro di questa storia –del fatto che prima pensavo che
l’arte fosse eterna- ti riempio ogni buco visibile con l’argilla
e ti faccio saltare in aria, e per ogni buco visibile intendo proprio
TUTTI i buchi!!”
Neji annuì
spaventato, convincendo Deidara che la minaccia era stata più che
sufficiente. Il nukenin si alzò soddisfatto e si allontanò
fischiettando.
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“Coraggio,
mettici un po’ di impegno!”
Sarebbe
dovuto suonare come un incitamento, ma la voce annoiata di Kyubi
aveva un effetto deleterio sulla calma e sull’impegno di Naruto,
che si stava ancora allenando nella creazione del “Vento Liquido”
con magri risultati.
La giornata
era passata senza nessun assalto, e mentre gli altri ninja si
godevano un meritato riposo i due si erano allontanati
dall’accampamento, e in quel momento si stavano allenando sotto il
chiarore lunare.
In effetti,
Naruto si allenava: Kyubi era disteso sulla schiena, con le mani che
gli facevano da cuscino e uno stelo d’erba in bocca.
“Procedi
lento come quando stavi imparando le evocazioni. Ora sei allo stadio
del girino”
“Ti spiace
evitare i tuoi commenti”
“In
effetti mi dispiace: così è più divertente”
Naruto
mugolò qualcosa sottovoce prima di rimettersi al lavoro: anche se
avrebbe voluto tirare il bicchiere sulla fronte del Bijuu, doveva
ammettere che aveva ragione, e che il suo controllo del chakra non
era abbastanza buono.
“Spiegami
perché…”
“… non
ti posso aiutare di più di così?” terminò la frase Kyubi: è
difficile discutere con qualcuno che ti legge nel pensiero “Perché
i nostri due tipi di chakra sono diversi, e diverso è anche il
metodo di infusione del chakra nell’acqua. Certo che sei davvero…”
Naruto non
seppe che cos’era: Kyubi si era interrotto, aveva spalancato gli
occhi e si era rimesso in piedi con un balzo.
“Che c’è?
Problemi?”
“Non so
esattamente cosa, ma dobbiamo tornare subito alla carovana. Ci sono
molti problemi. E sono già li”
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Finito!!!!
Non ve lo aspettavate proprio da Deidara, vero? Confesso che se
qualcuno mi avesse esposto questa teoria prima che mi fosse venuta in
mente, gli avrei dato del pazzo! E quei cosiddetti problemi…. Che
cosa saranno mai!! Dovrete continuare a leggere per saperlo, miei
cari….
Ino: “Ehi,
autore!!!”
ALE
(Scocciato): “Siiiiiiii?
Kiba: “Noi
ci stavamo chiedendo…”
Shik: “Come
mai ci hai messo così tanto a postare?”
ALE: “Ve
l’ho già detto: impegni, dimenticanze e….”
Saku:
“TRADIMENTO!!!!”
Tutti si
voltano verso di lei, davanti al computer di Y_ALE_Y
Kaka: “Che
vuoi dire con tradimento, Sakura?”
Senza
aggiungere altro, Sakura indica la cronologia dei siti che ho
visitato. Tra loro spiccano i nomi One Piece, FMA Brotherhooh, Fairy
Tail, Bleach…
Kisa: “Ah,
è così allora?”
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeem….
Forse è meglio chiudere qui, o questi o mi ammazzano o chiedono il
divorzio!!! Saluti a tutti, e recensite numerosi!!
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