Savin'me

di Karyon
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Save me [J2 – 219 parole – Foto]
 
«Questo Natale resterò a Hogwarts».
 
Sirius si rigirò quella frase nella testa, come una nenia imparata a memoria; breve e diretta.
Tuttavia lui sapeva che non era mai così semplice e che, dopotutto, nulla era come sembrava.
La verità era che aveva smesso di infestare Grimmauld Place, quando il suo sole aveva deciso di oscurarsi per sempre: Andromeda era stata cancellata dagli arazzi di famiglia quell’estate stessa, pochi mesi dopo la confessione sciorinata brutalmente sotto quella maledetta pioggia incessante che ancora gli assordava le orecchie, nelle notti piovose di Hogwarts.
Eliminata con un ordinato colpo di bacchetta, via dagli occhi e dal cuore di una famiglia troppo occupata a seguire un ideale assoluto di sangue, per rendersi conto che il vero sangue era quello che scorreva nelle vene di chiunque di loro.
La immaginava lì, ancora che ballava sotto le foglie croccanti color dell’oro – nell’Autunno che tingeva il Giardino Grande di colori caldi. E quando ballava, con occhi luccicanti e naso irritato dal vento, gli parlava di libertà; gli parlava di quella salvezza che lei aveva raggiunto e lui, ora, malediva più di quella stessa famiglia.
Con un gesto di stizza chiuse gli occhi, ma fu solo un attimo: un gesto per riportare ogni cosa alla mente; di nuovo foglie cadenti, oro ovunque e lei – che ballava.
Salvami, sussurrò.
 
 
Mostrami com’è | essere l’ultimo rimasto in piedi,
e insegnami lo sbagliato dal giusto | e io ti mostrerò cosa posso essere.
Dillo per me | Dimmelo,
 Lascerò questa vita dietro di me,
dimmi se vale la pena salvarmi…
Savin’me – Nickelback.
 




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