...
Lo so. Lo so. Ho dei problemi. Seri. Gravi. MOLTO gravi.
Perchè? Perchè è la quarta FF che sto
postanto, e che ho deciso di mandare avanti CONTEMPORANEAMENTE alle
altre tre. Quando penso io di scrivere? Smetterò di dormire?
Probabile. In fondo, a chi serve il sonno, quando ho tutte queste FF da
scrivere? A nessuno u.u
Anyway, ci tengo particolarmente a cominciare a pubblicare questa
storia perchè ci sto lavorando da Agosto, e ne sono
presissima, ma non riuscivo mai a trovare la motivazione giusta per
scrivere, mandando avanti le altre, e mi sono accorta che era un
peccato mortale, perciò ho deciso di farvi cominciare a
leggere almeno questo primo capitolo, che è proprio un
assaggio, ma per sapere se potrebbe intrigarvi ^^ Le note alla storia
in fondo al capitolo ^^
Enjoy!
When
a student taught me how to love
Kurt si stirò appena, mentre si limava svogliatamente le
unghie nel banco in fondo alla classe, accanto alla sua migliore amica
Mercedes, la quale stava raccontando animatamente della sua discussione
con Rachel riguardo a chi fosse il miglior personaggio dei musical di
sempre.
Il ragazzo sbadigliò leggermente, ancora un po’
assonnato essendo la prima ora della mattina, e grato che la loro
professoressa di inglese avesse contratto un virus di influenza mutato,
che sembrava essere particolarmente aggressivo, così da
lasciargli le prime due ore della giornata libere.
E nonostante sapesse che, essendo il suo ultimo anno avrebbe dovuto
impegnarsi particolarmente, il suo buon senso non ebbe la forza di
frenare il giubilo e la voglia di stendersi sul banco e sonnecchiare
fino alla lezione successiva.
E poco gli importava della supplente che sarebbe arrivata a momenti,
l’avrebbe semplicemente ignorata.
Nel mentre, all’entrata della scuola, un ragazzo che non
dimostrava più 25 anni, si guardava intorno spaesato,
entrando nei corridoi ancora abbastanza affollati quasi con timore.
Era il primo giorno di lavoro per Blaine Anderson, novello professore
senza un briciolo di esperienza, e non era molto sicuro di riuscire a
tenere a bada un’intera classe di adolescenti, soprattutto
per il fatto che era un supplente, e sapeva che i supplenti non
venivano mai presi sul serio.
Si fece dare indicazioni verso l’aula di inglese dove avrebbe
tenuto la sua prima lezione, ed entrò cercando di sembrare
abbastanza sicuro di sé.
Se fosse entrato come un coniglio spaurito nella tana del lupo, non ne
sarebbe uscito vivo, questo era poco ma sicuro.
“Buon giorno ragazzi” salutò allegro il
professore, per non risultare subito noioso, e magari attirare un
po’ d’attenzione.
Infondo, appena qualche anno prima c’era stato lui dietro a
quei banchi, avrebbe sicuramente saputo trovare un po’ di
contatto con i suoi studenti.
Kurt alzò immediatamente lo sguardo incuriosito verso
l’insegnante appena entrato.
La prima cosa che lo studente pensò fu che era davvero
giovane, forse un po’ troppo giovane per fare già
il professore in una scuola pubblica, che era una vera e propria vasca
di squali.
Poi pensò che aveva i capelli decisamente troppo pieni di
gel, e che se l’avesse visto la Coach Sylvester probabilmente
avrebbe riciclato tutte le migliori battute sui capelli del Professor
Schuester contro di lui.
Kurt non le capiva proprio le persone che avevano quei bei ricci e se
li pettivano.
Trovava nei capelli ricci qualcosa di morbidamente sublime, e la
sensazione di affondarci una mano doveva essere davvero deliziosa.
Inoltre, quei capelli così scultorei stonavano un
po’ con l’abbigliamento del giovane professore, che
consisteva in un paio di jeans scuri e una camicia blu con le maniche
arrotolate fino al gomito.
Kurt osservò con curiosità l’insegnante
che scriveva alla lavagna il suo nome in una calligrafia chiara e
lineare, seguendo ogni movimento della sua mano.
“Mr. Anderson”
“Allora ragazzi…come sapete la Signorina Collar
sarà assente per diverse settimane, e io sarò il
vostro supplente fino al suo ritorno. Ora, mi ha lasciato
detto…”
Blaine si interruppe a causa del gesseto che gli era appena caduto
dalle dita, e sperò che nessuno si fosse accorto che era
stata colpa delle mani che tremavano.
Si piegò velocemente a raccoglierlo, e Kurt alzò
un sopracciglio con aria vagamente compiaciuta.
Il nuovo professore aveva proprio un bel fondoschiena.
Kurt appoggiò il viso sulle braccia incrociate sopra il
banco e sogghignò fra sé e sé,
sospirando poi per aver pensato una cosa del genere riguardo ad un suo
insegnante.
Dormire meno di otto ore a notte gli faceva decisamente male.
*
Blaine si sedette con fare stanco ad un tavolo della sala professori,
cercando di non sembrare terribilmente sconvolto, come in effetti era.
La sua prima lezione era stata un totale disastro.
Nei migliori dei momenti era stato completamente ignorato, o del tutto
sovrastato dal baccano, e nei peggiori gli era stata tirata addosso
ogni tipo di cancelleria esistente.
Inoltre, aveva l’orripilante presentimento di aver trovato i
suoi allunni impreparati, e che per la prossima lezione si sarebbero
attrezzati in maniera molto più massiccia per cercare di
rovinargli la giornata, la vita, la macchina, e ogni cosa a lui
correlata.
Ringraziò mentalmente di aver parcheggiato sul retro della
scuola.
“Ehi!”
Blaine alzò lo sguardo sulla figura sorridente che
l’aveva appena saluto.
“Tu sei il nuovo supplente non è vero?”
chiese l’uomo sedendosi e porgendogli la mano.
“Will Schuester” si presentò senza
smettere di sorridere.
Blaine gli strinse la mano e ricambiò il sorriso cortese.
“Blaine Anderson…e sì, sono il nuovo
supplente. Da cosa l’hai capito?”
domandò curioso Blaine.
“Dal terrore nei tuoi occhi” rispose
l’altro professore per poi scoppiare a ridere, mentre Blaine
sospirava rassegnato.
“Si nota tanto vero?” chiese ironico passandosi una
mano sul viso.
“Sì, abbastanza. Ma stai tranquillo, con il tempo
migliorerà…basta solo prenderci un po’
la mano…sembrano terrificanti, ma alla fine sono solo
ragazzi” rispose Will lanciandogli un sorriso
d’incoraggiamento.
“Hai qualche consiglio utile? Perché ne avrei
davvero davvero bisogno” fece Blaine aprendo le mani per dare
enfasi alle sue parole.
Schuester ridacchiò.
“Una mia carissima amica è una supplente, e tutti
i ragazzi l’adorano…la sua filosofia di
insegnamento è, in sostanza…far divertire gli
studenti” rispose Will con tono allegro.
Blaine inarcò un sopracciglio incuriosito.
“Far divertire gli studenti?”
“Vedi, ci sono tanti modi per insegnare ai
ragazzi…ed è ovvio che un professore di ruolo
deve usare i metodi più efficaci, che ahimè, sono
ancora libri e compiti. Ma tu sei un supplente, e sei
giovanissimo…falli divertire un po’ e vedrai che
non ti foreranno le ruote della macchina” rispose Schuester
cercando di tirare su il morale al giovane collega.
Quest’ultimo gli sorrise grato e annuì con il capo.
“Beh direi che potrebbe funzionare…basta farsi
venire in mente qualcosa di carino” acconsentì
Blaine cercando di pensare a come lui avrebbe voluto le sue lezioni, in
quale modo gli sarebbero risultate assolutamente divertenti.
Avrebbe dovuto farsi venire un’idea brillante, ed in fretta.
“Scusi, professore?”
Sia Will che Blaine voltarono lo sguardo verso il ragazzo che aveva
appena parlato, a soli un paio di passi dal loro tavolo.
Era vestito di tutto punto, con un cardigan grigio lungo fino alle
ginocchia, dei jeans attillati del medesimo colore, una camicia celeste
con il colletto bianco e un papillon color ambra.
I suoi capelli castani chiari erano perfettamente pettinati
all’indietro, con il ciuffo modellato in un’onda
alta, e non c’era un minuscolo capello che osava fuggire da
quell’acconciatura perfetta.
La sua pelle era perfettamente pulita, non si scorgeva nessun segno di
impurità, ed era incredibilmente diafana, tanto lattea da
sembrare fragile porcellana.
In tutto l’insieme però, l’elemento che
risaltava più di tutti, con prepotenza, erano gli occhi.
Due pozze cristalline tanto limpide che ci si poteva specchiare
l’anima.
Blaine non potè trattenersi dal pensare che quel ragazzo
fosse bellissimo, bellissimo in una maniera angelica ed eterea, quasi
intoccabile, irraggiungibile.
Inoltre, appena posò lo sguardo su di lui, si
ricordò di averlo già visto nella sua classe
d’inglese quella mattina, e che era stato uno dei pochi a non
lanciargli insulti e oggetti più o meno contundenti.
“Kurt, che succede?” chiese Will interrogativo.
“Puck e Lauren stanno provando un numero in piedi sul
pianoforte. Entrambi! Ho seriamente paura, non possiamo permetterci un
autobus, figuriamoci un pianoforte nuovo!” rispose Kurt con
tono un po’ allarmato.
“Stanno provando…cosa?!” fece Schuester
interdetto.
“Oh è anche una canzone parecchio
sconcia…puntano sul sex-appeal per vincere la
gara!” continuò il ragazzo incrociando le braccia
al petto con fare vagamente indignato.
Will alzò gli occhi al cielo rassegnato per poi scuotere il
capo.
“Arrivo subito…” bofonchiò il
professore sospirando.
Poi alzò lo sguardo interessato su Kurt.
“Con chi duetterai tu?” chiese Will rivolgendo un
sorriso allo studente, che subito ricambiò.
“Rachel…portiamo uno dei nostri cavalli di
battaglia” rispose allegro mettendosi le mani sui fianchi.
“Rent?” fece Schuester curioso.
Kurt scosse il capo.
“Wicked…cantiamo “For Good”.
Io farò Glinda ovviamente” replicò con
aria soddisfatta, e Will sorrise ampiamente.
“Ovviamente…allora arrivo fra un minuto. Tu
intanto cerca di farli scendere” ribattè il
professore, e Kurt annuì vigorosamente.
“Ok…” rispose prima di puntare gli occhi
su Blaine e rivolgergli un breve sorriso di cortesia.
“Arrivederci professore” lo salutò prima
di voltare velocemente i tacchi e uscire dalla sala professori.
Blaine ricambiò il suo sorriso e quando il ragazzo
sparì dietro la porta tornò a guardare il
professore di fronte a lui.
“E’ nella tua classe?” domandò
Will interrogativo.
Blaine fece segno di sì con il capo.
“E’ uno dei pochissimi che non ha cercato di
ferirmi mortalmente, né
psicologicamente…” rispose il giovane insegnante.
Schuester sorrise e annuì.
“Kurt è un ragazzo fenomenale, che purtroppo vive
in un posto dove nessuno sembra capirlo, come praticamente tutti i miei
ragazzi del Glee. Dovresti sentirlo cantare. E’ un
controtenore, fa venire i brividi” commentò Will.
Blaine spalancò appena gli occhi, colpito.
“Wow, sul serio? Non sapevo che questa scuola avesse un Glee
Club” replicò sorpreso.
“Beh rischiamo di essere chiusi praticamente un giorno
sì e l’altro pure, perchè non ci sono
abbastanza fondi, e nessuno si prende la briga di finanziarlo, nessuno
ne tiene di conto” ribattè Schuester con tono
decisamente sconsolato.
Blaine lo guardò confuso.
“Come mai?”
Will sospirò pesantemente.
“I miei ragazzi sono considerati i peggiori perdenti della
scuola, e non siamo ancora riusciti a piazzarci alle Nazionali, quindi
nessuno ci da credito…ed è davvero triste,
perché quei ragazzi, tutti, hanno un enorme
talento” rispose il professore con aria affranta.
Blaine sbarrò gli occhi sbigottito.
“I peggiori perdenti? Ma nella mia scuola, noi del Glee Club
eravamo…eravamo come delle rockstar!”
esclamò sconcertato il giovane insegnante.
Will inarcò un sopracciglio titubante.
“A che scuola andavi?” domandò perplesso.
“Alla Dalton Academy…è una scuola
privata” ribattè Blaine facendo spallucce.
“Davvero? Facevi parte dei Warblers? Ci siamo scontrati
contro di loro l’anno scorso…sono molto
bravi” replicò Schuester stringendo appena le
labbra.
Blaine gli rivolse un sorriso timido, quasi imbarazzato.
“Sì beh…ero il loro solista di punta,
ai tempi…” commentò ricordando con
piacere quei suoi anni di liceo.
“Ai tempi, neanche stessi parlando di 40 anni fa!”
lo scimmiottò un po’ Will, facendolo ridacchiare.
“Comunque, ti sei già risposto da
solo…le cose nella scuola pubblica sono davvero molto, molto
diverse…” ribattè il professore
alzandosi in piedi.
“Se vuoi farci una visita, sei il benvenuto! Io ora vado a
cercare di fermarli dal distruggere l’aula
coro…è l’unica che abbiamo, e non ci
possiamo decisamente permettere altro” fece Schuester
sorridendo con una nota di amarezza.
“Verrò di sicuro a vedervi”
acconsentì Blaine aprendosi in un sorriso lusingato.
Will gli battè un’incoraggiante pacca sulla spalla.
“E per favore, fino a quel momento…vedi di
sopravvivere” gli disse ironico.
“Non garantisco niente, ma posso provarci”
replicò Blaine ridacchiando.
Schuester gli rivolse un ultimo sorriso rassicurante e poi si
avviò fuori dalla stanza.
Blaine si appoggiò sullo schienale della sedia un po'
più rilassato e tirò un sospiro di sollievo.
Forse quel suo primo lavoro non sarebbe stato poi un totale
disastro.
Spazio dell'Autrice.
Here we go!
Ok, ho tipo da dire un miliardo di cose, quindi mettetevi l'anima in
pace e abbiate un attimo di pazienza con la vostra piccola Alexa xD
Come vi ho già scritto, lavoro a questa storia da Agosto (ve
ne avevo anche parlato in un capitolo di CrissColfer Live! Tour 2011) e
da quando ho avuto l'idea, non ho fatto che rimuginarci e lavorarci
"mentalmente", mentre su scritto ho buttato giù solo poco
più di tre capitoli, perchè, appunto, ho tutte le
altre CrissColfer e simili da mandare avanti.
Ma, mi sono accorta di tenere troppo a quest'idea semplicemente per
aspettare di aver finito le altre, e che io, e molti altri (xD) hanno
davvero bisogno di una bella FF con Teacher!BlainexStudent!Kurt, e mi
sento in dovere di farvi felici **
Sarà una long-fic abbastanza lunga, perchè
coprirà tutto l'anno scolastico, e cercherò di
rimanere il più fedele possibile alle vere dinamiche di Kurt
e Blaine, e come vedrete già nel prossimo capitolo, anche
alle canzoni e al loro ordine cronologico.
Ovviamente, la FF non è ambietata al secondo anno di Kurt,
ma al terzo, così che possa diventare maggiorenne in tempo
per poter scrivere le scene lemon (perchè che diamine di FF
TeacherxStudent sarebbe senza del bello e sano smut?)
Però devo avvertirvi che, all'inizio, non ci saranno
porcherie (sottolineo, all'inizio), ma anzi, la loro storia d'amore e
l'evoluzione del loro sentimento sarà molto romantica e
graduale, la voglio sviluppare bene senza affrettare le cose...ci
sarà una bella psicologia dietro.
Nella FF sarà dunque presente Fluff, Smut, e TADADADAAAN
anche del serio Angst, ma c'è tempo per pensare a quello ^^
Bene, non ho altro da dirvi (allelujaaa! xD) perciò vi
lascio!
Spero che questo inizio vi sia piaciuto, e ringrazio tutti quelli che
hanno letto, e soprattutto quelli che recensiranno!
Un bacione <3
Un bacione!
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