cap 9
Tre
lunghe settimane erano ormai passate dal giorno in cui Bart si era
presentato all'attico di Chuck. Infatti mancavano pochi giorni al
tanto atteso matrimonio di Bart ed Evelyn.
Bart
aveva parlato con Lily e insieme avevano deciso che fosse meglio
rimanere con i rispettivi nuovi compagni visto che non si amavano
più.
Chuck,
Blair e i bambini si erano trasferiti all'attico di Eleanor dopo che
questa era deceduta, Blair trovava che fosse come un modo per
portarle rispetto. Vegliare sulla casa che le era sempre appartenuta.
Chuck
faceva finta di non tollerare i suoi genitori ma Blair sapeva che lo
faceva per orgoglio. Quello stupido orgoglio che gli aveva divisi
tante volte. "Storia vecchia." pensò Blair.
Sì,storia
vecchia perchè Chuck adesso era un uomo diverso. Un padre di
famiglia, come amava definirsi lui, che amava i suoi bambini e sua
moglie (anche se Blair per ora era solo la sua ragazza).
L'attico
che Bart aveva comprato era pieno zeppo di assaggi per il cibo che
avrebbero mangiato il giorno delle nozze, partecipazioni da mandare
alla tipografia e cristalli. Doveva essere fatto tutto in un massimo
di 3 giorni. Ma Evelyn e Blair appartenevano a dei Bass, questo
significava che potevano avere tutto ciò che desideravano in minor
tempo possibile.
"Evelyn...
direi che questo satin andrà benissimo... che dici?" chiese
Blair alla sua futura suocera.
"Mmm...
si... direi che andrà benissimo." rispose Evelyn.
Entrambe
con Alex che le seguiva camminavano all'interno di un famoso negozio
di abiti da sposa a New York. Cercavano qualcosa di classe, ma non
bianco. Qualcosa che andasse bene per una sposa, anche se questa
avesse avuto più di 40 anni.
"Nonna,
coraggio provalo! Sono sicura che ti starà da favola." disse
Alex.
"Si,
credò che lo proverò." rispose Evelyn.
La
commessa fece accomodare Evelyn all'interno del camerino col suo
fantastico vestito in satin, quando Blair da lontano fissò alcuni
abiti da sposa. Fremeva dalla voglia di toccarl e avvicinarsi ad
essi, ma sapeva che per ora non poteva. Non poteva perchè aveva
appena divorziato da un principe e poi insomma... era più importante
il matrimonio di Bart ed Evelyn, in questo momento. La voglia era
troppa per cui si guardò intorno e si avvicinò lentamente al
vestito. Era un abito fantastico, sul rosa chiarissimo con dei fiori
come cintura e un corpetto rivestito con del pizzo.Guardò il
cartellino: Vera Weng.
Questo
le diceva tutto.
Sentì
qualcuno avvicinarsì, non ebbe il tempo di allontanarsi dal vestito
quando la commessa le si avvicinò: "Vuole provarlo?"
chiese gentilmente.
"No...
io... grazie... ma sono quì per altr..."
"Mamma...
la nonna è pronta!" gridava Alex.
"Ecco...
io... dovrei andare..." disse Blair.
Attraverò
il largo salone del negozio e si posizionò davanti al camerino.
Uscì
Alex, sorridente.
"Ecco
a voi... la futura signora Bass!" disse.
Evelyn
uscì timidamente dal camerino.
Era
bellissima e il vestito le stava da favola, era come vedere Chuck
vestito da donna visto che avevano praticamente la stessa faccia.
Eve
notò la faccia sorpresa e sorrise: "Che ne dici, Blair?"
chiese.
"Io...
bè... io... penso che ti stia da favola, Evelyn!"
"Dici
sul serio? A me piace... però... non lo so... noteranno che sono io
la sposa?" chiese preoccupata.
"Certo
che lo noteranno! Chuck mi ha detto che avete deciso di estendere gli
inviti... Lily, Serena... anche il nuovo marito di Lily e la sua
famiglia!"
"Bè...
sai... anche loro hanno fatto e fanno parte della vita di Bart quindi
mi sembrava una buona idea invitarli, Bart voleva una cerimonia
intima... ma alla fine l'ho convinto! Così ha deciso di invitare
anche alcuni suoi ex soci in affari... qualche collega... e così
siamo arrivati a 109 invitati!" disse Evelyn.
"109?
Wow! Saremo tantissimi!" disse Blair.
"Sì...
e ovviamente ho invitato anche tuo padre e il suo compagno... com'è
che si chiama? Ah, si... Roman..."
"Davvero
gli avete invitati?" chiese Blair sorridente.
"Sì...
io e Bart abbiamo preso questa decisione di comune accordo.. vorremmo
presentarci per bene, come marito e moglie..." disse Evelyn.
"Grazie
mille, Evelyn." disse Blair.
"Oh..
di niente tesoro!" disse la donna più anziana.
"Bè...
credo proprio che prenderò questo!" disse Evelyn alla commessa.
"Ottima
scelta signora... l'aspetto alla cassa... e lei... ha deciso se
provare o no quell'abito? Sono tutti della nuova collezione, fatti
apposta per una signora elegante come lei." disse la commessa a
Blair.
"Io...
no... non credo che lo proverò!" disse Blair.
"Che
abito, Blair?" chiese Evelyn.
"Sì...
che abito, mamma?!" chiese la bambina.
"Io..."
"La
signora stava osservando un fantastico abito da sposa di Vera Weng...
è ovviamente della nuova collezione." disse la commessa.
"Credo
che può andare adesso!" disse Blair, seccata alla comessa.
La
commessa senza dire niente si voltò e si diresse verso la cassa.
Prima ancora che potesse compire il primo passo, Evelyn le bloccò il
braccio.
"Aspetta!"
disse.
"Evelyn...
io non lo voglio provare, quell'abito!" disse Blair.
"Dai...
Blair... sarebbe una bellissima occasione... fammi un regalo!"
disse Evelyn.
"Daii...
mamma! Ti pregoo...." disse Alex.
"Ok...ok...
lo proverò... mi dia una 40... dov'è il camerino?" chiese
Blair.
15
minuti dopo.
"Blair....
Blair... sei pronta?" chiese Evelyn.
La
"nuora" non rispose.
Era
in un bagno di lacrime... non meritava di provare un vestito così
bello. I suoi pensieri erano diretti ad un matrimonio con Chuck e
Alex e Mark che facevano i paggetti, ma non era tutto così semplice.
Il divorzio era arrivato ma... cosa avrebbero detto i giornali? Ma
soprattutto... cosa avrebbero pensato di lei i suoi amici, i suoi
famigliari?
Che
era "una" facile.
Ecco
cosa avrebbero pensato.
"Blair...
coraggio... se non esci tu entrerò io!" disse Evelyn.
Prima
ancora che Blair potesse rispondere la donna più anziana fece il suo
ingresso all'interno del largo camerino.
"Blair,
tesoro... perchè piangi?" chiese dolcemente carezzandole il
viso.
"Eve....
io.... io.... non mi merito di avere Chuck, Alex e Mark... non me lo
merito. Sono 'una' facile... ecco cosa pensa la gente di me! Pensa
questo!" disse cercando di tenere a bada le lacrime che
scendevano delicatamente sul suo viso.
Eve
senza dire nulla si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò.
"Tesoro....
no.... non dire così... nessuno ti giudica! Se hai fatto determinate
scelte... è stato perchè nel momento in cui le stavi prendendo,
credevi fossero giuste... non piangerti adesso!"
"Eve...
io..."
"Coraggio!
La vita è breve! Come dovrei sentirmi secondo te, io? Ho abbandonato
mio figlio nelle fasce.... quando sono tornata ho finto di non essere
sua madre, quando lo ero davvero.... coraggio! Hai una figlia....
anzi... due bambini stupendi.... un ragazzo che ti ama alla follia e
nel caso ti servisse una spalla su cui piangere e con cui
confidarti.... hai me! Sò che sono sempre 'la suocera' però....
credo che abbiamo molto in comune!"
"Evelyn....
grazie..." disse Blair.
"Di
nulla, tesoro!" disse Eve.
"Adesso...
levati questo vestito... ho fatto un errore a chiederti di provarlo!
Che stupida che sono!"
"Nono...
non preoccuparti.... ogni tanto è giusto rivedere la propria
coscienza." disse Blair.
Le
due uscirono dal camerino.
"Allora??!!
Possiamo andare a casa? Ho sete e devo fare la pipì!" disse
Alex.
Blair
e Evelyn guardarono la bambina e sorrisero.
Dall'altra
parte della città.
"Chuck
come credi che dovremmo vestirci?" chiese Bart al figlio mentre
entrambi, più Mark che li seguiva, giravano per il Prada Store di
New York.
"Credo
che mutande e canottiera possano andare più che bene.." rispose
Chuck.
"Chuck!
Sii serio per una volta! Sei padre anche tu e che tu voglia o no...
prima o poi sarai al posto mio!" rispose Bart.
E
in effetti Chuck ci pensava da tempo. Lui e Blair si erano ritrovati
da pochi mesi, ma l'amore si rafforzava sempre di più, poi cosa di
grande importanza era che non aveva mai fatto del sesso così
avventuroso ed entusiasmante con Blair. La paura che i bambini
arrivassero nel cuore della notte, come era successo molte volte, gli
rendeva più eccitati, in più amava svegliarsi avendo lei al suo
fianco. Amava che i loro piedi freddi si scontravano nel bel mezzo
della notte, amava avvolgere le braccia intorno al suo esile corpo
stile "cucchiaio".
Comunque
sia, pensava fosse arrivato il momento di comprare il fatidico
ANELLO.
Voleva
qualcosa di speciale, voleva comprarlo, ma ogni qual volta arrivava
davanti alla gioielleria scappava. Invece doveva rimanere lì, per
comprare l'anello a Blair. In realtà aveva paura. Paura che Blair
potesse dirli di no. Usciva appena da un divorzio, ma tutto sembrava
essere perfetto, loro due con Alex e Mark erano già una famiglia.
Blair
aveva organizzato per loro anche un viaggio ad Orlando, in Florida,
al "Walt Disney World Resort". La partenza era organizzata
per il giorno seguente al matrimonio di Evelyn e Bart. Ovviamente sia
per Alex che per Mark doveva essere una sorpresa, avrebbero saputo
tutto non appena avrebbero messo piede nel parco divertimenti. Chuck
aveva pensato che quella poteva essere la volta buona per farle "la
proposta" ma era tutto ancora da organizzare.
"Mark
come vuoi vestirti per il matrimonio del nonno?" chiese Chuck,
dolcemente al bambino.
"Non
lo so, papà... tu come ti vestirai?" chiese il bambino.
"Sicuramente
un papillon.... ma il colore è da destinarsi..."
"Wow!
Anche io allora... " rispose Mark.
Bart
poco dopo uscì dal camerino.
"Come
stò?" chiese.
"Assomigli
a quel pinguino pelato di.... com'è che si chiamava quel film,
papà?" chiese Mark.
"Chi
ha incastrato Roger Rabbit?"
"Sìì...
è quello!" disse Mark ridendo.
"Bel
colpo figliolo!" sorrise Chuck.
"Chuck...
è proprio tuo figlio.... continuate a ridere e a comprare quegli
stupidi papillon! La cravatta è molto più signorile!"
rispose Bart.
"Ma
non farmi ridere..." disse Chuck.
I
tre uomini continuarono a fare shopping per l'imminente matrimonio.
I
giorni passarono velocemente. Chuck aveva finalmente trovato il
coraggio di andare da Harry Winston a comprare l'anello per Blair. La
scelta era stata ardua. Voleva trovare qualcosa di sofisticato,
moderno e grandioso, ma allo stesso tempo tradizionale e non
pacchiano. Forse c'era riuscito e dopo un'ora e mezza aveva trovato
l'anello che faceva per lui.... anzi per Blair! Aveva nascosto tutto
nella cassaforte del suo ufficio così che Blair non avrebbe mai
saputo niente. Voleva dirlo ai bambini, ma era fin troppo agitato.
Tutto
era pronto: avrebbe chiesto a Blair di diventare sua moglie la prima
sera che avrebbero passato ad Orlando.
Tutti
erano pronti per il matrimonio.
Dopo
una lunga e stremante attesa, Evelyn si fece largo lungo la navata,
seguita da Blair e Alex. Tutte e tre le donne Bass (Blair non lo
era... ma lei e Chuck sembravano quasi sposati) erano fantastiche.
Blair indossava un fantastico abito del tessuto simile a quello di
Evelyn, ma senza spalline, anche il vestito di Alex richiamava il
colore degli abiti di sua madre e di sua nonna. Mark poi era
carinissimo nel suo papillon grigio, identico a quello di Chuck.
“Vuoi
tu Bartholomew Bass prendere la qui presente Evelyn Fisher come tua
sposa? In salute e in malattia, in ricchiezza e povertà, finchè
morte non vi separi?” chiese il prete ai due sposi.
Chuck
fissò Blair, lei arrossì leggermente e abbassò lo sguardo.
“Sì,
Lo voglio.” ripose Bart.
Blair
prese la mano di Chuck e la strinse a sé.
“Vuoi
tu Evelyn Fisher prendere il qui presente Bartholomew Bass come tuo
sposo? In salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finchè
morte non vi separi?” chiese il prete alla donna.
“Sì,
lo voglio.” rispose Evelyn.
“Bene.
Per il potere conferitomi dallo stato di New York e dalla chiesa, io
vi dichiaro marito e moglie.”
“Può
baciare la sposa.” continuò il prete.
Evelyn
e Bart si baciarono, causando l'imbarazzo di Chuck che preferì non
guardare. Alzò solo per un istante lo sguardo e si accorse di quanto
i suoi genitori fossero innamorati. Bart sembrava un altra persona
quando aveva Evelyn al suo fianco e forse Chuck non lo aveva mai
visto così felice, neanche quando si era sposato con Lily.
Anche
la cerimonia all'Empire andò benissimo soprattutto il momento dei
balli.
“E
ora è giunto il momento di chiamare sulla pista Bart ed Evelyn.”
disse il DJ al microfono.
I
due si concedettero un ballo molto romantico, si tenevano stretti,
causando ancora l'imbarazzo di Chuck. Blair notò questo e li si
avvicinò.
“Imbarazzato,
Bass?” chiese.
“Io...
no! Perchè dovrei esserlo? I miei genitori stanno per sposarsi dopo
che mia madre era scappata con mio zio, ma soprattutto dopo che
entrambi si erano finti morti.... perchè dovrei esserlo?” disse
Chuck.
Blair
gli sorrise.
“Non
scordarti che siamo nell'Upper East Side.... qui tutto può
accadere!” disse Blair.
“Sì...
anche un lento tra Chuck Bass e Blair Waldorf...” disse il ragazzo.
“Benissimo...
che aspetti allora ad invitarmi?” chiese Blair.
Chuck
levò il bicchiere di champagne dalle mani di Blair e le prese la
mano.
“Signorina
Waldorf, può concedermi questo ballo?” chiese.
“Molto
volentieri.” rispose la ragazza.
E
così i due iniziarono a ballare guardando ogni tanto i loro figli
che cercavano di ballare il lento.
Cercavano
perchè Mark non faceva altro che pestare i piedi alla ormai sorella.
“Mark
vuoi smetterla di pestarmi i piedi?” urlava la bambina.
Il
bambino sbuffava.
Poi
fù il momento del ballo padre e figlia.
Harold
non era potuto andare al matrimonio, perchè aveva una causa da
combattere per conto di Lindsay Lohan però Bart si avvicinò
lentamente alla ragazza e imbarazzato le chiese: “Blair....
vorresti concedermi questo ballo?”
Blair
guardò Chuck sorpresa, che le sorrise.
“Certo...
con molto piacere...” rispose Blair impacciata.
“Quando
mi chiederai di andare a ballare, papà?” chiese Alex al padre,
mentre mangiava la sua torta cocco e cioccolato.
“Vuoi
andare a ballare?” le chiese Chuck.
“Sì.”
rispose la bambina.
“Va
bene.... allora... signorina Bass, mi concederebbe questo ballo?”
le chiese.
Alex
sorrise portandosi una mano alla bocca e con l'altra incontrò la
mano del padre, che gentilmente porse la sua.
“E
io con chi ballo, adesso?” chiese Mark.
“Ohh...
tesoro, mi dispiace... la mamma è andata a ballare col nonno... và
a chiedere alla nonna... è da sola seduta al tavolo...” disse
Chuck indicando Evelyn seduta al tavolo.
“Sìì...
lei profuma di talco!” rispose il bambino.
Chuck
lo guardò perplesso, scosse la testa e avanzò con la sua piccola
principessa verso il centro della pista.
“Papà,
aspetta!” disse Alex fermandosi.
“Che
succede?” chiese Chuck.
“Ho
qualche briciola? Sono sporca di cioccolato all'angolo della bocca?”
chiese la bambina.
“No.
Sei perfetta.” rispose il padre.
I
due iniziarono a ondeggiare, come poco dopo la canzone finì.
Poi
fù il momento del ballo “mamme e figlio”.
Chuck
rimase a guardare come tutti i maschi della sala corressero verso la
loro madre a chiederle di ballare.
Eric
invitava Lily, Mark invitò Blair, Chuck si guardò intorno, si
diresse verso Evelyn e le chiese se gentilmente li potesse concedere
un ballo. La madre accettò e diretti verso la pista i due iniziarono
a ballare.
“Sei
un bravissimo ballerino, Charles... devo farti i miei complimenti.”
disse Evelyn, stringendosi al figlio.
“Grazie...
non sei la prima che lo dice...” continuò Chuck.
“Sai,
Chuck... io volevo ringraziarti per questa fantastica giornata...”
“Ma
io non ho fatto nulla... è Blair che ha organizzato ogni cosa...”
“Ma
tu sei stato presente dal primo momento in cui siamo arrivati, quindi
è anche merito tuo... e poi volevo ancora scusarmi per quanto ti ho
fatto soffrire in questi anni... prima facendoti credere che ero
morta... poi scappando, dicendoti che in realtà non ero tua
madre...”
“E
non scordarti la volta in cui con l'aiuto di Jack mi avete tolto
l'hotel... ma credo sia acqua passata... sono passati molti anni,
siamo cresciuti tutti, ma soprattutto siamo maturati.” disse Chuck.
“Sì...
lo credo anche io... e vorrei ringraziarti ancora per aver dato il
posto da vice presidente delle Industrie Bass a tuo padre... lui ne è
felicissimo... ha detto che grazie a te gli affari sono andati
meglio...” disse Evelyn.
“Sì,
in realtà è così... quando Blair partì per Monaco non avevo
niente con cui svagarmi quindi il business sembrava l'unica cosa che
potesse occupare i miei pensieri.... allora...”
Evelyn
portò il suo indice allo bocca di Chuck e lentamente disse: “Shh...
voglio godermi il primo ballo con mio figlio.”
Chuck
non si mosse e pensò per un momento a quanto bella sarebbe stata la
sua vita se sua madre non se ne fosse andata. Di scatto, così senza
pensarci si girò verso Evelyn e le baciò velocemente la guancia.
Lei sorrise e l'abbracciò ancora più forte: “Ti voglio bene,
Chuck.” disse.
“Anche
io.” concluse lui.
Continuarono
a ballare ridendo di tanto in tanto, ammaliati dal ballo che aveva
coinvolto Bart e Alex.
Poi
ci fù il momeno della torta.
Una
magnifica torta a cinque ripiani con due fiocchi ai lati.
“Magnifica
organizzazione, Waldorf.” disse Chuck abbracciando la ragazza a
fine serata.
Erano
ormai tornati del loro attico, Alex e Mark si erano addormentati
nella limousine con la testa sulle spalle dei loro genitori. Si
trovavano dei loro fantastici letti a dormire. Per il momento avevano
preferito dormire insieme, poi quando questi sarebbero diventati più
grandi, si sarebbero divisi in più camere.
Alex
in futuro avrebbe ereditato la cameretta di Blair e a Mark ne
avrebbero fatta una nuova, magari a posto di quella di Serena.
“Grazie,
Bass.” disse Blair baciandolo delicatamente sulle labbra.
Si
accomodarono sul loro grande letto Queen Size come Blair appoggiò la
testa sul suo petto.
“Ti
vedo pensierosa... a che pensi?” chiese il ragazzo carezzando il
braccio della sua ragazza.
“Te
lo dirò solo se non mi ritroverai ripugnante o altro...” Blair si
tirò su e si sedette.
“Prometto
che non ti ritroverò ripugnante.” disse lui.
“Allora...
l'altro giorno quando sono andata a fare la prova dell'abito con
Evelyn, ho visto un fantastico abito da sposa Vera Weng... era
invitante e … non c'è l'ho fatta... l'ho provato. Mi stava
benissimo... e io capisco che questo ti farà pensare che voglio
velocizzare tutto, ma non è così così.. infatti ti ho chiesto,
prima se sarei sembrata ripugnante...”
“Blair...
non preoccuparti, mi stò occupando di tutto io.”
“Cosa?”
chiese lei.
“Non
preoccuparti, Blair... mi occupo io di tut...”
“No...
non intendevo quello... di cosa ti stai occupando?” chiese lei.
“Notte
Waldorf.” disse lui nascondendosi sotto le coperte.
“Cosa?
Chuck! Chuuuck! Dai...”
“Notte.”
disse lui.
“Va
bene... dormi pure... scoprirò sola cosa c'è sotto... e domani
prenderò io il posto vicino al finestrino.” disse lei.
“Fà
quello che vuoi, Waldorf...” disse lui.
Lei
sbuffò e si tuffò sotto le coperte.
Ore
4:00.
“Blair...
ehi... Blair...” Chuck le toccava delicatamente il braccio.
“Mmm...
cosa c'è?” lo toccò delicatamente senza levare la mascherina
dagli occhi.
“E
perchè sei vestito?” continuò lei.
“Stiamo
per andare in vacanza! Ricordi i piani?”
“Che
tipo di piani?” chiese lei nel sonno.
“Orlando.
Florida. Parco divertimenti. Disney. Mark. Alex.”
Blair
si svegliò di soprassalto: “Il viaggio!” urlò.
“Ecco,
sì.. coraggio Waldorf vestiti. Tra circa mezz'ora il jet Bass sarà
in volo verso Orlando.” disse lui.
Lei
li si avvicinò e mise le braccia intorno al suo collo: “Ci pensi?
La nostra prima vera vacanza come una famiglia... sono emozionata,
Chuck.” disse.
“Anche
io... molto emozionato... sono così felice.” disse lui.
Blair
non lo aveva mai visto così eccitato. Neanche quando dovevano
partire per le loro precedenti vacanze.
“Ti
amo, Chuck. E grazie per questa fantastica occasione.” disse lei
baciandoli delicatamente le labbra.
“Anche
io ti amo.” disse lui.
“Và
a vestirti... io andrò a svegliare i bambini.” continuò.
Lei
andò verso il bagno come lui camminò verso la camera dei ragazzi.
Entrò
in silenzio nella stanza e si sedette sul bordo del letto di Alex.
“Alex...
Alex...”
La
bambina pian piano si svegliò.
“Mmm...
cosa non và, papà? Ho sonno.” disse.
“Tesoro,
io e la mamma abbiamo una sorpresa per te e Mark.” disse Chuck.
“Sorpresa!”
urlò Alex.
“Sì...
sorpresa... ci pensi tu a svegliare tuo fratello, mentre io finisco
di portare i bagagli in macchina?” le chiese.
La
bambina annuì.
Chuck
avrebbe potuto benissimo chiedere a qualche cameriere di portare i
bagagli nella limousine, ma voleva farlo lui. L'aveva visto mille
volte nei film e non desiderava fare altro, menomale che Blair aveva
preparato i bagagli la notte, dopo essere tornati dal matrimonio, se
nò come avrebbero fatto?!
Prese
i bagagli e li portò nella limousine, quando si ricordò
dell'anello.
Arrivò
nell'ufficio più velocemente che poteva. Prese l'anello dalla
cassaforte e lo nascose nella tasca interna della giacca di pelle.
Sì,
Chuck Bass con una giacca di pelle... sembrava difficile da credere.
Ma erano diretti a Disneyland, lì non importa se sei l'uomo più
ricco di New York o un povero contadino. Importa solo il tuo grado di
fantasia e il tuo divertimento.
Dopo
mezz'ora erano tutti pronti. I bambini non appena saliti in limousine
si addormentarono, su di loro, il dondolio della macchina aveva un
effetto anestesizzante. Sembrava quasi che non si muovessero più.
Non
appena misero piede all'interno del jet Mark e Alex si svegliarono.
“Woow!
Non ho mai preso un aleleo!” disse Mark.
“Aereo,
tesoro. Aereo.” disse Chuck.
“Che
bello, papà... mamma, tutto questo è grandioso!” aggiunse la
bambina.
Il
volo fù abbastanza monotono. Alex e Mark facevano domande su
qualsiasi cosa vedessero. Mark era arrivato perfino a chiedere
informazioni sul motore dell'aereo. Sembravano tutti estasiati e
felici, lo si poteva leggere nei loro volti.
“Allora
dove siamo?” chiese la bambina.
“Dove
siamo?” chiese Mark.
“Guardate
davanti a voi.” disse Blair.
Gli
occhi dei bambini si illuminarono.
Erano
a Disneyland.
“Non
posso crederci... Mark tirami un pizzicotto, per favore.”
Il
bambino di poche parole, si girò verso la sorella e le tirò un
pizzicotto sulla guancia.
“Ahu!”
disse la bambina.
“Mi
hai detto tu di tirarti un pizzicotto!” rispose il bambino.
“Va
bene... non c'è tempo per arrabbiarsi.” disse Chuck.
“Papà...
ti prego... possiamo entrare? Per favore!” disse Mark.
“Certo
che possiamo entrare. Vostra madre ha prenotato una fantastica
vacanza per noi quattro di una settimana!” disse Chuck.
“Una.
Settimana.” disse Alex.
“Sì!
Siete felici?” chiese Blair.
“Felicissimi”
rispose i bambini all'unisono, come si buttarono tra le braccia dei
loro genitori.
La
limousine non poteva entrare dentro il parco, per cui presero una
navetta che potesse portarli direttamente all'hotel “Disney's Yacht
Club Resort”.
L'hotel
più esclusivo do Disneyland.
Arrivati
all'hotel, Blair portò i bambini in bagno, mentre Chuck si recò
verso la reception.
“Buongiorno
e benvenuto a Disneyland!” disse il ragazzo receptionist.
“Buongiorno...
mia... moglie... ha prenotato per noi e i nostri figli... siamo i
Bass.” disse fieramente.
“Un
attimo che controllo sul computer.” disse il ragazzo.
Dopo
una trentina di secondi, il ragazzo continuava a spulciare le varie
cartelle del pc cercando la loro prenotazione. Chuck lo fissava. Più
che altro guardava le facce che questo “strano” ragazzo faceva.
“Allora?
Trovato nulla?” chiese.
“No.
Mi dispiace non c'è nessuna prenotazione a nome Bass qui.”
“Può
controllare usando Waldorf come cognome.” disse.
Il
ragazzo continuò a guardare nel pc ma nulla. Non c'era nessuna
prenotazione.
“Mi
dispiace. Non c'è nessuna prenotazione qui.” disse.
“Va
bene... allora sono convinto che posso prenotare adesso una camera
per me e la mia famiglia. Vero?” chiese Chuck.
“Mmm.
No! Mi dispiace, non abbiamo più posto e dal quel che ho visto non è
rimasta una stanza in qualsiasi hotel di Disneyland, non si preoccupi
però. C'è ancora un'opzione che può scegliere e che non è stata
prenotata....”
“Quale?”
chiese Chuck.
“Vacanza
in camper. Camper Disney, ovviamente.” disse il ragazzo.
Chuck
lo fissò strabuzzando gli occhi.
Blair
lo avrebbe ucciso.
Ecccccooomii...
ritornata :D
Vi
è piaciuto?
Ahah
non sapete quanto mi stò divertendo a scrivere il prossimo capitolo
XD
Basta
una piccola recensione e grazie a tutte le persone che mi hanno
sostenuta, grazie a tutte le persone che hanno mandato le mail. Tante
mail.
Xoxo.
D.
Abito
Evelyn, però il suo è sui toni del grigio:
http://www.dressbraw.com/product/Graceful-Draped-Sheath-Column-V-Neck-3-4-Sleeves-Floor-Length-Mother-of-the-Bride-Dresses-1799567.html
Anello Blair: http://engagementringsblog.net/wp-content/uploads/2011/04/eng787.jpg
Hotel a Orlando: http://disneyworld.disney.go.com/resorts/yacht-club-resort/
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