Verde e fucsia
Angolino
di Sara
Buonasera,
vacanzieri lettori!:) Spero abbiate passato delle buone feste
e abbiate ingurgitato abbastanza cibo da poter sopravvivere qualche
decennio senza risorse in versione "Into the wild", come hanno tentato
di farmi fare tutti i parenti :S Comincio a
pensare che mi stiano allevando per spedirmi al macello, ma per ora
sono
solo teorie...
Non pensavo di riuscire a postare così in fretta e
soprattutto di nuovo sul Natale,in periodo natalizio!Che il mio
orologio biologico si stia mettendo a posto??
L'idea per questa
OS è stata gentilmente offerta da hale_y,(
Amo la vostra partecipazione *w*) che ringrazio ancora *-*
Spero che possa piacere!
Verde
e fucsia
è l'agrifoglio...
O
qualcosa del genere.
Chris si girò un paio di volte nel letto, cercando di
trovare da
qualche parte dentro di sè la forza di aprire gli occhi e
uscire
dal limbo sonnolento in cui si sentiva ancora intrappolato.
Si decise a socchiudere le palpebre soltanto quando capì di
essersi avvicinato abbastanza a Darren perchè sentiva il suo
respiro sulla pelle;era lui la prima cosa che voleva vedere ogni
mattina.
Ed eccolo lì, ancora addormentato, con un braccio sotto al
cuscino
e l'altro allungato sul materasso, la mano rivolta verso di lui, i
ricci
che non si appiattivano nemmeno dopo una notte contro al cuscino.
Erano una specie di mistero, sfidavano pure le leggi della natura.
Rimase a contemplare il suo ragazzo per un lasso di tempo
indefinito, seguendo i suoi lineamenti, soffermandosi sulle labbra e
scendendo a seguire le vene sul collo.
Dio, se non fosse stato così innamorato si sarebbe sentito
patetico.
Darren cominciò a muoversi appena accanto a lui e dopo
qualche
istante Chris si ritrovò a specchiarsi negli occhi
incredibilmente grandi e vicini di Darren, ancora assonnati.
« Buongiorno... »Sorrise il soprano, dolce.
« Mmf... »Mugugnò Darren affondando la
faccia nel cuscino.
« Interpreterò il tuo grugnito come un "buongiorno
anche a te, mio adorato Chris"... »
Darren sorrise e tornò a concentrare tutti i suoi sforzi
psichici per comunicare mentalmente con il soprano per chiedergli il
primo bacio della giornata, visto che aveva ancora la bocca impastata
dal sonno e non aveva ancora preso possesso dei suoi muscoli facciali.
Ma al momento Chris sembrava troppo interessato al suo viso per
cogliere i messaggi mentali dell'altro.
« Che cos'ho? »Si decise a chiedere
Darren, perplesso, passandosi una
mano sulla faccia per svegliarsi e accertarsi che l'altro non gli
avesse tipo
disegnato i baffi con un pennarello in un raptus alla Jigglypuff.
« Niente... Le tue sopracciglia sono più
impressionanti del solito. »Scherzò il
soprano. « Salve,
qui sono le sopracciglia di Darren. Stamattina stiamo bene e ci
sentiamo più triangolari del solito. »
L'altro scoppiò a ridere, troppo di buon umore anche
soltanto per
fingersi offeso, afferrando Chris per i fianchi per trascinarlo contro
di sè e impossessarsi delle sue labbra.
Era quello il momento migliore della loro giornata, quegli istanti
dorati in cui sentivano di esistere semplicemente l'uno per l'altro.
Fin troppo presto il soprano sospirò« Darren, dai,
devo alzarmi... »
« Ma... E' la Vigilia di Natale, pensavo di passare la
giornata a
letto a coccolarci! »Esclamò Darren speranzoso.
« Ah certo, ecco perchè hai invitato tutti i
nostri
amici, stasera. »Ribattè Chris piccato, che non
avrebbe
desiderato altro se non passare la giornata abbarbicato al suo
Darren. « Ma nel caso non te ne fossi accorto casa nostra
è più simile ad un magazzino di cianfrusaglie
varie e
inutili, oltre che patria di qualche decina di colonie di
stafilococchi. Quindi sarà tuo compito aiutarmi a rendere
presentabile- »
Darren gli aveva tappato la bocca con un altro bacio.
« Credevo dovesse essere un bacio, non una lavanda gastrica!
»Rise Chris, accoccolandosi meglio contro il torace di
Darren.
« Ma quanto sei spiritoso stamattina? »
« Mah, non sta a me giudicare. Ma sono contento, è
il nostro
primo Natale assieme... » E si avvicinò di nuovo
alla
bocca dell'altro. « Quindi non possiamo far prendere la peste
nera ai
nostri ospiti, stasera. »
In tutta risposta Darren si lasciò andare a peso morto sul
soprano, affondando il viso contro la sua spalla, ben deciso a restare
in
quella posizione per il resto della sua vita.
Chris permettendo.
« Darren, dai... Ma che idiota... Alzati! »Forse
avrebbe
voluto sembrare minimamente severo, ma non riusciva a non sorridere e
questo toglieva gran parte della credibilità ai suoi ordini.
Quando l'altro non si mosse sospirò. « Darren,
dico sul serio... »
L'attore si strinse ancora di più al suo ragazzo.
« Oh, d'accordo, è così che la metti?
»
Forse
istinto di conservazione di Darren avrebbe dovuto dare qualche
segno di allarme e lui
avrebbe dovuto riconoscere quel tono di sfida che aveva già
sentito centinaia di volte, ma era troppo impegnato a fare il
bambino per cogliere segnali.
Un istante prima le mani di Chris si erano trovate sulle sue spalle a
cercare di spingerlo indietro, ma ora erano scivolate lungo i suoi
fianchi e... Avevano cominciato -molto slealmente- a fargli il solletico.
Per dare a Cesare quel che è di Cesare, Darren
resistette
una manciata di secondi prima di cominciare a contorcersi e rotolarsi
nel letto ridendo come un ossesso. « No, il solletico
no!Ah-N-non
vale!Parlè!
»Invocare il diritto di non essere torturato prima di parlare
col capitano di bordo sembrava la soluzione migliore.
« Spiacente, non siamo pirati francesi del diciassettesimo
secolo, niente parlè. Ma puoi sempre arrenderti e giurarmi
schiavitù a vita, o promettermi di aiutarmi a mettere a
posto oggi invece di passare la tua giornata attaccato al pianoforte.
»Ribattè Chris, evidentemente divertito,
attaccando
tutti i punti che con il tempo aveva scoperto essere i più
sensibili sulla pelle di Darren.
Adorava sapere di essere l'unico a conoscere così bene il
corpo
dell'attore, ad aver esplorato ogni centimetro di pelle e imparato a
memoria ogni singolo particolare, dalle cicatrici della varicella che
si
era preso a dodici anni a quei punti in cui bastava sfiorarlo per farlo
sobbalzare e ridere incontrollabilmente.
E soprattutto adorava vederlo ridere in quel modo, era così
incredibilmente
naturale...
Se Darren non fosse stato così impegnato a ridere come un
matto e non si stesse divertendo anche lui
probabilmente l'avrebbe minacciato di svuotare tutte le lattine di Diet
Coke della casa nel water, ma tutto quello che uscì dalle
sue
labbra tra un fiotto di risate e l'altro fu «
Sì!Prometto!Basta! »
Chris si fermò, soddisfatto, chinandosi in avanti per
baciargli le labbra. « Bravo ragazzo. »
Stremato, cercando di riprendere fiato, Darren lo guardò
malissimo. « Ricattatore... »
« Oh, no. Ricatta-attore, prego. E ora vieni, abbiamo un
sacco di cose da fare, insieme,
come ogni coppia che si rispetti. La doccia, prima di
tutto. »
*
Crash.
« Un'altra?! »Sbottò Chris
rivolto alla sala, dove Darren aveva il compito di addobbare l'albero.
Peccato che fossero più le palline in frantumi di quelle
effettivamente appese.
« Mi spieghi che diavolo ce ne facciamo di queste palle di
vetro!? »
Niente doppi sensi,
Chris. Non è il momento.
« Se bisognasse distruggere ogni cosa inutile,
mio caro, a quest'ora saresti un mucchietto d'ossa. »
Maledetto il momento in cui aveva acconsentito a dividersi i
compiti. A lui toccavano i dolci, a Darren le decorazioni.
Insomma, aveva cercato di fare la scelta più sicura per
tutti, quella che non prevedesse un'irruzione da parte dei pompieri e
che non prevedesse il ritrovo dei loro cadaveri carbonizzati... Non
credeva che anche appendere palline e festoni potesse essere
così dannoso!
Stranamente Darren non rispose e solo dopo un po' Chris
sentì dei tonfi provenire dall'altra stanza.
Prese un respiro. « Darren?Sei ancora vivo? »
« Sì. »Arrivò la voce
stranamente affaticata dell'altro.
Con un sospiro un po' allarmato Chris si affacciò in sala
giusto
in tempo per vedere Darren saltellare sulle punte, il braccio allungato
verso uno dei rametti dell'albero di Natale finto che avevano messo
nell'angolo.
« Ma che stai facendo? »Domandò basito.
Darren brontolò qualcosa a voce troppo bassa
perchè Chris
capisse, giocherellando con una palla color arcobaleno. Di sicuro un
suo
acquisto.
« Eh? »
« Non c'arrivo! »
Cinque secondi di silenzio.
Cinque secondi, e Chris schizzò a ridere come una iena.
Darren sembrava sinceramente offfeso. « Non c'è
proprio niente da ridere, persona insensibile! »
Chris stava per rispondergli che non era colpa sua se madre natura era
stata tanto crudele con lui, ma le parole gli morirono in bocca quando
Darren lo superò dirigendosi alla porta.
« Ma... Dove stai andando? »Era disorientato.
« A cercare qualcuno che almeno a Natale non mi prenda in
giro! »Ribattè l'altro uscendo e sbattendo la
porta alle sue
spalle.
Il soprano rimase lì, incredulo, a chiedersi che diavolo
fosse
successo, perchè aveva la netta sensazione di essersi perso
qualche passaggio fondamentale.
Ma..!
Dov'è che stava andando quel cretino!?
Si tuffò in cucina, ad affogare la disperazione tra zenzero
e pasta frolla.
Mescolava a velocità supersonica. Se gli fosse partito di
mano il
cucchiaio probabilmente sarebbe finito in orbita, oppure avrebbe
centrato qualcuno ammazzandolo.
Sentì la porta.
Darren passò davanti alla cucina, fermandosi un attimo con
un
sorriso cretino. « Non c'era nessuno nei dintorni, quindi
riec-Chris ma... Piangi?! »
Sembrava sconcertato.
« Ma vai a quel paese... »Sbottò il
soprano isterico mentre Darren gli si avvicinava incredulo.
In un secondo Chris se lo ritrovò affianco. «
Chris, meno male che sono io quello stupido dei due, eh. Chris. Stavo scherzando. Facevo
il coglione. Dove
vuoi che vada?E chi vuoi che mi voglia?!Probabilmente finirei in
qualche giardino insieme a Biancaneve. »
« Cretino... Credevo... Io... Dove sei andato allora?
»
Darren alzò gli occhi al cielo, circondandogli le spalle con
un
braccio e sussurrando al suo orecchio, provocando non pochi
brividi. Che sleale. « A prendere la scala. Non so se
l'hai notato, ma sono basso.
»
« Non te la sei presa davvero? »
« No. Facevo lo stupido. Credevo fossi abituato, ormai. Mi
farò perdonare con il mio regalo, okay? »
Il soprano lo guardò un po' perplesso. « Mi hai
preso un regalo? »
« Non è a questo che serve il Natale?
Perchè sei così sorpreso? »
« Beh... Sei qui, stai con me... Non è
già abbastanza?
»
Per un attimo Darren rimase semplicemente sbigottito da quella
risposta, con la tipica espressione da pesce-Blaine in adorazione.
Si avventò sulle sue labbra con passione, rischiando di far
perdere l'equilibrio ad entrambi.
« Ti amo... »
« Ah, ecco perchè mi stai sempre attorno...
»Commentò Chris abbandonandosi ad un sorriso
contro le
sue labbra. « Credevo fossi uno stalker. »
*
Con circospezione
Darren si avvicinò al forno e
lanciò un'occhiata furtiva al suo interno. « Con
tutto il
rispetto, cosa sarebbero quei cosi?
»
Chris seguì il suo sguardo. « Biscotti di
zenzero. »
Darren sbattè le ciglia. « Ma che biscotti di
zenzero hai
visto?Quelli di Shrek quando vengono semi-distrutti? »
Chris gli rivolse un'occhiataccia.
« E poi sono bruciati! »Continuò Darren,
appena un filino polemico.
« E di chi sarebbe la colpa? »Domandò
Chris
agguantando un coltello e facendolo abilmente roteare passandoselo tra
le dita cercando di non amputarsele drasticamente.
L'altro deglutì.
« Sono i biscotti più invitanti che io abbia mai
visto. »Dichiarò Darren annuendo con
convinzione, posandogli un
bacio sulla fronte.
Presto anche a lui sarebbe toccato un Golden Globe.
*
«
Darren... Dimmi soltanto perchè.
Ho bisogno di sapere che cosa passa per quella riccioluta testa bacata
che chissà come ti ritrovi ancora attaccata al collo.
»
L'altro trotterellò in sala piuttosto perplesso«
Di che parli, stavolta? »
Chris si guardò intorno con fare ovvio, ma all'espressione
confusa del suo fidanzato non potè che arrendersi e
sospirare. « Non so se l'hai notato, ma casa nostra
è
completamente verde e fucsia.
Non voglio nemmeno sapere dove tu abbia trovato quei festoni,
probabilmente in soffitta dove hai lasciato il buonsenso, ma...
Fucsia, Darren?Fucsia?!A Natale?! »
Darren era immensamente oltraggiato. « Ma... Crea l'atmosfera
giusta!E poi c'è anche la canzone, no?Verde e fucsia è
l'agrifoglio, la la la... O qualcosa del genere...
»
Chris non aveva più nemmeno la forza di tentare di capirlo,
e
poi, anche se non riusciva ancora a capacitarsene, lo amava
così. Quindi si avvicinò, gli baciò
dolcemente le
labbra e commentò « Fortuna che sei
carino. »
*
Mark scoppiò in una risata soddisfatta mentre appendeva il
cappotto. « Cory mi deve ufficialmente venti dollari. Credeva
che
Darren stasera sarebbe stato occupato a distribuire i regali con Babbo
Natale. L'avevo detto che avrebbe chiesto un congedo per stavolta!
»
Quando si rese conto
che nessuno stava ridendo o anche soltanto
accennando ad un sorriso la sua autostima da persona divertente
subì un duro colpo, ma quando entrò nella sala
CrissColfer
anche a lui passò la voglia di ridere e la sua mascella
raggiunse quelle degli altri, a livello pavimento.
Per un attimo credette
di aver perso la vista, accecato dai colori sgargianti della stanza.
Come aveva potuto
Chris permettere una cosa del genere?
Poi lanciò
un'occhiata alle cibarie sparse un po' ovunque, per lo più
sbruciacchiate.
E Darren e Chris se ne
stavano lì, con due sorrisi
ebeti, abbracciati nel giorno del loro primo Natale assieme emanando
ondate di amore che si infrangevano contro di
loro, che non osavano nemmeno parlare per non rovinare il momento.
Mark fece una smorfia.
« Oh, no... Sono in uno di quei momenti insopportabili da
"sei la cozza del mio scoglio, il così del mio cosà, il ding del mio dong, la Mary Sue del mio Gary Stue... ". Non
credo che il mio diabete possa reggere una serata del genere. Quindi
che
ne dite di levare le tende e trasferirci a casa mia, che ho una caterva
di
alcolici pronti a farci dimenticare tutta questa incompetenza?
» Con un brivido di finto disgusto si rivolse a Darren
e Chris, che cercavano di non dare a vedere il loro sollievo.
«
Quando avrete finito di colare
miele sul
pavimento potrete raggiungerci... Anche se non vi aspetteremo senza
respirare. »E alzando gli occhi al cielo ma poi
rivolgendo loro
un sorriso quasi compassionevole spinse tutti fuori di casa, verso
quella che sarebbe stata una gran sbronza natalizia.
Angolino di Sara
Non sono molto sicura della parte dell'incomprensione,ma ho imparato
che durante le feste ci deve essere almeno un dramma xD
Non so da voi, ma a casa mia i preparativi per le feste sono sempre un
delirio. Anche perchè c'è qualcuno *fischietta*
che fa sempre
battute cretine e inappropriate, scatenando reazioni a catena che
nemmeno il domino, provocando qualche sporadica crisi di nervi.
Ma non lo faccio apposta, giuro.
Per cercare di sviare dalle discussioni ho pure pensato di alzarmi e
urlare "sono incinta!" ma ho deciso che lo terrò per le
situazioni di emergenza.
Passando a cose più serie... Ma io vi amo. Cioè,
pure a
Natale trovate un po' di tempo per me *-* Se potessi vi regalerei un
Chris Colfer a ognuna, davvero. Tanto lo so che quel ragazzo ci sta
lavorando, all'ubiquità.
Infine (finalmente) colgo l'occasione per augurarvi un 2012
fantastico,meraviglioso...
Da fine del mondo.
...
Devo imparare a trattenermi, ogni tanto.
Come sempre grazie mille per continuare a sopportare tutto questo!
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