Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Whatshername    29/12/2011    13 recensioni
ONE SHOT 62:
Erano al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non essere rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit” più “Il signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop di film.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Verde e fucsia
Angolino di Sara
Buonasera, vacanzieri lettori!:) Spero abbiate passato delle buone feste e abbiate ingurgitato abbastanza cibo da poter sopravvivere qualche decennio senza risorse in versione "Into the wild", come hanno tentato di farmi fare tutti i parenti :S Comincio a pensare che mi stiano allevando per spedirmi al macello, ma per ora sono solo teorie...
Non pensavo di riuscire a postare così in fretta e soprattutto di nuovo sul Natale,in periodo natalizio!Che il mio orologio biologico si stia mettendo a  posto??

L'idea per questa OS è stata gentilmente offerta da hale_y,(
Amo la vostra partecipazione *w*) che ringrazio ancora *-* Spero che possa piacere!



Verde e fucsia è l'agrifoglio...
O qualcosa del genere.




Chris si girò un paio di volte nel letto, cercando di trovare da qualche parte dentro di sè la forza di aprire gli occhi e uscire dal limbo sonnolento in cui si sentiva ancora intrappolato.
Si decise a socchiudere le palpebre soltanto quando capì di essersi avvicinato abbastanza a Darren perchè sentiva il suo respiro sulla pelle;era lui la prima cosa che voleva vedere ogni mattina.
Ed eccolo lì, ancora addormentato, con un braccio sotto al cuscino e l'altro allungato sul materasso, la mano rivolta verso di lui, i ricci che non si appiattivano nemmeno dopo una notte contro al cuscino.
Erano una specie di mistero, sfidavano pure le leggi della natura.
Rimase a contemplare il suo ragazzo per un lasso di tempo indefinito, seguendo i suoi lineamenti, soffermandosi sulle labbra e scendendo a seguire le vene sul collo.
Dio, se non fosse stato così innamorato si sarebbe sentito patetico.
Darren cominciò a muoversi appena accanto a lui e dopo qualche istante Chris si ritrovò a specchiarsi negli occhi incredibilmente grandi e vicini di Darren, ancora assonnati.
« Buongiorno... »Sorrise il soprano, dolce.
« Mmf... »Mugugnò Darren affondando la faccia nel cuscino.
« Interpreterò il tuo grugnito come un "buongiorno anche a te, mio adorato Chris"... »
Darren sorrise e tornò a concentrare tutti i suoi sforzi psichici per comunicare mentalmente con il soprano per chiedergli il primo bacio della giornata, visto che aveva ancora la bocca impastata dal sonno e non aveva ancora preso possesso dei suoi muscoli facciali.
Ma al momento Chris sembrava troppo interessato al suo viso per cogliere i messaggi mentali dell'altro.
« Che cos'ho? »Si decise a chiedere Darren, perplesso, passandosi una mano sulla faccia per svegliarsi e accertarsi che l'altro non gli avesse tipo disegnato i baffi con un pennarello in un raptus alla Jigglypuff.
« Niente... Le tue sopracciglia sono più impressionanti del solito. »Scherzò il soprano. « Salve, qui sono le sopracciglia di Darren. Stamattina stiamo bene e ci sentiamo più triangolari del solito. »
L'altro scoppiò a ridere, troppo di buon umore anche soltanto per fingersi offeso, afferrando Chris per i fianchi per trascinarlo contro di sè e impossessarsi delle sue labbra.
Era quello il momento migliore della loro giornata, quegli istanti dorati in cui sentivano di esistere semplicemente l'uno per l'altro.
Fin troppo presto il soprano sospirò« Darren, dai, devo alzarmi... »
« Ma... E' la Vigilia di Natale, pensavo di passare la giornata a letto a coccolarci! »Esclamò Darren speranzoso.
« Ah certo, ecco perchè hai invitato tutti i nostri amici, stasera. »Ribattè Chris piccato, che non avrebbe desiderato altro se non passare la giornata abbarbicato al suo Darren. « Ma nel caso non te ne fossi accorto casa nostra è più simile ad un magazzino di cianfrusaglie varie e inutili, oltre che patria di qualche  decina di colonie di stafilococchi. Quindi sarà tuo compito aiutarmi a rendere presentabile- »
Darren gli aveva tappato la bocca con un altro bacio.
« Credevo dovesse essere un bacio, non una lavanda gastrica! »Rise Chris, accoccolandosi meglio contro il torace di Darren.
« Ma quanto sei spiritoso stamattina? »
« Mah, non sta a me giudicare. Ma sono contento, è il nostro primo Natale assieme... » E si avvicinò di nuovo alla bocca dell'altro. « Quindi non possiamo far prendere la peste nera ai nostri ospiti, stasera. »
In tutta risposta Darren si lasciò andare a peso morto sul soprano, affondando il viso contro la sua spalla, ben deciso a restare in quella posizione per il resto della sua vita.
Chris permettendo.
« Darren, dai... Ma che idiota... Alzati! »Forse avrebbe voluto sembrare minimamente severo, ma non riusciva a non sorridere e questo toglieva gran parte della credibilità ai suoi ordini.
Quando l'altro non si mosse sospirò. « Darren, dico sul serio... »
L'attore si strinse ancora di più al suo ragazzo.
« Oh, d'accordo, è così che la metti? »
Forse 
istinto di conservazione di Darren avrebbe dovuto dare qualche segno di allarme e lui avrebbe dovuto riconoscere quel tono di sfida che aveva già sentito centinaia di volte,  ma era troppo impegnato a fare il bambino per cogliere segnali.
Un istante prima le mani di Chris si erano trovate sulle sue spalle a cercare di spingerlo indietro, ma ora erano scivolate lungo i suoi fianchi e... Avevano cominciato -molto slealmente- a fargli il solletico.
Per dare a Cesare quel che è di Cesare, Darren resistette una manciata di secondi prima di cominciare a contorcersi e rotolarsi nel letto ridendo come un ossesso. « No, il solletico no!Ah-N-non vale!Parlè! »Invocare il diritto di non essere torturato prima di parlare col capitano di bordo sembrava la soluzione migliore.
« Spiacente, non siamo pirati francesi del diciassettesimo secolo, niente parlè. Ma puoi sempre arrenderti e giurarmi schiavitù a vita, o promettermi di aiutarmi a mettere a posto oggi invece di passare la tua giornata attaccato al pianoforte. »Ribattè Chris, evidentemente divertito, attaccando tutti i punti che con il tempo aveva scoperto essere i più sensibili sulla pelle di Darren.
Adorava sapere di essere l'unico a conoscere così bene il corpo dell'attore, ad aver esplorato ogni centimetro di pelle e imparato a memoria ogni singolo particolare, dalle cicatrici della varicella che si era preso a dodici anni a quei punti in cui bastava sfiorarlo per farlo sobbalzare e ridere incontrollabilmente.
E soprattutto adorava vederlo ridere in quel modo, era così incredibilmente  naturale...
Se Darren non fosse stato così impegnato a ridere come un matto e non si stesse divertendo anche lui probabilmente l'avrebbe minacciato di svuotare tutte le lattine di Diet Coke della casa nel water, ma tutto quello che uscì dalle sue labbra tra un fiotto di risate e l'altro fu « Sì!Prometto!Basta! »
Chris si fermò, soddisfatto, chinandosi in avanti per baciargli le labbra. « Bravo ragazzo.  »
Stremato, cercando di riprendere fiato, Darren lo guardò malissimo. « Ricattatore... »
« Oh, no. Ricatta-attore, prego. E ora vieni, abbiamo un sacco di cose da fare, insieme, come ogni coppia che si rispetti. La doccia, prima di tutto. »


*
Crash.
« Un'altra?! »Sbottò Chris rivolto alla sala, dove Darren aveva il compito di addobbare l'albero.
Peccato che fossero più le palline in frantumi di quelle effettivamente appese.
« Mi spieghi che diavolo ce ne facciamo di queste palle di vetro!? »
Niente doppi sensi, Chris. Non è il momento.
« Se bisognasse distruggere ogni cosa inutile, mio caro, a quest'ora saresti un mucchietto d'ossa. »
Maledetto il momento in cui aveva acconsentito a dividersi i compiti. A lui toccavano i dolci, a Darren le decorazioni.
Insomma, aveva cercato di fare la scelta più sicura per tutti, quella che non prevedesse un'irruzione da parte dei pompieri e che non prevedesse il ritrovo dei loro cadaveri carbonizzati... Non credeva che anche appendere palline e festoni potesse essere così dannoso!
Stranamente Darren non rispose e solo dopo un po' Chris sentì dei tonfi provenire dall'altra stanza.
Prese un respiro. « Darren?Sei ancora vivo? »
« Sì. »Arrivò la voce stranamente affaticata dell'altro.
Con un sospiro un po' allarmato Chris si affacciò in sala giusto in tempo per vedere Darren saltellare sulle punte, il braccio allungato verso uno dei rametti dell'albero di Natale finto che avevano messo nell'angolo.
« Ma che stai facendo? »Domandò basito.
Darren brontolò qualcosa a voce troppo bassa perchè Chris capisse, giocherellando con una palla color arcobaleno. Di sicuro un suo acquisto.
« Eh? »
« Non c'arrivo! »
Cinque secondi di silenzio.
Cinque secondi, e Chris schizzò a ridere come una iena.
Darren sembrava sinceramente offfeso. « Non c'è proprio niente da ridere,  persona insensibile! »
Chris stava per rispondergli che non era colpa sua se madre natura era stata tanto crudele con lui, ma le parole gli morirono in bocca quando Darren lo superò dirigendosi alla porta.
« Ma... Dove stai andando? »Era disorientato.
« A cercare qualcuno che almeno a Natale non mi prenda in giro! »Ribattè l'altro uscendo e sbattendo la porta alle sue spalle.
Il soprano rimase lì, incredulo, a chiedersi che diavolo fosse successo, perchè aveva la netta sensazione di essersi perso qualche passaggio fondamentale.
Ma..!
Dov'è che stava andando quel cretino!?
Si tuffò in cucina, ad affogare la disperazione tra zenzero e pasta frolla.
Mescolava a velocità supersonica. Se gli fosse partito di mano il cucchiaio probabilmente sarebbe finito in orbita, oppure avrebbe centrato qualcuno ammazzandolo.
Sentì la porta.
Darren passò davanti alla cucina, fermandosi un attimo con un sorriso cretino. « Non c'era nessuno nei dintorni, quindi riec-Chris ma... Piangi?! »
Sembrava sconcertato.
« Ma vai a quel paese... »Sbottò il soprano isterico mentre Darren gli si avvicinava incredulo.
In un secondo Chris se lo ritrovò affianco. « Chris, meno male che sono io quello stupido dei due, eh. Chris. Stavo scherzando. Facevo il coglione. Dove vuoi che vada?E chi vuoi che mi voglia?!Probabilmente finirei in qualche giardino insieme a Biancaneve.  »
« Cretino... Credevo... Io... Dove sei andato allora? »
Darren alzò gli occhi al cielo, circondandogli le spalle con un braccio e sussurrando al suo orecchio, provocando non pochi brividi. Che sleale. « A prendere la scala. Non so se l'hai notato, ma sono basso. »
« Non te la sei presa davvero? »
« No. Facevo lo stupido. Credevo fossi abituato, ormai. Mi farò perdonare con il mio regalo, okay? »
Il soprano lo guardò un po' perplesso. « Mi hai preso un regalo? »
« Non è a questo che serve il Natale? Perchè sei così sorpreso? »
« Beh... Sei qui, stai con me... Non è già abbastanza? »
Per un attimo Darren rimase semplicemente sbigottito da quella risposta, con la tipica espressione da pesce-Blaine in adorazione.
Si avventò sulle sue labbra con passione, rischiando di far perdere l'equilibrio ad entrambi.
« Ti amo... »
« Ah, ecco perchè mi stai sempre attorno... »Commentò Chris abbandonandosi ad un sorriso contro le sue labbra. « Credevo fossi uno stalker. »

*

Con circospezione Darren si avvicinò al forno e lanciò un'occhiata furtiva al suo interno. « Con tutto il rispetto, cosa sarebbero quei cosi? »
Chris seguì il suo sguardo. « Biscotti di zenzero.  »
Darren sbattè le ciglia. « Ma che biscotti di zenzero hai visto?Quelli di Shrek quando vengono semi-distrutti? »
Chris gli rivolse un'occhiataccia.
« E poi sono bruciati! »Continuò Darren, appena un filino polemico.
« E di chi sarebbe la colpa? »Domandò Chris agguantando un coltello e facendolo abilmente roteare passandoselo tra le dita cercando di non amputarsele drasticamente.
L'altro deglutì.
« Sono i biscotti più invitanti che io abbia mai visto. »Dichiarò Darren annuendo con convinzione, posandogli un bacio sulla fronte.
Presto anche a lui sarebbe toccato un Golden Globe.
*

 « Darren... Dimmi soltanto perchè.  Ho bisogno di sapere che cosa passa per quella riccioluta testa bacata che chissà come ti ritrovi ancora attaccata al collo. »
L'altro trotterellò in sala piuttosto perplesso« Di che parli, stavolta? »
Chris si guardò intorno con fare ovvio, ma all'espressione confusa del suo fidanzato non potè che arrendersi e sospirare. « Non so se l'hai notato, ma casa nostra è completamente verde e fucsia. Non voglio nemmeno sapere dove tu abbia trovato quei festoni, probabilmente in soffitta dove hai lasciato il buonsenso, ma... Fucsia, Darren?Fucsia?!A Natale?! »
Darren era immensamente oltraggiato. « Ma... Crea l'atmosfera giusta!E poi c'è anche la canzone, no?Verde e fucsia è l'agrifoglio, la la la... O qualcosa del genere... »
Chris non aveva più nemmeno la forza di tentare di capirlo, e poi, anche se non riusciva ancora a capacitarsene, lo amava così. Quindi si avvicinò, gli baciò dolcemente le labbra e commentò « Fortuna che sei carino. »
*

Mark scoppiò in una risata soddisfatta mentre appendeva il cappotto. « Cory mi deve ufficialmente venti dollari. Credeva che Darren stasera sarebbe stato occupato a distribuire i regali con Babbo Natale. L'avevo detto che avrebbe chiesto un congedo per stavolta! »
Quando si rese conto che nessuno stava ridendo o anche soltanto accennando ad un sorriso la sua autostima da persona divertente subì un duro colpo, ma quando entrò nella sala CrissColfer anche a lui passò la voglia di ridere e la sua mascella raggiunse quelle degli altri, a livello pavimento.
Per un attimo credette di aver perso la vista, accecato dai colori sgargianti della stanza.
Come aveva potuto Chris permettere una cosa del genere?
Poi lanciò un'occhiata alle cibarie sparse un po' ovunque, per lo più sbruciacchiate.
E Darren e Chris se ne stavano lì, con due sorrisi ebeti, abbracciati nel giorno del loro primo Natale assieme emanando ondate di amore che si infrangevano contro di loro, che non osavano nemmeno parlare per non rovinare il momento.
Mark fece una smorfia. « Oh, no... Sono in uno di quei momenti insopportabili da "sei la cozza del mio scoglio, il così del mio cosà, il ding del mio dong, la Mary Sue del mio Gary Stue... ". Non credo che il mio diabete possa reggere una serata del genere. Quindi che ne dite di levare le tende e trasferirci a casa mia, che ho una caterva di alcolici pronti a farci dimenticare tutta questa incompetenza? » Con un brivido di finto disgusto si rivolse a Darren e Chris, che cercavano di non dare a vedere il loro sollievo. « Quando avrete finito di colare miele sul pavimento potrete raggiungerci... Anche se non vi aspetteremo senza respirare. »E alzando gli occhi al cielo ma poi rivolgendo loro un sorriso quasi compassionevole spinse tutti fuori di casa, verso quella che sarebbe stata una gran sbronza natalizia.




Angolino di Sara
Non sono molto sicura della parte dell'incomprensione,ma ho imparato che durante le feste ci deve essere almeno un dramma xD
Non so da voi, ma a casa mia i preparativi per le feste sono sempre un delirio. Anche perchè c'è qualcuno *fischietta* che fa sempre battute cretine e inappropriate, scatenando reazioni a catena che nemmeno il domino, provocando qualche sporadica crisi di nervi.
Ma non lo faccio apposta, giuro.
Per cercare di sviare dalle discussioni ho pure pensato di alzarmi e urlare "sono incinta!" ma ho deciso che lo terrò per le situazioni di emergenza.
Passando a cose più serie... Ma io vi amo. Cioè, pure a Natale trovate un po' di tempo per me *-* Se potessi vi regalerei un Chris Colfer a ognuna, davvero. Tanto lo so che quel ragazzo ci sta lavorando, all'ubiquità.
Infine (finalmente) colgo l'occasione per augurarvi un 2012 fantastico,meraviglioso... Da fine del mondo. 
...
Devo imparare a trattenermi, ogni tanto.
Come sempre grazie mille per continuare a sopportare tutto questo!





   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Whatshername