È
immensa.
Decisamente
troppo grande.
Naruto Uzumaki
è sfinito. Letteralmente sfinito. Da incessanti minuti sta
sistemando libri su libri, ordinando la famosa libreria di villa Uchiha.
Quella stanza
è incredibile; non aveva mai visto niente di più
grande.
Anzi, una
sì, quella della Disney, nel film-
“Quello
che hai in mano è il diciassettesimo volume. Avevo
l’impressione che non sapessi contare ma vederlo con i miei
occhi è tutta un’altra questione.”
Il biondo
sussulta, stringendo inconsciamente la presa sul libro tra le mani,
notando un 17 stampato a caratteri piccolissimi in alto. Porta dunque
gli occhi azzurri sul primo piano dello scaffale, considerando
effettivamente di essersi fermato al quattordici.
‘Caratteristiche
del pianeta terra e dei suoi abitanti.’
Certo,
perché l’Uchiha è un ragazzo diligente
e studioso. Quei libri gli mangeranno il cervello prima o poi. Oh, e
lui non lo aiuterà affatto, può anche
supplicarlo! D’altronde se l’è
sicuramente cercata, chi mai sano di mente andrebbe a leggersi tutte
quelle pagine e-
“Ora
hai perso anche la parola?”
Sasuke,
accidenti, gli è arrivato alle spalle come uno di quei gatti
silenziosi!
Trattiene lo
stupore nei polmoni e gli rivolge un’occhiataccia.
“Mi
dici cosa me ne dovrebbe fregare se la tua fantomatica libreria
è ordinata male? Sarà colpa di chi li prende e
poi li mette dove capita!”
Sasuke
annuisce.
“Complimenti,
deduzione interessante. Ieri ho sfogliato uno di questi volumi e non
l’ho rimesso al giusto posto.”
Naruto
spalanca gli occhi, agitando le braccia e con esse il prezioso tomo
numero 17.
“Visto?!
Non puoi dunque farmi rimediare a un tuo errore!”
“Hai
perso. Posso eccome dobe.”
“Ma
hai ammesso tu stesso che-”
“Naruto,
stai rovinando il libro.”
Il biondo
getta un’occhiata al suddetto, notandolo in perfetto stato.
“Eh?”
“Lo
stavi agitando come un’idiota.”
“Hai
paura gli venga il mal di stomaco?” chiede di getto, non
trattenendo una risatina.
“La
mia paura,” comincia l’altro, regalandogli uno
sguardo che ha il risultato di farlo sudare giusto un pochetto
“è che le pagine siano stropicciate o
strappate.”
“Questo
non è possibile, non mi metto mica a rovinarti i
libri!”
Uchiha pondera
sette secondi se concedergli il beneficio del dubbio oppure no. Lo
scruta, pare un agente di polizia nel farlo, e arriva alla conclusione
che non se la sente di lasciarlo solo nella sua libreria.
“Ohi
teme, se non ti fidi, posso anche andarmene eh!”
“No.
Se ti controllo, non succederà niente.”
Il biondo
sbuffa, roteando gli occhi due o tre volte.
“Sasuke,
lo hai letto proprio tutto questo?”
“Mmh.”
“Quanto
ci hai messo?”
“Due
ore e trentacinque minuti.”
“Cazzo!”
esclama, mordendosi poi un labbro vedendo la faccia corrucciata
dell’altro.
“Scusa.”
Bofonchia, sperando di non averlo fatto ulteriormente irritare.
“Non
dirmi che t’interessa. Non capiresti una parola in un libro
che non abbia le figure.”
“Dannato
bastardo! Ah sì?! Stai a vedere!”
Di scatto lo
apre a caso, cominciando a leggere mentalmente le prime righe di una
pagina.
Sasuke osserva
ogni sua espressione.
Determinata.
Concentrata.
Corrucciata.
Meno
concentrata.
Abbastanza
irritata.
Ancora meno
concentrata.
Irritata.
Non
concentrata.
…
“Eh…”
Scoraggiata.
“Ma
cosa diavolo vuol dire che le piante devon-”
“Naruto?
Torna a lavoro. Non basterebbe un anno per fartelo
comprendere.”
“Ma
stavo leggendo!”
“Non
capirai mai, è inutile.”
“Fanculo
teme! Te la farò vedere io! Sai che ti dico?! Dopo lo
continuo!”
D’istinto
piega la pagina cui era capitato, la centoquarantadue, formando il
classico becco in cima.
Non fa in
tempo a passarci sopra le dita per imprimerlo bene che qualcosa,
veloce, gli porta via il libro dalle mani.
Ma
che…?
Alza gli
occhi, vedendo Sasuke a un palmo dal suo viso.
Gli occhi
sembrano lanciare scariche elettriche e la mascella, spaventosamente
contratta, può giurare di sentirla stridere.
“Sa-Sasuke?”
balbetta, confuso.
“Non
osare.” È un sibilo ma taglia l’aria
come una lama che recide un filo.
“Cosa?”
domanda di slancio.
“Questo.”
Con un lento
movimento leva il segno alla pagina, irritandosi nel vederla ormai non
più perfettamente liscia.
“Lo
sapevo,” sussurra “rimarrà.”
Naruto sbatte
gli occhi, capendo finalmente il motivo di tanto sconvolgimento.
“Un
becco… reagisci così per un misero orecchio a una
pagina?” chiede, stupito.
Uchiha allora
lo guarda dritto negli occhi azzurri, ghiacciandolo.
“Non
mi aspetto che un inetto come te capisca.” Dice e fa male il
tono che usa. Non è arrabbiato, sconvolto o agitato.
È sprezzante.
“Vuoi
smetterla con questa storia del ‘lasciatemi stare, nessuno
può comprendermi’? Accidenti, non atteggiarti a
povera vittima indifesa! Se ti danno noia i becchi bastava dirlo,
personalmente li faccio sempre ed ho agito d’istinto! Non
è mica caduto il mondo, non fare di ogni minima cosa una
tragedia, non vivrai bene così!”
Sasuke non
mostra alcun segno d’interessamento al discorso ed
è con tono neutro che adesso si ritrova a porgere una
risposta.
“Nessuno
ha chiesto il tuo parere. Non deve importarti di come vivo, passo le
mie giornate o altro. Chiaro?”
Naruto non fa
in tempo a boccheggiare che un’altra volta si ritrova le
spalle dell’altro in bella vista che, lentamente, si
allontanano fino a una poltrona più avanti. Lo osserva
sedersi, poggiare il diciassettesimo volume sul tavolino di legno
pregiato lì accanto e prendere tra le mani il libro che
stava leggendo prima in camera.
Un freddo
“Sbrigati adesso, non ti voglio qui a riordinare fino
all’ora di cena.” gli giunge alle orecchie, e
Naruto non sa come si risponde a una persona che non ti mostra manco il
volto, nascondendosi dietro pagine stampate.
Decide di
voltarsi anche lui, frustrato e un po’ amareggiato.
Riprende il
lavoro, pensieroso e con la voglia di urlare che preme per uscire dalla
gola.
Sistema un
volume, un altro e poi un altro ancora e un pensiero sorge nella sua
mente, facendolo fermare qualche secondo, perplesso, girandosi verso la
figura seduta a pochi metri da lui.
Ma tu, Sasuke,
hai mai letto un libro con immagini colorate?
Perdono, le
vacanze prosciugano il tempo nel mio caso ^^”
Vi piace?
Naruto inconsciamente si sta avvicinando con il pensiero a Sasuke,
forse vuole imparare a comprendere certi lati di lui così
particolari.
Una
piccola nota: quando faccio riferimento alla biblioteca del capolavoro
Disney, si tratta della Bella e la Bestia, i cui diritti non mi
appartengono.
Che dire del
becco in cima alle pagine? Io, uhm, Sasuke mi scannerebbe, non ho
problemi a farne, anzi, un librino che ho è pieno zeppo di
becchi, note e sottolineature XD
Ringrazio le
seguite, le ricordate, le preferite e naturalmente poi
ringrazierò uno ad uno chi recensisce :D
Un bacio a
tutti e ancora buone feste!
|