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{ NIENTE DI CONVENZIONALE. ♥
{NIENTE
DICONVENZIONALE.
♥
di
Nakoja
Dire
che John – Hamish, come aveva
tempestivamente ritenuto
importante informarla – Watson non la trovasse simpatica
sarebbe
stato un eufemismo. Era talmente palese nella sua gelosia e dedizione
da risultare quasi commovente. Quasi, perché in primo luogo
era uno
sciocco, e in secondo luogo lo era due volte, specie perché
non
rifletteva su se stesso e si rifiutava di ascoltare.
Ridicolo,
testardo, pieno di fortuna e cieco come la suddetta. Lo avrebbe
volentieri preso a schiaffi se non avesse già preso impegni
zigomi
più taglienti – si sarebbe fatta male con
Sherlock, lo sapeva e
non aveva la benché minima intenzione di fare a meno di quel
nuovo
gioco di potere così pericoloso, così intrigante.
Irene
Adler si tolse i tacchi, scivolando pigramente sul tessuto ruvido
della poltrona, concedendosi di studiare il grande Sherlock Holmes
che, violino alla mano, ricercava i pezzi mancanti di quel puzzle
esplosivo cui era stato ignaro tassello fondamentale.
L'intelligenza
è la nuova frontiera del sexy.
La
maschera usata per provocare era rimasta a galleggiare e vibrare
sottopelle come una costante..
Era
la sua specielità leggere l'animo più recondito
delle persone – e
tutti sapevano così poco di se stessi – , ma
quello di Sherlock
sembrava etereo e ineffabile quanto l'essenza stessa di Londra: una
volta che credi di averla colta scopri un altro dettaglio. E lui
viveva di dettagli, li assimilava, li classifivava e te li sbatteva
in faccia con una semplicità incredibile.
Quel
John, invece, quel
soldatocombatteva ignaro la sua stessa battaglia. A differenza di
lei
però era ridicolmente incapace di comprendere l'ovvio,
stupidamente
convinto che una relazione sentimentale per essere considerata tale
debba per forza implicare il sesso. Innamorato fisicamente delle
donne; innamorato mentalmente di un uomo. Il solo.
Fortuna
che Sherlock e il concetto di empatia andassero a braccetto quanto
Moriarty e la pace nel mondo.
Cambiò
posizione, gettando a terra le gambe nude e sbilanciandosi in avanti
con il busto, sperando in una qualche reazione al movimento.
Inutile,
troppo impegnato con se stesso.
Asessuale,
sbuffò mentalmente. Ne era quasi certa. Sicuramente, in
maniera
contorta e a suo modo esitante era in grado di voler bene alle
persone – il suo legame con John ne era l'esempio –
, e
sicuramente il sesso non era, sempre se c'era, il più
frequente tra
i suoi pensieri.
Forse
era davvero vergine come insinuava Jim. Sorrise predatrice. Non era
per niente improbabile, dopotutto, e se lo era e non gli importava,
che fosse asessuale era certezza.
Meglio.
A lei piaceva portarsi a letto sempre e solo le donne, tra i suoi
clienti – i maschi non erano un problema perché il
sesso il più
delle volte è solo un mezzo fisico per raggiungere un
qualche cosa
d'altro. E lei sapeva sempre cosa volevano.
Quanto
a Sherlock era chiaro cosa volesse (apprezzamento, riconoscimento,
confronto, totale attenzione – e perché negarlo,
affetto), ma la
domanda a cui cercava risposta al momento era chi volesse.
Irene
Adler o John Watson. C'erano solo loro sulla lista. Entrambi con una
mente dedita a Sherlock e un corpo dedito alle donne.
Parafrasando
il dottore, non c'era
nulla di convenzionale in questo caso.
PARENTESI FUTILE
Se
sono tornata è principalmente colpa di "A scandal in Belgravia". Quest'episodio è stato il più denso di indizi che
io abbia mai
visto. Per colpa sua è uscito – male –
questo.
Nulla
in amore è convenzionale. Fare
sesso non implica
provare affetto come provare affetto non implica il fare sesso. La
differenza tra John e la Adler è tutta qui: lei che conosce
l'animo
umano SA che il concetto di relazione è molto variabile.
John
riconosce che "non c'è nulla di convenzionale in questo
caso",
però, citando Sherlock, "vede ma non osserva".
Quest'ultimo poi
non nega mai che lui e John non facciano coppia - l'invito di
uscire a cena, nel secondo episodio, è lampante di come lui
e John
abbiano un'idea diversa di cosa sia una relazione "hai presente
quando due persone si piacciono l'un l'altra ed escono insieme?"
"era quello che stavo suggerendo" "no, o almeno lo spero".
Potrò
anche sbagliare, ma vi lascio con una provocazione: parlando in termini
generali, qual'è la
differenza tra un'amicizia e un rapporto di coppia, per chi rifiuta il
sesso a priori?