Oook…
prima che iniziate la
lettura, voglio soltanto premettere che l’epilogo era
già stato scritto prima
che fosse lasciata la prima
recensione al capitolo 7; nessuna di voi mi ha influenzata in nessun
modo,
qualcuna sarà forse delusa, qualcun’altra
soddisfatta, mi direte voi! Buona
lettura :)
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Ormai sono
passati sei mesi da quel
maledetto giorno.
Sei mesi per
cercare di perdonarmi.
Ma non ci sono riuscito.
Erza e Mirajane
hanno sconfitto
senza poi troppe difficoltà Succuba e Incŭbo e hanno
distrutto quasi tutta la
casa per poterci trovare. Io ero lì, immobile, la tenevo fra
le braccia e ho
rifiutato di lasciarla andare persino quando hanno tentato di
portarmela via.
Erza mi
minacciava, Mira tentava di
convincermi con le buone e Happy non faceva che piangere, pregandomi di
lasciarla andare ma io non potevo! Se l’avessi lasciata avrei
dovuto accettare
il fatto che non fosse più con me, che avevo fallito
miseramente quando avrei
dovuto salvarla dall’incubo nel quale era precipitata per
colpa mia.
“Natsu!
Lascia che portiamo via Lucy, non puoi tenerla qui per
sempre”.
Erza
insisteva, tentava di staccare Natsu dal corpo di Lucy ma era tutto
inutile: chino su di lei, il viso nascosto contro il suo petto, non
intendeva
lasciarla né muoversi.
Titania
stese una mano a toccare il viso della giovane maga degli Spiriti
Stellari, costatando che diventava più freddo a ogni minuto
che passava; aveva
fallito. Era partita certa di riuscire, di ottenere la vittoria e
riportare a
casa i suoi nakama ma non era stato così. Aveva impiegato
troppo tempo per
sconfiggere Incŭbo
e aveva perso Lucy.
“Natsu
ti prego… andiamo a casa…”,
piagnucolò Happy posando una zampina
su una gamba del mago. “Portiamo Lucy a Magnolia”.
“No”,
disse infine Natsu. “Andate via. Lasciatemi solo con
lei”.
Mirajane,
riacquistate le sue sembianze, si inginocchiò davanti a
Natsu,
posandogli una mano sulla testa. “Natsu… sappiamo
bene quanto sia diff…”.
“No,
non lo sapete!”, ringhiò Natsu rialzando la testa
di scatto. Era
stravolto, aveva il viso e gli occhi arrossati dal pianto e i
lineamenti distrutti
dal dolore. “Nessuno di voi può sapere,
l’ho uccisa io! Sono stato io a
colpirla a morte, le ho scatenato contro tutto il mio potere! Sapevo
che non
poteva sopravvivere a un mio attacco diretto ma l’ho fatto lo
stesso…”.
Erza
sbarrò gli occhi a quelle parole mentre Mira portava le mani
a
soffocare il grido che le era affiorato alle labbra; Natsu aveva
ragione, non
potevano immaginare quanto fosse atroce per lui, quanto stesse
soffrendo e si
stesse maledicendo per ciò che era stato costretto a fare.
Happy singhiozzava,
le zampette posate sulle orecchie abbassate.
“Ma…
Lucy stava sorridendo…”, riuscì a dire
l’exceed tra i singulti. “Lei
non era arrabbiata con te…”.
Natsu
trovò il coraggio di guardare il viso di Lucy e
scoprì che Happy
diceva il vero: sorrideva, nella maniera più dolce che
avesse mai visto.
“Perché
sorrideva?”.
“Lei
ti amava, Natsu”, intervenne la maga albina. “Era
felice di essere
di nuovo con te, dopo tanto tempo; anche se sapeva che stava per
morire. Riesci
a immaginare un modo più dolce di andarsene che fra le
braccia della persona
che si ama?”.
“Lei
non doveva morire. È tutta colpa mia, dovevo eseguire gli
ordini del
master invece di fare di testa mia… faccio sempre di testa
mia e Lucy ne ha
pagato le conseguenze. È colpa mia”.
Sì,
è stata tutta colpa mia. Se
quella mattina, quando mi ha confessato cosa provava per me, non avessi
esitato, non l’avessi lasciata correre via con quello sguardo
arrabbiato e la
promessa di farmela pagare al suo ritorno… se fossi stato
più deciso, tutto
questo non sarebbe accaduto, lei non avrebbe sofferto così
tanto.
Il rimorso, che
mi logorava nei
primi mesi, si sta lentamente attenuando. Porlyusica dice che
è normale, il mio
cervello tenta di difendersi o qualcosa di simile, non ci ho capito
molto… io
non voglio dimenticare quello che ho fatto, mi serve come monito,
perché non si
ripeta mai più.
Il tramonto che
sto guardando senza
realmente vederlo, è rosso, più rosso del sangue,
più rosso di quei maledetti
occhi che ci hanno fatto tanto male.
Mi passo le mani
sul viso, stanco
di tutto quel pensare e rimuginare quando sento delle braccia sottili
cingermi
la vita da dietro, e una guancia poggiarsi sulla mia schiena. Mi volto
nel suo
abbraccio, stringendola a me e poso il mento sui suoi capelli chiari, a
cui il sole
morente dona insoliti riflessi.
Lei è
la mia salvezza, il mio solo
appiglio quando la disperazione si fa opprimente, e grazie a lei accade
sempre
più raramente che lo sconforto mi prenda il cuore; stasera
è successo di nuovo
e lei lo ha capito, lo capisce sempre: corre da me, mi abbraccia e con
la sua
presenza mi ridona la serenità.
“A
cosa stavi pensando, Natsu?”.
Lo sa bene,
eppure lo chiede lo
stesso.
“Sei
mesi fa… non riesco a
dimenticare”.
Mentirle sarebbe
inutile, mi
conosce meglio di chiunque altro.
“Non
è stata colpa tua. Non avresti
potuto impedirlo comunque”.
“Sì
che avrei potuto. Se fossi
stato più forte, se avessi creduto che fosse possibile
scacciarla come il
master ci aveva chiesto… se non avessi mancato di fiducia,
non avrei dovuto togliere
la vita alla persona più importante per me”.
Scuote la testa
e mi guarda, mi
fissa dritto negli occhi mentre la sua mano raggiunge prontamente il
mio viso;
non potrei più fare a meno di queste carezze.
“Lucifer…
lei era troppo potente.
Nessuno di noi avrebbe mai potuto sconfiggerla, tanto meno seguendo la
strategia del master… è stato troppo
fiducioso”.
“Non
è stato troppo fiducioso, tu
avresti potuto, Lu! Se avessi fatto ciò che lui mi chiedeva
non avrei dovuto
farti del male, non vivrei con questo rimorso che mi divora
l’anima!”.
Sorride, gli
occhi nocciola lucidi
di gioia. Mi ama, lo so bene, non manca mai di dimostrarmelo e se anche
non lo
facesse con tutti quei piccoli gesti che mi riempiono la giornata,
basterebbe
il suo sorriso a convincermene.
“Io
sono qui, però, Natsu. Puoi
smetterla di tormentarti per qualcosa che non ha avuto conseguenze?
Siamo
insieme, è questo che conta di più, non
trovi?”.
Già,
siamo insieme. Ignoriamo come
sia possibile ma Lucy è viva, vive con me, posso toccarla,
abbracciarla,
baciarla, fare l’amore con lei… e non per il folle
proposito di un’oscura
entità, no, è perché la amo ed
è il modo più sincero di dimostrarglielo.
I
maghi di Fairy Tail lasciarono Wisteria all’alba per tornare
a
Magnolia. Gli abitanti del piccolo villaggio sembravano essersi ripresi
da una
sorta di torpore e non facevano che chiedersi cosa fosse accaduto alla
casa
della signorina Angĕlus
e soprattutto dove fosse finita lei.
Natsu
e gli altri non avevano idea di dove fossero fuggiti Lucifer e i suoi
sottoposti e non intendevano certo scoprirlo; a quel punto, speravano
soltanto
di non rivederli mai più. Avrebbero voluto soltanto
dimenticare quella brutta
avventura ma non era possibile farlo quando Natsu portava fra le
braccia il
corpo senza vita di Lucy.
Erza
e Mira avevano inutilmente tentato di convincerlo a trasportarla in
un’altra maniera, sostenendo che si sarebbe stancato: in
nessun modo era stato
possibile persuaderlo, intendeva tenerla fra le braccia il
più a lungo
possibile aveva detto.
Quando
giunsero alla fine del sentiero che dalle montagne di Wisteria
scendeva fino alla Foresta Orientale di Magnolia, Natsu si
fermò, fissando il
viso di Lucy.
“Cosa
c’è Natsu?”, chiese Mira voltandosi a
guardarlo.
“L-Lucy…
lei è calda”.
Erza
trattenne un sospiro, avvicinandosi a lui. Era certa che il dolore
lo stesse facendo sragionare e non era un buon segno.
“Natsu”, disse mentre
posava una mano sul viso di Lucy. “Non
può… Mira, vieni qui! Natsu ha ragione,
si sta scaldando!”.
Mirajane
si avvicinò di corsa e mise entrambe le mani sul viso di
Lucy.
“E’… è viva?”,
chiese esitante.
Natsu
la guardava, aspettando che aprisse gli occhi, quando al battito
furioso del suo cuore ne rispose un altro, lento ma regolare; il cuore
di Lucy,
che era stretta contro di lui, accelerò di colpo e la
ragazza spalancò gli
occhi, prendendo aria come se risalisse da una lunga apnea.
Si
guardò intorno per qualche momento, confusa e spaesata da
ciò che la
circondava, fin quando il suo sguardo si fermò sul viso
preoccupato e addolorato
di Natsu.
“Natsu!”,
esclamò sollevando il busto per potergli stringere le
braccia
al collo. “Natsu… non lasciarmi più, ti
prego… ti prego”.
Il
mago la strinse convulsamente, crollando sulle ginocchia per il
sollievo. “Lucy… ero sicuro che… che
non avrei più…”. Si interruppe, troppo
provato per rivelarle che era stato certo di non riaverla accanto a
sé. “Ma non
succederà più, tu resterai sempre con me da oggi
in poi”.
Le
prese il viso fra le mani, accarezzandolo come se temesse di vederlo
svanire da un momento all’altro e lei gli rivolse uno dei
suoi sorrisi più
belli mentre si avvicinava ancora, sfiorandogli le labbra con le sue,
coinvolgendolo in un bacio colmo di sollievo.
Erza
afferrò per le braccia Happy e Mira e li trascinò
via con sé,
percorrendo velocemente il sentiero nel bosco. Era felice che alla fine
i suoi
nakama fossero entrambi salvi e anche se non riusciva a spiegarsi come
potesse
Lucy essere ancora viva, al momento poteva soltanto lasciarli soli.
Un sorriso mi
incurva le labbra al
pensiero delle decine di spiegazioni proposte dai nostri nakama quando
abbiamo
rivelato a tutti cosa fosse successo; qualcuno ha addirittura
azzardato che
Igneel, anche se lontano, abbia comunque tentato di aiutarmi e
proteggermi
restituendo la vita a Lucy.
Il master
è convinto che si tratti
di un effetto residuo del Fairy Sphere; Porlyusica continua a ripetere
che
certamente si è trattato di morte apparente e che Lucy in
realtà non è mai
mancata. La mia piccola maga dice che dev’essere stato
qualche araldo
dell’entità che anticamente si oppose a Pravus:
secondo lei è stato un
tentativo di porre rimedio alle malvagità perpetrate da
Lucifer e i suoi
sottoposti in nome del loro signore.
A me non
interessa sapere come sia
possibile. Ciò che è importante, è che
Lucy sia con me e che ci resterà per
sempre perché non lascerò che accada
qualcos’altro che possa portarla via da
me.
Lei è
l’aria che respiro, il vero
sole che illumina la mia vita, e l’amore che provo per lei
è la forza più
dirompente che alimenta le mie fiamme. La amo e sento il bisogno di
ripeterglielo più spesso che posso.
“Ti
amo Lu”.
L’ho
detto anche adesso.
Il suo sorriso
si fa più largo,
preludio alla sua risposta, la frase che preferisco.
“Ti
amo Natsu”.
E’
scalza, così si alza sulle punte
per potermi baciare ma dispettosamente tiro indietro la testa, ridendo
della
sua espressione da bambina imbronciata.
Mi scuso con
un’occhiata prima di
prendere possesso delle sue labbra, con prepotenza; le trovo
sorridenti,
nonostante tentasse di tenermi il broncio.
Sa che non
potrei mai rifiutare il
suo amore, mi è necessario e amarla era ineluttabile, sin da
quando l’ho
portata a Fairy Tail, nella mia gilda e in breve tempo anche nel mio
cuore.
Amarci
è semplicemente un’esigenza.
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Bene, bene,
eccoci arrivate alla
fine della storia, non troppo lunga secondo i miei soliti standard su
Fairy
Tail!
Mi sono sentita
un po’ in colpa a
farvi piangere con lo scorso capitolo (è per questo che sono
stata un po’
frettolosa a postare la conclusione) ma anche se non potevo dirvi
nulla,
speravo di risollevarvi il morale con questo epilogo, molto, molto OOC
penso. Ci
sono riuscita? Sono riuscita a farvi credere, anche solo per qualche rigo, che lei fosse Lisanna? E soprattutto, vi è piaciuto questo tipo di
narrazione che
amalgama passato e presente, alternandoli?
Io posso solo
ringraziare
tantissimo tutte voi che mi avete seguita, recensita e anche solo
letta, avere
un’opinione è fondamentale per chi scrive, o
almeno lo è per me! Quindi,
grazie, grazie mille e alla prossima avventura insieme!
Prima che mi
dimentichi… un paio di
chicche che mi hanno mandata in visibilio in quanto NaLu convinta e che
voglio
condividere con voi:
1. Avete
già visto la locandina del
movie di FT in uscita ad Agosto prossimo? Natsu che abbraccia stretta,
stretta
Lucy *-*?
2. Per chi segue
l’anime, le
guardate le anticipazioni dell’episodio successivo? Nella
preview del 113, un
dialogo tra Happy e Natsu, è pressappoco questo:
H:
“Hai qualcos’altro in mentre
oltre che mangiare, dormire e combattere?”
N:
“Certo che sì! Sgattaiolare
nella casa di Lucy, fare scherzetti a Lucy, Lucy…”
H:
“Credo che andrà avanti per un
po’”.
Personalmente mi
ha mandata in
estasi, in pratica Natsu ha in mente solo Lucy XD
Deliri personali
a parte, alla
prossima ragazze, baci <3
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