16 ottobre 1793

di the ghost of Bonnie
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La lama affilata splende sotto i raggi del sole. Splende nonostante sia sporca di sangue. Forse, perché oltre quella mannaia c'è la luce, una luce che mi aprirà le porte.
Se cerco fra i miei ricordi, riesco a vedere una bambina bionda dagli occhi chiari, la pelle bianca e le labbra rosse. Una ragazzina perfetta, una quattordicenne immatura.
Non ero pronta a diventare regina. Il destino ha commesso un errore, ha scelto la persona sbagliata.
Questa è la mia punizione per i miei errori.
Vedo due uomini che si avvicinano a me. Per l'ultima volta, mi sfioro appena la pelle, non lo potrò fare mai più. Avrei dovuto pensare ai dettagli, invece di ammirare la mia immagine in uno specchio.
Uno specchio che rifletteva una persona perfetta fuori.
Ma cos'ero dentro di me?
Ero il fantasma di una ragazzina.
Ero il guscio di una ragazzina che conoscevo.
Ero il ritratto sbagliato della figlia di Maria Teresa.
Le mie mani sono legate, come una criminale.
La mia vera pena non è questo, lo so. La cosa peggiore è stata vedere i miei figli allontanarsi da me.
Come farà Mousseline senza sua madre, a soli quattordici anni?
Come crescerà il mio chou d'amour, Luigi Carlo?
I miei poveri figli, che sono già stati privati del padre e adesso anche della madre. Spero solo che loro abbiano una vita migliore della mia.
Axel. L'unico uomo che la mia mente e il mio cuore abbiano davvero amato.
Cosa ne sarà di lui?
E' meraviglioso poter pensare ai suoi occhi un'ultima volta.
Luigi. Mio marito, che non aveva mai desiderato il trono. A lui, che piaceva fabbricare serrature, non governare. Il trono, spettava a suo padre.
Luigi, l'uomo che ha sposato una bambina.
Io, una donna bambina, diventata grande solo alla fine.
E' la fine, lo sento.
L'orizzonte sta sparendo, le voci degli angeli sussurrano il mio nome. Tra la gente che mi fissa, riconosco qualcuno. Riconosco anche odio nei loro volti, ma alcuni stanno piangendo, come Rosalie. Rosalie, la mia cameriera nella cella, così buona con me.
Provo a sorriderle, prima che la mia vita venga strappata con un colpo di lama.

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