<< Jake, io
dovrei parlarti. Non resisto più, è
importante.>> Scoppiai. Dovevo dirglielo. Non potevo
stare in questa condizione di sospensione, senza sapere cosa sarebbe
successo da qui a domani. In fondo lui ora andava
all'Università, lì avrebbe potuto trovare ragazze
migliori di me e allora sarebbe stato troppo tardi. Dovevo fare il
primo passo, almeno non avrei mai avuto rimpianti, neanche davanti ad
un suo no. Cercavo di non pensare a quell'ipotesi perchè
realmente mi terrorizzava. Avevo una paura nera. Speravo che
così si sarebbe risolto tutto. Ci speravo con tutta me
stessa.
<< Devo preoccuparmi Ness? E' successo qualcosa? Ti prego
non tenermi sulle spine!>> Era diventato di colpo ansioso
e non capivo a cosa stesse pensando.
<< Secondo me no, Jake. Stai tranquillo. E' solo una
delle mie ultime follie.>> Mi lanciò
un'occhiataccia, mi diede un bacio sulla guancia e poi parlò.
<< Immagino che sicuramente vorrai andare a farti un
bagno e a cambiarti prima, ormai ti conosco, tranquilla. Vai e fai
tutto con calma. Dopo pranzo usciamo e ti porto a prendere un gelato
almeno possiamo parlare senza orecchie indiscrete. Ok?>>
Come aveva fatto a capire che avevo bisogno del bagno e della privacy?!
Non ne avevo la più pallida idea, evidentemente era vero che
ero un libro aperto, come dicevano i miei.
<< Si, come al solito hai capito tutto quello di cui ho
bisogno. Grazie Jake, comunque avevo pensato che potremmo pranzare
fuori, almeno ci mettiamo di meno. A te va bene? >>
<< Certo Ness. Dimmi solo se devo vestirmi da manichino,
perchè altrimenti passiamo per la riccona e il
pezzente>> e scoppiò a ridere.
<< Vestiti da manichino! Sai che sono sempre elegante
io.. Non c'è neanche da chiedere, ma tranquillo
convertirò anche te allo stile! Ciao lupo.. >>
e me ne andai.
Appena arrivata a casa avvertii i miei di non farmi da mangiare
perchè avrei pranzato con Jake, sembrarono leggermente
contrari anche se non capii il perchè, e andai a farmi un
bel bagno. Ero un fascio di nervi così decisi di lavarmi
nell'idromassaggio, almeno mi sarei rilassata e avrei pensato a come
dirglielo. Pensai a mille modi e pensai anche a come reagire ad un suo
no, per non risultare impreparata a quella grande
eventualità. Pensai al fatto che con questa mia esternazione
avrei potuto rovinare il nostro rapporto ma pensai anche che di questo
passo sarebbe comunque successo perchè c'era troppo
imbarazzo. Arrivai alla conclusione di prendere tutto come sarebbe
venuto e di non prepararmi stupidi discorsi che avrei dimenticato una
volta lì. Uscii dall'idromassaggio con i nervi un po'
più rilassati, mi asciugai i capelli e li aggiustai con le
mille creme che avevo per renderli più ricci e setosi come
piacevano a me, li raccolsi in parte e quando pensai a come vestirmi,
tornò l'ansia di prima. Non sapevo cosa mettermi, ero nel
panico. Optai alla fine per un vestitino azzuro splendido con i tacchi.
Truccai le mie ciglia col rimmel per renderle ancora più
lunghe e le mie labbra con un bellissimo rossetto che faceva contrasto
con la mia pelle quasi diafana.
In preda al panico scesi le scale e corsi nella parte comune dove
trovai lui ad aspettarmi non vestito da manichino come aveva detto che
avrebbe fatto, ma molto semplice e bello da mozzare il fiato. Era
stupendo. Rimasi imbambolata a guardarlo. Possibile che mi facesse ogni
volta lo stesso effetto? Notai che anche lui aveva un'espressione
abbastanza imbambolata e mi continuava a guardare da capo a piedi.
Forse avevo qualche possibilità.
<< Jake, cos'è quella faccia? Sto male vestita
così?>> E feci una giravolta per vedere la sua
reazione che non si lasciò aspettare, mi piaceva provocarlo.
<< No, Nessie assolutamente. Sei
bellissima!>> balbettò e a queste parole
arrossii vistosamente. Lo ringrazai e andammo in un ristorantino niente
male, molto di classe. Chissà come lo conosceva.
<< Jake come conosci questo posto? Ci hai portato
qualcuna?>> dissi con finta aria indifferente.
<< Certo che no Nessie, cosa ti viene in
mente?>>
<< Niente niente, ordiniamo>> e dopo aver
mangiato a base di pesce uscimmo dal locale e andammo in un bellissimo
parchetto vicino al ristorante, ci sedemmo in una panchina e iniziammo
a ridere e a scherzare.
<< Nessie saranno ore che parliamo, ma ancora non hai
sfiorato l'argomento, cosa mi devi dire di tanto importante da aver
bisogno di privacy?>> aprì lui l'argomento per
fortuna, penso che io non ce l'avrei mai fatta a parlare, ero troppo
codarda.
<< Aspettavo il momento giusto, ma mi sembra che sia
arrivato il momento di dirti tutta la verità. Sono due
giorni che ormai ho capito questa cosa e penso anche che tu ti sia
accorto del mio comportamento strano, mi conosci meglio te di quanto io
non conosca me stessa. Devo dirti la verità
perchè penso che sarebbe inutile tenerti nascosta questa
cosa, anche se dirtela mi spaventa perchè non vorrei che il
nostro rapporto cambiasse. E' l'ultima cosa che voglio, davvero. Il
fatto è che mi sono innamorata.>> Ok, l'avevo
detto. Tirai un sospiro per riprendere la mia frase, ma quello che
notai nel suo sguardo mi spaventò, era tristissimo, come se
il mondo gli fosse appena caduto addosso ed era solo colpa mia. Quello
sguardo era lì solo per colpa mia. Lo sapevo.
<< So che sono la persona più sbagliata, so
che non sono perfetta, so che ho mille difetti e molte volte sembro
solo una stupida bambina viziata, so che non sono per niente adatta. Ma
non posso cancellarlo, Jake. Sapevo della tua reazione, sapevo che non
lo avresti accettato, io per te sono tua sorella, una sorella minore e
niente più, ma io ti amo. Ti amo con tutto il mio cuore
Jake, sei la mia vita e anche se non sarò mai abbastanza per
te, ti amerò sempre accettando il fatto che non vorrai mai
stare con me. Scusa Jake, non voglio una risposta, dimmi solo che il
nostro rapporto non cambierà mai. Ti prego, è
l'unica cosa che desidero.>> Vidi i suoi occhi
illuminarsi a poco a poco, forse perchè aveva capito che mi
sarei anche fatta da parte per lui e dopo poco mi rispose.
<< Non posso garantirti che il nostro rapporto non
cambierà Ness..>> e mi guardò
dritto negli occhi. Avevo rovinato tutto, lo sapevo. Riprese a parlare.
<< Il nostro rapporto cambierà per sempre. Non
potrà non succedere. Cambierà perchè
io aspettavo queste parole da sette anni ormai, perchè io ti
amo dal primo giorno in cui ti ho vista in fasce e so che sembra da
depravati ma è così. Tu sei la luce che illumina
le mie giornate. Io vivo per i tuoi sorrisi e ti amo più
della mia stessa vita. Non ti sei mai chiesta il perchè
della mia presenza? Io ci sono sempre stato per te, esclusivamente per
te. E' ora che tu sappia tutto..>>
Non lo lasciai finire la frase, gli saltai addosso sotto gli sguardi
scioccati dei passanti e lo baciai, lo baciai su quelle labbra che
agognavo da giorni. Fu un bacio dolce, un dolce trovarsi che piano
piano si trasformò in qualcosa di più passionale
con le mie mani che percorrevano tutto il suo corpo e le sue incastrate
nei miei capelli. Stavamo perdendo il controllo e fosse stato per me
avremmo potuto continuare per ore. Ero al settimo cielo, lo amavo
ancora di più e mi sentivo felice come mai lo ero stata
prima. Niente era paragonabile a questo bacio. Sentivo il suo calore
addosso ed era una sensazione stupenda. Ecco cos'era l'amore, quello
che leggevo nei libri e che vedevo negli occhi dei miei zii e dei miei
genitori. Ora anche io sapevo cos'era l'amore, quello con la A
maiuscola. Ora sapevo cosa si provava ad amare davvero una persona. Ci
pensò lui ad interrompere il bacio con un sorriso enorme.
<< Ti amo piccola mia, ti amo da morire.. Quanto
è bello potertelo dire. Sono al settimo cielo.
Però c'è una cosa che devi sapere. Sei
pronta?>> Oh mio Dio ed ora cosa mi avrebbe detto? Era
fidanzato? Ti prego, no. Balbettai un si incerto.
<< Vedi Ness, c'è una cosa che non
sai e che non ti ho mai potuto dire perchè ero costretto dai
tuoi genitori a tenertelo nascosto. C'è una cosa che ci
lega, il nostro non è il legame di due persone normali che
si innamorano. Io e te siamo legati da una leggenda. Una leggenda dei
lupi, una cosa che mai nessuno avrebbe ritenuto possibile tra due
specie avversarie come le nostre. L'imprinting. Io ho avuto
l'imprinting con te.>>
<< Jake, non ci sto capendo niente. Cos'è
l'imprinting?>>
<< L'imprinting è.. come un colpo di fulmine,
ma più potente. Assoluto. Quando vedi per la prima volta
lei, non è più la gravità a tenerti
sulla Terra, ma lei. Faresti qualsiasi cosa per lei, diventeresti
qualsiasi cosa per lei. Un'amico, un confidente, un amante, un
fidanzato. Tutto per lei. Daresti la vita per lei. E starle lontano ti
procurerebbe quasi un dolore fisico. E' per questo che vi ho seguito
dovunque, lasciando pure il branco. Per te. Ci sono tante cose che non
sai.>> Ero scioccata, non sapevo più cosa
dire.
<< Cos'è che non so?>>
<< E' una storia lunga.>> Ecco ora volevo
solo sapere.
<< Abbiamo l'eternità>>
<< Quanto sei testarda?>>
<< Tanto. Parla.>>
<< Ok. Questa storia riguarda tua madre, tuo padre, e
me.>> E fece una pausa forse per studiare la mia
reazione. Beh ero curiosissima e penso che mi si leggesse in faccia.
<< Vedi, tua mamma si trasferì a Forks che
aveva 17 anni, per lasciare un po' di privacy e per non essere, a suo
dire, un peso per sua mamma, tua nonna Renee, la quale aveva trovato un
compagno con il quale stava molto bene, Phil. Phil è un
giocatore professionista di baseball, per cui molte volte è
in trasferta e Renee non lo seguiva per stare con Bella, e per questo
tua madre si sentiva un peso. Così decise di trasferirsi dal
padre, a Forks, cittadina che odiava con tutta se stessa, lei che era
un'amante del sole e che odiava la pioggia e il freddo, oltretutto non
vedeva suo padre da molto tempo e con lui non aveva la minima
confidenza. Charlie amava tanto sua figlia ed era felice di averla un
po' con lui. Col tempo si accorsero di avere lo stesso carattere e si
trovarono benissimo insieme. Io conoscevo tua mamma da quando eravamo
piccoli. Insieme facevamo le torte di fango. Mio padre e Charlie erano
molto amici, si vedevano sempre, andavano a pesca, mangiavano insieme,
guardavano le partite. Insomma si erano trovati essendo mio padre
vedovo e lui divorziato, così quando Bella si
trasferì noi gli vendemmo un vecchio Pickup Chevrolet rosso
scolorito del 1953. Io ero felicissimo di venderlo, almeno me ne sarei
liberato, ma mi chiedevo come potesse piacere a una ragazza di 17 anni.
Quando glielo portammo però notai la faccia affascinata di
Bella e rimasi sconvolto.
Le piaceva, non so come, ma le piaceva. E a
me piaceva lei, nonostante la forte differenza d'età. Volevo
sempre andare a trovarla. Bella nel frattempo cominciò la
scuola superiore di Forks, dove però non strinse molte
amicizie. L'unica vera amica che si trovò fu Angela Weber, a
parte una marea di spasimanti.
Fu il primo giorno di scuola che conobbe
i Cullen e ne rimase affascinata come tutti a Forks, rimase affascinata
soprattutto da quello che sembrava il più giovane: Edward,
tuo padre, l'unico single del gruppo. Subito tuo padre si accorse che
non riusciva a leggerle nel pensiero, anche se guardandola negli occhi
capiva tutto ciò che provava, e questo lo infastidiva e
incuriosiva molto. Il primo giorno di scuola si ritrovarono nell'aula
di biologia come vicini di banco ed Edward la guardava malissimo. Bella
ci rimase malissimo, perchè non capiva cosa potesse averle
fatto.
In realtà non le aveva fatto niente, ma il suo odore,
il suo sangue era il più dolce che avesse mai sentito,
faticò molto nel resistere e per questo non si fece
più vedere.
Bella nel frattempo decise di parlargli ma lui
sparì per una settimana e quando tornò, oltre ad
avere gli occhi di un altro colore, fu molto più disponibile
ed amichevole: si presentò e volle sapere la storia di
Bella. Si sentiva come in dovere di proteggerla dalle cattiverie umane,
anche se il pericolo più grande era lui. Era attratto da
lei, dai suoi occhi castano cioccolato. La vedeva debole, forse anche
per la sua goffagine, più debole persino rispetto agli altri
esseri umani.
Quando tornò dall'Alaska, il luogo dove si era
rifugiato, si accorse di volere vedere il viso di Bella, doveva vederla
anche se la cosa lo innervosiva e andò a trovarla nella
notte nella sua cameretta, mentre lei dormiva. Disse a se stesso che si
sarebbe tenuto a distanza, ma quando la sentì parlare nel
sonno, la curiosità era diventata dilaniante e rimase
lì ad osservarla e si accorse che si era innamorato di
quell'umana che trovava bellissima.
Pensava a come avrebbe potuto fare
per non farle del male, lei non meritava dolore e sofferenze, lei
meritava un umano degno di lei. E poi, appena avrebbe saputo della sua
natura era convinto, sarebbe scappata terrorizzata, in fondo lui era
solo un mostro, si diceva, non era una creatura degna d'amore.
Mentre
pensava queste cose Bella pronunciò il suo nome nel sonno,
sembrava sveglia tanto chiara era la sua voce, gli chiedeva di non
andarsene. In quel momento il cuore di Edward sembrò sul
punto di battere, si rese conto che non avrebbe mai smesso di amare
quella splendida e fragile creatura e sapeva, che quando arrivava un
cambiamento del genere nella sua razza era per sempre. Lo aveva visto,
prima in Carlisle, poi in Rosalie e capì che anche per lui
non sarebbe stato diverso.
Iniziò a pensare alle
possibilità. La prima soluzione era che sarebbe stato
abbastanza forte da andarsene, ma non lo era. La seconda era
trasformarla, ma non sarebbe mai stato così egoista. La
terza era vivere con lei misurando ogni suo respiro, stando attento ad
ogni gesto senza mai commettere errori. Scelse la terza.
Un giorno
però successe che un suo compagno di classe stava per
investirla a causa del ghiaccio. Lui vide tutta la scena da lontano e
se non fosse intervenuto lei sarebbe morta. Non poteva permetterlo e
decise così di salvarla, ma a Bella non passò
inosservata la sua velocità e la sua forza nell'alzare il
furgoncino prima che le cadesse addosso.
Iniziò
così a farsi domande e durante una gita a La Push con i suoi
compagni mi incontrò, ed io che ancora non credevo nelle
leggende le raccontai quella dei freddi che narrava proprio della
natura dei Cullen. Lei capì subito tutto, ma non ne fu
spaventata, lei era innamorata di Edward e non lo avrebbe mai lasciato.
Sapeva che era buono e si fidava di lui.
Si misero poi insieme, lei lo
fece conoscere a Charlie, lui la portò a conoscere la sua
famiglia e nonostante i mille casini continuavano a stare insieme e ad
amarsi, nonostante Edward non si ritenesse adatto.
Io dal canto mio
soffrivo per quel fidanzamento e notai che anche mio padre era
contrario ad Edward, forse per quelle stupide leggende.
Un giorno
però successe l'irreparabile. Era il diciottesimo compleanno
di Bella e lei non voleva festeggiamenti, perchè sosteneva
che stava invecchiando e desiderava solo essere trasformata prima che
la differenza d'età tra lei ed Edward fosse troppo evidente,
ma per Edward era fuori discussione. Tua zia Alice organizzò
comunque una festa di compleanno a casa Cullen e, mentre Bella stava
aprendo un regalo, si tagliò con un pezzo di carta. Jasper,
che era il meno abituato alla dieta vegetariana, stava per attaccarla
ma per fortuna se la cavò grazie all'intervento di tutti i
Cullen.
Per tuo padre quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Decise di lasciare Bella, di andarsene con tutta la sua famiglia, senza
neanche permettere a Bella di salutarli.
Da li tua madre cadde in una
profonda depressione, da cui non si risollevò mai
più. La sera che lui se ne andò, lei
sparì. Charlie aveva chiamato noi ragazzi della riserva per
aiutarlo nelle ricerche e quando la trovammo era in uno stato
catatonico e continuava a dire 'non c'è più'. Da
quel giorno in poi Passò i suoi giorni chiusa in casa nella
più totale apatia, finchè un giorno, costretta da
Charlie ad uscire, venne a trovarmi a La Push.
Aveva caricato nel suo
Pickup due moto vecchissime da rottamare e voleva che io le rimettessi
in sesto e che le insegnassi a guidarle, in cambio mi avrebbe regalato
uno di quei rottami e mi avrebbe pagato per il lavoro svolto.
Ovviamente non dovevo farne parola con Charlie.
Subito notai in che
condizioni era. Aveva gli occhi cerchiati di nero ed era più
bianca del solito, era dimagrita e sorrideva a fatica.
Odiavo Edward
per quello che gli aveva fatto e mi posi l'obiettivo di farla tornare a
sorridere.
Quella era la mia occasione. L'amavo davvero.
Da allora ci
vedevamo tutti i giorni, finchè una sera non scoprii la mia
natura.
Non potevo più vederla perchè non potevo
dirle che cos'ero e lei avrebbe notato i miei cambiamenti, in
più con una trasformazione improvvisa vicino a lei l'avrei
potuta uccidere.
Odiavo quello che ero perchè mi costringeva
ad abbandonarla di nuovo a se stessa. Lei non si arrese e alla fine
scoprì tutto così potè tornare a stare
con me.
Era comunque strana, sapevo che amava ancora Edward e la vedevo
gettarsi in follie che mettevano a rischio la sua vita inspiegabilmente
per quello che ne sapevo. Scoprii poi che faceva tutto questo
perchè quando si trovava in pericolo sentiva la voce di tuo
padre che la implorava di non fare cavolate e in quei momenti si
sentiva vicino a lui, anche se erano solo delle allucinazioni.
Un
giorno decise di tuffarsi da uno scoglio perchè era tanto
che non lo sentiva e se non fossi arrivato in tempo a salvarla dal mare
in tempesta sarebbe sicuramente morta. In quel momento tua zia Alice
ebbe una visione di lei che si gettava dallo scoglio e venne subito
qui, convinta di un suo suicidio, senza dire niente ad Edward, ma ci
pensò Rosalie a farglielo sapere.
Così Edward
decise di andare in Italia dai Volturi a farsi uccidere e Bella corse a
salvarlo con Alice spezzandomi il cuore.
Edward si rese conto che
quella lontananza non faceva bene a nessuno dei due e tornarono insieme
ma Bella, testarda com'era lo convinse a farsi trasformare, lui
rimandò ma le promise che lo avrebbe fatto.
Io nel frattempo
stavo malissimo e Bella stava male per me.
Un giorno si rese conto che
mi amava e tra noi ci fu un bacio che fece star male anche Edward
nonostante lo nascose bene.
Poi mi arrivò la
notizia che si sarebbero sposati. Sparii da Forks per molto tempo ma mi
ripresentai al loro matrimonio per fare gli auguri a Bella, nonostante
tutto volevo il suo bene.
Partirono per la luna di miele e lei rimase
incinta di te. Odiai ancora di più Edward per quello che le
aveva fatto e non capivo come Bella potesse volere bene a una creatura
mostruosa che le stava succhiando la vita.
Volevo solo ucciderti Ness.
Credevo che eri un mostro. Non sapevo cosa eri, vedevo solo che facevi
del male a Bella e per questo ti odiavo, così come
inizialmente ti odiava anche Edward, fino a quando non sentì
la tua voce, o meglio il tuo pensiero.
Bella rischiava la vita per te.
Sarebbe potuta morire durante il parto. Era troppo debole, nonostante
bevesse del sangue per tenerti in vita.
Aiutai Edward durante il parto
perchè Carlisle non c'era.
Credevo che tua madre fosse morta
nonostante il veleno di tuo padre e per questo volevo ucciderti, ma
quando incrociai i tuoi occhi, tutto cambiò.
Avevo avuto
l'imprinting, questo spiegava il legame tra me e Bella, eravamo legati
da una creatura che doveva ancora nascere.
Seppi poi che Bella si era
salvata e ne fui immensamente felice.
Edward voleva uccidermi per
essermi innamorato della sua bambina così come Bella al suo
risveglio.
Quando capirono che i miei sentimenti per te erano purissimi
allora lasciarono che io vi seguissi ovunque, ma ad una condizione: tu
non avresti saputo dell'imprinting fino a tempo debito, ovvero se e
quando ti saresti innamorata di me.
Non volevano che tu fossi legata
sin dalla nascita, volevano che tu potessi scegliere come tutte le
ragazze del mondo, non volevano che tu ti sentissi legata a una persona
per forza.
Inizialmente li ho odiati per questo, ma ora penso di avere
capito la loro scelta.
Ti amano più di ogni altra cosa, tu
sei il loro miracolo.
Anche io avrei fatto lo stesso per la mia
bambina.
Col tempo ho imparato a voler bene anche a tuo padre,
nonostante siamo nemici da sempre.
Sono felicissimo che tutto sia
finito così Ness, ti amo.
E ora ci aspetta la cosa
più difficile di tutte: dirlo ai tuoi. Speriamo che non mi
stacchino la testa.>>
Ero scioccata. Tutta questa storia era fantastica. Io e Jake saremmo
rimasti insieme per sempre, leggenda o no. E i miei genitori
l'avrebbero dovuto accettare, mi avevano protetta fin troppo.
<< Ti amo, Jake!>> e ci stringemmo in un
abbraccio di quelli infiniti.
Il
vestitino di Renesmee
Jake
Ciao ragazze/i so che
è un po' che non posto ma dovete scusarmi, sono in mezzo ai
preparativi per la festa dei miei 18 anni, che faccio domani, quindi il
tempo è davvero troppo poco, ora ho trovato un attimino e mi
sono messa qui a scrivere.. Spero solo che vi piaccia, non so se
apprezzerete l'idea del riassunto della storia di Edward e Bella e di
conseguenza di Jake e Ness, ma secondo me ci stava.. Era bello che Jake
potesse raccontarle tutto.. Ora aspettiamo la reazione di casa Cullen!!
Cosa vi aspettate? Come la prenderanno i Cullen? Fatemi sapere un po'
cosa pensate che faranno.. Voglio vedere se ci prendete e se siamo
sulla stessa lunghezza d'onda.. Aspetto delle recensioni.. Anche
critiche ovviamente!! :) Spero di avere risolto il problema del testo
troppo attaccato.. Che ne dite? Fatemi sapere qualcosa!! Ci tengo alle
vostre opinioni.. Un grazie a tutti quelli che mi seguono, ma
soprattutto a chi fa sentire la propria voce.. Un altro grazie va a chi
a contrassegnato la storia come preferita o seguita.. Grazie mille!! :)
A presto!!
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