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Autore: MaryAliceBrandonCullen    21/01/2012    2 recensioni
Cosa succede dopo Breaking Dawn? Che seguito avrà l'amore tra Jake e Renesmee? Se anche voi vi siete poste queste domande, qui troverete alcune possibili risposte. Questo è il seguito come me lo immagino io. E' la mia prima fanfiction, siate buone! Altre precisazioni: la storia è ancora in fase di scrittura, crescerà con voi; è scritta sotto diversi punti di vista: quello di Bella, Edward, Jacob, ma principalmente sotto quello di Renesmee. Spero vi piaccia.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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<< Jake, io dovrei parlarti. Non resisto più, è importante.>> Scoppiai. Dovevo dirglielo. Non potevo stare in questa condizione di sospensione, senza sapere cosa sarebbe successo da qui a domani. In fondo lui ora andava all'Università, lì avrebbe potuto trovare ragazze migliori di me e allora sarebbe stato troppo tardi. Dovevo fare il primo passo, almeno non avrei mai avuto rimpianti, neanche davanti ad un suo no. Cercavo di non pensare a quell'ipotesi perchè realmente mi terrorizzava. Avevo una paura nera. Speravo che così si sarebbe risolto tutto. Ci speravo con tutta me stessa.

<< Devo preoccuparmi Ness? E' successo qualcosa? Ti prego non tenermi sulle spine!>> Era diventato di colpo ansioso e non capivo a cosa stesse pensando.

<< Secondo me no, Jake. Stai tranquillo. E' solo una delle mie ultime follie.>> Mi lanciò un'occhiataccia, mi diede un bacio sulla guancia e poi parlò.

<< Immagino che sicuramente vorrai andare a farti un bagno e a cambiarti prima, ormai ti conosco, tranquilla. Vai e fai tutto con calma. Dopo pranzo usciamo e ti porto a prendere un gelato almeno possiamo parlare senza orecchie indiscrete. Ok?>> Come aveva fatto a capire che avevo bisogno del bagno e della privacy?! Non ne avevo la più pallida idea, evidentemente era vero che ero un libro aperto, come dicevano i miei.

<< Si, come al solito hai capito tutto quello di cui ho bisogno. Grazie Jake, comunque avevo pensato che potremmo pranzare fuori, almeno ci mettiamo di meno. A te va bene? >>

<< Certo Ness. Dimmi solo se devo vestirmi da manichino, perchè altrimenti passiamo per la riccona e il pezzente>> e scoppiò a ridere.

<< Vestiti da manichino! Sai che sono sempre elegante io.. Non c'è neanche da chiedere, ma tranquillo convertirò anche te allo stile! Ciao lupo.. >> e me ne andai.

Appena arrivata a casa avvertii i miei di non farmi da mangiare perchè avrei pranzato con Jake, sembrarono leggermente contrari anche se non capii il perchè, e andai a farmi un bel bagno. Ero un fascio di nervi così decisi di lavarmi nell'idromassaggio, almeno mi sarei rilassata e avrei pensato a come dirglielo. Pensai a mille modi e pensai anche a come reagire ad un suo no, per non risultare impreparata a quella grande eventualità. Pensai al fatto che con questa mia esternazione avrei potuto rovinare il nostro rapporto ma pensai anche che di questo passo sarebbe comunque successo perchè c'era troppo imbarazzo. Arrivai alla conclusione di prendere tutto come sarebbe venuto e di non prepararmi stupidi discorsi che avrei dimenticato una volta lì. Uscii dall'idromassaggio con i nervi un po' più rilassati, mi asciugai i capelli e li aggiustai con le mille creme che avevo per renderli più ricci e setosi come piacevano a me, li raccolsi in parte e quando pensai a come vestirmi, tornò l'ansia di prima. Non sapevo cosa mettermi, ero nel panico. Optai alla fine per un vestitino azzuro splendido con i tacchi. Truccai le mie ciglia col rimmel per renderle ancora più lunghe e le mie labbra con un bellissimo rossetto che faceva contrasto con la mia pelle quasi diafana. 
In preda al panico scesi le scale e corsi nella parte comune dove trovai lui ad aspettarmi non vestito da manichino come aveva detto che avrebbe fatto, ma molto semplice e bello da mozzare il fiato. Era stupendo. Rimasi imbambolata a guardarlo. Possibile che mi facesse ogni volta lo stesso effetto? Notai che anche lui aveva un'espressione abbastanza imbambolata e mi continuava a guardare da capo a piedi. Forse avevo qualche possibilità.
 
<< Jake, cos'è quella faccia? Sto male vestita così?>> E feci una giravolta per vedere la sua reazione che non si lasciò aspettare, mi piaceva provocarlo.

<< No, Nessie assolutamente. Sei bellissima!>> balbettò e a queste parole arrossii vistosamente. Lo ringrazai e andammo in un ristorantino niente male, molto di classe. Chissà come lo conosceva.

<< Jake come conosci questo posto? Ci hai portato qualcuna?>> dissi con finta aria indifferente.

<< Certo che no Nessie, cosa ti viene in mente?>>

<< Niente niente, ordiniamo>> e dopo aver mangiato a base di pesce uscimmo dal locale e andammo in un bellissimo parchetto vicino al ristorante, ci sedemmo in una panchina e iniziammo a ridere e a scherzare.

<< Nessie saranno ore che parliamo, ma ancora non hai sfiorato l'argomento, cosa mi devi dire di tanto importante da aver bisogno di privacy?>> aprì lui l'argomento per fortuna, penso che io non ce l'avrei mai fatta a parlare, ero troppo codarda.

<< Aspettavo il momento giusto, ma mi sembra che sia arrivato il momento di dirti tutta la verità. Sono due giorni che ormai ho capito questa cosa e penso anche che tu ti sia accorto del mio comportamento strano, mi conosci meglio te di quanto io non conosca me stessa. Devo dirti la verità perchè penso che sarebbe inutile tenerti nascosta questa cosa, anche se dirtela mi spaventa perchè non vorrei che il nostro rapporto cambiasse. E' l'ultima cosa che voglio, davvero. Il fatto è che mi sono innamorata.>> Ok, l'avevo detto. Tirai un sospiro per riprendere la mia frase, ma quello che notai nel suo sguardo mi spaventò, era tristissimo, come se il mondo gli fosse appena caduto addosso ed era solo colpa mia. Quello sguardo era lì solo per colpa mia. Lo sapevo. << So che sono la persona più sbagliata, so che non sono perfetta, so che ho mille difetti e molte volte sembro solo una stupida bambina viziata, so che non sono per niente adatta. Ma non posso cancellarlo, Jake. Sapevo della tua reazione, sapevo che non lo avresti accettato, io per te sono tua sorella, una sorella minore e niente più, ma io ti amo. Ti amo con tutto il mio cuore Jake, sei la mia vita e anche se non sarò mai abbastanza per te, ti amerò sempre accettando il fatto che non vorrai mai stare con me. Scusa Jake, non voglio una risposta, dimmi solo che il nostro rapporto non cambierà mai. Ti prego, è l'unica cosa che desidero.>> Vidi i suoi occhi illuminarsi a poco a poco, forse perchè aveva capito che mi sarei anche fatta da parte per lui e dopo poco mi rispose.

<< Non posso garantirti che il nostro rapporto non cambierà Ness..>> e mi guardò dritto negli occhi. Avevo rovinato tutto, lo sapevo. Riprese a parlare. << Il nostro rapporto cambierà per sempre. Non potrà non succedere. Cambierà perchè io aspettavo queste parole da sette anni ormai, perchè io ti amo dal primo giorno in cui ti ho vista in fasce e so che sembra da depravati ma è così. Tu sei la luce che illumina le mie giornate. Io vivo per i tuoi sorrisi e ti amo più della mia stessa vita. Non ti sei mai chiesta il perchè della mia presenza? Io ci sono sempre stato per te, esclusivamente per te. E' ora che tu sappia tutto..>>
Non lo lasciai finire la frase, gli saltai addosso sotto gli sguardi scioccati dei passanti e lo baciai, lo baciai su quelle labbra che agognavo da giorni. Fu un bacio dolce, un dolce trovarsi che piano piano si trasformò in qualcosa di più passionale con le mie mani che percorrevano tutto il suo corpo e le sue incastrate nei miei capelli. Stavamo perdendo il controllo e fosse stato per me avremmo potuto continuare per ore. Ero al settimo cielo, lo amavo ancora di più e mi sentivo felice come mai lo ero stata prima. Niente era paragonabile a questo bacio. Sentivo il suo calore addosso ed era una sensazione stupenda. Ecco cos'era l'amore, quello che leggevo nei libri e che vedevo negli occhi dei miei zii e dei miei genitori. Ora anche io sapevo cos'era l'amore, quello con la A maiuscola. Ora sapevo cosa si provava ad amare davvero una persona. Ci pensò lui ad interrompere il bacio con un sorriso enorme.

<< Ti amo piccola mia, ti amo da morire.. Quanto è bello potertelo dire. Sono al settimo cielo. Però c'è una cosa che devi sapere. Sei pronta?>> Oh mio Dio ed ora cosa mi avrebbe detto? Era fidanzato? Ti prego, no. Balbettai un si incerto.

<<  Vedi Ness, c'è una cosa che non sai e che non ti ho mai potuto dire perchè ero costretto dai tuoi genitori a tenertelo nascosto. C'è una cosa che ci lega, il nostro non è il legame di due persone normali che si innamorano. Io e te siamo legati da una leggenda. Una leggenda dei lupi, una cosa che mai nessuno avrebbe ritenuto possibile tra due specie avversarie come le nostre. L'imprinting. Io ho avuto l'imprinting con te.>>

<< Jake, non ci sto capendo niente. Cos'è l'imprinting?>>

<< L'imprinting è.. come un colpo di fulmine, ma più potente. Assoluto. Quando vedi per la prima volta lei, non è più la gravità a tenerti sulla Terra, ma lei. Faresti qualsiasi cosa per lei, diventeresti qualsiasi cosa per lei. Un'amico, un confidente, un amante, un fidanzato. Tutto per lei. Daresti la vita per lei. E starle lontano ti procurerebbe quasi un dolore fisico. E' per questo che vi ho seguito dovunque, lasciando pure il branco. Per te. Ci sono tante cose che non sai.>> Ero scioccata, non sapevo più cosa dire.

<< Cos'è che non so?>>

<< E' una storia lunga.>> Ecco ora volevo solo sapere.

<< Abbiamo l'eternità>>

<< Quanto sei testarda?>>

<< Tanto. Parla.>>

<< Ok. Questa storia riguarda tua madre, tuo padre, e me.>> E fece una pausa forse per studiare la mia reazione. Beh ero curiosissima e penso che mi si leggesse in faccia. << Vedi, tua mamma si trasferì a Forks che aveva 17 anni, per lasciare un po' di privacy e per non essere, a suo dire, un peso per sua mamma, tua nonna Renee, la quale aveva trovato un compagno con il quale stava molto bene, Phil. Phil è un giocatore professionista di baseball, per cui molte volte è in trasferta e Renee non lo seguiva per stare con Bella, e per questo tua madre si sentiva un peso. Così decise di trasferirsi dal padre, a Forks, cittadina che odiava con tutta se stessa, lei che era un'amante del sole e che odiava la pioggia e il freddo, oltretutto non vedeva suo padre da molto tempo e con lui non aveva la minima confidenza. Charlie amava tanto sua figlia ed era felice di averla un po' con lui. Col tempo si accorsero di avere lo stesso carattere e si trovarono benissimo insieme. Io conoscevo tua mamma da quando eravamo piccoli. Insieme facevamo le torte di fango. Mio padre e Charlie erano molto amici, si vedevano sempre, andavano a pesca, mangiavano insieme, guardavano le partite. Insomma si erano trovati essendo mio padre vedovo e lui divorziato, così quando Bella si trasferì noi gli vendemmo un vecchio Pickup Chevrolet rosso scolorito del 1953. Io ero felicissimo di venderlo, almeno me ne sarei liberato, ma mi chiedevo come potesse piacere a una ragazza di 17 anni. Quando glielo portammo però notai la faccia affascinata di Bella e rimasi sconvolto.
Le piaceva, non so come, ma le piaceva. E a me piaceva lei, nonostante la forte differenza d'età. Volevo sempre andare a trovarla. Bella nel frattempo cominciò la scuola superiore di Forks, dove però non strinse molte amicizie. L'unica vera amica che si trovò fu Angela Weber, a parte una marea di spasimanti.
Fu il primo giorno di scuola che conobbe i Cullen e ne rimase affascinata come tutti a Forks, rimase affascinata soprattutto da quello che sembrava il più giovane: Edward, tuo padre, l'unico single del gruppo. Subito tuo padre si accorse che non riusciva a leggerle nel pensiero, anche se guardandola negli occhi capiva tutto ciò che provava, e questo lo infastidiva e incuriosiva molto. Il primo giorno di scuola si ritrovarono nell'aula di biologia come vicini di banco ed Edward la guardava malissimo. Bella ci rimase malissimo, perchè non capiva cosa potesse averle fatto.
In realtà non le aveva fatto niente, ma il suo odore, il suo sangue era il più dolce che avesse mai sentito, faticò molto nel resistere e per questo non si fece più vedere.
Bella nel frattempo decise di parlargli ma lui sparì per una settimana e quando tornò, oltre ad avere gli occhi di un altro colore, fu molto più disponibile ed amichevole: si presentò e volle sapere la storia di Bella. Si sentiva come in dovere di proteggerla dalle cattiverie umane, anche se il pericolo più grande era lui. Era attratto da lei, dai suoi occhi castano cioccolato. La vedeva debole, forse anche per la sua goffagine, più debole persino rispetto agli altri esseri umani.
Quando tornò dall'Alaska, il luogo dove si era rifugiato, si accorse di volere vedere il viso di Bella, doveva vederla anche se la cosa lo innervosiva e andò a trovarla nella notte nella sua cameretta, mentre lei dormiva. Disse a se stesso che si sarebbe tenuto a distanza, ma quando la sentì parlare nel sonno, la curiosità era diventata dilaniante e rimase lì ad osservarla e si accorse che si era innamorato di quell'umana che trovava bellissima.
Pensava a come avrebbe potuto fare per non farle del male, lei non meritava dolore e sofferenze, lei meritava un umano degno di lei. E poi, appena avrebbe saputo della sua natura era convinto, sarebbe scappata terrorizzata, in fondo lui era solo un mostro, si diceva, non era una creatura degna d'amore.
Mentre pensava queste cose Bella pronunciò il suo nome nel sonno, sembrava sveglia tanto chiara era la sua voce, gli chiedeva di non andarsene. In quel momento il cuore di Edward sembrò sul punto di battere, si rese conto che non avrebbe mai smesso di amare quella splendida e fragile creatura e sapeva, che quando arrivava un cambiamento del genere nella sua razza era per sempre. Lo aveva visto, prima in Carlisle, poi in Rosalie e capì che anche per lui non sarebbe stato diverso.
Iniziò a pensare alle possibilità. La prima soluzione era che sarebbe stato abbastanza forte da andarsene, ma non lo era. La seconda era trasformarla, ma non sarebbe mai stato così egoista. La terza era vivere con lei misurando ogni suo respiro, stando attento ad ogni gesto senza mai commettere errori. Scelse la terza.
Un giorno però successe che un suo compagno di classe stava per investirla a causa del ghiaccio. Lui vide tutta la scena da lontano e se non fosse intervenuto lei sarebbe morta. Non poteva permetterlo e decise così di salvarla, ma a Bella non passò inosservata la sua velocità e la sua forza nell'alzare il furgoncino prima che le cadesse addosso.
Iniziò così a farsi domande e durante una gita a La Push con i suoi compagni mi incontrò, ed io che ancora non credevo nelle leggende le raccontai quella dei freddi che narrava proprio della natura dei Cullen. Lei capì subito tutto, ma non ne fu spaventata, lei era innamorata di Edward e non lo avrebbe mai lasciato. Sapeva che era buono e si fidava di lui.
Si misero poi insieme, lei lo fece conoscere a Charlie, lui la portò a conoscere la sua famiglia e nonostante i mille casini continuavano a stare insieme e ad amarsi, nonostante Edward non si ritenesse adatto.
Io dal canto mio soffrivo per quel fidanzamento e notai che anche mio padre era contrario ad Edward, forse per quelle stupide leggende.
Un giorno però successe l'irreparabile. Era il diciottesimo compleanno di Bella e lei non voleva festeggiamenti, perchè sosteneva che stava invecchiando e desiderava solo essere trasformata prima che la differenza d'età tra lei ed Edward fosse troppo evidente, ma per Edward era fuori discussione. Tua zia Alice organizzò comunque una festa di compleanno a casa Cullen e, mentre Bella stava aprendo un regalo, si tagliò con un pezzo di carta. Jasper, che era il meno abituato alla dieta vegetariana, stava per attaccarla ma per fortuna se la cavò grazie all'intervento di tutti i Cullen.
Per tuo padre quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Decise di lasciare Bella, di andarsene con tutta la sua famiglia, senza neanche permettere a Bella di salutarli.
Da li tua madre cadde in una profonda depressione, da cui non si risollevò mai più. La sera che lui se ne andò, lei sparì. Charlie aveva chiamato noi ragazzi della riserva per aiutarlo nelle ricerche e quando la trovammo era in uno stato catatonico e continuava a dire 'non c'è più'. Da quel giorno in poi Passò i suoi giorni chiusa in casa nella più totale apatia, finchè un giorno, costretta da Charlie ad uscire, venne a trovarmi a La Push.
Aveva caricato nel suo Pickup due moto vecchissime da rottamare e voleva che io le rimettessi in sesto e che le insegnassi a guidarle, in cambio mi avrebbe regalato uno di quei rottami e mi avrebbe pagato per il lavoro svolto. Ovviamente non dovevo farne parola con Charlie.
Subito notai in che condizioni era. Aveva gli occhi cerchiati di nero ed era più bianca del solito, era dimagrita e sorrideva a fatica.
Odiavo Edward per quello che gli aveva fatto e mi posi l'obiettivo di farla tornare a sorridere.
Quella era la mia occasione. L'amavo davvero.
Da allora ci vedevamo tutti i giorni, finchè una sera non scoprii la mia natura.
Non potevo più vederla perchè non potevo dirle che cos'ero e lei avrebbe notato i miei cambiamenti, in più con una trasformazione improvvisa vicino a lei l'avrei potuta uccidere.
Odiavo quello che ero perchè mi costringeva ad abbandonarla di nuovo a se stessa. Lei non si arrese e alla fine scoprì tutto così potè tornare a stare con me.
Era comunque strana, sapevo che amava ancora Edward e la vedevo gettarsi in follie che mettevano a rischio la sua vita inspiegabilmente per quello che ne sapevo. Scoprii poi che faceva tutto questo perchè quando si trovava in pericolo sentiva la voce di tuo padre che la implorava di non fare cavolate e in quei momenti si sentiva vicino a lui, anche se erano solo delle allucinazioni.
Un giorno decise di tuffarsi da uno scoglio perchè era tanto che non lo sentiva e se non fossi arrivato in tempo a salvarla dal mare in tempesta sarebbe sicuramente morta. In quel momento tua zia Alice ebbe una visione di lei che si gettava dallo scoglio e venne subito qui, convinta di un suo suicidio, senza dire niente ad Edward, ma ci pensò Rosalie a farglielo sapere.
Così Edward decise di andare in Italia dai Volturi a farsi uccidere e Bella corse a salvarlo con Alice spezzandomi il cuore.
Edward si rese conto che quella lontananza non faceva bene a nessuno dei due e tornarono insieme ma Bella, testarda com'era lo convinse a farsi trasformare, lui rimandò ma le promise che lo avrebbe fatto.
Io nel frattempo stavo malissimo e Bella stava male per me.
Un giorno si rese conto che mi amava e tra noi ci fu un bacio che fece star male anche Edward nonostante lo nascose bene. 
Poi mi arrivò la notizia che si sarebbero sposati. Sparii da Forks per molto tempo ma mi ripresentai al loro matrimonio per fare gli auguri a Bella, nonostante tutto volevo il suo bene.
Partirono per la luna di miele e lei rimase incinta di te. Odiai ancora di più Edward per quello che le aveva fatto e non capivo come Bella potesse volere bene a una creatura mostruosa che le stava succhiando la vita.
Volevo solo ucciderti Ness. Credevo che eri un mostro. Non sapevo cosa eri, vedevo solo che facevi del male a Bella e per questo ti odiavo, così come inizialmente ti odiava anche Edward, fino a quando non sentì la tua voce, o meglio il tuo pensiero.
Bella rischiava la vita per te. Sarebbe potuta morire durante il parto. Era troppo debole, nonostante bevesse del sangue per tenerti in vita.
Aiutai Edward durante il parto perchè Carlisle non c'era.
Credevo che tua madre fosse morta nonostante il veleno di tuo padre e per questo volevo ucciderti, ma quando incrociai i tuoi occhi, tutto cambiò.
Avevo avuto l'imprinting, questo spiegava il legame tra me e Bella, eravamo legati da una creatura che doveva ancora nascere.
Seppi poi che Bella si era salvata e ne fui immensamente felice.
Edward voleva uccidermi per essermi innamorato della sua bambina così come Bella al suo risveglio.
Quando capirono che i miei sentimenti per te erano purissimi allora lasciarono che io vi seguissi ovunque, ma ad una condizione: tu non avresti saputo dell'imprinting fino a tempo debito, ovvero se e quando ti saresti innamorata di me.
Non volevano che tu fossi legata sin dalla nascita, volevano che tu potessi scegliere come tutte le ragazze del mondo, non volevano che tu ti sentissi legata a una persona per forza.
Inizialmente li ho odiati per questo, ma ora penso di avere capito la loro scelta.
Ti amano più di ogni altra cosa, tu sei il loro miracolo.
Anche io avrei fatto lo stesso per la mia bambina.
Col tempo ho imparato a voler bene anche a tuo padre, nonostante siamo nemici da sempre.
Sono felicissimo che tutto sia finito così Ness, ti amo.
E ora ci aspetta la cosa più difficile di tutte: dirlo ai tuoi. Speriamo che non mi stacchino la testa.>>

Ero scioccata. Tutta questa storia era fantastica. Io e Jake saremmo rimasti insieme per sempre, leggenda o no. E i miei genitori l'avrebbero dovuto accettare, mi avevano protetta fin troppo.

<< Ti amo, Jake!>> e ci stringemmo in un abbraccio di quelli infiniti.


Il vestitino di Renesmee
 
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Jake

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Ciao ragazze/i so che è un po' che non posto ma dovete scusarmi, sono in mezzo ai preparativi per la festa dei miei 18 anni, che faccio domani, quindi il tempo è davvero troppo poco, ora ho trovato un attimino e mi sono messa qui a scrivere.. Spero solo che vi piaccia, non so se apprezzerete l'idea del riassunto della storia di Edward e Bella e di conseguenza di Jake e Ness, ma secondo me ci stava.. Era bello che Jake potesse raccontarle tutto.. Ora aspettiamo la reazione di casa Cullen!! Cosa vi aspettate? Come la prenderanno i Cullen? Fatemi sapere un po' cosa pensate che faranno.. Voglio vedere se ci prendete e se siamo sulla stessa lunghezza d'onda.. Aspetto delle recensioni.. Anche critiche ovviamente!! :) Spero di avere risolto il problema del testo troppo attaccato.. Che ne dite? Fatemi sapere qualcosa!! Ci tengo alle vostre opinioni.. Un grazie a tutti quelli che mi seguono, ma soprattutto a chi fa sentire la propria voce.. Un altro grazie va a chi a contrassegnato la storia come preferita o seguita.. Grazie mille!! :) A presto!!
  
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